Il terzo occhio

San Gennaro, Saviano e l’esperimento del CICAP

Napoli, 19 settembre. Alle 9.22 di questa mattina si è ripetuto il miracolo della liquefazione del sangue di San Gennaro e Roberto Saviano su Repubblica ne parla rimettendolo, come suo solito, nel contesto sociale napoletano:

La festa di San Gennaro è quel mistero dentro cui c’è Napoli. Una terra che si liquefa e si ricoagula, che ha una consistenza indefinibile, mai certa, solida. E che pure gronda di vita vera, contagiosa. Più cade nell’abisso senza regole, crudele, più sembra in grado di rinnovarsi. San Gennaro c’è anche se non lo meriti. Non devi conquistarlo. Sei amato e forse aiutato. Il mistero di San Gennaro è tutto qui. In questa incredibile ambiguità. Nella disperazione di una città dalla vita così dura, così caotica, che deve rivolgersi ad un santo per immaginare di trovare una regola.

Anni fa Gigi Garlaschelli, Sergio Della Sala e Franco Ramaccini del CICAP avevano indagato il fenomeno cercando di riprodurlo (e riuscendoci parzialmente). Saviano ne parla così:

La rivista Nature riporta i risultati ottenuti da un’équipe di ricercatori che ha riprodotto in laboratorio la composizione del sangue del santo, utilizzando solo materie reperibili nel Trecento: gusci d’uovo, sale da cucina e carbonato di ferro. Lo scioglimento avviene agitando il composto coagulato, per un fenomeno conosciuto col nome scientifico di tissotropia. Resta però il problema che in genere tale composto dopo qualche anno scade. L’unica risposta potrebbe venire analizzando il liquido contenuto nelle ampolle, ma la Chiesa non acconsente al prelievo che potrebbe arrecare danno al liquido.

Buona lettura.

Foto di Paola Magni da Flickr, CC BY 2.0

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