Dal mondo

Attenti a quel pesce!

Dopo il candirù, ecco il nuovo, mostruoso pesce che minaccia i gioielli di famiglia di bagnanti e pescatori, il pacu, detto anche “pesce mangia-testicoli”.

Questa leggenda metropolitana dell’ultim’ora nasce da una serie di coincidenze fortuite, cominciate con l’introduzione in Papua Nuova Guinea di questo parente vegetariano dei piranha amazzonici. Il prelievo eccessivo di pesci aveva infatti impoverito i fiumi dell’isola e le autorità pensarono di introdurre questo pesce alloctono, che cresce sino a diventare di grosse dimensioni. Dopo pochi anni ci si accorse che l’introduzione aveva aggravato i danni ecologici piuttosto che risolverli e cominciarono le lamentele, che arrivarono al culmine quando arrivò ai giornali la storia, mai confermata e sulla quale non ci sono rapporti medici, che due pescatori sarebbero morti per dissanguamento dopo che il pesce aveva strappato via a morsi i loro testicoli.

L’ispirazione per questa storia potrebbe derivare dal fatto che i pacu si cibano di frutta e anche di noci, “nuts” in inglese, che è una parola slang che indica, appunto, le gonadi maschili. L’apparato masticatorio di questi timidi pesci, certamente formidabile, è specializzato nella masticazione di bacche e frutti duri caduti in acqua dagli alberi, piuttosto che nell’azzannare di parti molli ancora attaccate al loro proprietario. Ciò non toglie che i pacu possano mordere per difesa, e infatti sono bravissimi a spezzare le lenze dei pescatori, ma sicuramente il loro comportamento non è stato modellato dall’evoluzione per predare zone specifiche del corpo umano.

La terza coincidenza è una dichiarazione infelice di Peter Møller, un ricercatore dell’università di Copenaghen, dopo che un pacu è stato ritrovato nel braccio di mare che separa la Svezia dalla Danimarca. Il ricercatore avrebbe infatti consigliato ai bagnanti uomini, tramite i media, di indossare il costume da bagno e stare attenti alle loro parti intime in caso ci fossero altri pacu, ispirandosi al supposto incidente in Nuova Guinea. Sfortunatamente gli scandinavi non sono noti per il loro senso dell’umorismo e hanno preso le parole dell’esperto sul serio.

Ciò che più sorprende, in realtà, è che un pesce tropicale di acqua dolce sia sopravvissuto nel freddo Mar Baltico, in condizioni completamente diverse da quelle in cui si è evoluto, e certamente ci si chiede che cosa abbia mangiato in questo frattempo.

42 pensieri riguardo “Attenti a quel pesce!

  • Ma siamo poi sicuri, testicoli o non testicoli, che nelle acque danesi sia stato veramente avvistato o pescato un pacu? O non era solo un pesce ad esso esteticamente simile?
    Saluti,
    Mauro.

    Rispondi
  • Beh, vero o falso, ho tirato fuori dal cassetto la vecchia “conchiglia” che indossavo alle manifestazioni del 68 (utile a parare certi calci) e faccio il bagno solo con quella. Basta avere i larghi costumi a bragone tanto di moda, perche’ non si noti. La uso non solo al mare, ma anche nel lago (ci sono certi pesci siluro…). Non si sa mai.

    Rispondi
  • commento cancellato su richiesta dell’autore

    Rispondi
  • A parte il solito Aldo Grano (che non vale neanche la pena di commentare) ogni tanto se ne aggiungono di nuovi.
     
    X pagheca:
     
    “Nel suo articolo lei sembra affermare che il pacu non esiste, o che il ritrovamento stesso sia una bufala”
    No, non dice nulla del genere. Può sembrare così ad un dislessico, o ad un alfabeta, o più semplicemente a qualcuno che dell’articolo ha letto solo il titolo.
     
    “Sono un ricercatore da oltre 30 anni.”
    E che cosa ricerca da oltre 30 anni? Un lavoro?
     
    “La parte “bufala” potrebbe essere piuttosto, quella del morso ai testicoli”
    “risale a storie raccontate da alcuni pescatori di Papua New Guinea. Ne sentii parlare anche in Australia.”
    “Potrebbe essere accaduto”
    Qui più che dire che protrebbe essere una bufuala sta sostenendo in modo malamente velato che potrebbe NON essere una bufala.
     
    “Potrebbe essere accaduto”
    No si rassegni, non è mai avvenuto. Se è convinto del contrario mi porti un solo caso documeto.
     
    “ma questo non significa che questo pesce si dedichi ai testicoli umani piú di una qualsiasi altra specie o più che a qualsiasi altra parte del corpo… sporgente ”
    Si tratta di un pesce vegetariano, non si dedica a nessuna parte del corpo.
    Può mordere per difendersi, ma i testicoli non sono una parte sporgente, sono nascosti fra le gambe.
    Si può affermare che i genitali sono ragionevolmente la parte del corpo meno esposta del nostro corpo ( Se la natura li ha messi propio in quella posizione aveva i suoi buoni motivi. )
    “Stiamo attenti a non creare bufale quando non ci sono”
    “Non é d’altra parte la prima volta che questo pesce viene ritrovato in Europa.”
    “Questa é la nota emessa dal Museo, collegato all’Università di Københaven. ”
    ATTENZIONE!!! TUTTO VERO!!! GLI ESPERTI CONFERMANO!!! NOUTATE CON IL PARAPALLE COME ALDO GRANO!!!
     
    “Mi interesso per diletto di sbufalamento”
    Si vedono i risultati…
     
    “dubito” ” potrebbe” “a quanto pare ” “Ne sentii parlare” “Potrebbe” “Ma di questo non sono sicuro”
    Questo non è il linguaggio di uno sbufalatore ma di un fuffaro.

    Rispondi
  • @Astaroth: fa’ come Ti pare, siamo in Democrazia, ma io mai piu’ entrero’ in acqua senza la mia conchiglia da boxe in duralluminio! E anche prima di immergermi nella vasca da bagno, guardero’ ben bene quello che esce dal rubinetto. Ma se Ti capitasse (Dio non voglia!) di subire dolorose mutilazioni, non venire poi a lamentarTi con me: io Te l’ avevo detto!.

    Rispondi
  • @Pagheca (ma un nickmeno buffo non Ti aiuterebbe a essere preso piu’ sul serio? Non mi riferisco ad Astaroth, ovviamente, quello e’ irrecuperabile). Scherzi a parte, grazie per le Tue precisazioni. Ci sono notizie cosi’ strane e buffe da essere ritenute bufale a prescindere, anche dai Creduloni come me. Tu ci hai ricordato che ogni notizia va verificata e studiata, con pazienza e senza pregiudizi avventati.

    Rispondi
  • commento cancellato su richiesta dell’autore

    Rispondi
  • @Astaroth
    Non prendertela se te lo dico, però forse dare del “fuffaro” a una persona non è il modo migliore per spiegargli perché non siamo d’accordo con lui, non credi?
     
    @Pagheca
    In realtà l’articolo non afferma che l’esistenza del pacu sia un’invenzione (figuriamoci!), e nemmeno che il ritrovamento di un pesce pacu in Svezia sia impossibile. La dicitura “bufala” era riferita alla sua predilizione per i testicoli umani, che è stata il “leitmotiv” di quasi tutti gli articoli giornalistici sull’argomento. L’articolo di Lisa secondo me è interessante, perché spiega come si potrebbe essere creata questa nomea. Poi sono d’accordo con il principio di base, e cioè quello di non creare bufale quando non ci sono: è un rischio che in effetti a volte c’è, e bisogna starci un po’ attenti. In ogni caso grazie per la precisazioni, ogni particolare aggiuntivo che serva a delineare meglio i contorni della vicenda è sicuramente gradito.

    Rispondi
  • commento cancellato su richiesta dell’autore

    Rispondi
  • @Pagheca
    Mah, forse è eccessivo dire che quella di Møller fosse sicuramente una battuta, ma in assenza di ulteriori precisazioni mi sembra un’ipotesi abbastanza plausibile. Ad ogni modo questo non cambia il fatto che l’attrazione dei pacu verso i genitali maschili sia infondata. Come forse avrà visto, Kristian Sørensen del Randers Regnskov tropical zoo ha dimostrato che è possibile nuotare in una vasca di pacu con del sangue di maiale nelle tasche del costume senza il minimo problema. Le uniche notizie di pescatori uccisi da pacu sono state raccolte dalla trasmissione River Monster, una serie che non brilla per attendibilità scientifica, e anche in quel caso non si va oltre i sentito dire. Insomma, mi sembra davvero che la storia dei pacu azzanna-testicoli abbia tutte le caratteristiche di una leggenda metropolitana piuttosto che di un pericolo reale.
    In ogni caso, spero ci farà sapere se Peter Møller le risponde…

    Rispondi
  • commento cancellato su richiesta dell’autore

    Rispondi
  • @Signor Pagheca, che scrive coraggiosamente sotto uno pseudonimo. Lei ha prima commentato senza neanche degnarsi di leggere il mio articolo, come si evince dalla mancata correlazione tra il mio articolo e la sua risposta. Ha commentato accusandomi di aver scritto fesserie, partendo da un presupposto a priori che tali dovevano essere. Conclude anche con uno splendido, autoreferenziale “Stiamo attenti a non creare bufale quando non ci sono: un conto é non avere (abbastanza) informazioni da decidere, un altro é segnalare in base ad informazioni precise che qualcosa é inventato di sana pianta”.
    Ora si sta divertendo a mettermi in bocca cose che io non ho mai scritto. come la parola “bufala”, dice che ho scritto solo le mie personali opinioni e non fatti documentati, dice di aver parlato coi ricercatori danesi e poi si contraddice, fa il processo alle intenzioni su quello che loro volevano dire e io volevo scrivere…
    La invito caldamente a rileggere l’articolo, forse le potra’ chiarire alcune idee. Apprezzerei inoltre se volesse anche lei parlare di fatti circostanziati, anziche’ inventarsi cose che io o altri non abbiamo detto.

    Rispondi
  • Io ho visto un documentario dove a parlare era un nativo, vittima del pesce in questione. Non era morto dissanguato, ma aveva rischiato la vita ed era finito in ospedale. Di certo non si è più immerso nelle acque, dopo la vicenda. Non si tratta di “fuffa”, ma di fatti reali. Quest’uomo non era a conoscenza del pacu, né sapeva che l’animale era stato introdotto in quelle acque ed aveva una buona conoscenza della fauna del posto, essendo pescatore professionista.

    Rispondi
  • commento cancellato su richiesta dell’autore

    Rispondi
  • Andiamo per ordine:
    Faber:

    “1. è uno scienziato”
    Come si chiama?

    “2. lavora in un centro di altissimo livello”
    Quale? In che ramo? Con che roulo?

    “3. interviene spesso nel blog dello sbufalatore per antonomasia, di solito in modo ottimo”
    Me ne vengono in mente almeno una decina, quale sbufalatore? Quale blog?

    “4. basterebbe fare 1+1 con Internet per saperne nome, faccia, professione, eccetera (e magari vergognarsi un po’).”
    Un bel paio di pacu…
    Cercando su internet risulta (e non facilmente) solo un blog anonimo sconosciuto e fermo da più di un anno. E chi mi garantisce che questo “Pagheca” e quel “Pagheca” siano la stessa persona? Di gente che milllanta titoli di studio per dare autorevolezza alle propie opinioni su internet è pieno.
    E anche se è uno scienziato? Non posso prenderlo in giro se dice qualcosa che ritengo ridicolo? Sono legittimato a farlo solo con Grano?
    Con la tua logica se fossi anchio un ricercatore dovresti vergognarti anche tu? Se ho un titolo di studio importante e un lavoro prestigioso sono autorizato a dire corbellerie in argomenti di non mia pertinenza?

    Rispondi
  • X Sofia:
    “forse dare del “fuffaro” a una persona non è il modo migliore per spiegargli perché non siamo d’accordo con lui, non credi?”
     
    Non gli ho dato del fuffaro, gli ho detto che usa lo stesso linguaggio dei fuffari. Questo è un fatto.
    E no. Io amo dire le cose alla gente nel peggiore dei modi possibili. Pura questione di stile, tu fai come ti pare.

    Rispondi
  • X Pagheca:
    “In mancanza di prove”
    “non si può escludere che episodi del genere siano realmente accaduti, ed è meglio evitare spiacevoli incidenti”
     
    Dopo una simile corbelleria dovresi starmene buono?
    Hanno trovato anche dei piranha vicino a Grosseto nel 2009, anzi penso che abbiano trovato quasi qualunque specie animale conosciuta un pò dove vuoi tu.
    Allora cosa facciamo? In mancanza di prove per prudenza è meglio uscire di casa in armatura? Potrei trovarmi davanti la famosa pantera napoletana? Devo portarmi un sacchettino con l’antidoto per il veleno del serpente corallo? Un fucile calibro .338 in caso mi sbarasse la strada un rinoceronte inferocito?
     
    Si tratta di un innoquo pesce vegetariano, la sua predilezione per i testicoli è basata solo sulla stupidità umana ( qualcuno ha qualche prova verificabile che dice il contrario? ), La sua diffusione in europa è risibile ( quanti ne hanno trovati? Milioni? Migliaia? Uno? ), la probabilità di incapparci facendo il bagno è dello stesso ordine di grandezza di quella di venire colpiti da un meteorite e vincere al superenalotto contemporaneamente, e ci dobbiamo preoccupare?
     
    E soprattutto perchè al posto di provare a contattare il prof. Møller qualcuno non sente l’illuminante opinione del grande capo Estiqaatsi?

    Rispondi
  • Pagheca:
    “Ma è appunto attraverso informazioni documentate come quella che riporta lei che si arriva a dire se una cosa è vera o no, non attraverso le nostre personali opinioni (che appunto restano opinioni). Fino ad allora, definire una notizia una bufala è altrettanto scorretto come dichiararla vera. Una bufala è una notizia incontrovertibilmente – almeno entro limiti ragionevoli – falsa.”
     
    Come fà uno scienziato a peccare cosi clamorosamente sui principi ementari?
    Le prove servono per dimostrare che qualcosa esiste, non il contrario.
     
    Quale prova ha, per esempio, per affermare in modo scientifico che io non sia l’incarnazione del diavolo in terra? O che i Compsognathus sono realmente estinti? Non ci sono prove che dimostrano che questi fatti sono reali, ma neanche che non lo sono.
    In questi casi è sensato addottare la spiegazione che “appare ragionevolmente vera senza ricercare un’inutile complicazione aggiungendovi degli elementi causali ulteriori”. (cit.)

    Rispondi
  • Pagheca:
    “p.s. Ad Astaroth consiglio di indossare una cuffia oltre al costume da bagno se dovesse ritrovarsi a fare il bagno in quel braccio di mare. Vista la sua arroganza e maleducazione, il Pacu potrebbe rimanere confuso e morderle le orecchie.”
    Ricapitoliamo:
    Fin ora nei suoi commenti lei ha:
     
    – Cercato di usare il principio di autorità;- Rovesciato completamente il significato il principio della falsificabilità di Potter;
    – Usato un linguaggio vago (“potrebbe”, “pare”, “ne sentii parlare”);
    – Attaccato verbalemnte ( anche se in modo fintamente velato ed estremamente viscido ), prima l’autotrice dell’ articolo, poi me;
    – Non ha fornito prove;
     
    E per concludere in belleza, l’argomentazione in risposta al mio commento è stato un bell’ insulto.
     
    Se vuole darmi del maleducato arrogante ( qualità delle quali sono orgoglione ), dovrebbe evitare di definirmi una testa di c…o subito dopo, se no non si distingue più chi è il vero maleducato arrogante ( e io desidero detenere il primato  ) .
     

    Rispondi
  • Astar, quando sei arrabbiato fai più errori di battitura. E’ una prova scientifica del fatto che Ti conviene star calmo. del resto, lo so per esperienza personale, fidaTi.

    Rispondi
  • commento cancellato su richiesta dell’autore

    Rispondi
  • commento cancellato su richiesta dell’autore

    Rispondi
  • commento cancellato su richiesta dell’autore

    Rispondi
  • Lisa,

    garantisco io per “Pagheca”, che scrive sotto pseudonimo non per codardia, ma per deontologia: per tenere la propria vita professionale — legata in modo profondo alla scienza — separata da quella ricreativa e online.

    Lo conosco bene ed è l’ultima persona sulla Terra che chiamerei “fuffaro”. A prescindere dalle sue informazioni sul caso specifico, di certo non si merita la risposta sferzante che hai dato alle sue critiche.

    So che chi come noi si occupa di sbufalamenti ha spesso il grilletto facile perché viene attaccato e criticato quotidianamente, ma ti invito a riconsiderare la tua risposta e a valutare se integrare nell’articolo le indicazioni di Pagheca. Se il tuo articolo è stato frainteso da una persona come lui (e non perché non lo ha letto bene), può darsi che lo sia da altri. E a noi serve fare chiarezza, non instillare astio in chi in buona fede ci vuole dare una mano.

    Ciao da Paolo.

    Rispondi
  • Paolo, il fatto che tu garantisca per un anonimo, e che ti debba credere per il principio d’autorità, è esattamente il genere di cose che il CICAP dovrebbe combattere, no? L’articolo è corretto e chiaro, a mio modo di vedere. Se non lo è dal tuo punto di vista, dillo, e spiega perché. Se non lo è, invece, dal punto di vista di tuo cuggino, e tu garantisci per lui, beh, non sei meglio di quelli che sputtani.

    Rispondi
  • Danilo,

    ” il fatto che tu garantisca per un anonimo”

    E’ anonimo per te, non per me 🙂

    Io so chi è e ci conosciamo da tempo.

    “ti debba credere per il principio d’autorità”

    Forse confondi il principio di autorità (“questa notizia è vera perché lo dice Ada e ci devi credere ciecamente”) con la reputazione sociale (“Ada è ritenuta affidabile da Gino; so che Gino solitamente valuta bene le persone, per cui vale la pena che io ascolti cosa dice Ada; ma comunque verificherò i fatti, senza credere ciecamente a nessuno”) .

    “L’articolo è corretto e chiaro, a mio modo di vedere. Se non lo è dal tuo punto di vista, dillo, e spiega perché”

    Non ho detto che l’articolo non è chiaro _per me_. Ho detto che se è stato frainteso da una persona come Pagheca, può darsi che altri lo fraintendano.

    Il punto principale di fraintendimento possibile sembra essere la frase conclusiva: “Ciò che più sorprende, in realtà, è che un pesce tropicale di acqua dolce sia sopravvissuto nel freddo Mar Baltico.” Può essere interpretata come una dichiarazione di dubbio sulla veridicità del ritrovamento. In realtà è chiaro da una frase precedente (“un pacu è stato ritrovato nel braccio di mare che separa la Svezia dalla Danimarca” — modo verbale di certezza, non di dubbio) che non è una perplessità ma una sorpresa.

    Rispondi
  • commento cancellato su richiesta dell’autore

    Rispondi
  • Molto semplicemente, Pagheca ha commentato ripetutamente in un tono aggressivo e sprezzante, mi ha accusata di diffondere bufale e tutto questo solo perche’ non ha letto o non e’ riuscito a capire i termini (elementari) dell’articolo. Quando poi gli e’ stato fatto notare il fraintendimento, anziche’ scusarsi ha usato toni arroganti.
     
    Il signor Pagheca scrive, nel corso del tempo in piu’ commenti:
    “Stiamo attenti a non creare bufale quando non ci sono: un conto é non avere (abbastanza) informazioni da decidere, un altro é segnalare in base ad informazioni precise che qualcosa é inventato di sana pianta.”
    “definire una notizia una bufala è altrettanto scorretto come dichiararla vera.”
    “Dire “Questa leggenda metropolitana dell’ultim’ora nasce da una serie di coincidenze fortuite, ”, liquidando il tutto prima ancora di fornire le prove è secondo me altrettanto ingiusto quanto darle ovviamente per scontate. E’ il metodo, basato sul riportare informazioni senza evidenze, prove, che rende una notizia una bufala”
    “io ci sarei andato piano e avrei pesato le parole con maggiore attenzione. Altrimenti si rischia di cadere nello stesso errore metodologico dei “fuffari”. Il problema non sono i contenuti ma il metodo.”
    “se si vuole evitare la diffusione di bufale non basta esprimere impressioni”

    In pratica, avendo equivocato il primo rigo del mio articolo, non avendo letto il resto e continuando pervicacemente a commentare senza aver letto l’articolo, questo signore sostiene, nell’ordine, che sono una bufalara, scorretta, ingiusta, superficiale, fuffara, e che scrivo solo le mie impressioni personali. Lungi dallo scusarsi per tutta questa serie di infamie, quando gli si fa notare che forse dovrebbe andare a rileggersi l’articolo commenta: “Non ho parole. E questo sarebbe il modo di replicare all’intervento, educato di un lettore (se lo rilegga) che la critica? E questo sarebbe fare scienza?” “Ma come si permette” (qui manca un “lei non sa chi sono io”) “Impari l’educazione comunque. Con l’arroganza non si va da nessuna parte. L’avere ragione o meno non c’entra niente”
    Tutte queste perle, naturalmente, dietro l’anonimato di un nickname. Non un modo di difendere la privacy, ma il modo piu’ semplice per insultare senza “sporcare” il proprio nome. Io scrivo con nome e cognome e mi assumo la responsabilita’ di quello che scrivo. Non ho particolari simpatie per chi si nasconde dietro un nick, soprattutto quando poi gli si applicano su principi di autorita’ che non dovrebbero essere abbinati all’uso di un nickname, come il sottolineare la sua professione o il coinvolgere “l’amico grosso” che, presentandosi invece con nome e cognome, interviene a garantire per lui.
    Se il Signor Pagheca non vuole leggere quello che scrivo perche’ si ritiene offeso e’ liberissimo di non farlo. Ma se non vuole leggere quello che scrivo sarebbe anche pregato di non commentare con toni aggressivi relativamente a cose che lui non ha letto e io non ho scritto.
    Si Faber, ha fatto bene a citare quel mio post, ma stiamo attenti a capire a chi si applica cosa.
     

    Rispondi
  • Lite non certo rara tra persone che studiano e, sostanzialmente, la pensano allo stesso modo. Le cause sono principalmente due, il malinteso e la permalosità. Facile arrivare al tradizionale: “Lei non sa chi sono Io”. Chi di natura è Scettico e ha una mentalità critica dovrebbe sapere che se fa qualcosa attirerà più critiche di quante mosche attiri un metro quadrato di carta moschicida. E dovrebbe anche sapere che le critiche ci inducono alla difesa e alla controffensiva. Ergo sarebbe meglio riflettere: prima di criticare, cerchiamo di capire se chi abbiamo di fronte, in fondo, dice le stesse cose che diciamo noi e cerchiamo un approccio rotondeggiante, non appuntito. E prima di reagire a una critica, riflettiamo e cerchiamo di capire perché siamo stati criticati, a volte la critica è utile. Auspico che Pagheca voglia ripensarci e,ogni tanto, contribuire con la sua esperienza e che il CICAP sia un po’ più accogliente, in modo da raggiungere subito i 2000 Soci obiettivo del Fondatore e in tempi brevi, magari, i 20.000

    Rispondi
  • commento cancellato su richiesta dell’autore

    Rispondi
  • commento cancellato su richiesta dell’autore

    Rispondi
  • Pagheca:
    “ritiro la mia subscription”
    Povero piccolo, lo criticano e lui non vuole. Con noi non gioca più. Peccato, mi era simpatico.
    “Ma come si permette?”
    C.V.D.
    Cartman di SouthPark avrebbe detto “Rispetta la mia autoritaaa!!!”
     
    Attivissimo:
    “Lo conosco bene ed è l’ultima persona sulla Terra che chiamerei “fuffaro””
    NOOO, mi crolla un mito.
    Ma li hai letti i commenti? O sei solo intervenuto a difendere i sentimenti offesi del tuo amico?
    IO ho detto che Pagheca usa il linguaggio dei fuffari ( cosa diversa dal chiamare tale qualcuno ).
    LISA ha richiamato ME per aver chiamato Pagheca “fuffaro” ( cosa che, tengo a ripetere, non ho fatto).
    Anche perchè se vogliamo equiparare il “usare lo stesso linguaggio” con l’ “essere”, allora anche Pagheca ha detto a Lisa che usa lo stesso metodo dei fuffari.
    Per citare le parole esatte: “Altrimenti si rischia di cadere nello stesso errore metodologico dei “fuffari””.
    Ma visto che con me non può fare pesare la sua amicizia col dirigente del CICAP ticinese se la prende con lei, la persona che lo ha difeso. Come il più ridicolo dei piagnucoloni raccomandati.
    “di certo non si merita la risposta sferzante che hai dato alle sue critiche.”
    Sempre se leggessi i commenti, capiresti che Lisa ha solo risposto a tono e in modo educato.
    “E’ anonimo per te, non per me Io so chi è e ci conosciamo da tempo.”
    E chi se ne importa?
    “Forse confondi il principio di autorità con la reputazione sociale”
    Bella supercazzola.
    In pratica se io dico di essere Dio sto usando il “principio di autorità” per prevalere in una discussione, ma se Tizio dice a Caio che dice a Sempronio che io sono Dio allora è tutto in regola.
    “ma comunque verificherò i fatti, senza credere ciecamente a nessuno”
    E i fatti danno torto marcio a Pagheca.
    “Non ho detto che l’articolo non è chiaro _per me_. Ho detto che se è stato frainteso da una persona come Pagheca, può darsi che altri lo fraintendano.”
    Pagheca ha capito benissimo.
    Fin ora ha sostenuto che il pesce potrebbe davvero aver morso i testicoli a qualcuno perchè non ci sono prove che sostengono il contrario ( ragionamento assurdo che ribalta il princ. di Potter ), e che il monito del prof. Møller potrebbe non essere uno scherzo.
    E ( mi ripeto ) ha detto all’ autrice di essere caduta nello stesso errore di metodo dei fuffari.
    Ora cambia improvvisamente tesi e dice di aver frainteso l’articolo perchè si sta arrampicando sugli specchi.
    “Il punto principale di fraintendimento possibile sembra essere la frase conclusiva”
    Basta leggere anche il resto dell’ articolo. Se si legge solo l’ultima frase si può fraintendere qualunque articolo del mondo.
    Faber:
    “Ho riletto più volte l’intervento di Pageca: continuo a trovarlo documentato, costruttivo ed educato.”
    Dici così solo perchè è tuo amico. Non è stato nessuno delle tre.
     
    Paghaca:
    “visto che non mi piace litigare con nessuno”
    Già, se ti criticano scappi, e fai pressione usando le tue conoscenze.
     
    “non mi sembra si possa escludere con certezza che non vi siano stati episodi del genere, e che la nota di Møller non fosse frutto di una battuta”
    Insisti? Ancora? Stai attingendo a piene mani dal punto 16 del Credo del fuffaro”.
     
     
    “non c’era da parte mia assolutamente alcuna intenzione di essere sprezzante”
    Hai chiamato me testa di c…o, hai detto che l’autrice dice “fesserie” con gli stessi errori dei “fuffari”.
     
    “e di usare il principio di autorità”
    Sei partito dicendo di essere un ricercatore da oltre 30 anni e uno “sbufalatore”, quando non ce n’ era nessun motivo.
    “per giustificare il mio interesse per l’argomento”
    Ma che scusa ridicola!
    E’ un comportamento tipico ed esclusivo dei ricercatori, quello di interessarsi ai pesci che mordono i testicoli? Perchè? Solo i ricercatori hanno i testicoli?
     
    “MAI, dico MAI, usato toni scortesi, offese e la supponenza della quale sono stato ingiustamente accusato in questo caso.”
    Non te li ricordi? Te li devo ripetere? Non l’ho già ripetuto abbastanza?
     
    “Non sono affatto arrabbiato”
    E se eri arrabbiato chi chiamavi a pararti il sedere? Gli Angela ?

    Rispondi
  • Pagheca:
    “vista la risposta del solito troll arrogante (soggetti che di solito ignoro”
     
    Lo sai qual’è il problema?
    Che tutto quello che hai scritto rimane.
     
    Chiunque nel mondo può venire qui e leggere come ti sei comportato, e cosa hai sostenuto. Quindi è inutile che ti ostini a negare l’evidenza.
     
    Tu non ti mi hai ignorato, ma sei andato su tutte le furie.
     
    Perchè non solo ti ho contraddetto e preso in giro, ma ho usato argomenti validi che non sei in grado di contrastare perchè hai torto.
     
    Accusi Lisa di aver detto cose che io ti ho detto.
     
    Ti sei arrabbiato con lei solo dopo la mia risposta.
     
    Lei aveva già scritto il suo commento, e tu non ti sei scomposto, ma hai postato un commento che nulla centrava. Poi quando ti ho scritto io le cose sono cambiate.
     
    Le ipotesi sono due:
     
    1) Avevi postato senza leggere i (pochi) commenti precedenti, da vero maleducato.
    2) Ti sei infuriato per i miei di commenti, ma te la sei presa lo stesso con Lisa perchè con lei potevi fare pressione usando ( o se preferisci sfruttando, approfittando, abbusando ) di Attivissimo.
     
    “e che in questo caso ho liquidato con una battuta)”
     
    Non mi hai liquidato con una battuta, ma prima mi hai insultato, poi te la sei presa con una persona che non centrava nulla perchè non sapevi controbattere.
     
    Al posto di fare il vittimista, o il raccomandato, impara a informarti e argomentare le tue tesi.

    Rispondi
  • Esimio Dott. Grano:
    “in modo da raggiungere subito i 2000 Soci obiettivo del Fondatore e in tempi brevi, magari, i 20.000”
     
    Visto che la sopportano paziantemente da tempo immemore, potrebbe fare la fatica di spendere qualche euro per iscriversi anche Lei, se non lo ha già fatto.

    Rispondi
  • Da qualche parte ho letto un commento di Asta Roth che scrive:
    “Sono lieto che l’ equivoco sia chiarito e la polemica sia chiusa. rinnovo i sensi della mia stima a tutti gli intervenuti e mi scuso se mi sono lasciato prendere dalla polemica”.

    Rispondi
  • La mia opinione personale, se posso esprimerla, è che Pagheca desidera con tutto il cuore di essere qualcuno, e che Paolo, prima di tornare a casa, parcheggia il suo ego nell’aereoporto più vicino, per via che non ci passa dal giroscale. Paolo, io ho un cugino che fa l’ingegnere, che rimane anonimo per motivi di deontologia professionale, e che io conosco benissimo, però. Beh, lui dice che tu hai torto. E anche Pagheca. Buona, così? (Per inciso, Astaroth: se tu credi che il dirigente del CICAP torinese possa far pesare una qualunque sua autorità su Lisa, non la conosci. Forse, e dico forse, un grizzly incazzato a due metri di distanza potrebbe farle fare un passo indietro. Ma solo se la prende di sorpresa.)

    Rispondi
  • commento cancellato su richiesta dell’autore

    Rispondi
  • Danilo:
     
    Sono d’accordo con te, al 102% (con un errore approsimativo massimo del 2%).
     
    Mi hai frainteso, io non credo che l’itervento di Paolo possa intimidire Lisa.
     
    Io credo che Pagheca abbia pensato di intimidire Lisa chiedendo l’intervento di Attivissimo.

    Rispondi
  • X Pagheca:
     
    Sei ancora qui? E la coerenza?

    Rispondi
  • Astaroth X Pagheca:
    “Lo sai qual’è il problema? Che tutto quello che hai scritto rimane.”
     
    L’avessi mai detto! Sia Pagheca che Faber hanno richiesto di far cancellare i loro commenti.
     
    No comment.
     
    A questo punto perfino io mi faccio problemi a infierire.

    Rispondi

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *