recensioni

Dylan Dog – Il Film

Dylan Dog – Il Film di Kevin Munroe
USA 2010
con Brandon Routh, Sam Huntington, Anita Briem, Taye Diggs, David Jensen

Personalmente non sono una sostenitrice dell’assoluta fedeltà ai modelli, né ho problemi ad accettare la scelta artistica di un regista che desideri prendere spunto da un’altra opera dell’ingegno per creare qualcosa di nuovo, che rechi la sua impronta, ma sia in grado di restituire almeno l’atmosfera dell’originale. Prendiamo, per esempio, Being Julia, a suo modo fedelissimo al romanzo Theatre di Maugham nonostante le numerose differenze puramente esteriori.

Per cui soprassiedo, seppure a malincuore, sull’assenza di Groucho, sostituito dal pur simpatico Marcus, o sul colore del Maggiolino VW che diventa, da bianco, nero, perché dopo l’Herbie di Disney non è più possibile inserire Maggiolini bianchi in film di diversa produzione. Ingollo anche, ma con il rischio di vedermi andar tutto di traverso, la scelta di spostare il set da Londra a New Orleans, dovuta a ragioni economiche e difesa a spada tratta dal regista e dal cast.

In pratica, mi dispongo a vedere il film come se si trattasse di un prodotto del tutto indipendente dalla serie a fumetti – capolavoro di Tiziano Sclavi – da cui prende il nome, decisa, ove vi fossero dei meriti, a segnalarli senza remore, prescindendo dall’infedeltà.

Il problema è che, differenze dal fumetto a parte, Dylan Dog è un film che ha poco da raccontare e che lo fa con incerti strumenti narrativi.

Il personaggio principale, quello intorno al quale dovrebbero dipanarsi le fila della vicenda, ha, come unico particolare notevole, un fisico palestrato che il regista non esita a porre in risalto appena se ne presenta l’occasione. Peccato che espressività e dimensione psicologica non reggano il confronto con la scolpita “tartaruga” disegnata dagli addominali.

La sceneggiatura appare confusionaria e poco coerente in alcune parti, rivelando ingenuità e incongruenze, che rendono il film più simile a un sottoprodotto horror-splatter anni ’80 che a un buon comic-tribute. Zombie, vampiri e lupi mannari si sovrappongono nella mente dello spettatore perché non sembrano presentare alcuna caratteristica distintiva e l’esito è un confuso minestrone che, a tratti, pretenderebbe anche di lanciare messaggi moraleggianti, purtroppo di difficile decifrazione.

Tra i pochi aspetti positivi sembra di poter segnalare la buona fotografia e l’interpretazione di Sam Huntington, l’inedita spalla di Dylan Dog.

Alla luce del risultato sembra, quindi, più opportuno invitare i lettori di QueryOnline ad accostarsi al fumetto di Tiziano Sclavi, creatore di un personaggio tridimensionale e affascinante, che forse avrebbe meritato un più degno tributo.

7 pensieri riguardo “Dylan Dog – Il Film

  • Da vecchio lettore di DylanDog (li ho tutti dal numero 1 a oggi!) sono rimasto davvero deluso ! Il film è orrendo, l’unica cosa piacevole è il cameo di Sclavi in veste di vampiro….

    Rispondi
  • Sono d’accordo. Un bellissimo fumetto, purtroppo trasformato in un’americanata scialba e con mostri in stile “pupazzone”. E poi, che Dylan Dog può mai essere, senza il fedele Groucho a fare da spalla?

    Rispondi
  • Il film è un buon intrattenimento, divertente e leggero. Le incongruenze ci stanno bene in quanto filmetto horror di serie B. Trova addirittura degli spunti originali (vedi gli zombie simpatici), quindi è tutto brodo che cola.
    Ovvio che chi è andato al cinema aspettandosi dei legami con il fumetto è rimasto deluso, ma si tratta di un errore di ingenuità.
    PS: Sclavi non fa nessun cameo, ovviamente. Semplicemente, due dei personaggi di contorno si chiamano Bonelli e Sclavi, in omaggio al fumetto originale, ma finisce lì.

    Rispondi
  • Come ho avuto modo di dire più volte su DDComics.. il film non è un disastro però ha dei buchi di sceneggiatura ed è poco fedele al fumetto 🙁

    Rispondi
  • Il regista si è rivelato del tutto normale film che avrebbe potuto essere migliore. Gli appassionati di cinema possono guardare il fumetto. Il resto del pubblico deve decidere per se stessi – a guardare o non guardare. Credo che Kevin Munroe fatto film di maggior successo, come “Ratchet & Clank” ( http://www.altadefinizione.tube/4881-ratchet-clank-il-film-2016.html ).

    Rispondi

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *