Il terzo occhio

Una legge contro l’irrazionalità – AGGIORNATO

«Basta con la creduloneria!» è lo slogan di un gruppo di parlamentari di maggioranza e di opposizione, che hanno annunciato una proposta di legge sull’editoria finalmente mirata a favorire la cultura scientifica e contrastare l’irrazionalità.

Per incentivare la diffusione di libri e riviste a carattere scientifico, l’IVA su questi prodotti sarà ridotta dal 4% all’1%; le minori entrate fiscali saranno compensate dall’innalzamento dell’IVA sui testi non riconosciuti dalla scienza, che verrà portata al 20%, in linea con quanto previsto per le riviste pornografiche. “Questa legge – ha dichiarato l’onorevole Augusto Carpioni del Gruppo Misto, primo firmatario – sarà assolutamente a costo zero per lo Stato: in base ai dati di vendita forniti dagli editori, abbiamo previsto che l’aumento della tassazione sui testi meno raccomandabili coprirà abbondantemente i mancati introiti. Il surplus andrà a confluire in due speciali fondi. Il primo servirà a risarcire le persone truffate da medium, guaritori e simili. Il secondo andrà a finanziare iniziative di divulgazione scientifica, e oltre a università ed enti di ricerca potranno beneficiarne anche associazioni private che operino nel campo della divulgazione.»

Ma chi decide quali testi sono “buoni” e quali “cattivi”?

«Gli editori potranno chiedere il regime di tassazione ridotta per i propri titoli, e una apposita commissione di nomina ministeriale valuterà le domande e inserirà i libri idonei in un apposito Elenco Nazionale. La stessa commissione pubblicherà l’Elenco dei Testi Scientificamente Sconsigliati, che saranno invece oggetto di tassazione maggiorata. L’obiettivo di fondo è quello di fornire le linee guida scientificamente approvate secondo cui educare la cittadinanza».

Approviamo senza remore il progetto di legge. Tuttavia, gli pseudoscienziati presentano le proprie assurdità proprio come contenuti scientifici, quindi c’è il rischio di sostenere proprio i testi che si vorrebbe disincentivare. Su questo punto Carpioni rassicura: «Della commissione faranno parte scienziati di chiara fama, importanti personalità dell’editoria e della comunicazione scientifica. Personalità che sanno distinguere la vera scienza da teorie assolutamente prive di ogni fondamento scientifico. Per esempio, saranno categoricamente esclusi dalle agevolazioni previste, ritengo, i libri e le riviste di astrologia, grafologia, iridologia…»

La normativa non si limiterà agli aspetti fiscali. I testi classificati come “sconsigliati” non potranno essere pubblicizzati né esposti nelle vetrine delle librerie ma solo all’interno, dove dovranno essere collocati su scaffali al di sopra di 1,30 m per evitarne la visione ai bambini. Le copertine non potranno contenere immagini (che attirerebbero l’attenzione) ma solo l’indicazione del titolo e degli autori. In quarta di copertina dovrà inoltre essere presente la dicitura “a causa dei suoi contenuti, la lettura di questo testo non è adatta ad un pubblico scientificamente immaturo”, eventualmente sostituita dalla formula sintetica “non per creduloni”. Questi testi non potranno essere presenti nelle biblioteche scolastiche né in quelle pubbliche a scaffale aperto, mentre in quelle a scaffale chiuso potranno essere chiesti in lettura solo da persone sopra i 16 anni (c’è anche la proposta di innalzare l’età a 18 anni per i volumi di argomento medico).

Seguiremo passo passo le reazioni a questa nuova battaglia contro la superstizione e l’irrazionalità; ci auguriamo comunque che l’iniziativa contribuisca a elevare lo spirito critico della popolazione.

Foto di Meruyert Gonullu da Pexels

Avviso ai lettori: si tratta di un innocuo pesce d’aprile, segnalato da diversi indizi: l’onorevole CARPIONI, la nostra approvazione senza REMORE, la dichiarazione «Per Esempio, Saranno Categoricamente Esclusi Dalle Agevolazioni Previste, Ritengo, I Libri E (…)» e le ambivalenti frasi di apertura e di chiusura.

Ci scusiamo con coloro i cui commenti rivelatori sono stati tenuti in sospeso per non rovinare in anticipo lo scherzo e con chi si è indignato o si è congratulato, ma ricordiamo che le notizie vanno verificate sempre, da qualsiasi fonte provengano. Da questo momento (1° aprile, ore 21:30) togliamo la moderazione ai commenti e pubblichiamo quelli che avevamo tenuto nascosti.

Precisiamo che saremmo del tutto contrari a una legge di questo tipo: Query e il CICAP credono nella libertà di stampa e nel libero confronto delle idee. Non vogliamo che una legge decida ciò che è scientifico o meno, ma che tutti abbiano la possibilità di decidere con la propria testa.

Confessiamo infine che il successo dello scherzo ci ha colti un po’ di sorpresa e ci ha suscitato qualche riflessione: ne parleremo nei prossimi giorni, continuate a seguirci.

57 pensieri riguardo “Una legge contro l’irrazionalità – AGGIORNATO

  • Sembra che voglia essere parte di un progetto di legge piu’ ampio: sembra vogliano togliere dalla fascia protetta trasmissioni come Voyager e Mistero e far apparire sullo schermo durante la durata di queste trasmissioni la scritta “fiction”. Se tutto questo dovesse andare in porto si potra’ cambiare la tassazione, al rialzo, anche sui preparati della medicina alternativa.
    Se tutto questo dovesse passare potremmo dire di avere una classe dirigente illuminata 😉

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  • Magari si facesse una cosa simile; tanta gente si sentirebbe come un pesce fuor d’acqua….!

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  • Era ora che si facesse qualcosa per contrastare questi cialtroni!

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  • Mi sembra una proposta troppo complessa da attuare. Gli scienziati, prima di  sedere nelle commissioni, dovrebbero intervenire nel dibattito pubblico (magari su Query, perché no?). E i primi da istruire non sono i bambini, ma i giornalisti, spesso male informati.

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  • e magari nella commissione ke decide i libri sconsigliati ci metteranno qualcuno del cicap… siete limitati, combattete tutto quello ke nn rientra nei vostri schemi mentali…

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  • Oddio…. l’ho pubblicata sulla mia pagina FB… poi mi è venuto il dubbio: non è un pesce d’aprile, veroooo???? 😉
     

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  • Augusto Carpioni? Mmmmmm… La cosa mi sembra sospetta. 😀

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  • E’, per caso, un PESCE D’Aprile?

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  • Non mi aspettavo così tanto in una sola botta…
    Troppo bello per essere vero!
    Adesso attendo scontri in parlamento, tanto siamo abituati… però se vanno alle mani i cialtroni devono curarsi solo con farmaci e bende omeopatiche 🙂
     

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  • Non sono d’accordo a regolamentare per legge un argomento che dovrebbe essere, invece, oggetto di educazione scientifica.
    Lo stato, invece di arrogarsi il diritto di decidere su quali siano le pubblicazioni serie e quali no, dovrebbe impegnarsi ad istruire i cittadini con adeguati programmi scolastici.
    Mi piacerebbe un comitato scientifico che concedesse un “imprimatur”, non obbligatorio, alla pubblicazioni, ma senza che l’assenza di tale stato portasse a discriminazioni.
    Ricordiamoci che non sempre il confine tra scienza e ciarlataneria è ben definito: in medicina il confine è spesso labile, pensiamo ad esempio ad ambiti come la psicanalisi; Fleischmann e Pons sono dei ciarlatani oppure scienziati che hanno preso un abbaglio?; Primo Levi era scienziato o stregone quando cercava la cacca dei serpernti per produrre rossetti?
    Diciamo che la discriminazione tra scienza e pseudoscienza è governata da una “logica fuzzy”.
    Allora avrei preferito di gran lunga una proposta di legge mirante a raddoppiare le ore si insegnamento scientifico nelle scuole con obbligo di laboratori, così da insegnare il metodo scientifico e porre i cittadini in grado di discernere quello che è scienza da quello che non lo è.
     

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  • Basta che in commissione non ci mettano gente tipo in vicepresidente del CNR!

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  • Durante l’era delle cacce alle streghe, un manuale per inquisitori scriveva: “Nei casi dubbi si proceda per il giusto”…
    Questa legge indica il livello di barbarie, idiozia e ignoranza storica e filosofica di coloro che la propongono. Essi hanno un’idea della scienza primitiva e religiosa – una sorta di totem indiscutibile, la Verità –  e una concezione politica che rasenta il nazismo.
    La scienza non è mai compiuta, quello che ieri poteva parere scienza, oggi è ridicolizzato, e quel che ieri pareva fandonia, tante volte oggi è scienza. Ciò che non cambia mai, però, è la prosopopea di troppi tromboni laureati e dei loro incensatori, che vanno in giro come grandi sacerdoti a sentenziare cosa sarebbe vero e cosa no, cosa la gente deve leggere e cosa no. E invece ben vengano i cialtroni, veri o presunti, gli scienziati, i pseudoscienziati, i guru e quant’altro. Ben venga il libero ragionamento, il giudizio, la dialettica, la responsabilità personale. Abbasso i dogmi. Ci vogliono più cultura, più idee, più libri, più discussioni, non roghi censori in nome di un pensiero unico che è talmente debole da aver persino paura dei cartomanti! Quello che deve far paura è il Tecnico che pensa al posto nostro, magari perché noi, umili sudditi, “non siamo abbastanza addentro”. Vergogna, questo è il Paese di Dante e di Galilei! Vergogna! Neanche ai tempi del Ventennio si era mai vista una cosa simile!

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  • IO VOLEVO CHIEDERE AL CICAP QUANDO FARA UNA PROPOSTA DI LEGGE CONTRO LE PIU GRANDI FALSITA, QUELLE DELLA RELIGIONE. VE LA PRENDETE SEMPRE CON I MAGHI E CHI CURA LA GETE CON LOMEOPATIA, ABBIATE IL CORAGGIO!

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  • All’inizio sono rimasto basito…
    Per prima cosa ho avuto la stessa paura di Luca B. fino ad arrivare ad un futuro in puro stile Fahrenheit 451
    Poi ho dato un’occhiata al calendario e mi son detto: scettico sì… pesciolotto no….
    🙂

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  • Mmmm, non sarà un pesce d’aprile?

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  • Questa legge è sicuramente discutibile come lo è già quì…, però alcuni paletti bisogna metterli:
    E’ primitivo e religioso l’uso del pendolino non una T.A.C.
    E’ un totem indiscutibile la pseudoscienza. La Scienza, si discute e grazie a questo migliora sempre, infatti è più corretto affermare :  – quello che ieri pareva scienza oggi è fandonia – .
    Certo, e vero, ci sono in giro tromboni laureati che girano come sacerdoti a sentenziare… ma ci sono molti ma molti più ricercatori senza pubblicità.  Grazie a loro, oggi possono essere curate malattie ieri inguaribili. Cosa sarebbe successo se questi ricercatori avessero perso tempo a smentire ogni cialtronata proposta?
    Il Tecnico non pensa al posto nostro, ma fa MISURE al posto nostro, proprio perchè noi umili sudditi non siamo abbastanza addentro. Senza misure non esiste ricerca.
    Dovremmo vergognarci per esempio per l’astrologia su giornali e in TV.
    Dovremmo vergognarci per esempio per l’omeopatia, quanti anni ci vogliono ancora per capire che se va bene funziona come un placebo?
    Paletti gente, paletti, almeno piccoli paletti, la vita è breve…
     

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  • Troppo bello per essere vero, bel pesce d’aprile

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  • “Ve la prendete sempre con i maghi chi cura la gente l’omeopatia” MI scusi tanto, ma le pare poco?Falsita’? sono quelle che si riescono ha dimostrare , senza prove non si possono dare giudizi….

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  • @Stefano Serafini: Dubito che questa proposta passerà così com’è, personalmente sarei decisamente contento se si imponesse semplicemente un avviso del tipo “I contenuti di questo libro non sono riconosciuti dalla comunità scientifica, e sono quindi in gran parte speculazioni del/degli autore/i”. Tuttavia, non sono d’accordo quando affermi che “Ben venga il libero ragionamento, il giudizio, la dialettica”: la scienza NON è democratica, se una cosa è stata dimostrata essere falsa, è falsa, punto. Il “tecnico”, come lo definisci tu, ha tutto il diritto di decidere al posto nostro su questioni riguardanti il suo campo di studi: pensaci, quando hai un problema al rubinetto, metteresti sullo stesso piano il giudizio dell’idraulico e quello del panettiere?

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  • sarà che io di questa classe politica non mi fido … ma effettivamente regolamentare per legge cosa è scienza e cosa non lo è mi pare assurdo…
    spendessero più tempo a pensare alla scuola!
    ad esempio togliere latino dal liceo sceintifico e metterci … che so… logica? educazione civica seria (ossia come funziona lo stato italiano)?
    perchè ad esempio non togliere la possibilità di detrarre i farmaci omeopatici che non sono farmaci… quanto aumenterebbe l’introito delle tasse?

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  • Una legge contro l’irrazionalità sembra una bella cosa. Ma, se chi deciderà sarà una commissione di nomina ministeriale, allora entreremo in una situazione estremamente (e ripeto “estremamente”) pericolosa: sarà un organo dello Stato a stabilire cosa è scientifico e cosa no! Indipendentemente dalle ns. idee politiche, tutti noi abbiamo in mente dei politici (parlamentari e poi ministri e sottosegretari) in carica o che sono stati in carica che dicono delle emerite corbellerie, delle incredibili idiozie e lo dicono con veemenza! Quest’idea, io ritengo, se realizzata sarà un boomerang contro la scienza che impiega i pochi soldi che ha per la ricerca e raramente ha a suo favore i fondi di cui dispongono i ciarlatani. Si andrà a finire che, alla fine, metteranno una tassa sul CICAP a favore della promozione di qualcuna di quelle assurdità che combattiamo!

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  • Tutto giusto, tranne per l’età minima per poter vedere le riviste “per creduloni”, che ritengo debba essere di 14 anni.
    Ripeto 1-4 anni 😉

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  • http://www.macrolibrarsi.it/libri/__ecoradiestesia.php
    esiste roba in giro tipo questa, di gente che si fa chiamare medico e invece è a mala pensa infermiere, che ha preso diplomi in naturopatia non si sa dove e cura sentendo le vibrazioni, osservando foto di malati di tumore…e queste cose non andrebbero come minimo “regolamentate”??
     
     

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  • Ma come si fa a gioire di una proposta di legge che cerca di reintrodurre, neppure provando a nasconderli sotto un velo di pudore, il concetto e la pratica della censura? Non mi sembra il caso di discutere se a far parte della commissione giudicante, vera e propria inquisizione dell’età contemporanea, saranno scienziati o politici (ricordatevi delle vergognose – altro che ridicole! – iniziative per affiancare la teoria dell’evoluzione biologica con l’ipotesi della crezione/disegno intelligente, o quella di far scrivere i libri scolastici di storia da “studiosi di destra”). Ma non eravamo d’accordo sul fatto che la scienza e il pensiero scientifico NON procedono e NON si avvalgono del “principio di autorità”?
    Oltretutto, guardando un po’ dentro le questioni di scienza, bastano 5 minuti per scoprire che esistono molte aree controverse e tutt’altro che definite (la questione dei neutrini, per esempio, o l’inversione spazio-temporale in prossimità dei buchi neri; la cultura dei Neandertal o i processi biochimicio che contrassegnano il processo della morte): e allora che facciamo, multiamo con un’Iva maggiorata tutto quello che non è stato ancora dimostrato in via ultimativa? (ammesso che nella scienza ci sia qualcosa che possa dirsi “dimostrato definitivamente”).
    Credo che una condizione di libertà culturalmente sana debba prevedere che tutti abbiano in teoria ed esercitino in pratica il diritto di scrivere e pubblicare tutto quel che gli pare, panzane fantasie e cretinate comprese, e che questo diritto sia affiancato a quello di chiunque di comprarsi a parità di condizioni tutto quel che gli pare, opere memorabili nei secoli o cretinate e panzane. Le idee, le cognizioni e le convinzioni più solide, razionali e comprovate (ivi comprese quelle scientifiche) devono dimostrare di essere miglioiri, farsi strada e sopravvivere per forza propria, non per uccisione degli antagonisti.

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  • buon primo aprile a tutti i seriosi teorici della libertà di pensiero 🙂

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  • Mmmhhh…
    Nessuno ha fatto caso a CHE GIORNO E’ OGGI????

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  • Mi piace la prima parte della proposta riguardante l’iva, un po’ meno la seconda: come molti non sono d’accordo a regolamentare la cialtroneria o la creduloneria con la censura.
    Preferirei una legge come quella proposta in Romania: i vari santoni, guaritori, chiromanti ecc ecc si iscrivono ad un albo professionale (così intanto iniziano a pagarci le tasse sopra e ci mettono la faccia) e se le predizioni (o le guarigioni, o le contro-fatture ecc ecc) sono sbagliate,  multa!
    Forse non sarebbe la soluzione definitiva o migliore, ma intanto se qualcuno viene truffato da certi personaggi, le forze dell’ordine avrebbero strumenti più efficaci (anziché aspettare lo Staffelli o la Iena di turno che spianino la strada) per far avere giustizia al credulone di turno…
    Poi, effettivamente, c’è gente che se la cerca. Mi spiego: ok, la Marchi è una criminale che ha rubato tanti soldi a tanti poveri cristi, ma se tu arrivi a dare i tuoi risparmi di una vita a una persona che ti promette fatture, contro-fratture, riti ecc ecc… beh, capisco che in certi casi entri in gioco anche la disperazione (per una situazione lavorativa difficile, per un lutto, per una malattia) ma te lo meriti, axxo!!!!

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  • Avevo 2 centesimi in merito ed eccoli quà: il titolo sembra interessante, ma la proposta è assurda, non so voi ma io non compro un libro piuttosto che un altro perchè costa 5€ in meno. E anche se la proposta fosse efficace, l’effetto potrebbe essere dannoso: ciò che è scienza oggi diventa obsoleto domani e concetti snobbati dalla comunità scientifica oggi diventano scienza domani..rendiamo più difficile la vita a chi ci porta punti di vista alternativi?
    Altra cosa: gli studi umanistici si basano sull’irrazionalità delle opere e delle persone, li tassiamo tutti? Se poi parliamo di non scientificità la prima cosa da eliminare sarebbe la religione, a me andrebbe bene, ma si guardano bene dal proporlo.. A mio parere una proposta più intelligente sarebbe incentivare i ragazzi a continuare gli studi fino in fondo (studi di qualsiasi tipo, non solo scientifici) e garantirgli un lavoro alla fine.
    Questa proposta sembra solo un preludio alla censura.

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  • Non mi sembra una legge democratica! Concordo con Alberto nel mettere un avviso sulla copertina che dica che il libro non è basato su teorie scientificamente provate.
    Per quanto riguarda l’IVA sarebbe grandioso poter avere libri più economici, ma magari rivalersi su pubblicazioni specifiche giudicate da una commissione mi sembra un’idea medievale.

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  • Certo che se i commenti dei lettori di Query sono questi, siamo messi davvero male…

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  • @Dario
    Postato aprile 1, 2011 alle 17:40

    ricordati che la politica ci ha abituato a ministri che vogliono togliere l’evoluzione dalla scuola, vicepresidenti del cnr che organizzano eventi creazionisti, parlamentari che vendono il voto per leggi a favore dell’omeopatia…
    mettere la scienza in mano a questa classe politica è il modo migliore per rovinarla come hanno rovinato tutto il resto!
    la scuola va “scientificata”… calcolo delle probabilità al posto della religione… logica al posto del latino… ecc…
    oppute mettere sui prodottti che sono venduti in farmacia ma che non sono farmaci testati con trial clinici un bel bollino “questo non è un vero farmaco”…

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  • PESCE D’APRILE?!
    all’inizio mi sembrava credibile ma poi, scorrendo l’articolo, alcuni “eccessi” mi hanno fatto sembrare la cosa un po’ ridicola. Quando poi mi sono ricordato che oggi è il primo di aprile, ho avuto la certezza (…mi sbaglio?) che si tratti di un bel pesce! :-)) Direi che è il tipico pesce per un sito come questo. Devo dire che è una simpatica trovata e che ci sono cascati in molti. Facendo una rapida ricerca on line non mi pare ci siano fonti che la confermino ed anche il link al sito della camera in realtà è solo il link generico alla pagina di ricerca. Vorrei ricordare, burle a parte, che in realtà un proposta vera contro la ciarlataneria esiste ed è stata elaborata (ed è costantemente in corso di elaborazione…) da me e la potete leggere al link al mio blog che trovate cliccando sul mio nickname.
    Cosa vince il primo che se n’è accorto? :-))
     

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  • Una ricerca sul sito del Parlamento italiano conferma che non esiste nessun On. Augusto Carpioni del Gruppo Misto, né esiste una proposta di legge simile a quella qui descritta. 🙂
     

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  • A me non sembra si possa dire censura, si propone una distinzione netta. Io approvo!

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  • Mi puzza tanto di pesce….  🙂
     

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  • Come pesce d’aprile è molto, molto grazioso. E ben venga l’aggiornamento, considerando quanta gente ci è cascata. Ma…
    …ma avete dimenticato i feed RSS. Molte persone consultano blog e siti di informazione solo attraverso i feed. E un feed non viene aggiornato: quel che c’è c’è e non si tocca più. Quanti fra gli abbonati al feed ci saranno cascati e non avranno potuto scoprire il pesce d’aprile?
    Secondo me un articoletto di aggiornamento, scritto in maniera indipendente e a propria volta pubblicato nei feed, ci vorrebbe.
    I miei due cent.
    M.C.

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    • @Marco Cagnotti: chi legge attraverso i lettori di feed lo vede aggiornato. Chi invece riceve in posta effettivamente no. Comunque hai ragione. Scriveremo un aggiornamento a parte. Grazie

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  • Pingback: Una legge contro l’irrazionalità | Ordine Avvocati Agrigento

  • Non hanno tempo per queste cose….hanno altre priortà.

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  • @Query Online:
    Mica sempre. Chi usa Google Reader lo vede aggiornato, ma non è così per chi usa software specifici (io uso Gruml per Mac, per esempio).
    I feed sono uno strumento molto delicato. So per esperienza che, una volta pubblicata qualcosa, poi quella rimarrà nei feed fino al momento in cui il Sole diventerà una gigante rossa e inghiottirà la Terra. E forse anche dopo, se nel frattempo saremo emigrati altrove. 🙂
    I miei due cent.
    M.C.

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  • Ops… ci sono cascato in pieno! E sì che tutti gli altri pesci d’aprile li avevo riconosciuti, su questo sono stato un po’ superficiale. Comunque il suggerimento dell’etichetta d’avvertimento continuo a credere sia una cosa giusta.
     
    Good job Query 🙂

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  • Pingback: UFO agricoli, gatti alati e altri pesci

  • Ritengo che un ente serio come il CICAP non dovrebbe divertirsi con queste supidaggini. I pesci d’aprile fanno parte della goliardia popolare e non devono essere certo utilizzati per divertimento da chi si rivolge al pubblico in modo ufficiale. Cosa direbbe uno del CICAP se andasse dal medico e questi gli dicesse che ha un cancro incurabile e il giorno dopo gli dicesse che si trattava di un pesce d’aprile? Non gli farebbe causa?
    Preciso che gli scherzi sono la mia passione…

    Rispondi
  • @Alvise:
    Sono d’accordo. La divulgazione del pensiero razionale dev’essere un’attività serissima e noiosa. Anzi, più è noiosa e paludata, meglio è. Ai lettori e visitatori di Query bisogna cercare di fare due palle così, in modo da render loro la lettura ostica, complicata e affatto divertente. Se vogliono capire qualcosa, devono soffrire. Che diamine!
    M.C.

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