Il terzo occhio

E-Cat, resoconto della conferenza di Focardi

Continua la nostra rassegna sull’E-Cat. Qui tutti gli altri articoli sull’argomento.

Mercoledì 4 maggio, in un seminario organizzato dal prof. Adalberto Piazzoli presso il Dipartimento di Fisica Nucleare e Teorica dell’Università di Pavia, Sergio Focardi ha raccontato il percorso che ha portato dalla controversa scoperta delle presunte reazioni nucleari a bassa temperatura tra nichel e idrogeno all’incontro con Rossi e al successivo sviluppo dell’E-Cat.

Il punto di partenza sono stati i primi esperimenti condotti all’università di Siena con Piantelli e altri a metà degli anni Novanta, in cui si notava la produzione di calore anomalo e l’emissione di raggi gamma e neutroni nella interazione tra nichel e idrogeno: i risultati furono pubblicati in due articoli su Il nuovo cimento, la rivista della Società Italiana di Fisica. Immediatamente cominciò il lavoro di altri gruppi di ricerca per tentare di replicare i risultati di Focardi e Piantelli; un gruppo al CERN, di cui faceva parte anche Antonino Zichichi, rilevò sempre su Il nuovo cimento qualche occasionale aumento di temperatura ma non il calore anomalo e le radiazioni osservate a Siena.
Lo stesso Piazzoli, che ricopre anche la carica di vice presidente del CICAP, prese parte a un gruppo di lavoro che tentò di replicare anche a Pavia i risultati di Focardi e Piantelli. Pur lavorando in stretto contatto con Focardi, non riuscirono a ottenere nulla di significativo. Il risultato negativo del gruppo di Pavia non è stato purtroppo pubblicato su una rivista, ma è documentato in una tesi di laurea; Piazzoli ne parla brevemente qui. Le ricerche si interruppero fino a quando Rossi si mise in contatto con Focardi, nell’estate del 2007, proponendogli una collaborazione.

Focardi presenta il primo tentativo di E-Cat

Focardi ha poi raccontato che fin dal primo esperimento nel capannone di Bondeno nell’ottobre 2007 si è manifestata una macroscopica produzione di energia, in apparenza difficile da controllare e in grado di sostenersi anche per tutta una notte senza calore fornito dall’esterno. A quella prima e rudimentale fase (il prototipo era immerso in un secchio d’acqua posato sopra un bidone) ne sono seguite altre mostrate da Focardi in fotografie inedite di alcuni prototipi messi a punto da Rossi. Il reattore ha cambiato forma molte volte, si è passati dall’aggeggio che scaldava l’acqua del secchio alla versione attuale con l’acqua corrente. Quello che non sembra essere cambiato è la composizione della polvere contenuta nel nucleo dell’E-Cat: nichel in polvere e un ingrediente segreto che catalizzerebbe la reazione e che apparentemente avrebbe dovuto essere presente già nel primo prototipo del 2007. Focardi assicura di non essere a conoscenza della natura di questo misterioso catalizzatore, ma lascia intendere che possa trattarsi di un qualcosa in grado di scindere l’idrogeno molecolare (in natura l’idrogeno si trova solo sotto forma di molecole composte da due atomi legati assieme) in idrogeno monoatomico.

Purtroppo, quello che molti speravano fosse un seminario di presentazione delle prove di un effettivo “ritorno della fusione fredda”, o per lo meno una discussione di possibili modelli teorici del processo, si è rivelato abbastanza deludente: completamente privo di dati, misure, schemi e altri dettagli tecnici che i molti fisici in sala si aspettavano. Nella discussione finale, sollecitato (da qualcuno fin troppo bruscamente) a fornire dettagli tecnici sulla sua ipotesi di spiegazione, Focardi ha di nuovo ipotizzato un qualche tipo di reazione di fusione protone-nichel e conseguente catena di decadimento del rame, come descritto nel report reso pubblico sul blog di Rossi e nella domanda di brevetto. Questo ha però suscitato lo scetticismo di tutti i fisici presenti, che immediatamente hanno cominciato a scribacchiare calcoli su ogni genere di pezzo di carta. Una reazione del genere dovrebbe produrre un flusso di neutroni e soprattutto gamma tale da non poter essere completamente schermato dal sottile strato di piombo che riveste l’E-Cat, ed è stata esclusa fin dalla prima dimostrazione di gennaio. D’altronde i neutroni, se pure in piccola quantità, sarebbero stati presenti negli esperimenti di Focardi e Piantelli degli anni Novanta.

Si rimane sempre allo stesso punto: fino a che non sarà fatta una verifica indipendente della produzione di energia, l’E-Cat rimane solo una affascinante ipotesi.

Riferimenti bibliografici

I lavori originali di Focardi e Piantelli:

  • S. Focardi, R. Habel, F. Piantelli, “Anoumalous Heat Production in Ni-H Systems” Nuovo Cimento A107:163-167 (1994)
  • S. Focardi et al., “Large excess heat production in Ni-H systems”, Nuovo CimentoA111:1233-1238 (1998)
  • A. Battaglia et al., “Neutron emission in Ni-H systems” Nuovo Cimento A112:921-931 (1999)

Queste le pubblicazioni su riviste scientifiche sottoposte a peer review; esistono anche alcuni atti di congressi, riportiamo solo il seguente perchè riguarda la presenza di radiazioni gamma:

  • S. Focardi et al., Evidence of elecromagnetic radiation from Ni-H Systems, presentato alla 11th International Conference on Condensed Matter Nuclear Science, 2004, Marseille, France

La pubblicazione del gruppo del CERN:

  • E. Cerron-Zemballos et al., “Investigation of anoumalous heat production in Ni-H systems”, Nuovo Cimento A109:1645-1654 (1996)

Il tentativo del gruppo di Pavia; la tesi ha inoltre un’ottima bibliografia:

  • F. Borella, Una verifica sperimentale di produzioni anomale di calore in un sistema a nichel-idrogeno. Tesi di laurea, Università degli Studi di Pavia. Relatore: prof. A. Piazzoli, correlatore: prof. L. Nosenzo, a.a. 1998-199

888 pensieri riguardo “E-Cat, resoconto della conferenza di Focardi

  • Tutti questi calcoli atti a misurar la potenza in eccesso hanno come dato fondamentale, oltre che la portata, la temperatura di uscita che, ahimè, a parer mio nemmeno questa è misurata in modo trasparente e sicuro.
    Difatti, cosa che ho sempre cercato di far notare, la sonda termometrica è infilata in un foro che NON è completamente al di fuori della black box da testare.
    Come facciamo ad esser sicuri che
    – si misuri la temperatura di TUTTO il flusso di liquido in uscita ma magari solo la parte più calda ?
    – non ci sia dietro qualche, anche piccola, resistenzina birichina, che fornisca alla sonda qualche grado in più ?
    Penso che per essere affidabile e priva di dubbi, questa misura andava fatta all’ ESTERNO dell e-cat una derivazione ISPEZIONABILE dai testimoni.
    La cosa poco sana, per concludere è che per sostenere tutti questi calcoli, bisogna mettere nelle ipotesi un atto di fede che non si verifichi quanto sopra, e, credo che questo non possa essere  la prassi in ambito scientifico.

  • @Francesco
    Postato giugno 11, 2011 alle 19:20
    … prova del 28 aprile … il discorso di Robert è molto suggestivo ma seguendo la moviola del filmanto è evidente che con i trimmer in posizione 9 e 3 l’assorbimento misurato dall’amperometro è già su 1,6. … quindi ipotizzando l’assenza di “imbrogli” il discorso di Robert sui trimmer è inutile.
    Qui non si parla di imbrogli, potrebbe trattarsi di inevitabili azioni di aggiustamento necessarie per mantenere “stabile” il processo. Sta di fatto che l’assetto 9-3 viene mostrato (istante 1:02 del video su YouTube http://www.youtube.com/watch?v=x8SeOteFPtM&feature=related) prima del presunto aggiustamento di cui parla Robert (3:46). Secondo la stima di Robert c’erano ancora 200 W a disposizione, 6 livelli da 33 W ciascuno. Purtroppo nel seguito del filmato non si riesce più a leggere i numeri sui moduli di controllo. Consideri comunque che l’onere della prova è sempre a carico di chi avanza la rivendicazione. Avrebbero dovuto usare il registratore di potenza assorbita già utilizzato nella prova di gennaio.

    Ricordiamo che con questo calcolo non abbiamo considerato la potenza assorbita dalla pompa, anche perchè dalla moviola non sono riuscito a capire se fosse alimentata dallo stesso cavo che alimentava l’e-cat e quindi sul quale era effettuata la misura di intensità di corrente.
    L’energia assorbita dalla pompa non è misurata dalla pinza amperometrica. Le do una mano con la moviola. La corrente misurata proviene dall’angolo della stanza in alto a sinistra (1:22), mentre la spina della pompa è inserita in una ciabatta collegata ad una presa posta vicino alla bilancia (1:36).

    test del 19 aprile…., ma se il titolo del vapore in uscita fosse abbastanza alto, l’e-cat avrebbe comunque fatto circa 2 kW.
    Con i “se” si dimostra tutto. Osservi come la curva di riscaldamento raggiunge i 100°C, le sembra che ci siano molti margini per incrementare il titolo del vapore?

    Naturalmente non si possono escludere errori anche nelle prove non pubbliche,
    Direi che guardando quelli che sono ben documentati nei report dei test pubblici è l’ipotesi più probabile.

    … ma se davvero non si  vaporizzò l’acqua e le potenze furono così elevate, il possibile errore sperimentale diventa davvero trascurabile rispetto alle potenze in gioco.
    E’ proprio quello che intendo dire io.

    Credo che abbiamo fatto molta strada per comprendere i dati a nostra disposizione. Non è detto che arriveremo a condividere una conclusione univoca, ma comunque la ringrazio per questo scambio pacato ed approfondito di punti di vista. Suggerisco pertanto di giungere a stabilire una forchetta per la stima dell’eccesso di energia rispetto a quella elettrica. Io propongo di porre il limite inferiore della forchetta a ZERO, e lascio a lei il compito di stimare un valore ragionevole per quello superiore.
    Buona domenica

  • Qui non si parla di imbrogli, potrebbe trattarsi di inevitabili azioni di aggiustamento necessarie per mantenere “stabile” il processo.

    Vorrei che qualcuno che ci legge, esperto di sistemi, mi spiegasse come, se un solo e-cat abbia bisogno di un Rossi che metta mano continuamente ai controlli, per tenerne a bada uno solo, che cosa ci metteranno dentro al gattone da 1MW con oltre 300 di questi bizzosi apparecchietti da tenere al guinzaglio ? 300 Rossi ? Ub Rossi con 300 mani ?  Ciascuno di questi dovrà necessariamente essere fornito di sonde che riportino ad un sofisticato sistema di controllo, le singole misure provenienti da ciascun gattino, ed operare su ciscuno con un circuito dedicato che ne regoli l’alimentazione elettrica. Come tenera a bada una slitta di 300 cani che andrebbero seguiti singolarmente per farli andare tutti nella direzione voluta dal pilota.
    Da modestidssimo  ingegnere, vedo un sistema assurdamente complesso e difficilmente realizzabie. Forse mi sto sbagliando, sottovalutando l’abilità dei collaboratori di Rossi.
     

  • @ant0p.
    … ma nella pratica è molto più probabile che una parte magari nemmeno troppo piccola di quella potenza per l’ebollizione vada considerata, prima avaramante dicevo 10-20%, ma se nel report dicono che il vapore era umido solo all’1.3% si può anche concedere un 70% senza essere nemmeno troppo generosi.
    Mi sembra che lei valuti le prove calorimetriche con metodi da mercato ortofrutticolo: “Signora, sono 2 chili in più, che faccio, lascio?”

    anche il discorso sulla pompa è contorto… tirare in ballo effetti sifone…

    Ha capito male. L’improbabile effetto sifone serve per concedere una pietosa giustificazione al dato sbagliato indicato nel report.

    … non ha senso investigare …
    Non lo faccia. Soprattutto se desidera a tutti i costi che il suo possibilismo resti al di sopra della soglia del quorum.

  • italo bianchi:
    Mi sembra che lei valuti le prove calorimetriche con metodi da mercato ortofrutticolo: “Signora, sono 2 chili in più, che faccio, lascio?”

    esatto è proprio così:)) infatti non è che chiedo la prova a media portata con acqua a 70° in uscita per niente, sarebbe tutto controllabile anche a ‘mano’ e la portata sarebbe misurata in uscita eliminando qualsiasi dubbio sulle pompe. rimarrebbero comunque i dubbi su qualsiasi altro trucco possibile sulla potenza in ingresso ecc., ma questo è inevitabile, voi moviolari poliziesco/negazionisti non vi convincerete mai a meno che vi facciano fare la prova a casa vostra facendovi aprire l’e-cat anche all’interno del reattore, così poi magari lo rompete e potrete dire che non funziona:))
    molto più ragionevoli invece sono i dubbi di andrea sulla stabilità di 300 gatti in serie e paralllelo, quello è un’argomento serio, ma è riguardo all’ingegnerizzazione dell’impianto. perchè va sempre specificato che la realtà del fenomeno fisico è una cosa e l’ingegnerizzazione un’altra. sono collegate solo nel senso che se l’ingegnerizzazione funziona dimostra la validità del fenomeno fisico, mentre se l’ingegnerizzazione non funziona non può annullare la validità del fenomeno fisico..sono cose di un’ovvietà clamorosa ma è sempre meglio specificarle in questi casi..perchè sennò con la fusione calda con 60 anni di fallimenti ingegneristici si arriverebbe alla conclusione assurda che la fusione nuceare è fisicamente impossibile:))

  • @ant0p.
    … non è che chiedo la prova a media portata con acqua a 70° in uscita per niente, sarebbe tutto controllabile anche a ‘mano’ e la portata sarebbe misurata in uscita eliminando qualsiasi dubbio sulle pompe.
    Perfettamente d’accordo, ma lei è il campione mondiale di ingenuità. Se ci fosse veramente stata la volontà di fare una prova significativa, l’avrebbero già fatta.

    , voi moviolari poliziesco/negazionisti non vi convincerete mai .. così poi magari lo rompete e potrete dire che non funziona:))
    Qui invece mi sembra un simpatico provocatore.:)

    Bravo, questa è la via d’uscita su cui probabilmente contano alcuni del DF di Bologna, quando saranno chiamati a giustificare i risultati degli esperimenti condotti sotto la loro supervisione. Così ci prenderanno in giro un’altra volta.

  • @ant0p.
    … non è che chiedo la prova a media portata con acqua a 70° in uscita per niente, sarebbe tutto controllabile anche a ‘mano’ e la portata sarebbe misurata in uscita eliminando qualsiasi dubbio sulle pompe.
    Perfettamente d’accordo, ma lei è il campione mondiale di ingenuità. Se ci fosse veramente stata la volontà di fare una prova significativa, l’avrebbero già fatta.
    … voi moviolari poliziesco/negazionisti non vi convincerete mai .. così poi magari lo rompete e potrete dire che non funziona:))
    Qui invece mi sembra un simpatico provocatore.:)

    …se l’ingegnerizzazione non funziona non può annullare la validità del fenomeno fisico..

    Bravo, questa è la via d’uscita su cui probabilmente contano alcuni del DF di Bologna, quando saranno chiamati a giustificare i risultati degli esperimenti condotti sotto la loro supervisione. Così ci prenderanno in giro un’altra volta.
    @QoL: vi prego di cancellare il messaggio precedente, perchè incompleto. Scusatemi

  • @ant0p
    voi moviolari poliziesco/negazionisti non vi convincerete mai a meno che vi facciano fare la prova a casa vostra facendovi aprire l’e-cat anche all’interno del reattore, così poi magari lo rompete e potrete dire che non funziona:))

    Eh si poi oltre all’incidente fortuito bisogna stare anche attenti al meccanismo di autodistruzione che Rossi ha in mente per evitare il reverse engineering, già me lo vedo un mesaggio che proviene dall’e-cat quando si tenta di aprire il reattore che dice “Atennzione questo e-cat si autodistruggerà in 3 secondi…”
    tipo i nastri di missione impossibile 😉 Chissà che meccanismo ha in mente per l’autodistruzione…

  • @italo bianchi
    nessuna ingenuità, 51% non è essere sicuri di niente ancora. siete più ingenui voi che non tenete conto di tutte le possibili tattiche che si mettono in atto quando non si vogliono dare molte informazioni in anticipo nel caso di lanci commerciali ecc. e poi informazioni su prove molto migliori di quelle col vapore sono trapelate, non importa che siano ufficiali o no, o forse esiste la religione dell’ufficialità quando ancora ci sono informazioni incomplete?:))
    poi la questione della via d’uscita del df proprio non la capisco, è un’affermazione senza la minima logica..loro sono lì prima di tutto per dire se il fenomeno fisico è reale o no, mica possono nascondersi dietro a possibili problemi di ingegnerizzazione..non hanno nessuna via d’uscita comoda, o dicono che funziona e allora possono entrare per contribuire alla r&d o se non funziona possono anche decidere di nascondersi e di non dirlo, ma non è assolutamente una via d’uscita:)) se l’ingegnerizzazione andasse male il df avrebbe il dovere di rendere pubblici e verificabili tutti i risultati sul fenomeno fisico, qualunque siano, se non lo faranno contribuiranno solo a generare i peggio complottismi e si metteranno nella merda nel modo peggiore possibile.
    @gwon
    quella dell’autodistruzione è una gran vaccata, speriamo che rossi receda e non ci perda troppo tempo:)) prima diceva che se l’e-cat avesse avuto successo difenderne i segreti sarebbe stato come voler fermare le cascate del niagara con un ombrello rinforzato, poi adesso si è messo a dire che sta cercando di costruire l’ombrello..ma sono le solite contraddizioni un po’ assurde del voler difendere dogmaticamente certe ‘regole di mercato/intrapresa’ dettate a rossi dagli investitori che non tengono conto della realtà che è molto meno inscatolabile..insomma, forse rossi se ne rende conto ma gli tocca fare così per rassicurare gli investitori..ma poi i compromessi andranno trovati per forza.

  • @ant0p.
    .. df..loro sono lì prima di tutto per dire se il fenomeno fisico è reale o no, …
    Hanno già scritto e dichiarato, e lasciato scrivere e dichiarare, che l’eccesso di calore è reale (sic!).

    …il df avrebbe il dovere di rendere pubblici e verificabili tutti i risultati sul fenomeno fisico,…
    Altri report Levi? No, grazie.

    … si metteranno nella merda nel modo peggiore possibile.
    Più di così?

  • Riporto un botta e risposta via mail con Villa:
    “Am I right in saying the University of Bologna is now in possession of an E-Cat and is doing tests to understand the physics behind how the device works?”

    Mauro Villa:
    “the answer is no, or more precisely not yet. We’re looking forward to see that happen (sooner than later). Probably we’ll start a measurement campaign on an E-Cat device not before september.”
     
    Quindi avremo un bel nulla fino a settembre.
    Se la notizia vieene confermata lo dico subito: bufala conclamata!

  • @Mattia Rizzi
    @Italo Rizzi
    Scusatemi la battuta, ma ho l’impressione che siano i vostri neuroni ormai in fase di avanzata bufalizzazione!
    Suvvia, rilassatevi e fatevi due risate. 🙂
    E non guastatevi la festa di questa splendida tornata referendaria!

  •  
    @ItaloBianchi
    A proposito di Lewan, combinazione proprio ieri ha pubblicato su NyTeknik un interessante articolo (http://www.nyteknik.se/nyheter/energi_miljo/energi/article3194216.ece) che ci svela chi è la persona che i due professori svedesi ringraziano al termine del loro report per l’ospitalità a Bologna durante la prova di marzo.
    Mi da una mano ad individuare la persona? non conosco ne lo svedese ne l’inglese, l’italiano di google non mi aiuta..
    Dopo aver letto l’articolo di Lewan… alcuni spunti:
    – Prime righe… “Reazione Nucleare Sconosciuta….”  ….bel coraggio a srivere tutto il resto… 200operai…  40mila pezzi nel 2012…
    – Contratto con la Defkalion…. solo preliminare..? …contratto definitivo se funzionerà… ….come se funzionerà??!! … ci sono ancora dubbi??!!…
    – L’Univesità di Bologna non ha ancora ricevuti i 500k€ da Rossi… di cosa parlava Loris Ferrari nel suo articolo?… Si vende la pelle dell’orso quando si è preso l’orso…
    – Una lunga lista di società formate sempre dalle stesse persone, mogli e amici di Rossi…
    http://www.defkalion-energy.com/…. sito  ancora “ìmmobile”…. non hanno ancora trovato un hackerino per dargli un po’ di movimento…
    Comunque non so che sito sia NyTeknik… …l’articolo in oggetto stava meglio qui: http://www.progettomeg.it/
     

  • @italo bianchi
    queste sono state prove preliminari, hanno dato esito positivo secondo il df, ma servono conferme. e poi nel gruppo mica c’è solo levi (a parte che non capisco cosa vi ha fatto levi per odiarlo così:)).
    dimenticandoci per un attimo di quello che sappiamo sull’ebollizione dell’acqua e delle altre conoscenze elementari che ci consentono di non essere convinti delle prove preliminari col vapore.. la situazione è che il df e altri hanno fatto degli esperimenti che hanno valutato positivamente, sta a loro confermare i risultati positivi o smentirli. se non confermano e non smentiscono peggiorano soltanto la loro posizione..la scienza mica è la politica che uno può stare a galla per sempre con certe tattiche:)) anche nella scienza la componente ‘politica’ c’è, ovvio, ma alla lunga non può reggere.
    in caso di conferma non ci sarebbero problemi, al massimo per dirlo dovranno aspettare che rossi sia pronto con l’impianto per non anticipare troppo i tempi..ma basterebbe poco, la prova della serva in sostanza..se invece dovessero accorgersi che c’è qualcosa che non va dovrebbero inventarsi un po’ più spiegazioni per il cambio di valutazione rispetto ai primi esperimenti, ma anche in quel caso basterebbe che aspettassero il fallimento di rossi per poi dare tutte le spiegazioni in modo chiaro per smentire gli eccessi di energia, magari visto che in quel caso le valutazioni preliminari sarebbero state sbagliate dovrebbero dare qualche spiegazione in più per giustificare il non-funzionamento, ma una volta date le spiegazioni chiare e esaurienti sarebbero apposto, in fondo sono esperimenti finanziati da rossi, mica con soldi pubblici..se la cosa non va mica ci devono perderci tanto tempo, dicono a rossi ‘guardi, c’ha fregato, le restituiamo i soldi inutilizzati per la ricerca, diamo le nostre spiegazioni e la chiudiamo qui’. non capisco veramente quale sia il problema..lo so, voi immaginate chissà quali contorti giochi di potere e complotti sotto tutto ciò:)) però alla fine per quanto gli interessi ‘politici’ possono influire al massimo fanno perdere un po’ di tempo con la burocrazia, ma alla fine dopo mesi e mesi le cose saltano fuori. anche nell’89 nonostante in poche settimane tutto era stato bloccato non è che poi non se ne sia più saputo niente, infatti nel 2011 siamo ancora qui a discutere di lenr e ff:)) speriamo che stavolta con una copertura mediatica un po’ più capillare si riesca a non dover aspettare altri 20anni..io non è che ho tutta questa stima sul potere di internet di informare in modo approfondito su tutto, però di sicuro per le informazioni preliminari serve e coinvolge molte più persone (anche se solo superficialmente..) anche in argomenti che solo con tv e giornali rimarrebbero strettamente di nicchia o semi-segreti..

  • @Ant0p
    “…dicono a rossi ‘guardi, c’ha fregato, le restituiamo i soldi inutilizzati per la ricerca, diamo le nostre spiegazioni e la chiudiamo qui’.”

    Qui non concordo molto, forse qualcuno mette il carico da 90, ma tu minimizzi un pò troppo…
    Il DF Unibo è troppo esposto ormai, con l’uscita di Ferrari, se prima almeno parlavano con metafore
    animalesche, hanno tolto ogni dubbio…. loro ci credono…
    Più volte ho detto che se loro ci credono avranno i loro buoni motivi (spero). Spero che i buoni motivi
    siano dei test già fatti da loro, seri ed affidabili anche in modalità blackbox in-out. Se non li hanno sono o dei pazzi oppure hanno già preso i 500k€.
    Che siano tutti pazzi dubito, non so come funzioni il df o l’università per intero, ma non credo che si possa muovere tutta per un solo pazzo, i pazzi dovrebbero essere diversi e in posizioni importanti (forse qualcuno potrebbe ipotizzare chi può prendere decisioni in merito).
    Se invece hanno già preso i 500k€ possono fare tutti i salamelecchi che vogliono per fare real politik.
    In ogni caso se avessero preso i 500k€ a che titolo dovrebbero restituirli ? Se l’e-cat non funziona di certo non è colpa loro. 

  • interessante:
     
    citazione da un blog:
     
    Rossi Energy Catalyzer, “The New Fire”?
    Posted on June 10, 2011 by David Niebauer
    by David Niebauer

    ….Bushnell makes reference to Andrea Rossi, an Italian inventor  who claims to have discovered a previously unknown source of energy by combining pressurized nickel powder with hydrogen and a catalyst. Rossi has filed for international patent protection, but he is guarding the precise mechanism as a trade secret until the patent issues……According to Bushnell, what is occurring in the Rossi device is a nuclear reaction, but it’s not a cold fusion. He claims it is a reaction of the Weak Nuclear Force. Bushnell believes that heat is generated from beta decay of subatomic particles and that, applying quantum theory…..recently met with Andrea Rossi and find him to be genuine and credible. Rossi told me that he would like to have a 1MW plant operating in the US by October of this year. He is looking for the right partners to help him enter the market in the United States.
    According to Rossi, Bushnell is on the wrong track, at least from a theoretical perspective. “If beta decay explained the reactions in my device, I would have been killed already [by the radiation] and we would have found different isotopes,” Rossi told me. He claims that he has a good handle on the theory, but he won’t disclose it until his patent is granted…..According to Rossi, he will do a demonstration for NASA only if they agree to purchase an operating plant once his device obtains the expected efficiency….
    David Niebauer is a corporate and transaction attorney, located in San Francisco, whose practice is focused on financing transactions, M&A and cleantech. http://www.davidniebauer.com

  • @Angela
    Benvenuta su questa discussione!
    Proprio ieri l’altro si era messa in evidenza la mancanza assoluta di donne qui…
    Riguardo le tue argomentazioni lascio ad altri la discussione: ho seguito questo filone solo come osservatore… comunque, se ricordo bene, Bushnell e la NASA sono già stati “demoliti” qui..

  • @gwon
    Se invece hanno già preso i 500k€ possono fare tutti i salamelecchi che vogliono per fare real politik.
    In ogni caso se avessero preso i 500k€ a che titolo dovrebbero restituirli ? Se l’e-cat non funziona di certo non è colpa loro.
     
    si, i salamelecchi li possono fare finchè sono convinti, ma se scoprono che non funziona no, perchè quello lo possono scoprire con pochissimi soldi facendo la prova della serva. e a quel punto prima di dire che non funziona dovrebbero andare da rossi a chiedere chairimenti di come mai non riescono a avere eccessi di energia (ma eccessi di energia zero è un caso estremo..anche se gli eccessi di energia fossero più bassi del previsto ma evidenti e dimostrabili andrebbero comunque avanti nella ricerca, perchè sarebbe comunque una cosa importante anche se non ci fossero conseguenze ingegneristiche immediate). se rossi non riesce a spiegarglielo o si nasconde o ammette che è tutto uno scherzo a quel punto i 500keuri se li potrebbero anche tenere, però dovrebbero dimostrare a tutti in modo chiaro che sto accrocco non da energia, perchè le premesse che hanno avallato parlano di tutt’altro, ci vorrebbero spiegazioni convincenti per l’inversione a u.. comunque nel caso estremo di bufala conclamata (come ‘profetizza’ tia:)) sarebbe più corretto restituire i soldi per evitare di sputtanarsi..

  • @ ant0p.
    …sarebbe più corretto restituire i soldi …
    Sempre che (ipoteticamente parlando) non siano già stati sequestrati dalla magistratura.

    … per evitare di sputtanarsi…
    Già fatto. Per cominciare a recuperare lentamente la credibilità il DF di Bologna dovrebbe emettere un comunicato ufficiale, a firma di una direzione rinnovata, correggendo gli errori madornali e inequivocabilmente documentati contenuti nel report del dr. Levi (quelli evidenziati da esowatch per intendersi), riformulando le conclusioni in maniera sensata (e cioè sottolineando che le evidenze sperimentali si spiegano benissimo anche tenendo conto della sola energia elettrica assorbita) e scusandosi con tutti, a cominciare dai loro iscritti ai corsi di laurea in Fisica.

  • @italo bianchi&negazionisti
    voi sbagliate a dare per scontato che non ci sono eccessi di energia secondo me, ma proprio di grosso:)) per me la questione non è tanto bufala o non bufala (concalmata:)), ma solo se gli eccessi di energia sono importanti o no. è un po’ ‘esageratino’ chiedere delle scuse anticipate su delle prove preliminari che potrebbero benissimo essere confermate nella sostanza. ma tanto voi potete parlare quanto volete (stessa cosa vale per me e gli altri dei forum..), qui gli unici che si espongono sul serio sono quelli del df, non noi.

  • @ant0p.
    voi sbagliate a dare per scontato che non ci sono eccessi di energia …
    Non ho detto questo (anche se lo penso). Leggi bene. Ho detto che i risultati noti si spiegano ANCHE con la sola energia elettrica. Questo è dimostrato anche dai grafici presentati da esowatch e questa evidenza doveva comparire nelle conclusioni del report calorimetrico. Se poi si voleva, vista la circostanza commemorativa, essere moooolto generosi con l’amico Focardi, si poteva aggiungere che non era escluso un modesto eccesso di energia di natura ignota, forse chimica, forse altro, chissà…

    … è un po’ ‘esageratino’ chiedere delle scuse anticipate su delle prove preliminari …
    Le scuse sono dovute non solo per quanto detto sopra, ma anche, e sicuramente, per gli errori marchiani e non ancora smentiti e corretti contenuti nel report di cui sopra.

    … qui gli unici che si espongono sul serio sono quelli del df, non noi.
    Non è vero. Con questa vicenda noi tutti rischiamo di finire a fare la figura dei fessi nelle barzellette del tipo: ci sono tre fisici un francese, un tedesco e un italiano. Anche se per nostra fortuna che c’è anche la variante con lo svedese.

  • @ItaloBianchi
    “..Se poi si voleva, vista la circostanza commemorativa, essere moooolto generosi con l’amico Focardi, si poteva aggiungere che non era escluso un modesto eccesso di energia di natura ignota, forse chimica, forse altro, chissà…”

    eh no!
    basta con ste fregnacce!
    questa energia o c’è o …non c’è!
    non si può aggiungere un altro fumoso capitolo a “I racconti della fusione fredda”….

  • ItaloBianchi et altri
    Nel mio precedente post avevo cercato di rifare i calcoli delle prove di aprile, per intenderci quelli per i quali la misura della portata è fatta per pesata e quindi senza possibilità di errore.
    Avevo cercato di tenere conto di tutti gli errori possibili amplificandoli al massimo, anche quelli di tipo “umano” come li chiama qualcuno.
    Avevo però dimenticato di precisare, pensando fosse implicito, di aver presupposto che i fisici e l’ingegnere (Lewan) presenti:

    fossero in buona fede ed onesti, seppur eventualmente obnubilati da un entusiasmo esagerato
    fossero, se non esperti in misure calorimetriche, almeno in grado di leggere un display
    fossero sufficientemente svegli da non permettere a Rossi da smanettare con l’alimentazione dell’e-cat senza andare, nemmeno per curiosità, a guardare di nuovo il display dell’amperometro

    Penso che se non accettiamo queste premesse, anche abbastanza poco cautelative dovreste ammettere, non si può procedere a nessuna analisi.
     
    ItaloBianchi:
    “Qui non si parla di imbrogli, potrebbe trattarsi di inevitabili azioni di aggiustamento necessarie per mantenere “stabile” il processo. Sta di fatto che l’assetto 9-3 viene mostrato (istante 1:02 del video su YouTube

    prima del presunto aggiustamento di cui parla Robert (3:46). Secondo la stima di Robert c’erano ancora 200 W a disposizione, 6 livelli da 33 W ciascuno. Purtroppo nel seguito del filmato non si riesce più a leggere i numeri sui moduli di controllo.”
     
    Nella sua analisi Robert dice:
    “Per avere 300 W con due dimmer e due resistenze, il dimmer 1 poteva essere magari in posizione 6 e l’altro in posizione 3 (somma=9). Ma, mai si possono ottenere 300 W con due dimmer in posizione 9 e 3 (solo con una resistenza diversa o spina tirata fuori).”
    Anche se la sua analisi sembra ineccepibile e sembra dire non è possibile ottenere 300 W con i dimmer in posizione 9 e 3, in quella condizione invece l’amperometro segna 1,6 A (video intorno al minuto 1) e cioè circa 378 W. Quindi sembrerebbe possibile.
    Vedete, non tutto quello che sembra impossibile a volte lo è.
    Quindi o le intuizioni di Robert sulla regolazione dei dimmer sono sbagliate o l’amperometro non funziona.
    Inoltre il video mostra anche che al minuto 3 circa inizia ad uscire vapore dal tubo nero, quindi prima del presunto aggiustamento dei dimmer rilevato da Robert e quindi con potenza assorbita ancora di 378W.
    Anche ammettendo che Rossi avesse effettuato un aggiustamento prima del minuto 3:46 dovremmo pensare che Lewan e gli altri non abbiamo più guardato l’amperometro. E ricordo che il test non è durato i 4 minuti del filmato ma circa 3 ore…
     
    “L’energia assorbita dalla pompa non è misurata dalla pinza amperometrica. Le do una mano con la moviola. La corrente misurata proviene dall’angolo della stanza in alto a sinistra (1:22), mentre la spina della pompa è inserita in una ciabatta collegata ad una presa posta vicino alla bilancia (1:36).”
    Quindi ho fatto bene a non includerla nel calcolo.
     
    “Suggerisco pertanto di giungere a stabilire una forchetta per la stima dell’eccesso di energia rispetto a quella elettrica. Io propongo di porre il limite inferiore della forchetta a ZERO, e lascio a lei il compito di stimare un valore ragionevole per quello superiore.”
    I dati in nostro possesso non ci permettono di giungere ad un risultato certo sulla energia effettivamente emessa dall’e-cat. Potrei provare a fare un calcolo per cercare di stimare il titolo del vapore, magari considerando anche le dispersioni lungo il tubo di 3 metri e la pressione alla sezione di misura della temperatura. Ma l’incertezza sarebbe comunque elevata e mi esporrei di certo a troppe obiezioni.
    Preferirei, come ho cercato di fare, di escludere con una grande probabilità che il calore emesso sia solo di natura elettrica. Magari non otterremo la verifica che l’e-cat salverà il mondo dai problemi energetici, ma almeno potremmo capiremo se qualcosa li dentro succede.
    Devo dire che, specialmente per la prova del 19 aprile, come visto nel mio precedente post, sembrerebbe che la potenza elettrica in ingresso non poteva portare l’acqua a più di 92°C.
    Quindi come minimo l’e-cat quel giorno dovrebbe aver prodotto:
    1.14 x (100-92) x 4.18=38W che corrispondono (con l’approssimazione del lettore) a circa 0,2 A sull’amperometro.
    Ricordiamo che ho amplificato al massimo gli errori di misura della potenza elettrica in ingresso, che la misura della portata è fatta per pesata e che è stato completamente trascurato il calore di evaporazione.
    Inoltre, quindi, ci sarebbero circa altri 22W per ogni centesimo di grammo di acqua al secondo che è evaporata. Considerando che all’uscita del tubo lungo 3 metri una certa quantità di vapore ci arrivava, decidete voi quanti altri watts volete considerare.
    A questo punto, pensare che questi 38 W ( e passa) svaniscano, che gli “spettatori” siano così fessi da permettere a Rossi di cambiare l’alimentazione senza più controllare per 3 ore l’amperometro, che siano incapaci di distinguere 1.8A (almeno) da 1.6,  sembra quasi più incredibile che pensare che l’e-cat produca un qualche eccesso di energia.

  • @andrea
    se un solo e-cat abbia bisogno di un Rossi che metta mano continuamente ai controlli, per tenerne a bada uno solo, che cosa ci metteranno dentro al gattone da 1MW con oltre 300 di questi bizzosi apparecchietti da tenere al guinzaglio
    Non posso che concordare. A mio avviso è un altro indizio del fatto che il tutto sia pensato solo per impressionare qualche investitore, al pari delle demo pubbliche “pseudo-scientifiche” e la promessa imminente commercializzazione.
    La complessità di averne 1 e 300 non è la stessa, quando sono tutti insieme, ovviamente nell’ipotesi che generino energia e quindi ci sia un’energia in qualche modo da imbrigliare.

  • @Andrea, Giuseppe

    “…se un solo e-cat abbia bisogno di un Rossi che metta mano continuamente ai controlli, per tenerne a bada uno solo, che cosa ci metteranno dentro al gattone da 1MW con oltre 300 di questi bizzosi apparecchietti da tenere al guinzaglio
    Non posso che concordare.”
     
    Io invece non credo che sia questo uno dei problemi principali.
    Mi sembra meno complesso di quanto possa sembrare.
    E’ più “incredibile” che riesca davvero a controllare una reazione sconosciuta a tutto il resto del mondo con tanta precisione quanta ne dichiara, che controllarne poi qualche centinaio in automatico.
    Alla fin fine il genere di controllo è abbastanza semplice una volta noto il meccanismo, sono semplicemente aggiustamenti di alimentazione, e con la controllistica disponibile oggigiorno niente di trascendentale.
    Se devo dubitare di qualcosa per quanto riguarda la parte industriale, piuttosto dubito della questione delle autorizzazioni, del fatto che possa ottenerle, e della tempistica che dichiara di voler seguire.

  •  
    @ItaloBianchi
    “..Se poi si voleva, vista la circostanza commemorativa, essere moooolto generosi con l’amico Focardi, si poteva aggiungere che non era escluso un modesto eccesso di energia di natura ignota, forse chimica, forse altro, chissà…”  …
    manca la faccetta ridente!!!!… sennò qui c’è gente che non capisce….


     
     

  • Io invece non credo che sia questo uno dei problemi principali.
    Personalmente, parlando sempre da semplice ingegnere, anche se non ho esperienza diretta sul campo, ricordo bene, nell’insegnamento di Controlli Automatici,  i calcoli matematici, all’ imite dell’assurdo, necessari per scrivere le equazioni di UN solo sistema reazionato con controllo non lineare e con equazioni che danno potenza output dato l’input non descrivibili da semplici equazioni e addirittra quasi non note (vedi la celebre discontinuità dei 60°) ! Aiuto !
    Progettare un sistema, anche semplificato al massimo che tenga a bada 300 tigrotti scalpitanti ansiosi di generare energia termica, quasi in modo autonomo e addirittura in certi casi con input nullo (autosostentamento), messi al guinzaglio in fila per 6 col resto di 2 (zecchino d’oro) la vedo molto ardua.
    Che sia questo lo scopo del piano di R&D da far fare all ‘UniBO ?

  • @ Livio181052
    😉 comuque, preparati e sta a vedere come ne viene fuori il df, scommettiamo?!

  • @Andrea
    Hai ragione dal mio post poteva sembrare che ho semplificato un po’ troppo.
    In realtà volevo evidenziare la grande difficoltà che vedo nell’ottenimento delle autorizzaizoni per mettere in piedi una centrale che utilizzerebbe un processo nucleare sconosciuto e la tempistica per progettare e costruire il tutto in pochi mesi (controllo incluso).

  • @Francesco
    E’ più “incredibile” che riesca davvero a controllare una reazione sconosciuta a tutto il resto del mondo con tanta precisione quanta ne dichiara, che controllarne poi qualche centinaio in automatico.
    Questo è certo, ma Rossi pare sia l’uomo dei miracoli.
    Alla fin fine il genere di controllo è abbastanza semplice una volta noto il meccanismo, sono semplicemente aggiustamenti di alimentazione, e con la controllistica disponibile oggigiorno niente di trascendentale.
    Quì sono meno d’accordo. E’ come dire che avendo una trave stabile si costruisce un ponte di travi stabile. Un insieme di elementi è di solito diverso dalla somma degli stessi.
    Certamente conoscendo quale logica si deve implementare, oggi si può fare molto. Ma innanzitutto occorre capire quale logica implementare. Consideri che gli e-cat potrebbero interagire tra di loro, uno che andasse fuori controllo surriscaldare gli altri e vanificare i controlli implementati. Oltre agli aspetti puramente elettrici, si devono studiare anche gli aspetti geometrici, di montaggio, di tecnologia dei materiali, etc, etc .
    A meno che tutto ciò non sia stato già in buona parte considerato senza che lo sappiamo, quello che traspare è approssimazione e faciloneria, come nelle misure.
    Mi dispiace dirlo e vorrei tanto sbagliarmi ma  mi sembra tutto completamente campato in aria.

  • @cataflic
    comunque, preparati e sta a vedere come ne viene fuori il df, scommettiamo?!
    Risposta sibillina….  non si capisce da che parte pende… Comunque, tu hai detto scommettiamo ed io dico cosa: Se viene dimostrato che l’E-Cat produce energia più di quella che gli viene fornita, autorizzo i “fusionisti” a legarmi, per un intero fine settimana, con una corda di canapa al collo, alla base della Torre degli Asinelli a Bologna:  in ginocchio, mani a terra con la faccia davanti ad  una greppia  piena di fieno… Qua la mano!…

  • @Francesco
    Avevo però dimenticato di precisare, pensando fosse implicito, di aver presupposto che i fisici e l’ingegnere (Lewan) presenti: fossero in buona fede ed onesti, …
    Vada per l’ipotesi della buona fede, è quella che preferisco, anche se la VERA buona fede comporta che quando ci si accorge di aver scritto e detto delle cose sbagliate, ci si adoperi per correggere subito gli errori e rettificare le dichiarazioni, magari scusandosi.

    Penso che se non accettiamo queste premesse, anche abbastanza poco cautelative dovreste ammettere, non si può procedere a nessuna analisi.
    A nessuna analisi in positivo, ma si può sempre effettuare una analisi in negativo, verificando la congruenza interna tra i dati forniti: se c’è discordanza vengono meno le ragioni per credere alle conclusioni.

    …Quindi o le intuizioni di Robert sulla regolazione dei dimmer sono sbagliate o l’amperometro non funziona.
    L’amperometro funziona, ma lo fa con gli errori propri di un amperometro a pinza, un Digimaster DM201, come scrupolosamente annotato da Lewan nei suoi 2 report. Quello che invece non ha riportato è l’errore. Per cui, come raccomandato da Tia, ne ho cercato il manuale. (Il link al pdf si trova qui: http://www.zetabishop.it/product/8630/Pinza-Amperometrica-Digimaster-DM-201-VCA-ACA.asp .) A pag.20 si trova la tabella con i range e gli errori di misura della corrente AC.

    L’analisi dei dati tecnici della pinza fornisce delle sorprese. La prima è relativa al range. Per la corrente AC ne sono previsti 4: 2, 20, 200 e 400 A. Avendo a disposizione un display a 4 cifre, per ogni range cambia il numero delle cifre decimali mostrate sul display che nell’ordine sono 3, 2, 1 e 0. Qui c’è la prima stranezza, che per la verità saltava all’occhio anche prima di esaminare il manuale, e cioè che nella prova del 28 aprile i due valori di corrente indicati da Lewan sono 275 mA e 1.6 A. (per il 19 aprile erano rispettivamente 175 mA e 1.5 A). Si passa cioè da 3 a 1 sola cifra decimale, quindi dal range 2 A al range 200 A. Il che sembra privo di senso dato che la corrente si mantiene sempre al di sotto dei 2 A.

    Esaminiamo ora l’errore a partire da quello del range 200 A. Questo si compone di 2 parti: l’errore di risoluzione, che è quello considerato finora e dipende dal numero di cifre decimali, quindi +/-0.1 A. Ma occirre considerare anche l’errore di precisione, che per il range 200 A, con corrente superiore a 0.4 A, è di +/-(1.5% + 5cifre). Premetto che ero a digiuno di queste sottigliezze tecniche e quindi sono andato a documentarmi appositamente. Quel modo strano di esprimere la precisione indica un 1.5% del valore letto (quindi 0.03 A), cui si somma però una valore pari a 5 volte il valore della cifra più a destra del display, quindi +/-0.5 A. Un valore enorme, ma ragionevole visto che la pinza viene usata per misurare una corrente inferiore all’1% del range impostato. Un inciso: e mai possibile che professori (emeriti e non), accademici d’Italia e di Svezia disquisiscano su ciò che evverrebbe tra i nuclei di nichel e idrogeno, senza neppure sapere come si usa propriamente una pinza amperometrica? Comunque sia, sommando gli errori di risoluzione e precisione si ottiene un errore di +/-0.6 A, il che significa che gli 1.6 A del display potevano indicare una corrente reale compresa tra 1.0 e 2.2 A.

    Quale estremo considerare. Certamente quello superiore, dato che, secondo me, l’onere della prova ricade su chi vuole dimostrare una realtà e quindi si deve attrezzare con la strumentazione opportuna e saperla usare bene. Ma al di là di questa considerazione di metodo, ce n’è anche una di merito. Se la corrente reale fosse stata inferiore a 2 A, non ci sarebbe stato motivo di cambiare il range durante l’esperimento, e men che mai cambiarlo di 2 posizioni. Infatti la precisione con il range a 2 A è del 3% + 12 cifre, quindi 0.048 + 0.012 = 0.060 A, pertanto se la corrente reale fosse stata inferiore a 1,94 A non ci sarebbe stato bisogno di aumentare il range.

    Concludendo, 2.2 A equivalgono a 520 W, (460 W se prendiamo 1.94 A). Questi valori di potenza lasciano ampi margini, non solo per giustificare le intuizioni di Robert sulle potenze effettive delle 2 resistenze, ma anche per spiegare l’andamento della curva di riscaldamento e quel po’ di vapore che Lewan ha filmato.

    Inoltre il video mostra anche che al minuto 3 circa inizia ad uscire vapore dal tubo nero, quindi prima del presunto aggiustamento…
    Be’, non sappiamo se la fase di aggiustamento è iniziata qualche secondo prima che cominci ad uscire vapore dal tubo, sappiamo solo che si è conclusa quando Lewan ha ripuntato la telecamera verso l’unità di controllo. Comunque, visto il margine che ci concede l’errore della pinza possiamo tranquillamente trascurare questo aspetto.

    Quindi ho fatto bene a non includerla nel calcolo.
    Niente affatto. Dato che la potenza assorbita dalla pompa NON è misurata dalla pinza, l’energia trasferita al fluido va sommata a quella delle resistenze.

    I dati in nostro possesso non ci permettono di giungere ad un risultato certo sulla energia effettivamente emessa dall’e-cat. … Ma l’incertezza sarebbe comunque elevata e mi esporrei di certo a troppe obiezioni.
    Capisco il suo imbarazzo nello stabilire un valore per il limite superiore della forchetta di stima dell’eccesso di calore rispetto all’energia elettrica. Ma se vuole sono sempre pronto a valutarlo.

    Preferirei, come ho cercato di fare, di escludere con una grande probabilità che il calore emesso sia solo di natura elettrica.
    Alt, questa è invasione di campo:)). Mi lasci dire invece che, grazie anche alle considerazioni qui fatte sulla precisione della pinza amperometrica, non c’è nessun problema a fissare il limite inferiore della forchetta a ZERO, cioè a ritenere del tutto plausibile (e secondo me certo) che il calore generato derivasse soltanto dall’alimentazione elettrica.

    Devo dire che, specialmente per la prova del 19 aprile, come visto nel mio precedente post, sembrerebbe che la potenza elettrica in ingresso non poteva portare l’acqua a più di 92°C.
    L’errore della pinza amperometrica consente invece, anche per questa prova, di ritenere plausibile quanto detto sopra.

    … ci sarebbero circa altri 22W per ogni centesimo di grammo di acqua al secondo che è evaporata. Considerando che all’uscita del tubo lungo 3 metri una certa quantità di vapore ci arrivava, decidete voi quanti altri watts volete considerare
    Il filmato di Lewan si riferisce solo al 28 aprile. Per la prova del 19 aprile non c’è alcun motivo di immaginare che allo scarico del bagno arrivasse un solo filo di vapore. Magari quel giorno non c’era neppure l’imbianchino a cui chiedere in prestito il secchio :)) e l’acqua calda se ne andava dritta nelle fogne, portando con sè il segreto della sua entalpia.

    A questo punto, pensare che questi 38 W ( e passa) svaniscano, …  sembra quasi più incredibile che pensare che l’e-cat produca un qualche eccesso di energia.
    E invece, abbiamo visto che l’errore della pinza, aggiunto alle altre considerazioni già fatte e a quelle che si possono ancora fare (ad esempio gli errori delle termocoppie, della bilancia, la quantità d’acqua rimasta eventualmente nel sistema, ecc.) giustifica ampiamente l’ipotesi che la sola energia elettrica sia sufficiente a spiegare i risultati della prova e quindi che la forchetta di cui sopra abbia il suo limite inferiore a ZERO.

    Ma sopratutto le varie considerazioni che tutti noi abbiamo svolto su questo forum, facendoci bastare i pochi documenti ed elementi filtrati via internet, mostrano con quanta imperizia e superficialità sono state condotte tutte le prove di cui si parla. Basterebbe questo a privare di significato qualunque rivendicazione in merito alle prestazioni dell’e-cat fatta in questi mesi (siamo arrivati al compimento del quinto). Quanto dobbiamo ancora attendere prima che il MIUR incarichi qualcuno di guardare meglio in tutta la faccenda, per difendere la credibilità dell’Università italiana? Spero proprio che il CICAP interceda.

  • @ItaloBianchi
    … pinza amperometrica…
    non ho seguito bene tutta la calorimetria… …sembra che Rossi regoli la potenza elettrica immessa secondo le esigenze… …se il sistema è elettronico a parzializzazione dell’onda di corrente alternata, la misura con la pinza amperometrica è semplicemente da buttare…

  • @Livio181052
    … se il sistema è elettronico a parzializzazione dell’onda di corrente alternata, la misura con la pinza amperometrica è semplicemente da buttare…
    Non so come funzioni il sistema di regolazione, ma qualunque esso sia immagino si trovi già cablato all’interno dei 12 dimmer dell’unità di controllo. A proposito qualcuno ne riconosce la marca e il modello?
    Comunque le mie valutazioni si riferiscono alle misure di corrente che compaiono nei report, compreso quello dei 2 professori svedesi del 29 marzo (“the meter reading was 1.5 amperes” ), che sono essenziali per dimostrare, secondo loro, lo sviluppo di energia in eccesso rispetto a quella elettrica misurata.

  • @gwon
    Eh si poi oltre all’incidente fortuito bisogna stare anche attenti al meccanismo di autodistruzione che Rossi ha in mente per evitare il reverse engineering, già me lo vedo un mesaggio che proviene dall’e-cat quando si tenta di aprire il reattore che dice “Atennzione questo e-cat si autodistruggerà in 3 secondi…”
    tipo i nastri di missione impossibile  Chissà che meccanismo ha in mente per l’autodistruzione…

    Non avevo capito che non era una battuta!!!
    http://pesn.com/2011/06/07/9501841_Patent_Office_Forces_E-Cat_Self-Destruct_Capability/
    Chi crede ancora all’E-Cat??!!

  • @Livio181052

    Sono  convinto che nessuno dirà: è stato solo un marchiano errore di misura per questo,  questo e questo motivo!
    oppure : è una truffa; abbiamo querelato Rossi per questo,…..

    finirà  con un : dopo attente ed accurate misurazioni, pare che il  bilancio  energetico dell’ecat sia in parità, ma sono state riscontrate alcune anomalie che saranno approfondite nei prossimi mesi per verificarne ulteriormente l’entità.
    intanto cataflic,  Livio,Camillo,Giuseppe,Ant0p,ItaloBianchi&co se ne vanno in vacanza e …byebye

  • finirà  con un : dopo attente ed accurate misurazioni, pare che il  bilancio  energetico dell’ecat sia in parità, ma sono state riscontrate alcune anomalie che saranno approfondite nei prossimi mesi per verificarne ulteriormente l’entità.
    intanto cataflic,  Livio,Camillo,Giuseppe,Ant0p,ItaloBianchi&co se ne vanno in vacanza e …byebye

     
    eheh, ma a me il mare non piace, a agosto quando sono in vacanza cerco sempre di rimanere nella città deserta (se proprio mi tocca andare a trovare parenti/amici al mare me la sbrigo in 3 giorni massimo:)) e avrei molto più tempo per rompere. non penso che finirà come dici, però tutto è possibile, vedremo..comunque se proprio non funzionasse sarebbe una via di uscita accettabile, mi basterebbe che le prove senza eccessi di energia fossero chiare, affidabili e che venissero pubblicate con tutti i dettagli..non me ne fregherebbe niente delle scuse per le prove preliminari, ormai sono state fatte, se erano sbagliate basta solo rimediare con delle prove giuste e affidabili al 100%..non sono certo quello che pretende che laggente si cosparga il capo di cenere per scusarsi di errori fatti in passato, sono io che decido come considerare gli errori e il modo in cui vengono corretti, delle scuse e dei pentimenti non me ne frega niente..mica ho la tipica mentalità italo-cattolica in cui anche senza rendervene conto cadete sempre anche voi ateo-tetrago-negazionisti:))

  • La settimana di relativa tranquillità a lavoro che mi ha permesso di partecipare attivamente alla discussione è purtroppo terminata.
    Riesco a leggere e a rispondere al posti di Italo Bianchi solo adesso.
    Devo dire che il discorso fatto sulla misura della intensità di corrente non fa una grinza.
    In effetti anche se lo strumento è settato su autorange, come si può vedere dal datasheet e dal quadratino in alto a destra sul display nel video, esso è in grado di ottimizzare la lettura all’interno dei due intervalli: 2/20A e 200/400A a seconda di come è posizionata la manopola (che effettivamente sembra essere nel range 200/400A).
    Inoltre come già detto da Italo Bianchi, dalla lettura appare evidente che il range è quello (1 cifra decimale) e l’errore massimo possibile stabilisce che la l’intensità in ingresso potrebbe essere anche 2,2 A.
    Questa ulteriore imprecisione vanifica qualsiasi tentativo di mostrare che l’energia termica in uscita (dovendo trascurare l’entalpia del vapore poichè non è possibile stabilirne il titolo) sia superiore a quella elettrica che potrebbe essere stata fornita.
    Non riesco ad immaginare come è possibile compiere una serie di imprecisioni tanto assurde per dei fisici ed ingegneri, e non riesco a capire la necessità di cambiare il fondoscala tra le due misurazioni (275mA e 1,6A).
    Sarei veramente curioso di sentire le “giustificazioni” di coloro che hanno partecipato ai vari test.
    Devo necessariamente ammettere anche io che l’imperizia con la quale sono stati condotti i test e i report ufficiali, non è degna di ricercatori e professori universitari, purtroppo.
    In ogni caso penso (anzi spero) che i fisici di bologna nutrino questa certezza nel funzionamento dell’e-cat basandosi non solo sulle prove che abbiamo potuto analizzare anche noi.
    Spero che i test non ufficiali abbiano davvero dato chiarissimi segni dell’effettivo funzionamento dell’apparecchio, come trapelato da certe indiscrezioni.
    A questo punto l’ultima possibilità di recuperare dalla spazzatura i dati presentati e per cercare un eventuale eccesso di energia, è provare a stimare il titolo del vapore, naturalemnte per difetto.
    Avete qualche idea?
     

  • Livio
    Chissà che meccanismo ha in mente per l’autodistruzione…
    Non avevo capito che non era una battuta!!!
    http://pesn.com/2011/06/07/9501841_Patent_Office_Forces_E-Cat_Self-Destruct_Capability/
    Chi crede ancora all’E-Cat??!!”
     
    Beh non è certo questo il motivo principale per dubitare dell’e-cat.
    Meccanismi di “autodistruzione” o meglio che impediscano la scoperta dell’eventuale segreto industriale, dipendono molto da cosa deve essere “nascosto”, ma non necessariamente sono del genere cartoni animati.

  • ItaloBianchi
    “Niente affatto. Dato che la potenza assorbita dalla pompa NON è misurata dalla pinza, l’energia trasferita al fluido va sommata a quella delle resistenze.”
     
    Solo una piccola e non polemica precisazione, al monento inutile visto il discorso sulla misura della potenza in ingresso.
    Se vuole includere nella energia in ingresso anche l’energia fornita dalla pompa dovremmo poi considerare in uscita anche l’energia cinetica del fluido.
    Alla fin fine penso si bilancino abbastanza per trascurarle entrambe. O  sbaglio?
     

  • @Francesco
    Se vuole includere nella energia in ingresso anche l’energia fornita dalla pompa dovremmo poi considerare in uscita anche l’energia cinetica del fluido.
    Alla fin fine penso si bilancino abbastanza per trascurarle entrambe. O  sbaglio?

    Penso che la velocità del rigagnolo d’acqua mostrato nel filmato derivi soltanto dal salto di quota tra la sommità dell’ecat (in versione ribassata) e lo sbocco del tubo, quindi 1 m circa. Infatti il pompaggio ad impulsi non consente di alimentare un flusso nell’intera sezione del tubo e, secondo me, l’acqua tracima dal punto più alto dell’ecat e cola nel tubo.
    Viceversa la potenza nominale della pompa (22 W) applicata al flusso massimo (12 L/h) conferirebbe al liquido, se non ho sbagliato i calcoli, una prevalenza di oltre 600 m. Le condizioni operative delle prove di aprile sono diverse da quelle nominali massime, ma l’ordine di grandezza della prevalenza resta immutato. Secondo me questa prevalenza viene dissipata quasi subito all’interno del cilindro di mandata della pompa, a causa del meccanismo intermittente del suo funzionamento che concentrando ogni spinta in un breve intervallo implica necessariamente un aumento della velocità di picco. Quindi penso che una buona parte dell’energia assorbita dalla pompa venga trasferita come calore al liquido, anche se abbiamo visto che non pesa molto sul bilancio totale.
    Mi consenta però di concludere questo proficuo scambio di punti di vista, riconoscendo la sua sportività ed onestà intelletuale, non che ne dubitassi, ma vorrei sottolinearle in un contesto che a volte ha mostrato i caratteri di una contrapposizione da stadio, con opposte tifoserie, mentre in queste questioni che riguardano il nostro domani migliore e quello delle generazioni future dobbiamo stare tutti dalla stessa parte, quella della verità, anche se a volte si colora di delusione, ma è da quella che una ricerca seria deve sempre partire.
    Cordiali saluti.

  • @Luigi
    Un ottimo lavoro.

    Per il momento però… niente di nuovo sul fronte…

  • @Luigi D.
    Ad integrazione dell’articolo “E-Cat, resoconto della conferenza di Focardi”:
    http://22passi.blogspot.com/2011/06/low-energy-nuclear-revolution.html

    (p.s.: dedicato a quanti siano disposti ad “abbassarsi” per raccogliere nuovi elementi di valutazione).
    Il filmato viene rilasciato a scopo promozionale e dà il via a una campagna di raccolta fondi per consentire agli autori di seguire sino alla fine la storia dell’E-Cat e montare, entro la primavera 2012, un lungometraggio definitivo. !!!!
    E VAI !!!

  • @Livio181052


    “…Il filmato viene rilasciato a scopo promozionale e dà il via a una campagna di raccolta fondi per consentire agli autori di seguire sino alla fine la storia dell’E-Cat e montare, entro la primavera 2012, un lungometraggio definitivo. !!!!
    E VAI !!!

    Vedo che ti sei “abbassato” troppo!
    Io avrei atteso almeno per sentire quanto dice il Dr Bagnasco (padrone di casa): riprova, non è difficile!!!
     

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