Reattore E-Cat: la posizione del CICAP
Ci occupiamo della vicenda del reattore inventato da Andrea Rossi ormai da qualche mese. Abbiamo pubblicato un certo numero di articoli e ci sembra giunto il momento di fare una richiesta ufficiale a Rossi.
Scriveva il fisico Giuliano Toraldo di Francia che «un vero scienziato accetta qualsiasi fenomeno, anche se inspiegato, purché sia accertato». È con questo spirito che il CICAP si occupa di argomenti scientifici “di frontiera”: non per confutarli a ogni costo, ma per aiutare a verificarli al di là di ogni dubbio. La spiegazione verrà poi.
L’esistenza delle reazioni nucleari a bassa energia (LENR), che sarebbero alla base del principio di funzionamento del dispositivo, non è a oggi riconosciuta dalla comunità scientifica. Sarebbe quindi facile obiettare agli inventori che, secondo le leggi della fisica, l’apparecchio non può funzionare; allo stesso tempo è altrettanto ovvio che se loro riuscissero a produrre una prova sperimentale inequivocabile si dovrebbero trovare nuove spiegazioni che vadano al di là di quelle stesse leggi.
È questa impostazione che ci ha portato a lasciare in secondo piano le incongruenze che pure si manifestavano nelle spiegazioni teoriche: la verifica sperimentale sarebbe arrivata ed era necessario sospendere il giudizio in attesa del risultato.
Dobbiamo però ribadire che in casi come questi è necessario un rigore nelle misure e una trasparenza nella comunicazione delle tecniche usate e dei problemi incontrati anche superiori a quelli che si adottano normalmente: «ad affermazioni straordinarie, devono corrispondere prove straordinarie».
Per questo ci dispiace constatare che gli inventori (e, purtroppo, in parte anche gli sperimentatori) hanno scelto di precipitare i tempi e di comunicare i risultati che avrebbero ottenuto con modalità molto diverse da quelle tradizionali della ricerca scientifica, che sono pensate proprio per garantire rigore e trasparenza.
A una prima dimostrazione pubblica il 14 gennaio, seguita dalla pubblicazione dei report preliminari (disponibili a questo link), sono seguite anticipazioni parziali sui risultati di nuove misure e dichiarazioni a volte confuse e contraddittorie.
L’idrogeno è fornito dall’esterno o prodotto per elettrolisi? Ci sono o non ci sono radiazioni di qualche tipo? E se non ci sono, perché vietare di misurarne lo spettro, come nella dimostrazione pubblica del 14 gennaio? Il rame che si troverebbe nella polvere “usata” ha la stessa composizione isotopica di quello naturale oppure no? Come è possibile che l’11% di ferro riscontrato sia solo una «contaminazione dalle pareti»? Esiste un abbozzo di teoria che spieghi il fenomeno oppure no? La lista potrebbe continuare.
Accanto a queste domande, che ancora attendono una risposta, l’annuncio e la diffusione del rapporto di Levi hanno dato il via a una discussione tecnica sull’affidabilità delle misure, per esempio sulla titolazione del vapore o sulla effettiva portata del flusso d’acqua. Questo non deve stupire: in un serio lavoro scientifico gli studi preliminari sono necessariamente difettosi e servono per capire quali problemi vanno risolti e come impostare le verifiche definitive.
Da molte parti la visita dei fisici svedesi Hanno Essén e Sven Kullander al laboratorio di Rossi, qualche settimana fa, è stata salutata come la prova definitiva. In realtà il loro rapporto non aggiunge molto a quanto già era noto: Essén e Kullander non hanno potuto fare nulla più di quanto era già stato fatto da Levi e collaboratori nelle dimostrazioni precedenti, con la sola novità della versione più piccola del dispositivo e della conseguente diminuzione della potenza misurata da 20kW a circa 4kW.
Ci sembra perciò che, nonostante i risultati preliminari appaiano molto promettenti, le verifiche fatte non abbiano ancora raggiunto uno standard sufficientemente alto, sia dal punto di vista tecnico che da quello della trasparenza e possano solo essere considerate, appunto, preliminari.
Simili esperimenti fatti in condizioni molto vincolate hanno il difetto di mettere al sicuro solo dagli errori che si sa di poter commettere e (per dirla tutta) solo dai trucchi che si riescono a immaginare. L’unico modo per cercare di evitare errori e trucchi che non si riescono a immaginare è progettare la misura da zero, misurando tutto quello che è possibile misurare, per ottenere riscontri incrociati e tenere sotto controllo gli errori di misura: ci pare che questo non sia ancora avvenuto.
Lo stesso Essén, che è stato presidente dell’associazione Vetenskap och Folkbildning (l’equivalente svedese del CICAP), ci ha dichiarato: «Sono perfettamente d’accordo; la faccenda non può essere considerata chiusa fino a che non saranno autorizzati test indipendenti: l’ho fatto notare anche ad Andrea Rossi. A quanto so, l’Università di Bologna dovrebbe alla fine avere questo permesso».
Per quanto riguarda la trasparenza, la nostra opinione è che la proprietà intellettuale e il segreto industriale dovrebbero essere tutelati attraverso opportuni accordi di non divulgazione, come accade comunemente nelle collaborazioni tra industria e accademia, piuttosto che attraverso divieti e limitazioni come è sinora avvenuto. In pratica, gli scienziati si impegnerebbero a non divulgare eventuali scoperte o indizi sul funzionamento interno dell’apparato, ma solo i risultati delle loro misure.
Quello che vorremmo chiedere ad Andrea Rossi è di autorizzare quanto prima una verifica veramente indipendente della produzione di energia in cui la responsabilità, la progettazione e la conduzione dell’esperimento siano completamente demandate agli sperimentatori (gli stessi fisici dell’Università di Bologna o altri), che operino nei loro laboratori e alle loro condizioni, scegliendo strumentazione e dettagli tecnici sulla base di un protocollo concordato a priori e con la massima pubblicità di metodi e risultati.
Dato il tipo di misura, non dovrebbe essere difficile né troppo costoso neppure immaginare un processo di peer review e una eventuale seconda fase che possa tener conto delle eventuali obiezioni emerse. Questo convincerebbe noi e la comunità scientifica, interrompendo il flusso di anticipazioni e dichiarazioni poco controllate che raggiungono il pubblico. Siamo a disposizione eventualmente a partecipare sia alla discussione che alle sperimentazioni se ciò ci venisse concesso dagli inventori.
Può darsi che la scelta di Rossi, come sembra, sia quella di trascurare per ora le verifiche scientifiche, in attesa di ottenere un brevetto o di dimostrare la funzionalità della sua invenzione con l’installazione dell’annunciato impianto da 1MW in Grecia.
In questo caso, quello che ci lascia perplessi è la sicurezza di un dispositivo funzionante grazie a un fenomeno che dovrebbe essere nucleare, la cui natura e le cui proprietà non sono ancora note.
@Giulio
Le propongo un estratto sulla sezione d’urto delle reazioni con i protoni tratto da:
K. Lieser
Nuclear and radiochemistry
Wiley, 2002
pagina 136
Excitation functions of proton-induced reactions are plotted schematically in Fig.
8.7. Up to the threshold energy, which is due to Coulomb repulsion, no reaction
takes place. Above the threshold energy, the cross sections increase sharply and
reach a maximum value at about twice the threshold energy. At higher energies the
cross sections drop again to smaller values. With increasing energy, more and more
reactions become possible. Excitation functions similar to those shown in Fig. 8.7
are found for other charged particles, such as deuterons or CI particles.
Come vede, esiste una energia di soglia, al di sotto della quale le reazioni non possono avvenire, perché la barriera coulombiana lo impedisce.
Buona domenica
@Dan
Quindi dare giudizi netti senza nemmeno porsi il dubbio mi sembra veramente strana come cosa…
In questo confronto ci sono persone, poche, che cercano di rapportare quello che affermano Rossi e Focardi alla scienza nucleare nota e accettata. Mi sembra prova di onestà e modestia intellettuale. Si deve partire dal noto, quindi si devono avere conoscenze o, se preferisce, si deve avere la laurea che serve.
Se Focardi è convinto che la reazioni con i protoni non siano reazioni a soglia e propone delle animazioni in cui protone e nucleo di nichel si avvicinano come due biglie, nessuno gli farà del male, ci si limita a contrastarlo.
Il momento in cui un E-Cat sarà venduto, oppure Rossi utilizzerà anche un solo euro altrui, il fair play nei loro confronti cesserà di colpo.
Dan, si renda conto, tutte queste novità devono confrontarsi con la scienza nota e accettata, mi sembra il meno che si può fare. Se si trattasse di leggi che si aggiungono ad altre, la cosa sarebbe tranquilla; ma si tratta di leggi che sostituiscono altre leggi. Da qui nasce la necessità di un confronto.
Focardi presenta la reazione di un protone come se fosse quella di un neutrone. Qui nasce per forza un contrasto.
Io mi servo della chimica, altri potranno usare le loro conoscenze di fisica.
Aspettare come fossimo impreparati che Rossi locutus sit, mi sembra masochista.
@Giulio
Senta questa:
Teoria Widom-Larsen? Secondo questa teoria il processo nucleare in gioco non è né di fusione né di fissione, bensì di sintesi nucleare. I protoni isotopo di idrogeno vengono trasformati in neutroni tramite la forzanucleare debole.
Questa è davvero fisica spericolata; la reazione sarebbe la seguente:
p + e — n + ni
la reazione di Don Borghi, il prete scienziato, che non avviene nemmeno sul Sole, il quale trova più facile produrre attraverso la pp i neutroni che gli servono per la fusione.
Nell’accrocco di Rossi verrebbero evocati addirittura i deboloni, che Rubbia ha ottenuto in numero esiguo potenziando il LHC. Diavolo di un Rossi, la Petroldragon è niente rispetto all’E-Cat.
Srivastava, Larsen, Widom: con quella biro possono scrivere quello che vogliono.
Se uno vuole fare penitenza dovrebbe leggere tutto quello che si trova di quei tre su arXiv. Si considerano i teorici della ff. Srivastava ogni tanto lancia presentazioni in onore di Preparata, reperibili in rete, forse richieste dai preparatini. I fusori freddi sono decisamente un mondo affascinante.
E’ che troppo spesso certi sfondoni passano inosservati al lettore frettoloso. Il blog di Passerini andrebbe scorso di tanto in tanto, perché contiene perle di valore, come questa e lo scambio di messaggi tra lui e Saso. Uno scambio che lascia allibiti. Se ne è accorto qualcuno?
Buona domenica
Quale potrebbe essere il ruolo del potenziale di Lennard-Jones su particelle di polvere di nichel e idrogeno immerse in un plasma elettromagnetico ? Secondo uno studio fatto presso il Politecnico di Torino in merito all’instabilità di Jeans: http://burningplasma.polito.it pare che in un plasma il modello di potenziale di Coulomb non sia più valido e che vada sostituito dal modello di potenziale di Lennard-Jones che prevede forze repulsive dipendenti dalla distanza, al di sotto di una certa soglia e attrattive al di sopra di quella soglia. Vorrei capire quali sono le energie potenziali in gioco nel modello Lennard-Jones rispetto al modello coulombiano.
Ma dopo tutto ,che fastidio dà Rossi? Tanto se non funziona l’ E CAT in maniera autonoma che utilità porta?
Se per farlo funzionare consuma più energia di quello che produce ,un qualsiasi contatore elettrico se ne accorge.Certo , il calore che produce va confrontato con tutto quello che consuma.
Se non mi sbaglio i veri conti sono quelli della serva e non dei teorici.
Forse , Rossi ,vuole vendere il gatto senza averlo preso???
Ma allora. Che problemi ci facciamo. Il gatto non lo compriamo e siamo tranquilli. Giusto!!!
Purtroppo ,nella nostra storia ( italiana) abbiamo gettato molti gatti. Questa è storia,non credenza.
@Marco I
In effetti mi chiedo anch’io perchè sia così importante negare aprioristicamente che una cosa possa funzionare perchè la scienza al momento non contempla spiegazioni in relazione a quel fenomeno….
Dubito che il 17/12/03 tutte le leggi dell’areodinamica fossero codificate, nonostante questo volò il primo aereo. Personalmente al momento sono più interessato a sapere se l’aereo vola oppure no, piuttosto che sapere perchè l’aereo non può volare, anche perchè non potendo disquisire su temi di fisica nucleare non posso fare altro 😉
Trovo comunque strano che vari scienziati (indipendenti pare) non abbiano smascherato un finto eccesso di calore… nel caso credo che dovranno risponderne. Mi sembra logico che chi dice che l’aereo non può volare, a differenza di altri l’aereo non lo ha visto volare.
@Giulio
Spero che abbia seguito il servizio di Maurizio Torrealta sul’invenzione di Rossi trasmesso ieri da RAI News.
Le dico le mie impressioni, che mi piacerebbe confrontare con le Sue.
Tutti i presenti erano convinti che l’invenzione sia una realtà acquisita e che si tratti solo di capire come ottenere le autorizzazioni per gestire un apparecchio che contiene materiale radioattivo e come proteggere i diritti del’inventore Rossi.
Non era presente nessuno a esprimere un dubbio, un’obiezione.
Mi astengo dall’esprimere un giudizio generale sul lungo intervento di Focardi. Noto solo che non ha nemmeno saputo dire che tipo di decadimento subisca 59Cu; forse i gamma di annihilazione ci sono, forse non ci sono, bisogna controllare, siamo stati presi alla sprovvista, dobbiamo studiare…
Noto anche che ha fornito come dato importante il rinculo che subisce il nucleo di 59Cu all’atto dell’emissione gamma.
Se passiamo dal qualitativo al quantitativo (i fusori freddi hanno la tendenza di fermarsi agli aspetti qualitativi dei fenomeni; si presentano spesso come sperimentali puri) troviamo che all’emissione del gamma più penetrante, 1301.35 keV, corrisponde un rinculo di 10 eV (Lieser pag 174, diagramma messo a disposizione da QOL su mia richiesta), praticamente niente, energia da temperatura ambiente. Il resto dell’energia va a scaldare il piombo.
Recuperano il calore del piombo della schermatura? Vengono i brividi.
Ha senso mettere in tanto risalto un’energia di 10 keV? Lo ha fatto anche Stremmenos; gli feci notare che non era il caso di occuparsi di quella modesta energia di rinculo, ma Stremmenos ha risposto con una lettera indignata e sussiegosa. In pratica non ha risposto.
Focardi informa insistentemente che la radiazione gamma associata alla reazione è di bassa entità. Provi a calcolare lo spessore dimezzante per un gamma da 1,3 MeV e se ne accorgerà. Mi pare di capire che la schermatura sia stata messa a capocchia e che la maggior garanzia di sicurezza consista nel fatto che gli spericolati operatori sono ancora in vita. Pensi alla intensità degli eventi elementari necessari per scaldare all’ebollizione tutta quell’acqua.
In tutte le sue esibizioni radiotelevisive, Focardi appare come un grande qualitativo; non gli esce un dato certo, una tabella, un grafico, nemmeno se sottoposto a tortura. Cerca di essere all’altezza, ma poi ammette di non sapere, arranca e fornisce solo informazioni generiche di nessun valore scientifico.
E’ tutto contento che non ci siano neutroni, forse per distinguere le sue reazioni dalla f&p, che i neutroni li dovrebbero emettere, ma nemmeno lì vengono trovati, per effetto del 2° miracolo di Preparata.
Se quelli sono i pilastri scientifici su cui si fonda una scoperta epocale che vizierà l’umanità per la quantità di energia messa a disposizione stiamo freschi.
Io ho avuto l’impressione che Maurizio Torrealta ami smodatamente le novità scientifiche e le sostenga sempre e comunque con supremo sprezzo del ridicolo.
Mi piacerebbe conoscere la Sua impressione su quella trasmissione.
Per una volta mi piacerebbe anche sapere cosa ne pensa un generico fiducioso come Daniele.
Buona giornata
@ Franchini
Ma per dirla alla Gown, questo aereo vola o no? lei dice di no e spiega il perchè non può volare, chi l’ha visto in funzione dice di si e cerca di spiegare come fa in modo un pò rocambolesco…. ma quello che ci interessa di più è: come fanno a farci credere che vola se poi in realtà non può volare? cos’è che tiene in aria il dispositivo durante le prove?
Altra cosa Franchini… un paio di giorni fa le ho chiesto cosa secondo lei stava combinando Arata, non per provocarla, ma semplicemente per capire qualcosa in più poichè ancora non riesco a capire il perchè certi fisici dicono di aver osservato un fenomeno che non riescono a spiegare e altri dicono che son tutte bufale.
@ Franchini
… Li scarica o tiene ancora in considerazione le loro ricerche?
Non li scarico, ma questo non significa che non consideri le altre ricerche sulle lenr.
Come vede, esiste una energia di soglia, al di sotto della quale le reazioni non possono avvenire, perché la barriera coulombiana lo impedisce.
Una domanda: sono dati ricavati sperimentalmente da una matrice metallica carica di protoni? Se si, che rapporto di caricamento hanno usato?
Questa è davvero fisica spericolata; la reazione sarebbe la seguente:
p + e — n + ni
Potra’ anche essere spericolata, ma cosa Le fa dire che non possa essere vero? Sul Sole ci sono milioni i gradi, non ci sono problemi per la protone protone. In una cella a ff e’ ovvio che la pp non e’ possibile e questa reazione potrebbe essere un canale secondario.
Dico questo dall’alto della mia ignoranza, non ho mai approfondito la Widom-Larsen.
Non ho ancora visto il servizio di RaiNews24, ho intenzione di guardarlo a breve. Per quanto riguarda Focardi sono pero’ abbastanza d’accordo con Lei, avendo visto e sentito altre sue interviste.
Cordiali saluti
@Dan
come fanno a farci credere che vola se poi in realtà non può volare?
Credo che insieme stiamo facendo un lavoro utile. Io cerco di dimostrare quali sono le ragioni teoriche per cui l’E-Cat non può funzionare. Altri cercano di trovare le condizioni inossidabili per fare un test che non sia preliminare a un altro test… e via temporeggiando. Le due cose vanno insieme. Se il test funziona, sapremo con certezza che la chimica nucleare deve essere o modificata o arricchita. Se non funziona, avremo dimostrato che certe rivendicazioni si possono risolvere comodamente seduti al computer.
Spero che qualcuno si preoccupi per la fisica nucleare. Non ho ancora capito che sia l’esperto di fisica nucleare nel nostro blog.
Il fisico nucleare potrebbe uscire con nome e cognome? Un confronto tra fisica e chimica sarebbe stimolante.
un paio di giorni fa le ho chiesto cosa secondo lei stava combinando Arata, non per provocarla,
Su Arata ho scritto una nota pubblicata su “Scienza e Paranormale”, non mi ricordo quando. La redazione di QOL può ricordarcelo? Grazie
Se non siamo fuori tema, possiamo dedicare qualche giorno ad Arata.
Credo però che sia meglio non mischiare gli argomenti, a meno che QOL apra un blog dedicato.
Buona giornata a Lei e a tutti
http://www.cicap.org/new/articolo.php?id=273660
@Giulio
Non li scarico, ma questo non significa che non consideri le altre ricerche sulle lenr.
Proponga la LENR che le piace di più e la anatomizzeremo insieme da punto di vista della chimica nucleare.
Potra’ anche essere spericolata, ma cosa Le fa dire che non possa essere vero?
Questa è la reazione “bella impossibile”, quella su cui scappa sempre una domandina all’esame. Le ragioni sono molteplici, non ce n’è una sola. Non per caso non è mai stata realizzata. E’ una conferma della bontà dei tanto disprezzati paradigmi GA, come dice Preparata.
Mi piacerebbe sentire cosa pensa il fisico nucleare di servizio. Non l’ho ancora individuato.
Quando avrà visto il servizio di Torrealta, mi farebbe piacere sapere che impressione ne ha ricavato.
Su Focardi mi lasci fare una battuta. Lui dice di essere sopravvissuto alle radiazioni insieme a Rossi, ma non sa che le radiazioni invecchiano: infatti è un uomo di cinquant’anni, mentre Rossi anagraficamente ha trent’anni.
Ora devo occuparmi di fave e piselli (qui niente battute!), un grande raccolto.
Buona giornata
@Franchini : “Proponga la LENR che le piace di più e la anatomizzeremo insieme da punto di vista della chimica nucleare.”
be allora per esempio il piezonucleare….o l’Hanfium bomb per restare nel RETICOLO , base per ogni F F
@Franchini
Da ignorante in materia, le dirò che l’ultima trasmissione sull’argomento e-cat, questa appunto di Torrealta del 14/05/11, non mi è piaciuta. Di scientifico aveva ben poco.
L’unico (perchè poi zittito) intervento serio in tale ambito mi è sembrato quello di Celani (scetticamente possibilista), che sollevava dubbi sull’emissione dei gamma ad alta intensità, dicendo che 2 cm di piombo avrebbero schermato solo il 20% dell’emissione, diverso il caso invece di gamma “mosci” per i quali sarebbero stati più che sufficienti. Focardi asserisce che loro li hanno sempre rilevati, ma non ha specificato misurazioni…
e oltre a quello si rileva un aumento rispetto alla radiazione di fondo, con apparecchio non schermato anche qui non meglio definito.
A me sinceramente sembra che o stanno facendo un depistaggio che vuole creare più dubbi possibili anche in persone con scarse conoscenze nel settore oppure che si tratti di una bufala finalizzata a qualcosa di ignoto.
In teoria sarebbe più logico un depistaggio se effettivamente altri stanno studiando la possibilità che questo funzioni. Se non vuoi che uno scopra qualcosa è logico sostenere cose che non stanno ne in cielo ne in terra, essere vaghi, fare strafalcioni, fare test pubblici opinabili, ed altro. Questa teoria sarebbe suffragata dal fatto che in lungo e in largo viene sbandierata la costruzione di questa fantomatica centrale da 1 Mw in Grecia da quest’altra fantomatica società Defkalion green technologies (alle spalle della quale non si sa che investitori ci siano…), che ha un sito composto da una singola pagina… lasciamo stare il journal of nuclear phisics (nome derivato da una rivista russa) e lasciamo stare anche la Leonardo e le varie sedi che non si capisce bene se siano in America o in Italia… poi ci sono gli sconosciuti soci americani e si è parlato anche di DOE e DOD.
Se comunque fosse vero mi sembra che vogliano fare tutto il possibile per creare dubbi a riguardo.
Se è falso sono riusciti a suscitare talmente tanto interesse ed attesa e trovato enti e scienziati indipendenti possibilisti da far credere che sia possibile.
Come approccio credo sia meglio avere parecchi dubbi e scoprire che è vero, piuttosto che esserne certi e poi scoprire che è falso.
Trovo quindi che le opinioni di Franchini siano utili, perchè quantomeno ha una idea molto precisa della cosa (giusta o sbagliata). Credo che però sarebbe più utile se Lei Franchini cercasse di essere più divulgativo e meno teorico, così da dare possibilità a più persone di capire aspetti fondamentali della faccenda. Per esempio con i dati a disposizione si potrebbe fare un reverse engineering dell’esperimento per capire cosa non sarebbe potuto andare bene ? Tipo chessò se il vapore non fosse stato secco, se la portata della pompa non fosse stata controllata, ipotizzare una alimentazione interna diversa da qunato sostenuto, etc. etc. Perchè da quello che ho capito, mi corregga se sbaglio, Lei l’aereo non lo ha visto volare, non perchè non era presente al test, ma perchè i dati ricavati non la convincono, giusto ?
Ho visto la trasmissione su Rainews e continuo a non capire che cosa faccia o abbia fatto Focardi…???
Non c’ ha capito un’acca, non conosce nemmeno eventuali “additivi”….il tutto per buttare lì una teoria di decadimento che contraddice cent’anni di fisica…..(bastava chiedere ad uno studente del 2° anno..)
se devo anche dire l’impressione che ho avuto quando dice che hanno rivelato al di fuori del reattore non schermato dei gamma “un po’ più alti” della norma…..mi vien da pensare ad un atto di fede e che quei gamma siano affollati come un grannde magazzino a ferragosto…!
Mah?
Magari avesse detto: c’è una forte radiazione gamma inspiegabile che con difficoltà siamo riusciti a schermare…..almeno c’era trippa per gatti!
Nuova notizia, sono usciti allo scoperto i “soci” americani AmpEnergo e pare abbiano
già inizato a pagare Rossi. Fonte NYTeknik
e, sorpresa sorpresa, sono sempre gli stessi della LTI corporation che hanno fondato una fresca fresca newco !
Ma non si parlava di un importante e grossa azienda americana ? (Io pensavo addirittura un ente governativo)
Eh non pare che siano esattamente gli stessi, almeno a detta di Cassarino:
“Cassarino: We formed that, because there are different people involved than the LTI partnership”
Concordo comunque che è la solita cosa complicata, Rossì ha lavorato alla LTI (leonardo Technology Incorporated) ed era anche socio (pare), la Leonardo incorporated è invece la società di Rossi che pare produrrà gli e-cat………
Che fantasia coi nomi vero ? 😉
Già tanto che almeno l’hanno chiamata Ampenergo, potevano chiamarla Leonardo III la vendetta 😉
Beh almeno un pò più fantasiosa di journal of nuclear physics o Defkalion (sembra un nome piuttosto diffuso per le società Greche del settore).
A prescindere da questo è logico che si cerchino di sfruttare le conoscenze che si hanno…….
e non credo debba stupire che le società sono state create con l’aiuto di persone del passato di Rossi e Focardi, sarebbe più interessante sapere chi effettivamente ci sta dietro.
Mmmh, chi è che era che continuava a dire “non vedo il CUI PRODEST” a proposito di una truffa?
Che volesse farsi un sacco di soldi era chiaro. Per quanto mi riguarda se diventa più ricco di Sergey Brin la cosa non mi crea problemi. L’importante è che l’E-Cat funzioni…
No caro claudio, il problema è che secondo un certo blogger (e molti altri), non vedeva il CUI PRODEST di una truffa in quanto Rossi veniva pagato solo quando veniva consegnata la centrale e solo se funzionava.
Ed il problema è che il caro Rossi, intervistato da RAI NEWS il 18 aprile (ben dopo la firma del contratto) ha dichiarato che per ora c’avav messo solo i suoi soldi. Ecco come stanno le cose.
@Mattia Rizzi
Concordo che le frasi tipiche di Rossi su questo tema possano portare a fraintendimenti.
Potevano però essere solo riservate alla vicenda “Defkalion” e non agli altri soci esteri.
Ad ogni modo prima codesti soci potevano anche non esistere, ora esistono…
Su chi siano esattamente, cosa stiano progettando, quanto abbiano pagato ed altro
sono nuovi misteri.
Se io dovessi acquistare qualcosa, credo che prima mi premurerei di vedere se funziona sopartutto se ci sono dei dubbi.
Io ero quasi arrivata alla serena convinzione che fosse una bufala.
Però il problema è: da come si sono messe le cose in realtà non può essere un errore, deve essere una truffa.
Con tutta questa gente coinvolta? Ma è possibile?
@ gwon
Ma quali fraintendimenti, piu chiaro di cosi si muore! Rossi ha dichiarato il 18 APRILE davanti alle telecamere di rai news: http://www.youtube.com/watch?v=ZGI12A3SWJ4 Vai a 10:00
Ed il 18 aprile il contratto era già stato firmato da 1 mese. E se vai nel blog di Rossi c’è scritto, verso fine marzo “ho appena firmato un contratto di una importanza tremenda”.
Quindi per favore non prendiamoci per il culo perchè qui non si scherza.
@Mattia Rizzi
Intendi
10:06 “Lei quanto ha investito in questo progetto?”
10:08 “Eh questa è una domanda a cui non posso rispondere, comunque posso dire che abbiamo investito tutti i nostri beni personali, diciamo che fino ad adesso io ho giocato a football americano con le mie ossa, non con le ossa degli altri, questo è poco ma sicuro”
Non mi sembra equivalga a dire non ho preso una lira da nessuno e ce la farò fino alla fine da solo.
Lui ha rischiato e rischia in prima persona, se poi qualcuno crede all’ e-cat correrà dei rischi che riterrà opportuni. Non vedo nulla di eclatante.
Secondo me si riferiva solo alla Defkalion quando diceva che l’acquirente pagherà solo a verifica del funzionamento. Non ricordo in che intervista però, mi pare alla presentazione di gennaio forse.
Con ciò non voglio dire che Rossi sia un filantropo, se viene pagato per quello che ha contribuito a creare, se funziona, è anche giusto che ci guadagni, no ?
Se qualcuno ha prove sufficienti per investirci ben venga, vuol dire che è convinto che funzioni.
Oramai Rossi e tnati che lo hanno seguito sono su una strada a senso unico, la centrale dovrà essere pronta entro ottobre ed entro ottobre dovrà iniziare la produzione di massa.
Sopratutto sulla seconda sono scettico, essendoci solo il brevetto italiano al momento.
Sinceramente a me ” fino ad adesso io ho giocato a football americano con le mie ossa, non con le ossa degli altri” significa che finora c’ha rischiato (=messo i soldi) solo lui.
@ CICAP
Ancora nessuna novità riguardo alla firma del contratto Rossi-UniBO?
Mattia,
Ancora nessuna novità riguardo alla firma del contratto Rossi-UniBO?
No, non è ancora stato firmato.
@Mattia
Credo che per Rossi la questione del “prendo i soldi solo dopo..” sia abbastanza una boutade, tieni presente che è comunque un imprenditore. Concediamo a Rossi un minimo di libertà da questo punto di vista senza dover fare ogni volta le pulci ad ogni frase. Non abbiamo visto i contratti, non possiamo sapere.
Ciò che mi lascia perplesso è che non si capisce in alcun modo è: come procederanno con le installazioni. Cioè: non esiste (credo) una normativa per una cosa del genere. Se costruiscono un impianto del genere negli USA potrebbero anche finire in galera.
Non si capisce come mai non proceda il dichiarare il punto aperto del catalizzatore nel brevetto. Spera forse che il WIPO o l’USPTO accettino il brevetto così com’è?
Secondo voi è possibile che l’USPTO dia il suo assenso?
Saluti,
C.
@Claudio
Ormai le “boutades” non è che cominciano ad essere un pochino troppe ?
Provare a chiedere ad un’impresa edile di farvi una casa dicendogli però che li pagherete solo a lavoro finito. Poi fatemi sapere se vi fanno le fondamenta…
Bisogna vedere cosa ha chiesto. Magari ha concordato un anticipo per la realizzazione. Come facciamo a saperlo?
Ma scusate uno di quei cosi quanto costerà realizzarlo 300/500$. Ne deve fare a centinaia…
@Gwon
Credo che però sarebbe più utile se Lei Franchini cercasse di essere più divulgativo e meno teorico, così da dare possibilità a più persone di capire aspetti fondamentali della faccenda.
Io sono del parere che sarebbe opportuno che diverse competenze si incontrassero. Fino a questo momento è mancato il contributo di un fisico che conosca le reazioni nucleari. Intendo: un fisico che si presenta con nome e cognome e che afferma di conoscere le reazioni nucleari.
Per esempio, ogni tanto qualcuno scrive che le reazioni nucleari possono avvenire in vacuo o in materia condensata e sostiene che i parametri di reazione sono diversi nei due casi. Personalmente conosco solo reazioni che avvengono in materia condensata. Un fisico può essere a conoscenza di reazioni che avvengono in vacuo e fornirci qualche chiarimento.
Per reazioni in vacuo intendo due fasci di particelle che viaggiano in senso opposto in un acceleratore e vengono fatte scontrare quando sono cariche di energia. In tutti gli altri casi i bersagli degli acceleratori sono materia condensata. In alcuni casi la materia condensata coincide perfettamente con il set F&P, metalli saturi di deuterio.
Un’altra cosa.
Da chimico mi risulta che in reticolo di palladio saturo di deuterio i nuclei di deuterio sono bloccati in buche di potenziale a distanze siderali, per cui non possono reagire, tenendo conto che la forza forte è a corto raggio.
Anche in un cristallo di palladio nuclei si trovano a distanze enormi; i nuclei non potrebbero interagire e infatti non lo fanno.
Sarebbe utile conoscere la posizione di un fisico su questi argomenti, visto che la posizione di un chimico bene o male posso rappresentarla io.
C’è bisogno di esperti veri, per fissare alcuni punti fermi condivisibili.
Se non salta fuori nessuno nel blog prestigioso del CICAP, viene il dubbio che la ff interessi solo i fisici di Bologna.
@Mirco
“Proponga la LENR che le piace di più e la anatomizzeremo insieme da punto di vista della chimica nucleare.”
be allora per esempio il piezonucleare….o l’Hanfium bomb per restare nel RETICOLO , base per ogni F F
Il piezonucleare meriterebbe una sezione CICAP dedicata. Il Suo mi sembra un suggerimento. Lo Hafnium bomb è un altro tema, ma credo che nessuno di noi abbia conoscenze sufficienti per discuterne.
Buona notte
Che sia scappato un’altro gatto??
Ma porca miseria!!!!!!!
@ Franchini
Ho visto il servizio. Nulla di nuovo, e confermo le Sue impressioni. Soprattutto mi pare assurdo e incredibile che Focardi dica che non gli interessa sapere cosa sia questo catalizzatore, e io non ci credo.
Il breve scambio fra lui e Celani mi ha lasciato abbastanza perplesso, ma forse era troppo breve per poter trarne delle conclusioni.
Cordiali saluti
@Giulio
Il breve scambio fra lui e Celani mi ha lasciato abbastanza perplesso, ma forse era troppo breve per poter trarne delle conclusioni.
Nell’intervista radio su RCdC, Focardi ha serenamente dichiarato che la fusione f&p è una “fluttuazione”, un fallimento.
Ora Celani si occupa da 22 anni proprio di quella reazione. Non credo quindi che provi molta simpatia per Focardi; infatti anche Celani appariva teso durante la trasmissione.
La sua richiesta di un controllo indipendente è la richiesta del CICAP, quindi piuttosto pesante, come se anche lui avesse il dubbio che qualcosa non torna.
Mi ha colpito la sottovalutazione del pericolo radiazioni da parte di Focardi. Se la reazione è quella che propone, si deve prendere in considerazione un fotone di 1.3 MeV, la cui intensità viene dimezzata da un cm di piombo. Perché Focardi non lo ha ammesso in pubblico? Perché Celani, che avrà certamente studiato la reazione di Focardi, si ferma ai fotoni “mosci”?
Francamente mi sembra che Focardi sappia poco o nulla delle cose che racconta qua e là alla radio e alla televisione. A me sembra che improvvisi. Forse è il suo stile di comunicazione.
Credo che anche lui farebbe bene a procurarsi un oliveto.
@Franchini
Hanno Essen e Sven Kullander qualcosina hanno detto ……..
Da quanto ho capito secondo loro l’apparato con ottime probabilità
funziona ma ci sono ancora troppo pochi dati dati per ipotizzare
una teoria. Dubito fortemente quindi che un fisico possa attualmente dare indicazioni
certe sulla teoria del funzionamento, non avendo tutti i dati relativi al processo.
A mio modo di vedere le cose sarebbe già tanto avere la certezza assoluta che,
ancora non si sa come, il reattore produce un eccesso di calore significativo, non
spiegabile con reazioni chimiche.
Magari si verificano reazioni nucleari simili a quelle piezonucleari che sovvertono,
se ho capito bene, parecchie leggi fisiche, e si deve ricorrere per “spiegarle” a
deformazioni dello spazio tempo.
Il piezonucleare in Italia un pò mi sembra sia stato studiato (4° Reggimento AVES Scorpione, CNR, etc.)
ci sono 3 brevetti del CNR del 2006 e c’è anche un inquadramento legislativo per favorirne lo studio, e alcuni risultati sembrano “incredibili”. Credo che anche il piezonucleare sarebbe un argomento interessante, li mi sembra che ci siano delle prove tangibili o no ?
@gwon
Dubito che il 17/12/03 tutte le leggi dell’areodinamica fossero codificate, nonostante questo volò il primo aereo.
E invece no, le equazioni di base sono ancora oggi quelle di navier-stokes del 1822, si sono evoluti solo i metodi numerico/matematici per cercare di risolverle nei vari casi particolari, ma è bastato quello per rendere spiegabili fenomeni che prima con una teoria generale già esistente non era possibile spiegare..perchè c’erano pochi mezzi di calcolo (questo lo so perchè so’ing.aerospazial:)) anche oggi la risoluzione delle equazioni aeordinamiche è piuttosto rozza e approssimata (anche nella meteo nonostante i progressi fatti con la large.eddy.simulation, non si può pretendere ancora un’affidabilità-stabilità delle previsioni oltre i 4-5 giorni..).
dopo di che a sentire franchini paralleli tra fisica/chimica nucleare e aerodinamica non se ne possono fare siccome secondo lui i conti di chimica nucleare sono fattibili senza problemi su un foglietto, mentre per quelli aerodinamici ci vogliono dei computer paurosi e nonostante tutto durante il run del codice uno nell’attesa di avere dei risultati può pure mettere tutto in background e stare ore a giocare a tetris (come facevo sempre durante la tesi..e nel 97 era già una botta di culo se era libera la workstation più potente di tutto il dipartimento con ‘ben’ 512mega di ram:))
detto questo ribadisco che la mia posizione preferita sull’e-cat resta sempre quella di celani: possibilismo ma necessità assoluta della prova della serva.
@ant0p
grazie per la esauriente risposta per fortuna aveva scritto “dubito” e “tutte le leggi” a mia parziale discolpa 😉 Prendo comunque atto che non era un esempio adatto alla situazione 😉
Concordo col punto di vista di Celani:
“finché un ricercatore non può portare lo strumento di Rossi nel proprio laboratorio – senza aprirlo ovviamente, così non si perde il brevetto – e fare tutte le misure che ritiene adeguate per dimostrare in maniera incontrovertibile che non ci sia qualche errore nascosto, uno rimane nell’attesa.”
che poi mi sembra di riflesso quello del Cicap.
Tutto il resto probabilmente sono solo speculazioni e dietrologia.
@ant0p
i conti di chimica nucleare sono fattibili senza problemi su un foglietto, mentre per quelli aerodinamici ci vogliono dei computer paurosi
I “conti di chimica nucleare” non “sono fattibili senza problemi su un foglietto”, perché i dati sono tutti derivati da misure fatte usando acceleratori di dimensioni paurose.
I coniugi Rosenberg sono stati mandati sulla sedia elettrica perché avevano trasmesso ai Sovietici informazioni sulle sezioni d’urto della fissione degli isotopi di uranio e di plutonio e sulla fertilizzazione di 238U. Per anni lo spionaggio è stato di tipo nucleare, non aerodinamico, mi creda. ant0p, dove è vissuto, per non sapere niente sullo spionaggio nucleare del secolo scorso?
Ha idea di quali strutture sperimentali si nascondano dietro i dati di sezione d’urto che ho spedito a QOL?
Per parlare solo delle sezioni d’urto.
Come avrei fatto a informare che esiste un gamma da 1.3 MeV da decadimento di 59Cu, un isotopo che non esiste in natura, se qualcuno non lo avesse prodotto in acceleratore e non avesse studiato il suo decadimento? Roba da certosini.
Mi rendo conto che la tabulazione di tanti dati che un tempo erano tenuti segreti può dare l’impressione che sia stato facile raccoglierli. Niente di più sbagliato; sono costati una quantità di denaro in apparecchiature sofisticatissime e in ore di lavoro da parte di personale preparatissimo. Per avere un’idea si renda conto che un rivelatore di neutrini è grande come una palazzina. Rivelare i bosoni vettori di Rubbia, importanti per capire se la reazione p + e = n + ni è possibile, ha comportato una modifica del LHC di Ginevra.
E lei considera complicati i Suoi calcoli di aerodinamica fatti da studente?
Il fatto che la IAEA metta a disposizione i parametri di tutte le reazioni nucleari note non significa che ognuno di quei dati non sia costato moltissimo in termini di denaro e di ingegno.
Ora ne disponiamo liberamente, per questo siamo in grado di capire che Focardi & Rossi ci vogliono prendere per i fondelli.
Cordiali saluti
A occhio e croce, il signor Rossi potrebbe aver messo nel dispositivo della banale termite, il che spiegherebbe sia il calore che la presenza di ferro.
Se ci ho azzeccato, mi compero una birra per brindare alla salute.
Io sono rimasto davvero sbigottito da Focardi (ogni volta che lo vedo parlare) …sembra che l’e-cat glielo abbiano raccontato i nipotini di 5 anni!
Ma che ci stava a fare? non guardo,non vedo, non sento,non c’ero..e se c’ero dormivo?
collaboratore di cosa??per le reazioni nucleari di cosa?che non ne sa nulla??!!
quale è stato il suo lavoro??boh?
manco ci ha guardato dentro??!!! dopo tre anni??
…ahhh però è importante: fuori non ci sono radiazioni!!! e sei pure contento??mah??
Zelig!
@Phitio
Si certo poi è stato anche così furbo che ha tolto l’ossido di alluminio e ha lasciato il ferro 😉
2Al+Fe2o3 — Al2o3+2Fe
mi sembra poi che date le dimensioni non ce ne sarebbe stata abbastanza per scaldare l’acqua in quel modo. Poi magari avrebbe prodotto gas di combustione ? Poi avrebbe fuso qualcosa ?
@Catafic
Scusa Focardi stava parlando con giornalisti e con l’italiano medio, non stava facendo un convegno sulla FF. Per quanto riguarda che neppure lui sa quale sia l’elemento (o il componente) che fa funzionare la reazione, ha parlato di lealtà…………
A buon intenditor poche parole.
Molto sinceramente non credo che Rossi sia l’unico a sapere cosa ha usato oltre a nichel, idrogeno e 1(2) resistenze elettriche……… se poi entrambe sono resistenze dato che dentro non si vede. Anzi mi sembra che in un esperimento la resistenza esterna non funzionasse……….
@ant0p
(questo lo so perchè so’ing.aerospazial:))
Questa Sua presentazione impone un commento.
Un ingegnere aerospaziale che si occupa di reazioni nucleari è come un chimico che si occupa di ingegneria aerospaziale. Ne può uscire qualcosa di utile? Ne dubito.
Si può impostare un confronto con un fisico che conosca le reazioni nucleari o dobbiamo affidarci per sempre solo a dei volonterosi autodidatti?
Si direbbe che nessun fisico esperto in reazioni nucleari sia interessato a partecipare a questo blog.
@Franchini, ma non si era detto che questa non era casa sua?
@camillo franchini
e non si arrabbi:)) lo so che la chimica e la fisica nucleari sono un macello e che tutta la sperimentazione da fare per avere qualche calcolo rozzo ci vuole una fatica allucinante. tuttavia a quanto pare anche rossi mica c’è arrivato tra una partita a tetris e l’altra come facevo durante la tesi:)) l’aerodinamica è molto più semplice e lo so benissimo..proprio per questo, nonostante gli sforzi, non darei niente per certo al 100% nello studio degli atomi, è un qualcosa in cui per fare delle misure da cui ricavare le teorie è molto dispendioso, e lo sarà anche nel caso l’e-cat sia qualcosa di nucleare, per spiegare bene cosa succede all’interno non servirà certo stare a tavolino coi foglietti..la chimica è complessissima già di suo (anche senza aggiungere la parte nucleare), ma proprio per questo nessuno è ancora riuscito a scoprire tutto lo scopribile..stessa cosa per la medicina, ancora siamo al paleolitico vista la complessità della materia..se si estremizza chi considera filosofia/sociologia/filosofia come delle scienze è un po’ velleitario visto che trattano cose al massimo livello di complessità, che poi nella realtà però vengono analizzate con l’accetta o con ipotesi a capocchia. almeno nella fisica elementare o nella matematica si ha a che fare con materie inerti e facilmente verificabili, molto più facili da analizzare in tutto per tutto. i danni veri si fanno quando, siccome il metodo logico/scientifico rigido al 100% funziona bene coi numeri o con i gravi che cadono, allora si pensa di esportarlo in tutto e per tutto anche in altri campi che in realtà sono molto più sfuggenti e complessi, e la fisica atomica è uno di questi, per avere delle teorie serie ci vogliono ben altri sforzi che quello di adagiarsi sulle certezze.
@Franchini
E’ esattamente questo il punto, se spera che questo diventi un forum di fisica nucleare, probabilmente sbaglia. Credo però che Lei potrebbe aiutare la discussione con le Sue conoscenze di Chimica e Fisica in modo un pò più divulgativo. C’è gente che forse qualche concetto lo potrebbe apprendere se qualcuno glielo insegnasse. Nel mio piccolo, per quanto poco conti ho capito almeno perchè erano importanti le considerazioni sul vapore a causa dell’entalpia. Ma pare che a Lei interessi di più un fisico che cercare di spiegare qualcosa in modo semplice.
Per esempio cosa ne dice della termite ? Perchè non è possibile che sia stato usato quel composto?
Visto che un chimico potrebbe dare tutte le spiegazioni del caso, calcolando le temperature, la quantità, il volume, la durata della reazione…….
Non sarà fisica nucleare ma a qualcuno potrebbe interessare.
@camillo franchini
l’avevo già premesso all’inizio che ero ing.aero e pertatnto totalmente ignorante in materia nucleare:)) ovvio che non si può mettere a parlare con me di fisica o chimica nucleare, ne so troppo poco e non è nemmeno la parte che m’interessa di più nell’e-cat, cerco di andare più sul pratico prima di anche solo tentare di addentrarmi in ipotesi nucleari..
purtroppo si vede che come dice lei nessun fisico nucleare si aggira qui, magari scrivono su altri forum più specialistici. e quindi è condannato a confrontarsi con persone che ne sanno molto meno di lei di teoria nucleare, però se si parla di e-cat non dico che partiamo tutti alla pari, ma quasi..anzi qui tra tutti il più avvantaggiato è daniele perchè è l’unico a aver visto qualcosa dal vivo.
Gwon
Per esempio cosa ne dice della termite ?
La termite non può essere usata perché la reazione tra alluminio e ossido ferrico è molto violenta e molto esotermica; provocherebbe la fusione del contenitore in cui si trova. Inoltre non è regolabile; una volta innescata non si può più arrestare. Residua una sorta di lingotto di ferro fuso e polvere di allumina. Non si formano prodotti gassosi.
La partecipazione di un fisico esperto di reazioni nucleari riempirebbe utilmente il tempo in attesa di qualche evento significativo e, si spera, definitivo.
Si potrebbe scegliere un argomento per volta e esaminarlo insieme. Il primo potrebbe essere il concetto di catalisi e vedere se può essere applicato nel modo suggerito da Focardi nel corso delll’intervista a RCdC.
Un altro argomento potrebbe essere l’influenza della matrice sulla sezione d’urto di una reazione.
Cordiali saluti
Franchini,
La partecipazione di un fisico esperto di reazioni nucleari riempirebbe utilmente il tempo in attesa di qualche evento significativo e, si spera, definitivo.
Si potrebbe scegliere un argomento per volta e esaminarlo insieme.
Ecco, come da messaggio precedente. I commenti a un articolo non sono il luogo per fare questo genere di cose. Se vuol far quel che dice apra un blog (lo ha già anche aperto) e dedichi un articolo a ogni argomento. Poi nei commenti i suoi lettori potranno discutere nello specifico.
@QOL
Ecco, come da messaggio precedente. I commenti a un articolo non sono il luogo per fare questo genere di cose. Se vuol far quel che dice apra un blog (lo ha già anche aperto) e dedichi un articolo a ogni argomento. Poi nei commenti i suoi lettori potranno discutere nello specifico.
I commenti a un articolo sono il luogo ideale per fare questo genere di cose. Il blog CICAP al quale stiamo collaborando in tanti è molto più adatto di un blog personale per inserire con efficacia argomenti di contenuto scientifico. Un blog personale di un associato al CICAP Toscana che si dissoci dalla posizione della redazione QOL potrebbe apparire come indizio di disaccordi interni al CICAP.
Il CICAP dispone di esperti in grado di sottoporre ad esame critico il materiale informativo emesso da Rossi e dai suoi collaboratori del DF di Bologna. Ogni giorno questo materiale si arricchisce per le continue esternazioni di Focardi. Anche Rossi si fa intervistare di tanto in tanto. Perfino Levi, lo sperimentale. Approfittiamone. Cogliamo l’occasione per mettere in evidenza che le rivendicazioni di Rossi, Focardi e Levi sono sprovviste di contenuto scientifico.
Se i test sull’E-Cat saranno negativi, il CICAP ricaverà enorme prestigio dal fatto di averlo previsto semplicemente lavorando alla tastiera di un PC.
Al CICAP serve una controparte qualificata, eventualmente scelta da Rossi, per impostare un contraddittorio sui punti critici dell’invenzione.
Cordiali saluti
Franchini,
rispettiamo la sua opinione, ma la linea della redazione è un’altra, come già scritto più volte.
@QOL
Franchini, ma non si era detto che questa non era casa sua?
Mi scuso, ma questo messaggio mi era sfuggito.
QOL è come minimo la casa degli affiliati del CICAP. Poi può essere la casa di chiunque – anche non socio – dia un contributo allo sviluppo di qualche idea.
Se non è questo, a cosa serve QOL?
@QOL
Scusate, ripropongo il messaggio con i corsivi a posto, altrimenti non si capisce niente.
rispettiamo la sua opinione, ma la linea della redazione è un’altra, come già scritto più volte.
Non avete mai spiegato perché trattate situazioni diverse con gli stessi strumenti.
Se qualcuno viene con una provetta contenente latte di gallina e muco di lumaca e afferma che si tratta di uno specifico attivo contro il raffreddore, si deve per forza ricorrere a un controllo sperimentale, perché si tratta di un miscuglio di molecole che davvero potrebbero guarire il raffreddore.
Se invece viene qualcuno che afferma di avere una macchina a moto perpetuo, è lecito non procedere a esperimenti di controllo.
Il CICAP considera l’invenzione di Rossi un caso da considerare per via sperimentale; per me si tratta invece di una violazione di leggi fondamentali, come avviene con il moto perpetuo.
Estendere a tutti casi il controllo sperimentale mi sembra mettere in dubbio la validità delle leggi naturali che l’uomo ha faticosamente elaborato. Come faceva giustamente notare qualcuno (Alberto?) oggi la conoscenza del mondo inorganico è talmente avanzata che possiamo solo aspettarci adattamenti minori.