Economia domestica? Meglio l’evoluzione!
Jacqueline Kelly
L’evoluzione di Calpurnia
Salani Editore, 2011
€ 16,80
La vicenda di Calpurnia Tate, protagonista della fortunata opera prima di Jacqueline Kelly, si inquadra nel contesto del Texas della fine dell’Ottocento, piuttosto difficile e ostile per le donne.
Vita dura quella della dodicenne Calpurnia, costretta a tentare di ritagliarsi il proprio spazio vitale in una famiglia sovraffollata e a netta predominanza maschile. Calpurnia è, infatti, l’unica ragazzina in mezzo a sei fratelli maschi, e i progetti di sua madre in merito al suo futuro sono già ben definiti: sua figlia dovrà imparare a destreggiarsi tra lavori femminili e gestione della casa, per prepararsi degnamente al proprio debutto in società, nel corso del quale cercherà di catturare l’attenzione di un promettente rampollo di una delle buone famiglie di Fentress. La piccola dovrebbe essere entusiasta di questa prospettiva, come lo è l’amica Lula, la sua vezzosa compagna di giochi che piace tanto ai suoi fratelli, eppure, chissà come mai, questo modello di femminilità tradizionale non la attira né la entusiasma.
Sua vera passione, scoperta per caso ma non per questo meno sentita, è l’osservazione della natura, che si traduce in un interesse per le scienze naturali. Ed è a questo proposito che la storia di Calpurnia si intreccia con quella di un libro molto particolare, un libro di cui si sente parlare con grande scetticismo e al quale non si risparmiano feroci critiche, ma che suo nonno (coprotagonista del romanzo e unico ad essersi accorto delle doti della bambina) le ha messo volentieri a disposizione, convinto che la piccola possa apprezzarlo e trarne preziosi insegnamenti. Si tratta dell’Evoluzione delle specie di Charles Darwin, lettura a quel tempo inaccessibile alle brave ragazze di buona famiglia. La lettura del capolavoro darwiniano consentirà a Calpurnia di intraprendere un viaggio meraviglioso alla scoperta del meccanismo di selezione naturale, che permette alle specie di trasformarsi nel tempo per adattarsi all’ambiente nel quale vivono. Culmine di questo itinerario di formazione – che è un vero piacere poter seguire pagina dopo pagina – è una scoperta scientifica nel campo della botanica che la bimba e suo nonno ritengono di aver realizzato e che sottoporranno con trepidazione al vaglio dei più autorevoli scienziati del tempo.
Mi fermo qui per non togliere al futuro lettore del romanzo il gusto di accompagnare i personaggi in questo affascinante itinerario di crescita sul piano umano e scientifico, che credo possa appassionare gli adulti non meno che i ragazzi. Questi ultimi troveranno nella storia di Calpurnia una motivazione (senza il sapore di una predica) ad accostarsi allo studio scientifico, che nasconde in sé l’entusiasmo della scoperta che la protagonista del romanzo comunica inevitabilmente al lettore. Per gli adulti sarà, invece, l’occasione di rispolverare i concetti fondamentali della teoria darwiniana (allo scopo di coglierne la fondamentale importanza per il pensiero scientifico contemporaneo) e per fare il punto sulla questione femminile, sul tanto che si è fatto e sul troppo che resta ancora da fare.
Esiste qualche ricerca scientifica che documenti come i giovani maschi siano attratti più dalle ragazze di nome Lula che da quelle di nome Calpurnia?
VAI ALDO,iniziamo noi una ricerca, io voto per LULA.