Mistero, il parere del CERN
L’11 maggio, Mistero, la trasmissione di Italia Uno condotta da Raz Degan, ha mandato in onda un servizio sul CERN, sul nuovo acceleratore di particelle LHC e sugli esperimenti che vi si stanno conducendo. Per chi se lo fosse perso, la puntata è visibile qui.
Sono arrivate diverse mail di protesta alla redazione di Query, simili nel tono e nel contenuto a quella che sintetizziamo qui sotto.
[…]Purtroppo, in Italia, per motivi storico-culturali che non è il caso di discutere qui, la scienza non ha mai goduto di una buona reputazione: […] hanno molto più credito i ciarlatani, i maghi, gli astrologi e fattucchieri vari che i fisici, i medici, gli ingegneri, i biologi ecc…
Questa triste situazione si può e si deve combattere promuovendo sempre di più una efficace e sana divulgazione scientifica, ed in quest’ottica è da lodare la decisione [del CERN] di essere presenti in una trasmissione televisiva. Il problema è che la trasmissione Mistero rientra a pieno titolo in quella categoria di trasmissioni “spazzatura” che non solo sono inutili […] ma sono addirittura dannose poiché, invece di chiarirli, i “misteri”, li creano ad arte laddove non ci sono. Nella puntata in questione i conduttori hanno ripetuto più volte che al CERN si celano “misteri” oscuri, come se si trattasse di una setta satanica. […]
Ora io dico: ma una istituzione come il CERN, come può mettere la propria immagine nelle mani di gente di tal fatta? Sia chiaro: io non sto criticando quanto detto dalle persone del CERN intervistate nel corso della trasmissione (tutto assolutamente corretto e sobrio), ma solo la scelta di affidare il materiale da voi fornito a una trasmissione il cui unico scopo non è l’informazione corretta […] ma solo ed esclusivamente il clamore, la paura, il dubbio, il “mistero” appunto[…]. Il risultato è stato che […] le affermazioni sobrie, razionali e ponderate fatte dagli scienziati intervistati sono state, alle orecchie di un pubblico non specialistico, completamente oscurate dalle domande incalzanti e tendenziose e dai toni sensazionalistici e allarmistici dei conduttori. […]
Abbiamo girato la domanda a Paola Catapano, giornalista scientifica dell’Ufficio Comunicazione del CERN, che compare anche brevemente nel servizio. Ecco cosa ci ha risposto.
Non mi sorprende che la percezione che un fisico che sta dentro al mestiere può avere della trasmissione sia quella, abbiamo avuto le stesse critiche da molti colleghi del CERN.
Il punto è che non accogliere dei giornalisti è una specie di suicidio mediatico e pubblico. È una cosa che il nostro servizio stampa non può permettersi di fare (per rispetto al pubblico) e, in fondo, loro mi sono sembrati corretti nei loro limiti imposti dal “taglio” della trasmissione, anche se naturalmente l’ultima frase del presentatore in chiusura del servizio è molto criticabile. Lavoro dal 2005 con le televisioni italiane, come autrice e conduttrice, (Rai Educational e RAI 3, oltre ad una breve collaborazione con La Sette) e posso dirti che aver ottenuto da Mistero il risultato che abbiamo ottenuto è davvero il meglio che avremmo potuto sperare.
Devo dire che ho avuto esperienze peggiori con crew televisivi, ad esempio con Voyager, che hanno tagliato ad arte i miei interventi sulle particelle e il tempo e li hanno utilizzati come “prova” del viaggio nel tempo di John Titor… Nel complesso, il crew di Mistero è stato molto più corretto e sono convinta che le nostre risposte che cercano di essere “sobrie e accurate” alle domande incalzanti del presentatore siano una scelta più vincente di un rifiuto a partecipare.
avevamo discusso sull’argomento anche sul nostro blog di fisici http://fisiciaroundtheworld.wordpress.com/2010/05/12/i-misteri-del-cern/
sono d’accordo sulla decisione di partecipare alla trasmissione, credo che sia giusto comunque mostrare il proprio punto di vista – l’unico realmente competente in materia – anche se poi la trasmissione mette a confronto le risposte dei ricercatori con le teorie di un sedicente ‘ricercatore indipendente’ qualunque e ne trae delle conclusioni assurde.
quello che mi sconcerta è quanto leggo di Voyager. ho sempre trovato scandaloso che sulla televisione pubblica ci sia un programma di antiscienza, e che promuove occultismo, ufologia, e credulonerie varie. insomma mistero passi, ma voyager proprio non mi va giù.
Purtroppo Voyager non è solo un programma di disinformazione.
E’ un programma che gode di soldi pubblici stanziati e patrocinati dal Ministero dei beni culturali !!!! Mentre lo stesso Ministero taglia fondi su fondi alla cultura italiana.
Una insegnante mi ha spiegato oggi che i ragazzi più giovani, che sono molto condizionati da queste trasmissioni, ne sono spaventati, e correlano i recenti terremoti ed eruzioni con gli eventi del 2012 profetizzati dai Maya (sic!) che vengono quotidianamente spiattellati da trasmissioni come queste facendole passare per argomenti scientifici.
http://www.gravita-zero.org/2009/11/quando-lo-stato-finanzia-la.html
Se questo è quello che la TV di stato chiama divulgazione, direi che non c’è possibilità di salvezza e che siamo in pieno Medioevo.
ho sempre giustificato voyager perche’ in fin fine poi dice che sono tutte boiate, magari dopo 10 puntate, e credevo mistero fosse peggio ancora.
Buono a sapersi.
Anche a me successe una cosa simile a quella accaduta alla signora Catapano, quando nel mio intervento finale in una puntata di qualche anno fa, la mia frase conclusiva fu “misteriosamente” sfumata (ma ancora udibile aguzzando un poco le orecchie). Inutile dire che in quella frase poteva celarsi una possibile spiegazione al mistero di cui si stava parlando.
Sono d’accordo con Paola Catapano. Se il Cern si fosse rifiutato di rispondere, ci saremmo sentiti dire allo sfinimento: “ma se non hanno nulla da nascondere, perché non ci hanno voluto rispondere?” Gli interventi di Paola erano chiari e hanno portato una ventata’ di buon senso.
E poi è stato impagabile quando ha detto a Bossari che gli scenari apocalittici erano assurdi aggiungendo “lo capisci anche tu”. Non so se è una frase uscita per caso o se c’era dell’ironia, ma è stato troppo divertente.
Mio parere: grande Paola!
Sono d’ accordo con la Catapano. Ma in Tv la cosa è comune a tutti: il taglio dato dal presentatore rimarrà quello, ma sottrarsi al confronto è errato. Se esponenti di Forza Italia si espongono in trasmissioni come Anno Zero e Ballarò, vuol dire che serve. Per consolarvi vi dirò che a me credulone non sono piaciute, ad esempio, le trasmissioni che Augias ha dedicato a Gesù e a Medjugorje, ma è stato comunque bene che esponenti della creduloneria vi abbiano partecipato. Quando il CICAP farà una trasmisssione presentata da Polidoro, se mi inviterete, verrò.
Sono l’autore della lettera inviata al CICAP. Volevo solo aggiungere, a commento della risposta di Paola Catapano (come ho già detto nella rsposta al capo ufficio stampa dell’INFN Romeo Bassoli) che tra il rifiutare di concedere un servizio ed il lasciare carta bianca alle forzature più fantasiose, esiste una via di mezzo che si chiama rispetto per la verità e per l’istituzione che si rappresenta. Apprezzo la sua critica alla frase finale della trasmissione, e questo denota che almeno in parte anche lei è d’accordo con le critiche al servizio andato in onda. Capisco che sia difficile mettere le mani sulle scelte redazionali di una trasmissione, ma forse un po’ più di polso sarebbe stato opportuno.
Grazie!
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