Strane creature in una grotta rumena sigillata per 5,5 milioni di anni
Rubrica di scienza e fantascienza a cura di fantascienza.com.
Si chiama grotta di Movile ed è restata “fuori dal mondo” per più di cinque milioni di anni, custodendo un ecosistema molto particolare.
È l’ecosistema più isolato nel mondo ed è un po’ la “sliding door” del nostro. È stato custodito in Romania per 5,5 milioni di anni in una grotta che ha sigillato i suoi segreti. Adesso, gli scienziati cercano di svelarli.
La grotta di Movile è un ambiente pericoloso con un’atmosfera velenosa. Riuscire a muoversi al suo interno richiede familiarità con speleologia e immersioni. La galleria principale è accessibile unicamente attraverso cuniculi calcarei molto stretti. Le sue peculiarità, unite alla selettività del governo rumeno in merito agli accessi, hanno di fatto ritardato – è stata scoperta nel 1986 – lo studio di un sistema popolato esclusivamente da invertebrati.
Chi ha avuto la fortuna di accedere a quello che può essere considerato un ecosistema unico al mondo descrive un universo parallelo al nostro, che ha deviato dal “nostro sistema” cinque milioni di anni fa quando il calcare ha sigillato l’ingresso della grotta. La grotta di Movile è piena di strane creature che si caratterizzano per essere capaci di sopravvivere agli alti livelli di anidride carbonica e idrogeno solforato presenti nell’aria.
La maggior parte degli “insettoidi” presenti si è adattata al buio completo, perdendo occhi e pigmentazione. Molti hanno anche sviluppato gambe più lunghe e antenne per sentire intorno al buio. Ci sono specie uniche di ragni, scorpioni d’acqua, millepiedi, pseudoscorpioni, sanguisughe e altro ancora.
Oltre che agli animali della grotta di Movile, gli studiosi sono molto interessati anche ai batteri, perché sono proprio quelli che possono spiegare come la vita si è sviluppata quando la Terra era ancora giovane: con l‘elevato calore, l’aria tossica e la scarsa illuminazione, le condizioni sono molto simili a quelle presenti sulla Terra miliardi di anni fa.
Un’ambiziosa e quasi fantascientifica ipotesi di lavoro degli scienziati riguarda la possibilità di proporre questi batteri nella lotta contro il riscaldamento globale, causato da anidride carbonica e metano, che di questo sono i maggiori colpevoli.
Paolo Antonio Magrì
Immagine di un millepiedi scoperto nella grotta di Movile, foto di Mihai Baciu per ZooKeys/Pensoft da Wikimedia Commons, licenza CC BY 4.0
Perdonate l’ignoranza ma cos’è un “insettoide”?
E’ un alieno. Quindi in quella grotta c’è la prova scientifica inoppugnabile che gli Alieni esistono! A questo punto mi sembra doveroso sciogliere il CICAP. Ci vedremo al bar a ricordare i bei tempi passati.
https://it.wikipedia.org/wiki/Insettoide
Spezzo una lancia a favore di Aldo.
Il termine insettoide e la categoria di questo articolo non capisco come si inquadrino con l’argomento. Cosa c’è di fantascientifico in una cosa reale?
È per il rimando ad un possibile uso dei batteri contro l’effetto serra? Boh. Non voglio comunque sembrare polemico, vuole essere questa solo una critica costruttiva. Ad ogni modo molto affascinante. Chissà quante di realtà come questa giace sconosciuta in qualche cavità remote.
Errata corrige (maledetto correttore):
Chissà quante realtà come questa giacciono ignorate in qualche cavità remota.
Con il termine insetto si definiscono animali con caratteristiche ben precise, catalogati in modo rigoroso da biologi e entomologi.. Per me profano 6 zampe, esoscheletro, corpo diviso in 3 segmenti e forse occhi compositi e accomunati dal punto di vista evolutivo, magari altro o magari meno di quello che ho detto, boh. Immagino quindi che di fronte ad un animale molto simile ad un insetto ma a cui manchino caratteristiche e/o di cui sia in dubbio il legame evolutivo, unito al fatto che l’animale non sia stato ancora catalogato da scienziati e studiosi, non si possa parlare propriamente di insetto. E il modo colloquiale per dire “simile ad un qualcosa ma non propriamente quel qualcosa” sia aggiungere il suffisso -oide, come in insettoide.
Per piacere, si chiama Grotta di Movile. Chiamarla Movile Cave significa non curarsi di tradurre dall’inglese.
Per giunta non ci trovo nulla di misterioso in quanto descritto, e non capisco perché parlare di insettoidi invece di insetti, e perché parlare di “animali” tra virgolette. Sono animali senza virgolette.
Questo tipo di articoli, peraltro dall’italiano ballerino, non dovrebbe trovare posto sulla rivista ufficiale del CICAP.
Sull’utilizzo contro l’aumento dell’effetto serra invece mi sembra abbastanza plausibile come ipotesi. Certo andrebbe spiegata meglio e molto probabilmente non si tratta che di una soluzione che può solo attenuare la situazione.
Grazie per le segnalazioni, abbiamo corretto gli errori.
In generale, questa rubrica presenta o novità di fantascienza, che interessano a molti dei nostri lettori, oppure storie vere che hanno qualche elemento in comune con la fantascienza, e per statuto la rivista Query ha fin dalla nascita un campo di interessi più ampio di quello del CICAP come associazione.
anche qui tocca ricordare che il maggiore responsabile (incide per il 70 %) nell’effetto serra è il vapore acqueo…