E-Cat: l’Università di Bologna annulla il contratto con Rossi
Con un comunicato ufficiale il 26 gennaio scorso l’Università di Bologna ha annunciato l’annullamento del contratto sottoscritto a giugno con la ditta di Andrea Rossi, inventore dell’E-Cat. Il contratto, i cui dettagli non erano stati resi pubblici, prevedeva il pagamento da parte di Rossi di 500.000 EUR a fronte di una collaborazione allo sviluppo dell’invenzione e alla comprensione dei fenomeni fisici che ne starebbero alla base. Sarebbe stato poi possibile al Dipartimento di Fisica pubblicare i risultati delle misure calorimetriche, chiarendo finalmente se l’apparecchio funzioni o meno, dato che non sono mai state effettuate verifiche indipendenti; i risultati dei test svolti pubblicamente dallo stesso Rossi hanno lasciato insoddisfatti molti osservatori, compreso il CICAP. Il test dell’apparato da 1 MW, di cui abbiamo parlato qui, è stato condotto sostanzialmente a porte chiuse davanti a un potenziale cliente di cui non è stata rivelata l’identità (lasciando però capire che si sarebbe trattato di un ente militare); dopo allora Rossi ha più volte dichiarato sul suo blog Journal of Nuclear Physics di stare procedendo alla messa a punto delle versioni commerciali dell’E-Cat e di non voler più effettuare test pubblici.
Il Dipartimento di Fisica dichiara che il contratto sottoscritto nel giugno 2011 tra il Dipartimento di Fisica e la EFA srl (la società italiana in cui Rossi è coinvolto) è stato rescisso causa il mancato soddisfacimento delle condizioni al termine contrattuale previsto. Non c’è più alcun rapporto tra il Dipartimento e la EFA srl legato a questo contratto.
Tuttavia, il Dipartimento di Fisica si è reso disponibile con la sua esperienza e le sue strumentazioni per svolgere autonome misurazioni sulla produzione di calore da parte dell’apparecchiatura denominata E-cat al fine di fornire una risposta all’intera comunità scientifica e all’opinione pubblica in merito al fenomeno. I risultati delle misure saranno pubblicati.
Al momento il Dipartimento di Fisica non ha ritenuto di chiarire se esistano già accordi per le misure o se si tratti semplicemente di un’offerta a Rossi. Nel recente passato l’inventore, nonostante l’invito a sottoporre la sua invenzione al vaglio della comunità scientifica da parte del premio Nobel Brian Josephson, ha declinato simili offerte provenienti da Francesco Celani dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare e da altri.
Immagine © 2011 Massimo Brega per Focus/Focus.it
Spero che sia annullato solo il contratto, non le barzellette: il riso fa buon sangue!
Al momento il Dipartimento di Fisica non ha ritenuto di chiarire se esistano già accordi per le misure o se si tratti semplicemente di un’offerta a Rossi.
Avete provato a inviare una mail all’ufficio stampa dell’Unibo per avere chiarimenti?
Sì, certamente, e non solo quello. Nessuna informazione in più è disponibile.
Offro un’informazione di 15 gg fa:
Avevo scritto al mio “Contatto” UniBO:
il mio fervore, contro le truffe ed il discredito delle istituzioni, mi ha impedito di cogliere la malizia. Con la postilla dei test gratuiti sono messi all’angolo Rossi e chi gli è corso dietro. Si copriranno di ridicolo. Geniale! Meglio che niente, nelle università anglosassoni il comportamento di Levi e soci avrebbe avuto come conseguenza il licenziamento. Complimenti, Prorettore, in Italia non si può licenziare nessuno, almeno una bella lezione…
Se la cosa invece è seria non vorrei che fosse travolto nel ridicolo anche Lei. In rete ci si chede già qual’è il ruolo di un Prorettore, non in questa vicenda ma nell’Università. rileggendo la nostra corrispondenza Lei mi sembra assolutamente scettico. Penso le sia chiaro che dare in mano a Levi e soci i test gratuiti è contro il buon senso ed il metodo scientifico. Levi e soci hanno già dato con la loro osservazione cieca ed i loro proclami trionfanti. Qualsiasi rapporto, con qualsiasi risultato, con la firma di Levi e soci, sarà da me nemmeno preso in considerazione. Non so che autorità abbia un Prorettore. Ne avesse nessuna, penso che ricordare ai colleghi come si fa ricerca sia nelle sue prerogative e doveri.
Se le cose devono andare avanti come si sono riavviate, non crede sia il caso di sottoporre a peer review (esterni a UniBO) i risultati, prima che vengano pubblicati?
Se parlerà con il Chimico Nuclare Laura Tositti vedrà cosa ne pensa della Fusione Fredda. Dovrebbe sapere come si fanno le calorimetrie. Non sarebbe il caso di mettere in contatto Levi e la Tositti?
Attenzione poi ai problemi legali. Non non c’è alcun contratto, ma addirittura una proposta del DF per test gratuiti, secondo me è coinvolgimento alla pari. Se Rossi incomincia a “vendere” ed i clienti “soddisfatti” si rivolgono all’Unione Consumatori, non è che vedremo il prof. Dario Braga con il suo collega di Giurisprudenza Ugo Ruffolo a “Mi Manda Rai Tre”?
E’ passata l’ultima, spero passi anche questa… chiedo sempre scusa in anticipo.
Cordiali Saluti
Livio Varalta
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Il “Contatto” mi ha risposto:
Carissimo
VEDO CHE HA COMPRESO.
omissis…
DB
Gli omissis corrispondono sostanzialmente alla risposta a Stremmenos:
http://radio.rcdc.it/archives/e-cat-unibo-la-reazione-di-stremmenos-e-la-replica-di-braga-94275/
Gli omissis corrispondono sostanzialmente alla risposta a Stremmenos:
A proposito di Stremmenos, caro Livio, nemmeno il Crozza nella sua famosa trasmissione scientifica Voy…enzer è riuscito a dare una risposta.
Fa parte ancora oppure no del consiglio amministrativo di Defkalion Green Technologies?
“La scienza riuscirà a rispondere alla domanda: è mai possibile tenere un piede in due scarpe?” Lo scopriremo subito dopo la pubblicità. Non cambiate canale. A tra poco !
Aggiornamenti:
In attesa che il gatto scaldi…
http://ocasapiens-dweb.blogautore.repubblica.it/2012/02/09/brrr-brrr/
Non occorre neanche aprire, basta leggere l’URL
http://www.skeptics.com.au/latest/news/dick-smith-offers-1-million-for-proof-of-cold-fusion-technology/
http://www.skeptics.com.au/latest/announcements/featured-announcement/update-inventor-rejects-dick-smith-million-dollar-offer/
Alcune risposte di Rossi…
http://www.journal-of-nuclear-physics.com/?p=580
Da qui…
Andrea Rossi
11 Febbraio, 2012 alle 05:17 AM
…saltando fino a qui…
Archibald Fields
February 14th, 2012 at 5:57 PM
Andrea Rossi
14 febbraio 2012 alle 06:23
…e poi in su…
Andrea Rossi
February 15th, 2012 at 12:23 PM
Andrea Rossi
February 16th, 2012 at 7:21 AM
Andrea Rossi
February 16th, 2012 at 9:18 AM
“””Timeo Danaos Et Dona Ferentes:
This ancient Roman verses mean, substantially, “beware of they who give you gifts” (just to make it short)””””
Timeo Bononienses, et liberum temptationis…
Non avendo alcuna competenza tecnico-scientifica sulla materia trattata ma da strenuo difensore della Ragione in tutte le sue manifestazioni ed antico sostenitore del CICAP uso questo spazio, se mi è concesso, per provare a liberarmi da un dubbio.
1. Non è certo una novità che ogni tentativo di validazione dei processi di CF, anche quando condotto in ambienti strettamente controllati e da scienziati seri, qualificati ed indipendenti, si è *sempre* risolto in un pantano di incertezze sperimentali, contraddizioni teoriche ed impossibilità di riproduzione sistematica.
2. I precedenti di Rossi con la Petroldragon (di cui la vicenda E-cat a me pare con fin troppa evidenza la fotocopia in versione 2.0) non sembrano suggerire che sia l’uomo giusto per fare chiarezza su un fenomeno che difficilmente potrebbe essere più controverso e sul quale, da decenni, domina la nebbia più fitta.
Fatte queste due premesse (e tralasciandone altre che ne derivano a corollario per brevità) il mio dubbio è come sia possibile che l’UniBo si sia esposta tanto in questa vicenda. Tanto da ritrovarsi ora nella situazione imbarazzante descritta da Livio qui e da altri commentatori altrove sia nei confronti dei media (e fin qui poco male) ma anche presso il CSICOP e di fronte alla comunità scientifica internazionale in genere.
Che il rigore scientifico richieda che nessun annuncio riguardante una tecnologia così potenzialmente importante vada trascurato nessuno lo mette in discussione. Ma quello che trovo poco comprensibile sono le modalità, vista l’evidente insidiosità del terreno, che ora costringono il Prorettore ad un difficile e tardivo arrocco per provare a salvare la faccia e non far trascinare nel prevedibile bagno di sangue del E-cat tutto il suo Ateneo.
Da profano e senza nessuna intenzione polemica ma con sincera curiosità mi domando: non sarebbe bastato Ockam per suggerire più prudenza fin dal principio? Quali sono i motivi di questo pasticcio?
G
Aggiornamenti: ecco un concorrente dell’ e-cat, che, a quanto pare, ha già licenza d’ uccidere (sarebbe in libera vendita…):
http://www.hwupgrade.it/news/telefonia/powertrekk-come-ricaricare-il-cellulare-con-l-acqua_40252.html
Sarebbe interessante il parere di un chimico, ad esempio il Prof. Garlaschelli (il quale, però, parla molto meno dei Fisici che hanno partecipato al dibattito sulla fusione fredda).
E che sia la volta buonaaaaa parapon zipon zipooooonnn……………..
Visto che il cellulare si può ricaricare con l’ acqua, perché non provare a immergerlo direttamente nell’ acqua, magari di mare? Si risparmiano 250 dollari. Perché non lo provi per primo Tu, Luca? Anche se perdessi il cellulare, coi 250 dollari risparmiati Te ne compreresti comunque un altro buono… ma se ci riesci…Premio Randi!
Ugo Bardi ci tiene aggiornati:
Nuovo morso del serpente, Krivit! http://newenergytimes.com/v2/news/2012/Report5-Rossis-Profitable-Career-in-Science.shtml
Anniversario…
http://www.queryonline.it/2011/01/31/il-ritorno-della-fusione-fredda-2/comment-page-7/#comments
Query Online
Postato marzo 11, 2011 alle 22:29
Il direttore del Dipartimento di Fisica dell’Università di Bologna [http://www.unibo.it/SitoWebDocente/default.htm?UPN=paolo.capiluppi%40unibo.it], informato della discussione in corso, risponde:
Il Dipartimento di Fisica dell’Alma Mater Studiorum, Università di
Bologna, non ha nulla da commentare su quanto viene scritto o richiesto
al proprio riguardo. Non considera di nessun valore le affermazioni
di chiunque scriva o pretenda di valutare il comportamento del
Dipartimento senza nessuna base scientifica riscontrata da riviste
scientifiche riconosciute e “referate” da comitati scientifici di alto
livello internazionale.
Il Dipartimento non intende rispondere a nessuna di queste
contestazioni e non darà nessun altra risposta oltre a questa.
Fatto salvo l’inesorabile e puntuale ricorso alla denuncia alle
autorità giudiziarie di ogni azione che dovessero concretamente
e provatamente danneggiarlo.
Query Online
Postato marzo 15, 2011 alle 13:00
Interveniamo solo per fare una precisazione: il CICAP non fa “opposizione materiale” e non è assolutamente in contrasto con il Dipartimento di Fisica di Bologna. Anzi.
Query Online
Postato marzo 15, 2011 alle 13:25
E chi dovrebbe chiuderla? La questione rimarrà aperta fino a quando i protagonisti (Rossi e il DIpartimento di Fisica) la faranno stare aperta.
E ora di chiedere a Capiluppi a che punto sono?
Ieri sera il nostro Gatto E è finito su Voyager, il che, per gli Scettici più radicali, significa la morte definitiva. Indubbiamente, anche per un credulone come me, Voyager non porta grande fortuna, nel senso di successo mediatico o economico, alle cause che sposa. Inoltre, nella stessa serata, lo si è voluto appaiare con la ricerca della Battaglia di Anghiari, tragicommedia rappresentata proprio nel mio Comune di Firenze in questi giorni. Anche questa scelta non è di buon auspicio: tale ricerca, come saprete, dura da 500 anni; speriamo che il mistero dell’ e-cat sia risolto prima! Il sorriso sornione finale di Giacobbo che ha annunciato che non dovremo aspettare molto per sapere che “se son rose fioriranno” a mio giudizio indica che neppur lui ci crede tanto.
Chissa’ se Capiluppi ha visto la puntata di ieri sera.Nulla di nuovo . sigh!!!!!!!!!
“Scillipoti … già
grazie al cielo non ci ha tirati in mezzo…”
DB
Così risponde il “Contatto” UniBO a questa mia:
http://banchedati.camera.it/sindacatoispettivo_16/showXhtml.Asp?idAtto=50949&stile=6&highLight=1
UniBo non è menzionata, a parte Focardi, spero non ne sia rammaricato…
A questo punto nulla vieta che intervenga anche la Dr.ssa Mereu: l’ autointroduzione di una semplice fotografia di un e-cat potrebbe guarire anche da forme gravissime di astenia e dalla depressione primaria.
NO grazie ,rimango fedela a Joe Criceto.Perche? e’ contrario alle autointroduzioni……………