Dal mondo

Dici la verità? E io ti querelo!

Dura la vita di chi prova a fare onesta informazione scientifica, mettendosi al servizio del pubblico, quotidianamente bersagliato da orde di affermazioni che si vestono di scienza per aumentare il proprio appeal commerciale.

In un precedente articolo abbiamo visto come tra le armi più spesso usate da chi non ha altri argomenti per difendere il proprio operato vi sia quella della diffamazione. Si tratta del vecchio trucco dell’argumentum ad hominem: non ho nulla in mano per dimostrare che hai torto? Allora provo a screditarti per vie traverse, gettando fango sulla tua persona e mettendo in pericolo la tua reputazione. Conseguenza naturale – anche se non logica – è l’insinuare il tarlo del dubbio che tutto ciò che da te proviene sia da reputarsi, di conseguenza, viziato, debole, fallace.
Se la via della diffamazione non basta, si ricorre a quella dell’intimidazione che, soprattutto in Italia, paese tristemente noto per le lungaggini giudiziarie, passa spesso attraverso la querela. Lo scopo – neppure tanto recondito – dei querelanti è quello di indurre il denunciato a desistere, a cancellare gli articoli incriminati e a fare pubblica ammenda, per il timore di impelagarsi in uno snervante iter giudiziario. Ma tra i perseguitati c’è anche chi sceglie di resistere e di continuare, nonostante le difficoltà, a fare corretta informazione.

Sono soprattutto i promotori delle medicine alternative ad avere la querela facile: qualche anno fa due associazioni omeopatiche citarono in giudizio Piero Angela per avere detto una banale verità, cioè che l’omeopatia non ha un fondamento scientifico. Ma è toccato anche, per ragioni simili, al giornalista inglese Simon Singh (querelato dai chiropratici inglesi) e al blogger italiano Samuele Riva (diffidato dalla multinazionale dell’omeopatia Boiron). In tutti questi casi, come era prevedibile, i tentativi di zittire le critiche sono falliti miseramente, rivelandosi degli autogol comunicativi: la magistratura ha dato ragione a Piero Angela (in entrambe le cause che lo riguardavano) e a Simon Singh, mentre la Boiron ha ritirato le accuse verso Samuele Riva. È ancora in corso una causa tra la medium inglese Sally Morgan e il prestigiatore Paul Zenon, reo di aver “rivelato” che i sensitivi come lei usano la cold reading e altri trucchi da palcoscenico, mentre è diverso il caso della controversia tra James Randi e Uri Geller, in cui la querela era nata da una battuta dispregiativa e non da una critica fattuale e le parti sono giunte a un accordo extragiudiziale.

In questi giorni è accaduto di nuovo.  Alcuni collaboratori di Query e del CICAP sono stati chiamati a rispondere, insieme ad altri giornalisti o blogger, di accuse come “diffamazione” o “abuso del diritto di cronaca” per aver scelto, in mezzo a tanta disinformazione mediatica, di sottoporre al vaglio della critica le affermazioni pseudoscientifiche circolanti sul caso Vidatoxescozul.

E per avere, al termine del proprio encomiabile lavoro, ribadito tre elementari fatti ben conosciuti in campo scientifico:

1.    L’escozul, ovvero il preparato a base di veleno dello scorpione Rhopalurus junceus, non ha dimostrato di avere proprietà antitumorali;
2.    Il Vidatox, prodotto derivante dall’escozul, non può essere commercializzato come antitumorale, poiché non ha alcuna valenza in tal senso, quindi risultano inutili i viaggi della speranza e i notevoli investimenti di denaro intrapresi per procurarsi un preparato che non può curare e, talvolta, distoglie dall’uso di terapie di comprovata efficacia;
3.    Come tutti i preparati omeopatici con diluizione superiore alla 12 CH, il Vidatox è, in pratica, solvente senza soluto, vale a dire il nulla pagato a caro prezzo.
La pacifica veridicità di queste affermazioni non teme smentite, ma ciò non basta a dissuadere chi persegue il proprio interesse economico anteponendolo all’obiettività.

Ai querelati che hanno, con il proprio encomiabile operato, difeso il diritto alla corretta informazione va tutta la solidarietà di Query e del CICAP, che ne condividono sforzi e intenti.

La fiducia nell’operato della magistratura ci fa confidare che ancora una volta, al termine di queste spiacevoli vicende, si possa avere giustizia.

Foto di succo da Pixabay

65 pensieri riguardo “Dici la verità? E io ti querelo!

  • Caro David, prima che Ti subissino di risposte…querylabili, vorrei capire da dove cavolo hai copincollato. Purtroppo per esperienza personale, ed essendo Farmacista vorrei dirTi che gli attuali Protocolli Terapeutici (le regole con cui Ti curano nelle strutture del SSN) prevedono la sospensioen della Chemioterapia in mancanza di risposta positiva alla cura. L’ equipe medica può decidere, dietro avviso al paziente, di cambiare il chemioterapico, quello sì. Ma in nessun caso insistono a curarTi se non serve, anche perché devono rendere conto delle spese. La maggior parte dei malati terminali vengono sottoposti solo a cure compassionevoli, non a Chemioterapia.

    Rispondi
  • caro Aldo, rispondo al tuo commento, scusa il ritardo. La metanalisi che hai citato è già commentata nell’articolo che ho citato io all’inizio. Inoltre ci sono tutte le altre metanalisi citate nello stesso articolo, che formano un quadro piuttosto netto.
    In ogni caso, se davvero vuoi mettere in dubbio il consenso scientifico sull’inefficacia dell’omeopatia, non lo devi spiegare a me, che non conto niente, ma alla Cochrane Library, al National Health Service, all’American Medical Association, alla Federation of American Societies for Experimental Biology e a tutte le altre istituzioni che hanno raggiunto conclusioni analoghe (oltre alle riviste che ho già citato e che hanno espresso molto chiaramente la loro posizione – vedi sempre l’articolo sulle metanalisi – altro che essere favorevoli all’omeopatia). Quando questi enti rivedranno pubblicamente la loro posizione, sarò lieto di prenderne atto.

    Rispondi
  • Caro Andrea, sinceramente non Ti capisco. Ti presenti come un serio studioso, poi mi linchi un articolo di Query che visibilmente non hai letto e alla quale discussione seguente, ricca di ben 118 commenti. ancor piu visibilmente non hai partecipato.  E ne concludi che c’ è un gran “consenso scientifico sull’ inefficacia dell’ Omeopatia”. Guarda che tra “INEFFICACIA” e “NON CI SONO ANCORA PROVE SUFFICIENTI PER INCLUDERLA COME TERAPIA DI PRIMA SCELTA” solo il CICAP non vede diffferenza.
    Intanto parliamo della Cochrane, da Voi spesso citata a vanvera. Io però Ti avviso che ho già avuto questa discussione con Salvo Di Grazia, nel thread che hai linkato, e con altri del CICAP prima e dopo. Sarei quindi stanco di trovarmi, ogni volta, con uno nuovo che dice sempre le stesse cose errate.
    http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/16855981?ordinalpos=2&itool=EntrezSystem2.PEntrez.Pubmed.Pubmed_ResultsPanel.Pubmed_DefaultReportPanel.Pubmed_RVDocSum
    Questo è lo studio pubblicato e questo è il copia incolla giusto:
     “…Oscillococcinum treatment reduced the length of influenza illness by 0.28 days (95% CI 0.50 to 0.06). Oscillococcinum also increased the chances that a patient considered treatment to be effective (RR 1.08; 95% CI 1.17 to 1.00).AUTHORS’ CONCLUSIONS: Though promising, the data were not strong enough to make a general recommendation to use Oscillococcinum for first-line treatment of influenza and influenza-like syndromes. Further research is warranted but the required sample sizes are large. Current evidence does not support a preventative effect of Oscillococcinum-like homeopathic medicines in influenza and influenza-like syndromes.”
    Se non sai l’ Inglese fatti tradurre. Altro che inefficacia! Ed è la Cochrane, ma kle altre Istituzioni che Tu citi hanno lo stesso atteggiamento prudente. Nessuna di loro, infatti, esclude un Medico perché Omeopata.

    Rispondi
  • @ Andrea Ferrero: “La metanalisi che hai citato è già commentata nell’articolo che ho citato io all’inizio.”
    Dove? Tieni presente che la Overview con Metaanalisi, e Metanalisi al suo interno da me citata è del 2009.

    Rispondi
  • Quanto all’ articolo che hai linkato come secondo, che discute sulla validità degli studi clinici e delle metanalisi, se io fossi del CICAP eviterei di linkarlo quando parlo con seguaci delle Medicine cosiddette Alternative. E’ tremendo! Leggilo per bene e interamente.

    Rispondi
  • ciao Aldo,
    effettivamente non mi hai capito. Avevo già specificato che non ho intenzione di discutere con te sull’inefficacia dell’omeopatia: lo hanno già fatto fino a esaurimento persone ben più preparate di noi e le loro conclusioni sono pubbliche. Voi omeopati siete liberi di continuare a ignorarle. Per gli altri, segnalo che qui (fonte neutrale per definizione) se ne può trovare un discreto riassunto:
    http://en.wikipedia.org/wiki/Homeopathy#Evidence
    Buon proseguimento.

    Rispondi
  • Grazie. Che gli Scetticci abbiano conquistato (al momento, perché si posssono sempre cambiare) la scheda di Wiki U.S. spero Tu non la consideri una prova scientifica. La prova del 9 è provare a fare una scorsa dei links della “Letteratura” prodotta a sotegno delle Tesi ivi esposte. Io Te ne posso trasmettere uno solo per post, Tu e chi volesse divertirsi, potete fate una scorsa:
    On-line Museum, ref, n,44. Ad esempio.
    http://water.epa.gov/lawsregs/rulesregs/sdwa/arsenic/index.cfm
    questo sopra è il 55, segnalato per l’ appropriatezza del discorso. Randi, in compenso, fornisce buona parte della Letteratura!

    Rispondi
  • La scheda di Constantine Hering, in Wiki, Vi siete invece dimenticati di vandalizzarla. E’ interessante perché è uno dei tanti che partì per distruggere l’ Omeopatia ma, essendo onesto, oltre che intelligente, ne fu conquistato:
    http://en.wikipedia.org/wiki/Constantine_Hering

    Rispondi
  • Della vandalizzazione di questa sezione commenti, invece, ne vogliamo parlare?

    Rispondi
  • @ Aldo: sbaglio ho stiamo parlando del 1851?ne abbiamo fatti di passi in avanti dopo Constantine.

    Rispondi
  •  Ah, dimenticavo Aldo,Randi fornisce anche 1 milione di dollari nel qual caso…………………

    Rispondi
  • Le querele sono cose da dilettanti, l’astrologo Ciro Discepolo n.1 dell’astrologia in Italia (ha scritto 70 libri di astrologia) ha messo una vera è propria taglia su di me, come si può leggere a questo link:

    http://ilblogperidepressi.wordpress.com/2011/01/30/chi-e-astromauh/

    Tutto questo nasce dal fatto che ho osato contestare una statistica di Discepolo che secondo lui avrebbe ricevuto l’avallo della scienza.

    Il professore Luigi D’Ambra dell’università di Napoli da me contattato nega di aver certifficato la sua statistica, e ha già diffidato Discepolo dal citare il suo nome a riguardo di questa statistica e di altre, io ho già presentato una denuncia contro Discepolo alla procura della repubblica di Roma, ma finora non sono ancora stato convocato.

    Non sarebbe il caso di scrivere un articolo sul vostro sito a proposito di questa vicenda?

    Le informazioni necessarie sono tutte sul web, sia sulla pagina linkata, che sul blog di Discepolo, che sul mio blog.

    Io in realtà sarei un simpatizzante dell’astrologia, ma non del tipo di astrologia che spaccia Discepolo.

    Non pensavo che un astrologo potesse arrivare fino a questo grado di inciviltà.

    Discepolo non ha mai cercato di controbattere alle mie osservazioni, ma ha fatto soltanto uso dello argumentum ad hominem citato in questo articolo.

    Già dalla unica relazione della sua statistica che si trova in rete: “Osservazioni politematiche delle statistiche Discepolo/Miele”, è possibile capire che il risultato millantato da Discepolo non c’è mai stato.

    Discepolo aveva cercaato di ricavare il numero atteso con una randomizzazione, ma invece di calcolare la media, ha preso il primo valore che ha ottenuto, per dire che il valore trovato era altamente significativo, e dopo 20 anni continua ancora a sostenerlo.

    Io per scrupolo ho anche rifatto completamente la statistica e non ho trovato traccia di alcun risultato.

    Le contestazioni dei seguaci di Discepolo è basata sul fatto che non posseggo una laurea in statistica, chissà se cambierebbero idea se ci fosse qualcuno che una laurea  ce l’ha, che spiegasse che la statistica di Discepolo è completamente sbagliata.

    Io comincio ad essere un po’ stanco, e poi ho anche un po’ di paura, perché ultimamente dalla diffamazione e calunnie, Discepolo ha alzato il tiro ed ha messo una taglia di 500 euro sulla mia testa.

    Le persone che credono alle sue farneticazioni, sono sufficientemente squilibrate da poter prendere sul serio le cose che dice. 

    Non pensate che sarebbe il caso di scrivere un articolo su questa vicenda?

    Evitando magari di generalizzare, ma parlando di questo specifico astrologo?

    La rassegna stampa che fate ogni anno sulle previsioni mancate degli astrologi, mi sembra un po’ pochino. Qui ci sono argomenti molto più consistenti, non vi pare?

    Maurizio Tonino (Astromauh)

    Rispondi
  • @Luk: Allora anche Darwin, quasi coetaneo di Hering, è Out Of Time?

    Rispondi
  • Sul sito di Massimo Polidoro, con link sulla Home Page del sito CICAP, c’è la sua intervista a Cronaca Nera sul Paranormale. Mi sembra un buon esempio di come si parli dei nemici senza essere querelabili. Da notare che l’ unico insulto querelabile che vi compaia è “imbroglioni” riferito, molto genericamente, ai sollevatori di sedie e di tavoli. Anche questa piccola trasgressione, però, andrebbe evitata, in quanto che questa categoria può essere utilissima durante i traslochi.

    Rispondi
  • @ Aldo: c’e chi fa centro, e chi la fa fuori.anche OUT OF TIME.

    Rispondi

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *