Olonomico
Quando si incomincia a leggere fantascienza da giovani si imparano un mucchio di cose, esempio lampante la straordinaria Antologia scolastica (Where do we go from here?, 1971), curata da Isaac Asimov con il dichiarato intento di verificare la fondatezza dei principi scientifici che stavano alla base dei racconti.
E quante parole nuove in quelle storie straordinarie, che obbligavano a tenere a portata di mano un dizionario: tesseratto, iperspazio, tensione superficiale, anomalia gravitazionale, tachione, clone, insomma tanti termini trovati per la prima volta tra le pagine dei romanzi di fantascienza.
Nonostante il passare del tempo capita ancora di trovare parole sconosciute, anche se Internet può sostituire il vecchio dizionario: è il caso di Olonomico, l’ultimo romanzo di Sandro Battisti. Il termine olonomico è riferito ai gradi di libertà di un sistema robotico (ma non solo), cioè quante direzione può controllare il nostro soggetto.
Per dirla alla Francesco De Gregori, la locomotiva ha la strada segnata, mentre il bufalo può scartare di lato e cadere, quindi il bufalo ha un maggior grado di libertà, il che non sempre è un vantaggio. Una lezione che l’imperatore Totka_II, il potentissimo alieno guida e sovrano assoluto di un impero che domina il tempo e lo spazio, imparerà a sue spese.
L’umanità è passata allo stadio postumano, ma le antiche leggi che governano le civiltà non sono per questo passate di moda, dopo un periodo di espansione è iniziata la crisi. Solo sotto la guida ferrea degli Imperatori Alieni sono tornati gli antichi fasti. Ora, visto dall’esterno, l’Impero Connettivo è un monolite granitico e colossale. Le sue legioni sono invincibili, la volontà di potere indeflettibile, le sue guerre rapide e vittoriose, la sua popolazione postumana sterminata. Tuttavia ci sono elementi di debolezza, sebbene Totka_II governi con pugno fermo e il suo funzionario Sillax lo coadiuvi egregiamente, il resto della sua corte non è all’altezza, e alla prima difficoltà dimostrerà tutta la sua pochezza.
Peggio ancora all’esterno dell’Impero ci sono forze che sfuggono al controllo di Totka_II, e contrappongono alla sua pretesa di controllo totale uno sfuggente individualismo. Privato dell’appoggio del suo fedele consigliere, l’imperatore si scoprirà indebolito, e dovrà impegnarsi personalmente per risolvere una situazione difficile. Servendosi di Lycia e Storm, due giovani postumani, un misterioso avversario cerca di ostacolare i piani di Totka_II con una tattica subdola ma efficace. Si preannuncia un conflitto in grado di minacciare l’esistenza stessa dell’Impero.
A volte la fantascienza è una deliziosa miscela di nuovo e antico, un vecchio tema mescolato a una nuova idea danno origine a un romanzo dal sapore originale. E che un impero stellare costruito sul modello dell’impero romano abbia radici profonde è indubbio. L’esempio più famoso è quello presentato sempre da Isaac Asimov nella sua trilogia galattica. Cuore di un corpus narrativo corposo e mutevole, la trilogia prospetta un impero che dalla capitale Trantor si estende su tutta la galassia, i richiami all’antica Roma sono espliciti, basti ricordare il proverbio “Tutte le strade portano a Trantor”.
Nemmeno l’Impero Connettivo immaginato da Battisti nasconde il modello di provenienza, ma la sua peculiarità emerge con forza. Le sue strade non portano in un posto solo, e spesso non portano da nessuna parte, se non tra le grinfie di Totka_II. La storia procede in una serie di sequenze dapprima scollegate che si riuniscono mentre la vicenda si sviluppa, intrecciando le storie di Lycia e Storm con quelle dell’imperatore e di Sillax, ma anche con un “terzo incomodo” dai fini oscuri.
Lo stile fluido e il continuo alternarsi delle varie scene rende la lettura scorrevole, ma Olonomico non è un romanzo facile, per apprezzarne appieno i cambi di scena e le visioni oniriche occorrono una minima esperienza fantascientifica e una lettura attenta, peraltro ampiamente ripagate dalle sensazioni che scaturiscono dalle pagine.
Il romanzo fa parte di una immaginaria “storia futura” che Battisti, scrittore che da tempo ha raggiunto la maturità artistica, sta componendo da diverso tempo, questo costituisce forse il maggior limite di Olonomico, infatti il finale non è conclusivo, restando quasi sospeso.
Il lato positivo è che ci sono i presupposti per un nuovo romanzo che ci racconti altre storie dell’Impero Connettivo, del suo imperatore alieno e del misterioso avversario.
Giampaolo Rai
Sandro Battisti, Olonomico (2012) – FANTASCIENZA – CiEsse Edizioni – Silver – 2012 – pagine 176 – prezzo 15,00 euro o in ebook 5 euro (sito CiEsse Edizioni)