Dopo quella dei Maya, torna di moda la profezia degli Hopi
Il dileggio quotidiano della cosiddetta “profezia” dei Maya sulla fine del mondo sta convincendo molti catastrofisti a spostarsi su teorie alternative che rimettono in gioco, come profeti dell’apocalisse, Nostradamus, i veggenti di Medjugorje o guru della fantarcheologia come Zecharia Sitchin e la sua teoria di Nibiru. Ora il quotidiano on-line “Affari Italiani” rilancia la profezia degli Hopi, tribù indiana dell’Arizona. Secondo la tradizione orale, la fine del Quinto Mondo degli Hopi sarà annunciata dalla comparsa della Stella Blu dei Kachina. “Il calendario Maya prevede una fine simile nel 2012. Alcuni anziani Hopi hanno detto che la loro profezia, coincide grosso modo con quel tempo”, scrive Fabio Arrigoni sul sito del portale Libero.it. Che continua: “Non parlano di ‘fine del mondo’, ma di eventi catastrofici. La ‘tradizione’ dice che gli anni dopo il 2012 potrebbero essere un periodo d’oro, nel quale gli esseri umani vivranno in pace. Si dice anche, però, che il mondo passerà attraverso un periodo di prova, di sofferenza, e che avverrà una purificazione, prima che si giunga nel momento del ‘cuore.’ Il Quarto Mondo si concluderà presto, e il Quinto Mondo comincerà”.
Insomma, una variazione sul tema delle profezie new-age di un’Età dell’Acquario. Ma la storia è vecchia. Secondo quanto si legge in Miti e leggende degli indiani d’America di Richard Erdoes e Alfonso Ortis, all’apparizione della fantomatica Stella Blu dovrebbe coincidere anche un altro segno: “…quando si sentirà una speciale canzone durante la cerimonia Wuwuchim, allora il mondo precipiterà nella guerra”. La canzone sarebbe stata udita prima dello scoppio di entrambe le guerre mondiali, senza però che sia avvenuta la temuta apocalisse. Perciò, si aspetta di udirla anche prima dell’inevitabile Terza guerra mondiale. I due studiosi proseguono: “La fine di questo mondo, nel quale ora viviamo, arriverà quando la gente volerà attraverso il cielo cercando di raggiungere le stelle, quando il sole si oscurerà e quando gli Hopi andranno alla Casa di Mica”. Segni già avvenuti da tempo, secondo gli esperti: non solo perché gli astronauti hanno già da tempo superato le barriere della Terra, ma anche perché negli anni ’70 una delegazione Hopi inviata presso le Nazioni Unite dichiarò che i fumi delle ciminiere e la visione del Palazzo di Vetro corrispondevano agli altri due segni, ossia l’oscuramento del sole e la Casa di Mica.
Manca solo la Stella Blu, che però gli Hopi avrebbero rintracciato prima nella cometa di Halley, poi in quella di Hale-Bopp. Vale la pena rileggere un articolo del 1997 sulla profezia Hopi e la celebre cometa nella quale sedicenti esperti davano per scontata l’identificazione della Stella Blu con Hale-Bopp. Un decennio dopo, nel 2007, i catastrofisti tornarono in fibrillazione quando l’esplosione della cometa Holmes 17/P venne di nuovo scambiata per l’apparizione della Stella Blu degli Hopi. Ne parlarono in tanti, tra cui Segnidalcielo.it .
Perché ripescare ora le leggende degli Hopi? Perché tra Elenin e Nibiru si può tornare di nuovo a credere che la profezia si stia avverando. Dopotutto, di comete e altri corpi celesti un po’ curiosi ne avremo ancora parecchi nei decenni a venire, e le profezie di questa tribù indiana calzano a pennello un po’ con tutte. Meglio ancora, non fissano una data certa come i Maya: perciò, se sopravvivremo al 2012, avremo un’altra profezia con cui confrontarci.