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Predisposti all’irrazionalità: recensione di “Paranormale” di Richard Wiseman

Abbiamo assistito a un incontro di Richard Wiseman con i suoi lettori, nell’ambito del tour di presentazione del suo ultimo libro. Tour che lo ha portato in Italia e in particolare a Torino, ospitato dal Circolo dei Lettori nella serata del 9 febbraio.

La serata si è articolata come una presentazione dello scrittore piuttosto che del libro. A tal proposito, presentare Wiseman come uno scrittore è forse limitativo. Il suo repertorio ha spaziato dall’illusionismo ai trucchi basati sui meccanismi della mente, agli aneddoti sulle sue ricerche presenti e passate. Non sono mancati riferimenti alla “caccia” di presunti fantasmi all’Hampton Court Palace e alle esperienze in prima persona con personaggi come Sai Baba. Il tutto condito con giochi di illusionismo e psicologia ben studiati per coinvolgere il pubblico, eseguiti con una maestria che in effetti si addice più a un mago che a uno psicologo e scrittore.

In chiusura di serata, spazio alle dediche sul suo ultimo libro. Non prima di aver risposto, però, alle domande del pubblico, che – purtroppo, verrebbe da dire – ci hanno fatto capire che ancora oggi il lavoro divulgativo del CICAP, così come quello di Wiseman, è più necessario che mai.

Come accennato, il libro non è stato citato esplicitamente. Vediamo dunque di che cosa si tratta nella recensione a cura di Anna Rita Longo.

Paranormale
Richard Wiseman
Ponte alle grazie, 2012
pp. 366
€ 18,60

Richard Wiseman colpisce ancora e, dopo averci guidato alla scoperta dei lati più ludici e pratici della psicologia applicata alla vita quotidiana, nel suo ultimo libro, Paranormale. Perché vediamo quello che non c’è, pubblicato in Italia, come i precedenti, da Ponte alle Grazie, fa un resoconto dei molti anni di studio da lui dedicati ai presunti fenomeni che violano le leggi di Madre Natura. Scopo del saggio è far capire ai lettori che i fenomeni paranormali sono sì un campo di studi di grande interesse, ma non per la loro effettiva esistenza, bensì per il fatto che dalla predisposizione dell’uomo a credervi si possono trarre interessanti conclusioni sui meccanismi psicologici che ci caratterizzano.

L’approccio di Wiseman, che si mantiene, quindi, lungo i binari della scienza di cui è da tempo noto divulgatore, consiste nel cercare le ragioni che inducono l’uomo a prendere clamorosi abbagli nella valutazione di ciò che gli accade intorno.

Gli ambiti all’interno dei quali l’autore si muove riguardano il paranormale in tutte le sue forme. Capitolo dopo capitolo, spesso con la premessa di un divertente test di autovalutazione per saggiare doti medianiche o predisposizione alla credulità, l’autore si occupa dei più vari aspetti del paranormale: chiaroveggenza, esperienze extracorporee, influenza della mente sulla materia, comunicazione con i defunti, fantasmi e ghostbusters, controllo mentale, profezie ed altro ancora. Senza mai dimenticare il proprio intento di comunicare scienza, pur se attraverso il sorriso (ma già i latini dicevano ridentem dicere verum: quid vetat?) l’autore non manca mai di spiegare ogni fenomeno apparentemente misterioso alla luce della letteratura scientifica.

Certo, forse agli occhi del profano non tutti gli studi citati da Wiseman sembrano condividere il medesimo rigore: ad esempio, risulta difficile, per i non addetti ai lavori, a proposito della ricerca su personalità e lineamenti del volto citata alle pagine 53 ss., non domandarsi se si tratti di una sorta di neo-lombrosianesimo. Forse, in questo caso, qualche spiegazione in più avrebbe giovato alla causa della buona divulgazione scientifica. I pochi limiti non sono, però, tali da mettere in ombra gli innegabili pregi del volume.

Tra le parti più riuscite, segnaliamo quella relativa al controllo mentale, uno tra i business più fiorenti nel campo del presunto paranormale truffaldino. Conoscere i meccanismi che consentono a sedicenti paragnosti e a leader di sette distruttive di ingannare tante incaute vittime permette di evitare di farsi irretire da chi non ha scrupoli.

Divertente supplemento anche quello dei contenuti multimediali legati a codici QR, visionabili su smartphone e tablet (ma anche su un normale computer, mediante l’indirizzo web), come pure il “kit istantaneo del supereroe”, contenente una serie di trucchi per sbalordire i nostri conoscenti.

Una piccola annotazione: leggendo il libro di Wiseman il lettore italiano probabilmente non potrà fare a meno di ricordare un vecchio bestseller di Piero Angela, il bellissimo Viaggio nel mondo del paranormale, di certo nient’affatto inferiore all’opera dello scrittore britannico, ma da tempo fuori catalogo. Nel consigliare Paranormale di Wiseman a tutti coloro che si vogliono affacciare all’indagine critica del mystero, dispiace particolarmente di non poter suggerire la simultanea lettura del capolavoro di Angela.

8 pensieri riguardo “Predisposti all’irrazionalità: recensione di “Paranormale” di Richard Wiseman

  • Lo comprerò perchè se anche solo si avvicina a quello di Angela ne vale la pena!
    (a proposito “Viaggio nel mondo paranormale” è stato il libro che mi ha “iniziato” a questo mondo 🙂
     
    Byez
     

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  • cito “Richard Wiseman colpisce ancora e, dopo averci guidato alla scoperta dei lati più ludici e pratici della psicologia applicata alla vita quotidiana…”
    A che libro si riferisce con questa frase?
    Si tratta di un libro? (mi ha incuriosito)
     
    Grazie

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  • “Abbiamo assistito a un incontro di Richard Wiseman con i suoi lettori, nell’ambito del tour di presentazione del suo ultimo libro. Tour che lo ha portato in Italia e in particolare a Torino”
    Sapete se ci saranno altre tappe in Italia?

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  • da ricordare anche l’ottimo ciclo tv legato al meritorio libro di Angela, nel quale, puntata dopo puntata, demolì tutti i miti parapsicologici dell’epoca, in primis Uri Geller.

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