Il circlemaker che non ti aspetti
La stagione dei cerchi nel grano 2012 ormai è terminata. Vi raccontiamo quello che, secondo noi, è stato il crop circle più sorprendente – e anomalo – di tutto l’anno.
Yoji Ookata è un fotografo giapponese, specializzato in immagini subacquee. Scoprì il mondo sottomarino quando frequentava le scuole superiori, trasformando la sua passione in lavoro all’età di 39 anni. Ma in cinquant’anni di immersioni non aveva mai visto una cosa come quella che gli apparve al largo dell’isola Amami Oshima, a una profondità di circa 25 metri, nel maggio del 2007: uno strano cerchio perfettamente scavato nella sabbia, formato da più strutture concentriche, della larghezza di quasi due metri.
La formazione, per certi versi simile a un cerchio nel grano, era stata subito battezzata “mystery circle”. Ma al posto di gridare “all’Ufo all’Ufo”, Ookata ha provato a risolvere il mistero. E quest’anno ci è finalmente riuscito.
Insieme a una troupe televisiva dell’NHK è tornato sul posto, scoprendo altri cerchi sottomarini e filmando il momento della formazione di uno di questi. La soluzione del mistero è andata in onda il 9 settembre in una puntata speciale del programma di divulgazione scientifica “Darwin has come!“.
Niente UFO o astronavi sottomarine, ma qualcosa di altrettanto sorprendente: il circlemaker era un pesce palla. Nelle riprese di Ookata si vede infatti l’animale stendersi sul fondale e imprimere più e più volte la forma del suo corpo nella sabbia, per poi decorare il cerchio con conchiglie trasportate sul posto, rotte con la coda e infine sparpagliate in tutta la formazione.
Un lavoro che ha richiesto quasi sei giorni di lavoro, e fatto con un preciso scopo: trovare una compagna. Gli zoologi che facevano parte della spedizione hanno notato come le femmine di pesce palla fossero attirate dai cerchi: maggiore la complessità delle formazioni, maggiori la probabilità di accoppiamento.
Imprimere queste complesse strutture sul fondale potrebbe inoltre costituire una strategia evolutiva: le femmine di pesce palla depongono le uova fecondate al centro dei cerchi, e il sistema di creste e canali creato con la sabbia servirebbe a proteggerle dalle correnti marine. Anche le conchiglie rotte e sparpagliate nella formazione avrebbero una funzione: non semplici decorazioni, ma cibo per i nascituri.
E’ una bella Storia e voglio credere che sia vera. Per me, Credulone, non c’è nulla di strano che un animale sia artista, tra l’ altro ne ho visti, sia domestici che selvatici, darsi alla pittura, alla scultura, alla danza senza apparente scopo riproduttivo. Il problema, semmai, è per i Darwinisti più riduzionisti spiegare a cosa serva l’ Arte e come sia entrata nella catena evolutiva. Ma se dovessi valutare le foto linkate da Scettico, non vedo prove di quanto affermato. Dov’è il filmato che ritrae il Pesce Picasso?
A cosa serve l’ Arte…
Parlando in generale, quello di voler cercare per forza una spiegazione a tutte le “scelte” evolutive e` secondo me un errore: credo di poter dire che i comportamenti si affermano se sono utili, se sono “neutri” o in molti casi anche se non sono molto dannosi.
Ma nel caso dell’arte si tratta di un comportamento cosi` legato sia alla percezione spaziale che ai rapporti sociali che non e` difficile immaginare il perche’ si sia affermato e quale sia la sua “utilita`”.
Gli ufologi briatannici gettano la spugna:” LA FUORI NON C’E’ E.T.”
Eh, sì, caro Luk: I Crop Circles terrestri, quelli non fatti dai Circlemakers del CICAP per pigliaringiro i Creduloni, vengono fatti da animali terrestri: Mucche Palla, Orsi Palloni, Cavalli Balls, ecc.
Una prova inconfutabile Aldo ce l’avrei. Su QUERY NUMERO 9. Nei MYSTERI DI TUPINAMBA oltre mucche palla,orsi palloni. Hanno beccato Joe Criceto alle prese con cerchi nel grano. E se l’ho letto su QUERY vuol dire che e’ vero punto.