L’occhio misterioso ritrovato in Florida
Gino Covacci, un cittadino americano che passeggiava sulla spiaggia di Pompano Beach in Florida, si dev’essere sentito osservato quando ha notato un enorme occhio che lo fissava dalla battigia, fresco e ancora sanguinante. L’occhio, delle dimensioni di un pompelmo, è stato prontamente portato al Fish and Wildlife Research Institute a St. Petersburg, Florida, dove i biologi marini lo stanno identificando tramite analisi del DNA. Nel frattempo le ipotesi sul malcapitato proprietario dell’occhio si moltiplicano soprattutto sul web, dove si farnetica di mostri marini e alieni. Non è vero però che i biologi sono “attoniti”, come si legge su alcuni siti. I biologi tendono piuttosto a essere divertiti.
Comunque sia, andiamo con calma e analizziamo tutti gli indizi. I presunti possessori dell’occhio perduto sono:
- Polpo gigante
- Calamaro gigante
- Pesce spada
- Grande squalo bianco
- Balena
- Tonno
- Cthulhu
- Mostro marino
- Alieno
Ho riunito insieme alcune immagini per aiutare il colpo d’occhio nell’identificazione. Nella foto A potete osservare il corpo del reato. Si nota dall’esterno verso l’interno una capsula rigida e bianca che contiene l’occhio, spesso tessuto muscolare di colore viola, un’iride azzurra e il cristallino che protrude dalla pupilla, conferendole un aspetto azzurrino. La cornea è infossata.
Analizzando la lista degli indiziati, i polpi possiamo immediatamente escluderli, poiché hanno cromatofori sull’iride (cioè l’iride cambia colore insieme al resto del corpo) e soprattutto la pupilla è una fessura orizzontale.
Il calamaro gigante (foto C) è stato quindi il mio primo pensiero. I calamari infatti perdono più facilmente gli occhi rispetto ai vertebrati, dato che non hanno una scatola cranica ossea che li contenga. Gli occhi sono avvolti in una capsula di cartilagine come sostegno, ma sono molto sporgenti, quindi non è difficile enuclearli perché poco protetti. La pupilla è tonda quando è completamente aperta e l’iride è ben evidente. Il sospetto quindi che la vittima fosse un calamaro gigante è elevato.
D’altro canto, se si guarda la foto B, l’occhio di un pesce della famiglia Istiophoridae che include i pesci spada e i marlin, si nota una somiglianza impressionante: spesso tessuto muscolare che riveste l’occhio, iride azzurra (non si vede benissimo in questa foto, ma i pesce spada hanno gli occhi azzurri), cristallino che conferisce un colore blu alla pupilla. L’occhio degli Istiophoridae è contenuto dentro una capsula ossea all’interno della scatola cranica ed è quindi difficile enuclearlo.
Gli squali hanno occhi relativamente simili al nostro corpo del reato, come si vede dalla foto qui sopra, solo che ci sono due fattori importanti da considerare. Il primo è che l’iride può essere argentea, nera, gialla, verde, a seconda della specie, ma è raro che sia azzurra. Il secondo fattore è che gli occhi degli squali sono piccoli. Secondo Linsey & Collin (2007), che hanno misurato il diametro assiale di 46 specie di squali, quello dagli occhi più grandi, Alopias superciliosus, ha un occhio del diametro di 6.2 cm, mentre un grande squalo bianco ha un occhio di appena 3.7 cm, le dimensioni di una noce; quindi direi che non ci siamo.
La foto D mostra l’occhio di una balena grigia. Le balene, nonostante la loro mole, hanno gli occhi molto piccoli: un’enorme balenottera azzurra ad esempio ha occhi di dimensioni comparabili con quelle dell’occhio in questione. Guardando la foto si nota però un dettaglio interessante: l’occhio delle balene ha la sclera bianca evidente intorno all’iride, come noi umani, tessuto che invece non è visibile nell’occhio in esame, che ha l’iride direttamente in contatto con lo strato muscolare esterno. Vorrei anche vedere chi o cosa riesce ad enucleare l’occhio di una balena, minuscolo, infossato e protetto da un’orbita ossea molto spessa.
La foto E mostra l’occhio di un tonno. Le dimensioni sono un po’ più piccole, ma la struttura è simile. Tuttavia, l’iride è gialla e i fasci muscolari dell’iride sembrano avere una struttura circolare piuttosto che radiale come l’occhio in esame, quindi anche il tonno può tornarsene a casa insieme a polpi e balene.
La figura F mostra invece l’occhio di Cthulhu. Si noti la malvagità nell’espressione e la sete di vendetta, del tutto assente nell’occhio ritrovato. Quando i Grandi Antichi risorgeranno, sembra quindi che Cthulhu non li guiderà con una benda da pirata sull’occhio.
Per quanto riguarda i Mostri marini, è un po’ dura escluderli, non foss’altro che per mancanza di campioni con cui comparare. Un Kraken è fondamentalmente un grosso calamaro, di cui si è già parlato, e un serpente marino avrebbe la pupilla verticale, come minimo, a meno che non fosse un re d’aringhe (Regalecus glesne), nel qual caso avrebbe però l’iride bianca. Un mostro abissale invece sarebbe adattato ad una pressione elevatissima per cui l’occhio sarebbe giunto in superficie esploso. Avendo candidati più probabili (ed esistenti), come i calamari giganti e i pesce spada, mi sembra inutile andare a scomodare Grandi Antichi e Mostri non determinati.
Gli Alieni hanno un po’ lo stesso problema dei mostri, ovvero manchiamo di un olotipo con cui compararli. La struttura dell’occhio si è indubbiamente evoluta molte volte sulla Terra, quindi potrebbe essersi evoluta in modo analogo su Alfa Centauri, non lo metto in dubbio. Rimarrebbe però da chiarire che cosa ci faceva un alieno al largo della Florida, e cosa ne avrebbe enucleato l’occhio. Ancora una volta, avendo sotto mano candidati più probabili, mi sembra scomodo tirare in ballo una catena di se e di ma lunga almeno un paio di parsec. Tanto varrebbe dire che si tratta dell’occhio che l’Ammiraglio Nelson perse in Corsica: le probabilità sono sicuramente più alte a favore di Nelson che degli alieni.
Riassumendo, siamo rimasti con due potenziali candidati: i calamari giganti e i pesci spada. Avendo l’occhio a disposizione la questione sarebbe presto risolta: se la capsula esterna è cartilaginea è un calamaro, se ossea è un pesce spada. In mancanza di questa informazione, mi è venuto in mente un dettaglio: il teste, il signor Covacci, dichiara che l’occhio era ancora sanguinante quando lo ha messo in un sacchetto per portarlo alla polizia. Il sangue dei calamari è azzurro al contatto con l’aria perché contiene rame invece di ferro e difficilmente viene identificato come sangue da chi non è del ramo (e il signor Covacci, dalle sue dichiarazioni, non sembra esserlo). Il sangue in questione doveva quindi essere rosso, e questo significa una sola cosa: la vittima era un pesce spada.
Lisa Signorile, biologa, vive a Londra, dove si occupa di genetica di popolazioni. E’ l’autrice del libro “L’orologiaio miope” e dell’omonimo blog, dedicato alle “creature strane, a volte brutte e poco simpatiche”.
(Immagine di copertina: Florida Fish and Wildlife Conservation Commission)
Ecco un indizio per una probabile soluzione: “Ritrovato su una spiaggia della Florida un occhio gigante. Il triangolo no.” Letta su spinoza.it!!!! hahaha
Pingback: Di chi e’ l’occhio? | L'orologiaio miope
Bellissimo articolo.
L’ ipotesi ventilata in ambito UAAR da alcuni Atei troppo entusiasti “E’ Lui! Quindi è vero che è morto!” è senzaltro da scartare: manca il Triangolo. La mia ipotesi è che sia una colossale bufala: un occhio trovato da un Italiano, in America a Pompano Beach… suvvia, siamo seri.
Aldo Grano,
lo sa che la veste di scettico le dona? Dovrebbe indossarla più spesso.
A me non convince la storia del sangue.
Se sanguinava scarto a priori il calamaro gigante, perchè, al di là del colore del sangue (che basterebbe solo quello), è impossibile che sia arrivato sanguinante fino a riva un animale morto negli abissi oceanici (perchè i calamari giganti vivono li.. a 2000 e + metri di profondità).
A parte che bisognerebbe vedere in che punto è stato preso, magari vicino ad un porto di pescherecci, l’unica ipotesi davvero sensata sarebbe quella del pesce spada, anche se vorrebbe dire che qualcuno dovrebbe aver cavato un occhio ad uno appena pescato da poche ore e buttato via così. E dico poche ore perchè dopo un po’ il sangue si ritira e non ossigena + i tessuti.
Ma proprio a volermi sforzare, perchè a me sa solo di bufala… marina.
Le bufale sono sempre nell’aria, ovviamente, ma le motivazioni addotte sono irragionevoli. Il signore in questione e’ un italo-americano, non un italiano, di quelli di seconda generazione perche’ parla correntemente americano in un’intervista che ho sentito. Pompano Beach e’ un posto vicino alle everglades e la parola in inglese non ha il doppio senso che c’e’ in italiano. L’occhio appartiene ad una bestia marina, e non vedo lo scandalo o l’impossibilita’ in cio’. Va bene essere scettici, ma vedere bufale o losche trame ovunque scade nel patologico.
Quanto al sangue concordo, il mare dovrebbe averlo lavato via ma questi erano gli elementi a disposizione, e comunque pare che fosse “freschissimo”. Pompano beach non e’ UN porto di pescherecci, e’ una spiaggia delle everglades, dove i marlin sono molto coluni. Siamo d’accordo che era un pesce spada e non un calamaro, mi pare, quindi non vedo dov’e’ il problema. No, non pensavo veramente che potesse appartenere a Cthulhu, nel caso sia necessario chiarirlo.
Lisa che ho detto di strano?
Chiariamo il problema: per me è assurdo e impensabile che quell’occhio sia finito li in modo ‘naturale’, ma ce l’ha buttato qualcuno (o l’ha buttato in mare e le onde poi l’hanno portato a riva). E’ assurdo che si sia staccato da solo dall’animale, o dopo chissà quale strana lotta con chissà chi. E ovviamente non centra niente con creature mitologiche. Fine.
Che ho detto di male?
Vega: “Ma proprio a volermi sforzare, perchè a me sa solo di bufala… marina”. La frase non e’ ne’ male, ne’ strana, solo non mi trovava d’accordo, e ho spiegato perche’. Come l’occhio sia arrivato sulla spiaggia non saprei, ne’ mi sento di azzardare ipotesi in mancanza di elementi. E’ possibile che ci sia un intervento umano, ovviamente, ma in mancanza di dati mi limitavo a cercare la vittima del reato e non il movente.
Io continuo a pensare che è un altoparlante incastonato in qualcosa. Una burla insomma. Ho due altoparlanti identici al presunto occhio 😉
Cara Lisa, scherzare è più bello, quando qualcuno Ti piglia sul serio! Comunque il mio primo pensiero è stato proprio sulla Bufala con la B maiuscola, perché Covacci Gino assomiglia troppo al Covaccino delle trattorie di San Frediano. Quando poi ho provato a pronunciare in Inglese Pompano Beach, mi sono detto: e sì… questa l’ hanno organizzata in Oltrarno. La visione dell’ Occhione mi ha fatto subito pensare a… quindi non sono stato nemmeno a far ricerche su Internet e l’ ho messa subito in burla. Certo le coincidenze sono paranormali: un Italo Amerikeno che si chiama proprio Covacci Gino e proprio a Pompano Beach! L’ altra cosa paranormale è che la battuta di EmaG non c’ era, quando ho fatto la mia, sennò l’ avrei fatta diversa! Spiegazioni razionali:
1) Devo andare dall’ Oculista.
2) Il Moderatore l’ aveva oscurata, pensando di offendere i Creduloni e suscitare reazioni violente. Poi, quando ha visto che anche il Portavoce Ufficiale di tutti i Creduloni del Mondo ci scherzava allo stesso modo, l’ ha rimessa, perché EmaG aveva la precedenza.
Tutte le altre spiegazioni vanno segnalate a James Randi: il premio non deve darlo a nessuno, perché non c’è un Autore, ma è un evento Paranormale comunque.
Mi associo ai complimenti di Alessandro, perché la ricerca sugli Occhioni è molto bella.
” se la capsula esterna è cartilaginea è un calamaro, se ossea è un pesce spada.”
In quest’articolo del Guardian si dice che è ossea:
http://www.guardian.co.uk/world/2012/oct/12/mystery-florida-eyeball-swordfish
“There was a bit of bone left on the other side of the eye from where it was taken from the animal.”
Beachcomber, definisce il Guardian il Covacchgino. Pettinatore da spiaggia? Ovvero uno di quelli che rastrellano la spiaggia per tenerla pulita? (Il che sarebbe anche logico, a Ottobre, in Florida. Da noi fanno tutto i bagnini) E se fosse uno di quelli che la rastrellano per trovar soldi e gioielli perduti d’ estate? Magari un viscido figuro con tanto di metal detector protagonista de L’ Amico di Famiglia di Sorrentino? Forse è meglio aspettare il risultato delle Analisi di Laboratorio. Ovviamente, prima, pensavo a Nettuno.
No, mi dispiace, non è credibile nemmeno il laboratorio di Ricerca sui Pesci e sulla Vita Selvaggia: guardate di che si occupano http://www.floridapanthernet.org/ . Sono come i nostri passeggiatori estivi che avvistano pantere nei boschi!
Lisa: a parte che sembra ufficiale sia un pesce spada (http://www.cadoinpiedi.it/2012/10/16/risolto_il_mistero_dellocchio_gigante_e_di_un_pesce_spada.html) io per ‘bufala’ contestavo proprio il fatto che possa essere arrivato da solo via mare in spiaggia, staccandosi dall’animale in maniera naturale. Questa per me è bufala. Credo invece che qualcuno molto + semplicemente abbia preso l’occhio con le proprie mani e l’abbia volontariamente lasciato in spiaggia. E’ l’unica cosa sensata secondo me.
ciao
Vega
Il premio “PAREIDOLIA” a Menichelli immediatamente.
@Vega:”per me è assurdo e impensabile che quell’occhio sia finito li in modo ‘naturale’, ma ce l’ha buttato qualcuno (o l’ha buttato in mare e le onde poi l’hanno portato a riva). E’ assurdo che si sia staccato da solo dall’animale, o dopo chissà quale strana lotta con chissà chi.” Caro Vega, può essere benissimo stato il risultato di un duello tra grandi Pesce-Spada. Esiste una varietà di pesce-spada, il Pesce Moschettiere, la cui manovra preferita, in duello, è questa: finta à gauche, cavazione sulla parata dell’ avversario, colpo nell’ occhio à droite, con enucleazione dell’ occhio dstro. Il quale, volando via, può benissimo essere atterrato sulla spiaggia di Pompano: il Pesce Moschettiere può lanciare l’ occhio dell’ avversario anche a mezzo miglio di distanza!
Aldo: ah ah 🙂 Si sicuramente è come dici tu 🙂
OT: per i webmaster: lo fa solo a me che quando clicco su ‘invia commento’ nonostante abbia scritto il commento mi segnala in rosso ‘This field is required.’ e poi al secondo click il messaggio viene scritto?
No. Lo fa anche a me. Clicco a vuoto su indirizzo web, riclicco su invia commento e lo accetta, almeno quasi tutte le volte.
Ho trovato un’ altra coincidenza paranormale: un occhio simile per grandezza e forma fu ritrovato nel 1951 sulla spiaggia del Lido di Pomposa (FE)! I trovatori furono due pescatori di vongole, su quella spiaggia allora deserta: Eridanio Belin, originario di Codigoro e Calogero Patàca, originario di Sciacca. La mancanza di laboratori specializzati a poca distanza, all’ epoca, portò alla rapida decomposizione e alla sparizione del reperto, di cui rimane solo uno schizzo su carta da pane:
http://www.paginelidi.it/lido-pomposa.html
x Aldo Grano.
In effetti Gino Covacci esiste veramente a Pompano Baech, FL, e il suo nome esteso è Remigio Covacci. Ho vissuto alcuni anni da quelle parti, a pochi km da Pompano Beach, e, come molti, andavo sulla spiaggia quasi tutti i giorni, tempo e lavoro permettendo. Se uno ha la fortuna di poterlo fare… L’oceano porta a riva tanta roba e ti posso assicurare che cose strane sulla spiaggia ne ho viste tante. Specialmente dopo qualche mareggiata o un uragano. Così come ho visto una pantera, credo, che si aggirava ai margini d una stradina, a Sawgrass Mills, al limite delle Everglades con il cosiddetto “mondo civile”. Era un gattone alto una sessantina di cm. (un po’ troppo anche per un gatto americano ipernutrito).
Sono molto, ma molto scettico, alla Odifreddi per intenderci, per cui non credo a cose strane e la soluzione più semplice per me è quasi sempre quella più ovvia, per cui non scomodo cose fantastiche, e credo che non si tratti di una burla, ma, appunto di un grosso calamaro o un grosso pesce.
Comunque quella del pesce moschettiere mi sembra troppo arzigogolata. Secondo me c’è un’altra spiegazione, più scientifica forse: visto che lì vicino c’è il museo dei cartoni animati può essere che l’occhio sia schizzato via a un cartoon che aveva strabuzzato dopo aver visto Jessica Rabbit
Risolto il mistero! Mi ero decisamente sbagliato, ma non è che Voi ci siate andati molto vicino: è l’ occhio di Polifemo, un allevatore Siciliano di Aci Catena, appartenente ad una Etnia caratterizzata da alta statura e da un solo occhio, molto grande e azzurro, in mezzo alla fronte. L’ occhio gli fu strappato, pare con un palo, durante uno scontro con un gruppo di immigrati clandestini, sbarcati nottetempo, che aveva sorpreso a tentare di rubargli le pecore. Ha confessato Nessuno, detto Odisseo, che all’ epoca (poco dopo la fine del Primo Conflitto Greco-Turco) era a capo di una organizzazione di scafisti dediti al trasporto di mano d’ opera clandestina. Solo agli inizi di questo secolo Polifemo ha ottenuto la pensione di invalidità, grazie all’ interessamento dell’ Unesco, che nel 2000 ha dichiarato la sua Etnia Patrimonio dell’ Umanità. Per fortuna l’ Etnia di Polifemo è molto longeva. Quanto a Nessuno, il reato è caduto in prescrizione. Polifemo si è lamentato coi giornalisti perché l’ ASL di Catania, a seguito dei noti tagli alla Sanità, gli manda continuamente visite fiscali per verificare che non si tratti di un falso invalido. Il luogo dello scontro, diventato meta turistica, è qui:
Mi hai preceduto. Avevo pensato anche io all’occhio di Polifemo. Ma come avrà fatto a finire in Florida? Secondo me è stato teletrasportato nello spazio e nel tempo. Qui c’è lo zampino degli UFO o di qualche tecnologia di Atlantide, visto che si dice che fosse alle Bahamas. Ecco, questa deve essere la soluzione! In un sol colpo abbiamo risolto due misteri, anzi tre: Atlantide, occhio e verità storica dell’Odissea!! 😉
Credo che risulti evidente come l’occhio sia contenuto in un elemento osseo…
Ma a parte questo quello di cui nessuno ha parlato e’ quale doveva essere la dimensione del marlin vista l’ampiezza del globo oculare, e per pura curiosita’, se queste dimensioni sono piu’ o meno comuni.
Saluti,
Caro Fabrizio, almeno per l’ istituto che lo sta analizzando, le dimensioni sono compatibili con quelle di un grosso Swordfish: http://myfwc.com/news/news-releases/2012/october/15/eyeball/
Certo che son passati 2 mesi e la rispsoat del DNA non la pubblicano ancora!