Creazionisti turchi a Milano
Da qualche tempo a Milano sono comparsi cartelloni pubblicitari creazionisti, gli stessi che erano comparsi qualche mese fa in Svizzera e dei quali avevano parlato Paolo Attivissimo e la divagatrice scientifica.
Dietro alla vicenda c’è sempre Harun Yahya, il creazionista turco autore del libro L’atlante della creazione del peso di 6 chilogrammi tradotto in tutte le lingue europee e mandato a migliaia di insegnanti di scienza, musei e istituzioni pubbliche.
A Milano ci sarà una conferenza giovedì 21 ottobre alle 21 presso il Palazzo delle Stelline un luogo che, come riporta oggi il Fatto è
di proprietà del Comune di Milano, gestito insieme alla Regione attraverso una fondazione. Un luogo pubblico, insomma, oltre che una istituzione nel panorama culturale e scientifico lombardo.
Claudio Pasqua di Gravità Zero ha mandato un reclamo al Comune di MIlano:
segnalo la concessione di spazi comunali a un noto esponente di un movimento internazionale di fondamentalisti pseudoscientifici e religiosi che negano senza alcun fondamento il darwinismo, una delle conquiste maggiori e meglio dimostrate della scienza moderna. Questa decisione è incompatibile con i doveri di qualità di un’amministrazione pubblica, concede inopportuna autorevolezza e credibilità a soggetti discutibili dediti alla diseducazione culturale, e scredita le prestigiose istituzioni scientifiche milanesi dopo l’umiliazione della cancellazione del Darwin Day
ottenendo però una risposta decisamente deludente.
Comunque, la redazione di Query giovedì sera sarà lì ad ascoltare quello che hanno da raccontarci sull’inganno dell’evoluzione. Stay tuned.
Aggiornamento:
Trovate qui il nostro resoconto della serata.
Ha “creato” molto più dibattito, in questi giorni, l’ esternazione di un insegnante marchigiano negazionista dell’ Olocausto. Molti intellettuali, dichiaratamente antifascisti, non si sono associati alla richiesta di Pacifici di emanare una legge dove il Negazionismo sia reato, adducendo molti saggi motivi. Mi associo anche in questo caso: non è mai saggio proclamare una verità per legge e non si deve negare spazio alle idee, per quanto bizzarre. Se sono sbagliate, cascano da sole, specie in campo scientifico, e il chiedere che sia una autorità, italiana o addirittura straniera, a togliere spazio alle tante forme di Creazionismo che sono nate in questi anni di smarrimento è indice di debolezza. Attenzione poi a non usare in senso dispregiativo il termine Turchi. Io ho fatto un errore simile scherzando sulla “germanicità” del polpo indovino Paul, offendendo involontariamente un lettore Tedesco.
Aldo,
il termine “turchi” non è dispregiativo, ma un semplice aggettivo. Harun Yahya, con tutto il suo movimento, arriva dalla Turchia (e quindi è turco). Fossero stati svedesi avremmo scritto “creazionisti svedesi”.
Pingback: Creazionisti turchi a Milano, un aggiornamento
Pingback: Creazionisti turchi a Milano, il resoconto
Pingback: Il vicepresidente del CNR è un creazionista :-o | Background noise
Pingback: Dopo “i nazisti dell’Illinois” ecco “i creazionisti turchi” (da queryonline) « musicapervecchianimali…