Dal mondo

Chi ha paura del 2012? I bambini

Molto probabilmente il mondo non finirà nel 2012. Anzi, quasi sicuramente il mondo non finirà nel 2012 e quasi nessuno ne è seriamente preoccupato. Ma le profezie sulla fine del mondo qualche reale conseguenza ce l’hanno, principalmente sui bambini.

Daniel Loxton, direttore di Junior Skeptics, ha ricevuto la lettera di un neuropsichiatra infantile che usa le storie di Loxton e ScoobyDoo con i suoi piccoli pazienti per esorcizzare le paure (principalmente nei fantasmi, ma non solo). Il medico gli scrive:

Ultimamente sono arrivati molti bambini decisamente preoccupati per il 2012… Questi bambini mi raccontano di non riuscire a dormire per gli incubi e i loro risultati scolastici sono peggiorati.

Gli adulti considerano il 2012 come una curiosità, un argomento su cui scherzare e, ogni tanto, un qualcosa da prendere un po’ più seriamente:

Conosco al massimo tre adulti che hanno davvero paura e altri che invece hanno dei momenti di “e se fosse vero?”. Ieri ero a un picnic con amici e uno di loro, che tra l’altro ha una formazione scientifica, dice “Non vi sembra che stia succedendo qualcosa di strano? Tutti questi terremoti, i vulcani…”

Ma se per tranquillizzare l’amico di Loxton è stato sufficiente fargli leggere alcuni articoli scientifici (come ad esempio le 20 risposte della NASA), con i bambini bisogna adottare strategie differenti.

E questo effettivamente apre molti interrogativi: la maggior parte delle attività di controllo e critica delle affermazioni paranormali sono pensate e realizzate per gli adulti. Si fa pochissimo per i bambini, che però sono quelli che, almeno per certi argomenti, patiscono di più.

Come procedere per limitare i danni prodotti dalla cattiva informazione? Qual è il giusto equilibrio tra il non occuparsene e lo smontare favole e miti innocenti?

Immagine di Colin Behrens da Pixabay

16 pensieri riguardo “Chi ha paura del 2012? I bambini

  • non sono certo un’esperta, e mia figlia ha solo 4 anni, il concetto “fine del mondo” ovviamente ancora non può essere compreso.
    Però, come sempre, il buon senso – quanto non si ha una solida preparazione scientifica alle spalle, come me – è l’unica soluzione possibile.
    Pochi programmi televisivi e scelti con cura. Se non ce ne sono, spegnere l’elettrodomestico e leggere insieme, parlare di ogni argomento i bambini desiderino, adeguando i concetti e il linguaggio. Non credo sia necessario smontare le favole (anche se a me non piacciono per la maggiorparte), ma aiutare i bambini a comprendere che favole sono e rimangono.
    Far capire che una cosa è la realtà, l’oggettività, altro sono le favole e i sogni e i desideri.
    Che una cosa non esclude l’altra ma che abitano, appunto, in mondi differenti che non si incrociano.
    Rachele

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  • Credo che, parallelamente al  “correre ai ripari” per aggiustare i danni della cattiva informazione,  si dovrebbe agire a monte del problema, cioè sulla cattiva informazione stessa, ad  esempio screditando certe fonti. Oltre a smontare la stupidaggine specifica,  si dovrebbe smontare la credibilità della fonte in sé. Questo creerebbe già nelle persone delle difese preventive contro ogni altra futura scemenza che verrà detta. Chi vuole la libertà di poter fare informazione spazzatura, deve assumersi la responsabilità del discredito che si tira addosso.
    Purtroppo questa tecnica è difficile da applicare con i bambini.  E’ troppo complesso per loro distinguere e classificare le miriadi di fonti dalle quali ricevono messaggi. Come dice giustamente Rachele, credo che l’unico mezzo davvero efficace con loro sia seguirli da vicino  e “percepire” come recepiscono certi messaggi, e correggerne le percezioni tramite il dialogo.

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  • Mio figlio di 8 anni e mia figlia di 10 sono più scettici di me, e se gli chiedi cosa accadrà il 21-12-2012? Rispondono ” mancano 4 giorni a Natale”. Ma il problema è un altro , in classe di mia figlia, 5^ elementare, una maestra ha parlato di un cambiamento che avverrà in quella data. Un cambiamento catastrofico.
    Mia figlia ha dissentito e alla fine hanno , diciamo, litigato. La mia piccola scettica ha chiesto di smetterla di dire queste ca…ate e si è beccata una nota.
    Sono andato a parlare con la maestra chiedendo gentilmente di fare semplicemente il suo lavoro senza aggiungere abbellimenti superstiziosi e che mia figlia non avrebbe fatto i compiti di punizione assegnati, ma la maestra non ha capito e il giorno dopo è tornata con la pappardella di un altra catastrofe.
    Ma come facciamo ad affidare i nostri figli a queste maestre???

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  • @ Luca Menichelli
    Prendi la maestra in questione la sciagatti bene bene… ehm… no…
    Parlane in consiglio di classe, cerca di proporre una visita ad un qualche museo della scienza, un osservatorio astronomico, per togliere i dubbi…
    Uhm…
    adesso la mia piccina va all’asilo nido…
    Ma se mi capitasse una maestra così sinceramente difficilmente saprei trattenermi dal riderle davanti…
    E meno male che gli insegnanti dovrebbero insegnare un po’ di senso critico…
     

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  • Finora il 21 12 12 è servito, in Italia, a vendere auto Fiat a rate posticipate e il libro di Giacobbo. Penso (non ho prove scientifiche) che, se Giacobbo credesse sul serio nella fine del Mondo in una data così vicina, non si preoccuperebbe di vendere libri e di fare share nelle sue trasmissioni televisive, ma si preparerebbe, saggiamente, alla morte. Penso anche che la TV trasmetta molte cose che spaventano i bambini più della fine del Mondo nel 2012. Ad esempio il blow out petrolifero nel Golfo del Messico è una catastrofe in grado di rattristarci e cambiarci la vita molto più concreta e vicina nel tempo. Ma vorrei chiedere, agli scettici più militanti tra Voi: Vi sembrano proprio così normali i tempi che attraversiamo?

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  • @ Aldo Grano
    Omicidi, furti, rapine, violenza ad ogni angolo, guerre, malattie, i potenti che schiacciano i più deboli, l’uomo che sfrutta ogni risorsa disponibile.
    Uhm…
    No. Niente di nuovo sotto il sole.
    Una sola cosa è cambiata dall’alba dell’uomo ad oggi.
    L’informazione. Ne siamo circondati, un omicidio accade ad hong kong e noi lo sappiamo a new york.
    Certamente l’informazione così pervasiva ha i suoi rischi, un ragazzo impugna un fucile e fa strage a scuola in america, magari in australia un altro ragazzo fa uguale perché l’aveva fatto il ragazzo precedente.
    Ma Gilles de Rais non è nato in questi giorni.
    http://it.wikipedia.org/wiki/Gilles_de_Rais
    Anzi forse oggi sarebbe stato fermato prima. Nonostante il suo potere.
     

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  • C’è sempre la possibilità di usare l’ironia, anche e soprattutto con i bambini. Metterla sul ridere. Siccome sono soprattutto sensibili al clima emotivo, alla coloritura emotiva delle informazioni, è chiaro che vengano maggiormente coinvolti da pubblicità e trasmissioni terroristiche che fanno uso della comunicazione emotiva per annunciare fini tragiche e imminenti, disastri, epidemie, inondazioni, sconvolgimenti, tracolli finanziari, conflitti nucleari. Auto che si possono prendere e non pagare. Il massimo della sventura.

    Se poi scrittori e giornalisti “paludati” come Grabiele Romagnoli, utilizzano l’eruzione del vulcano Eyjafjallajökull per annunciare la prossima apocalisse, l’idea della sfigata data sta facendo proseliti non soltanto tra i soliti propalatori di sventure in tv. (Repubblica del 18 aprile 2010: «Come un’oscura profezia che si autoavvera incombe sul pianeta un flagello che nessuna scienza maggiore o fede minore aveva saputo prevedere». Più divertente per come la mette il comico Maurizio Crozza: “I Maya hanno sbagliato, di due anni”).

    Inventarsi una fine del mondo e annunciarla, anche questo rende. Spaventa, piccoli o grandi che siano, e se non spaventa, fa discutere. Anche noi lo stiamo facendo. 

    Poi, molti dei nostri simili sono sempre in attesa di qualcosa di brutto che dovrà accadere. E su questi, i profeti di sfigate date, ci giocano alla grande.

    In passato i profeti di sventure facevano, loro sì, una grama fine. Oggi il peggio che possa loro accadere è finire a Voyager o a Mistero.

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  • Certo Aldo i tempi non sono normali , ma questa non è comunque una dimostrazione o almeno un indizio della veridicità sulla profezia del 2012.
    E come dice walter l’informazione ha fatto, e sta facendo , la sua parte.
     
     

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  • Un consiglio che stranamente non mi pare apparso nei commenti, è quello di paragonare questo “annuncio di fine del mondo” ai tanti altri annunci simili fatti in passato, che hanno fatto paura a tanta gente senza che poi ci fossero altre conseguenze.
    Non mi è capitato di conoscere bambini che avessero questo problema (o che me lo confidassero), ma se succedesse gli direi semplicemente che circa dieci anni fa diversa gente diceva le stesse cose del 2000, ed è piuttosto evidente che il mondo non è finito.
    Ci sono stati diversi momenti della storia umana in cui si sono diffuse storie simili, ma nonostante tutto noi siamo ancora qui… Forse questa argomentazione da sola non basterà, ma è già qualcosa che dovrebbe aiutare convincere i piccoli ad essere un po’ più scettici nei confronti di questa “catastrofe” del 2012.

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  • I piccoli credono perché veicolati dai grandi, dove si vive nello scetticismo lo sono anche loro, ho le prove in casa, e credetemi nella loro classe son come delle mosche bianche. Cosa voglio dire? Che se intervisti i genitori dei bambini che credono alla vicenda , non trovi tanto scetticismo e ceh a qualcuno piaccia o no personalmente ho costatato che i possibilisti superano gli scettici.
    Perché questa del 2012 è considerata più credibile delle altre, 2000 compreso?
    1) i mezzi di diffusione delle str…ate sono cambiati ( internet, Voyager, Mistero e altro)
    2) c’è di mezzo la scienza ( si forniscono prove scientifiche della veridicità di tute le catastrofi che ci aspettano con nomi blasonati o fonti similreali come il fatto che la NASA sta seguendo Nibiru eccetrera) . In pratica il solito concetto di ” se tutti ne parlano , la televisione ( se lo dice la televisione allora … ) ne parla, la scienza ne parla … allora qualcosa di vero deve esserci.

    Questa è la mia breve analisi del fenomeno, purtroppo ho elementi per scriverci un enciclopedia chissa magari uno dei pochi libri in circolazione che dice che il 21-12-2012 … mancheranno 4 giorni a natale… e ci scambieremo gli auguri come ogni anno il 25.

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  • e se invece fosse stata solo una montatura pubblicitaria per promuovere il film “2012” (un successone …) ?
    Mi pare che dopo l’uscita del film molto “hipe” sia scemato … che sia un caso?
    Amici di Query, a voi la parola!

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  • scusate …  “hype” e non “hipe” … erroraccio … intendevo dire clamore … eh, con l’inglese non sono forte !!!

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