I segnalibri 19: latte, biofisica informazionale, bufale e denunce
– Il chimico Dario Bressanini prova a sfatare sul blog Scienza in cucina un diffuso mito alimentare: è vero che consumare latte è innaturale? E perché alcune persone lo digeriscono, mentre altre no?
– Sylvie Coyaud è stata indagata per diffamazione dopo aver pubblicato un post sul suo blog, Ocasapiens, ospitato da Repubblica. Argomento del contendere questo articolo sui risvolti di “Piezopoli”. A chi ha cercato di informare il pubblico su una vicenda poco chiara va, ovviamente, tutta la solidarietà di Query.
– Un istruttivo grafico del New England Journal of Medicine sull’introduzione del vaccino contro i rotavirus in Messico, per toccare con mano che spesso vaccinare significa salvare delle vite.
– Laura Bonaventura illustra un disegno di legge sul finanziamento della “biofisica informazionale” che costerebbe circa 5,7 milioni di euro.
– Segnaliamo, infine, due ottime indagini del “detective antibufala” Paolo Attivissimo: la prima sugli elastici per capelli ricavati da preservativi usati, la seconda sulle mammografie e il cancro alla tiroide.
Mi pregio farvi sapere che il blog sul quale scrive Sylvie Coyaud non è di “Repubblica” bensì suo (di S.C.) personale, stando a quanto ella stessa dichiara (salvo errori).
S. Rutiliano
Per quanto riguarda la simpatica Sylvie, evidentemente l’ e-cat non viene mai da solo. Nel mio piccolo, avendo lavorato per 10 anni in un settore, i Pacemakers, dominato dagli Americani, ho potuto toccare con mano quanti inventori geniali ed entusiasti, ma sfortunati, abbia l’ Italia.
Quanto all’ istruttivo grafico, di istruttivo c’è anche il fatto che i grafici vanno poi studiati, sennò son tutti belli e grossi e lunghi. Leggendo l’ articolo per intero, si scopre che 1) I dati non sono tali da mettere la parola fine e gli studi vanno proseguiti, prima di obbligare tutti i bambini del Mondo a vaccinarsi nel primo anno di età contro il rotavirus 2) la mortalità è inferiore a 2 bambini su diecimila )in Messico) se non si vaccinano, e diventa di uno su diecimila se si vaccinano. Per carità, anche un solo bambino morto in meno su un milione fa la differenza, però le mamme mi perdonino se dico che non ci cambia la vita. Se poi lo vogliamo introdurre nell’ ormai annosa diatriba tra adoratori dei vaccini e terroristi antivaccini, continuo a dire che sarebbe meglio evitare posizioni estreme e guardare il rapporto costo/beneficio, vaccino per vaccino. La Poliomielite ed il Vaiuolo sono stati una grande vittoria dei vaccini. Ai giorni nostri ci vorrebbe una grande vittoria contro l’ Alzheimer.
Sir Rutiliano, grazie per la precisazione. Abbiamo corretto il testo.