Il terzo occhio

Regione Piemonte e agricoltura biodinamica: la risposta del CICAP

La risposta della redazione alla replica di Ivo Bertaina sui finanziamenti alla biodinamica. Su segnalazione dello stesso Bertaina abbiamo corretto un nostro errore relativo ai regolamenti europei.

Egregio signor Bertaina, lei scrive che “gli effetti dell’agricoltura biodinamica sono provati scientificamente e, soprattutto, visibili anche da un uomo palesemente inesperto”. In realtà le prove scientifiche a favore della biodinamica sono estremamente scarse e contraddittorie, come indica anche il fatto che la sua stessa lettera non cita studi pubblicati su riviste scientifiche internazionali (Der Spiegel non è una rivista scientifica, mentre la ricerca della FIBL da lei menzionata dimostra, sì, un miglioramento della qualità del suolo da agricoltura biodinamica, ma assolutamente paragonabile a quello da agricoltura biologica). Allo stesso modo, notiamo che l’efficacia di pratiche propagandate dalla biodinamica (come l’uso delle ceneri contro i parassiti o i presunti legami dello zodiaco con i cereali) non è mai stata dimostrata in modo convincente: lo spiegheremo nei dettagli in un prossimo articolo. Proprio per queste ragioni la comunità scientifica non è per nulla convinta della validità del metodo. Se lei ha a cuore il riconoscimento scientifico della biodinamica non deve rivolgersi a noi, ma mostrare alla comunità scientifica risultati inequivocabili che siano stati ottenuti seguendo procedure sperimentali rigorose. Purtroppo, finora non ce ne sono.

Dal momento poi che, come lei stesso ricorda, agricoltura biodinamica e biologica sono due cose completamente diverse, dobbiamo rilevare che nei regolamenti europei (834/07 e 2078/92) si menziona solamente l’agricoltura biologica, mentre non compare mai il termine biodinamico. Non esiste quindi alcuna legittimazione o autorizzazione europea della biodinamica.

Un altro chiarimento importante: la biodinamica non ha il monopolio della sostenibilità, poiché a questo scopo esistono anche altri metodi. Non solo quello biologico o quello integrato, ma la stessa agricoltura convenzionale è ormai impegnata nello sforzo di ridurre l’impatto ambientale delle sue produzioni. L’idea che l’agricoltura debba pensare solo a produrre e non all’ambiente è infatti minoritaria da alcuni decenni.

L’agricoltura biodinamica si differenzia dalla biologica solamente perché basata su elementi soprannaturali e sulla conoscenza spirituale. No, non si tratta di un nostro preconcetto: è quanto dichiarano i sostenitori di questo metodo, primo fra tutti l’ente di certificazione Demeter da lei citato:

la particolarità significativa della Biodinamica è di cercare di lavorare con le energie dinamiche della natura e non solo con i suoi bisogni materiali. Un aspetto di ciò è l’uso di ritmi cosmici …

La stessa associazione proprietaria del marchio nel Regno Unito dichiara:

L’agricoltura biodinamica […] è fondata su una comprensione olistica e spirituale della natura e dell’essere umano, costruita sulle ricerche pionieristiche di Rudolf Steiner.
Rudolf Steiner (1861-1925) fu un filosofo, scienziato, e riformatore sociale austriaco che cercò di estendere la ricerca scientifica oltre i parametri delle scienze naturali e investigare le realtà non-fisiche e spirituali della vita.[…].La scienza spirituale segue una metodologia consapevole che può essere seguita con una rigorosa attività di pensiero. Il nome dato a questa nuova branca della scienza è “antroposofia”.

Anche Agri.Bio pare condividere questa impostazione circa i fondamenti della Agricoltura Biodinamica.

Sicuramente ognuno ha il diritto di seguire l’impostazione filosofica che preferisce. Ma finché queste teorie non saranno confermate da un’adeguata verifica sperimentale non si potrà considerare la biodinamica “provata scientificamente”.

Veniamo poi alla questione della congruenza tra i corsi finanziati dalla regione Piemonte e quelli effettivamente realizzati da Agri.Bio. Lei scrive che “i bandi in oggetto sono stati finanziati su tematiche riconosciute ed approvate dagli enti deputati” e che è stato approvato il programma dei corsi di Castellinaldo, Mondovì e Dronero. La Regione ci ha invece comunicato, come può leggere nell’articolo qui linkato, che “Nessuno dei titoli dei corsi citati nel predetto articolo risulta essere presente nei Piani corsi approvati”, che “i titoli, presenti sul sito di Agribio, non coincidevano con quelli presenti negli atti in nostro possesso” e che “gli argomenti che sono stati inviati alle province sono assolutamente diversi da quelli che sono stati pubblicati sul sito di Agribio”. Chiarire queste incongruenze non spetta a noi, ma ai diretti interessati, cioè Agri.Bio, Regione Piemonte, Province, eventuali Comunità Montane.

Arriviamo infine ai circa 500.000 euro di denaro pubblico stanziati per le iniziative di formazione professionale legate alla biodinamica. I dati sui finanziamenti che lei ci contesta risultano da atti pubblicati on-line sul bollettino ufficiale della Regione Piemonte consultabili dai link nel nostro articolo. Comprendono non solo i bandi 2012-2013 ma anche i precedenti: bando 2010-2011 111.1A con i 100 000 € mancanti, bando 2008-2009 111.1B con finanziamento di 48 000 € . Tuttavia, ammettiamo che nessuno meglio di lei può sapere l’entità dei contributi ricevuti. Perciò le saremo grati se volesse controllare il nostro articolo e indicarci quali di questi atti non prevedono finanziamenti ad Agri.Bio.

Ad ogni modo, si tratta di almeno mezzo milione di euro di finanziamenti. Lei afferma che “non è un’enormità“; forse non lo sarà rispetto al totale dei fondi stanziati per l’intero piano di sviluppo rurale, ma in valore assoluto si tratta di una bella cifra, soprattutto quando viene stanziata da un ente pubblico per diffondere pratiche prive di efficacia dimostrata, sottraendo quel denaro ad altre più adeguate destinazioni. Noi non invochiamo né censure, né divieti. Ciascuno è libero di diffondere le proprie convinzioni e opinioni (noi stessi lo facciamo), ma non di pretendere che siano sovvenzionate con i soldi di tutti.

Immagine: Preparazione del cornoletame. Foto di Sugar Pond, da WikimediaCommons, licenza CC BY-SA 2.0 Generic

12 pensieri riguardo “Regione Piemonte e agricoltura biodinamica: la risposta del CICAP

  • Pingback: Regione Piemonte e agricoltura biodinamica: la replica di Agri.Bio

  • Per quanto mi riguarda, sono già felice che il CICAP creda nell’ Agricoltura Biologica (se ho capito male, e non ci credete, Vi prego di chiarire). E mi accontenterei anche se fossi Bertaina: aspettarsi che il CICAP creda nell’ Agricoltura Biodinamica? Sarebbe più facile vedere Piergiorgio Odifreddi a Messa tutte le Domeniche e confessarsi una volta al mese.

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  • Aldo, l’agricoltura biologica ha dei pro (minori residui di pesticidi, aumento della biodiversità) e dei contro (minor resa per ettaro) rispetto all’agricoltura convenzionale.
    http://www.nature.com/nature/journal/v485/n7397/full/nature11069.html
     
    Compito della scienza è cercare di analizzare il più correttamente possibile e senza pregiudizi quali siano quesi pro e questi contro. La decisione di come conciliare l’esigenza di sfamare un mondo in continua crescita e quella di salvaguardare l’ambiente e la salute di chi ci vive dipende invece da altri fattori (tra cui anche i propri valori di riferimento e quali si considerano le proprie priorità). Non dovrebbe essere quindi compito della scienza occuparsene, ma della (buona) politica.

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  • Interessante il commento di Aldo Grano, che, con il paragone di Odifretti, implicitamente ammette che la biodinamica sia un “credo” (una religione) e non una scienza. A quel punto è ovvio che ognuno può nella sua vita seguire qualsiasi regola filosofica o religiosa, ma SENZA interventi da parte delle istituzioni! Io per esempio da anni faccio 4 volte al giorno un rito propiziatorio davanti alle mie culture. Perché nessuno mi aiuta? Perché privilegiare strane teorie e non il mio metodo scientifico ? 

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  • Caro Renato, hai mai provato a richiedere alla Regione, o alla Provincia, o al Comune, dei Fondi per il Tuo Fondo? Ritengo che, se rientri nei casi previsti e presenti la documentazione idonea, Te li diano. Se, invece, li vuoi proprio per il Tuo Credo, e Te li negano in quanto non previsti, mentre, magari, li danno  agli Agricoltori  Focolarini in quanto Cattolici per la Pace con gli Islamici, i Protestanti e gli Ebrei, e non perché coltivano il Cannaiuolo e allevano la Pecora Massese, beh, allora, hai ragione a sollevare un canaio. Ma ai Biodinamici non mi risulta ne abbiano dati in quanto che seguono la Cosmogonia Steineriana.

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  • Volevo segnalare un interessante articolo apparso su “La vita in campagna” nel numero 01 dell’anno 2013 (sul sito http://www.informatoreagrario.it/ è possibile scaricarlo gratuitamente registrandosi). La rivista tratta in maniera tecnica tutto ciò che riguarda le colture e nell’ articolo a p.25 “Occorre tener conto delle fasi lunari nella semina degli ortaggi?” mette in pratica con prove sperimentali l’influsso del nostro satellite sulla semina e la crescita (diciamo quasi in doppio cieco, anche se non credo che i dati presenti nell’articolo permettano di dargli i criteri della ricerca di laboratorio, ma comunque è abbastanza dettagliata nella descrizione delle fasi empiriche, comprensive di fotografie sulle varie tipologie di ortaggi). La conclusione è che “la crescita delle piante non viene influenzata in modo determinante dalle fgasi lunari”.

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  • 10/02/2014
     
    Conosco l’associazione Agri.bio. Piemonte dal 2005 ed ho seguito diversi corsi da allora sull’agricoltura biodinamica e biologica. Sono corsi sempre molto interessanti ed ai quali vi partecipa molta gente; ammetto che con piacere ho notato come ultimamente sempre più persone (e molti giovani) sono interessate alla materia e questo, a mio avviso, è un segnale positivo. Dagli articoli letti mi sembra di capire che siano due i punti sui quali verte la questione: il finanziamento pubblico e l’opinione della comunità scientifica internazionale. Per quanto riguarda il primo punto, vorrei fare presente che le persone che partecipano ai corsi sono cittadini italiani che lavorano e quindi pagano regolarmente delle tasse allo Stato Italiano, credo che siano contenti di vedere che una parte delle loro tasse vengano usate per finanziare delle iniziative formative volte a creare un nuovo approccio verso la Terra, più rispettoso e che coscientemente vuole consegnare nelle mani delle future generazioni una Terra migliore e non peggiore! Se costoro fossero sdegnati per l’utilizzo di denaro pubblico in tale modo, allora evidentemente non parteciperebbero ai corsi! E se un domani anche gli organi istituzionali sapranno capire quali sono le nuove esigenze delle persone (cosa che al momento non sembra molto avverarsi, tranne alcuni casi sporadici), quello non potrà che essere un bel giorno! Per chi ha a cuore il futuro è tutt’altro che uno scandalo che dei finanziamenti pubblici, ai quali lui stesso ha contribuito con le sue tasse, vengano usati a tale scopo. Per quel che riguarda il secondo punto, la comunità scientifica internazionale non è immune dallo sbaglio (infatti è fatta da uomini) e non mi risulta che abbia mai seriamente messo in campo una sperimentazione sulle tecniche biodinamiche. Si sta, tra l’altro, parlando di quella stessa comunità che non prende una posizione chiara su enormi rischi per la vita come il nucleare (vedi il disastro di Fukushima), l’uso di veleni in agricoltura e gli OGM. Se il suo compito è quello di stare dalla parte della ragione e del buonsenso, allora non si capisce proprio la sua presa di posizione. Anche solo volendo fare un discorso di tipo economico, una parte dei monitoraggi ambientali eseguiti dalle ARPA si basa sulla ricerca dei pesticidi nelle acque, non sarebbe forse più logico e più salutare per tutti cambiare i metodi di produzione agricoli, le cui basi vengono poste nelle università, ed utilizzare i rimanenti soldi per altre indagini analitiche ambientali, quali ad esempio la valutazione del livello di humus nei vari terreni regionali? Forse vendere veleni è un mercato più interessante e proficuo che cercare vere soluzioni alternative! Se ridurre il cosiddetto impatto ambientale significa solo ridurre il quantitativo di veleni usati in agricoltura, questa non è una scelta molto innovativa! Ci si stupisce, a quanto vedo, degli influssi cosmici: ma come, la Luna non è forse in grado di influenzare le maree? Anche questo è un influsso cosmico, infatti la Luna sta proprio nel cosmo … e la linfa di una pianta non è forse un succo acquoso? È così strano allora ritenere che le fasi lunari possano influenzare la crescita delle piante? Molto interessante in merito il libro edito da Agri.bio Edizioni “La Luna e la crescita delle piante” di Lilly Kolisko. E se la Luna può fare ciò, non è poi così assurdo pensare che anche altri corpi celesti possano fare sentire la loro influenza …
    Termino sottolineando che evidentemente chi si scandalizza tanto perchè la comunità scientifica non è convinta della validità scientifica del metodo biodinamico, considera i molti agricoltori che lo utilizzano al pari di poveri zoticoni che stupidamente, senza vederne effetto alcuno, abbracciano questo metodo di coltivazione “irrazionale” … per chi ha questo punto di vista, quello che realmente osservano i contadini (che, è bene ricordarlo, le loro tasse le pagano allo Stato) non ha alcun valore!
     
    Fabrizio Testasecca
     

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  • Caro Autore Anonimo,
    dopo 3 solleciti per la pubblicazione e dopo un mese dall’invio della mia lettera (mandata via mail il 30 dicembre) ho visto finalmente pubblicata la mia risposta sul vostro sito con la vostra (immediata) risposta. Oggi, 10 febbraio, dopo aver letto la vostra risposta mi sento obbligato a darvi ancora alcune precisazioni: dato che citate giustamente i regolamenti europei ma sicuramente non li leggete per nulla e per un sito che si definisce “scientifico” questo è un fatto molto grave.
    Dato che te , caro anonimo autore, (adesso capisco perché vuoi rimanere anonimo) dici che “non esiste alcuna legittimazione o autorizzazione europea della biodinamica” volevo solo farti presente ed invitarti ad andare a leggere a pag 9 del Reg. CE 834/2007 all’Art. 12 lettera c) è consentito l’uso dei preparati biodinamici e lettera G) la prevenzione dei danni provocati da parassiti, malattie e infestanti è ottenuta …. ed i processi termici.
    Per il reg. 2092/91 , decreto attuativo del reg. 2078/92 a pag. 26 punto M17 par. 2.3 “possono essere utilizzate anche le cosiddette preparazioni biodinamiche, a base di polveri di roccia, letame o piante.
    Alla stessa pagina punto B par. 3 dice “la lotta contro i parassiti, le malattie e le piante infestanti si impernia sul seguente complesso di misure …… – eliminazione delle malerbe mediante bruciatura”
    Quindi mio caro anonimo e poco “scientifico” autore, la CE contraddice chiaramente e palesemente quanto da te affermato. Dal 1991 dalla CE è riconosciuta l’agricoltura biodinamica come sistema agricolo anche se tu neghi l’evidenza …. E ti dico che è riconosciuta anche in tutti gli altri continenti con i relativi decreti sul bio …. Almeno darci le tue scuse (naturalmente anonime) per questo grave errore di supponenza sarebbe scientificamente dovuto ed apprezzato …
    I metodi agricoli prettamente biodinamici sono l’uso dei preparati biodinamici (ammessi dalla CE ), l’uso delle ceneri (ammesse dalla CE) e l’uso del calendario biodinamico (non c’è nessun regolamento CE che vieti di seminare o trattare un giorno piuttosto che un altro, è semplicemente una libera scelta (di buon senso) e non può e non deve essere registrata da alcun regolamento.
    Altro fatto grave è che nonostante tu stesso dica che “l’agricoltura biodinamica dimostra sì un miglioramento, ma assolutamente paragonabile a quello dell’agricoltura biologica” oltre che con ciò affermare con le tue parole che l’agricoltura biodinamica funziona (!!!!) non sei affatto imparziale in quanto i citati esperimento della FIBL dimostrano, senza ombra di dubbio, (vedi i grafici dello stesso studio) che solo nel terreno biodinamico l’humus è rimasto stabile, mentre nel terreno chimico si è notevolmente abbassato ed in quello biologico ha subito una perdita evidente, poi ho citato gli esperimenti scientifici della biologica Lilly Kolisko fatti dal 1934 in poi, ma sembra che non vi interessino, o non li leggiate …
    I metodi della biodinamica non sono soprannaturali, (soprannaturale saranno i veleni usati in agricoltura che non esistono assolutamente in natura) ma semplicemente naturali, perché se esiste la Luna (ed è evidente anche a voi) che per esempio ha i suoi effetti sulle maree e molte altre cose è dimostrato dalla tradizione contadina che ha effetti sulla crescita delle piante, sulla raccolta, sulla conservazione etc. e le influenze del sistema planetario e zodiacale sono semplicemente più potente ancora e questo lo sapevano le grandi civiltà assire, egizie, greche e romane fino ai nostri nonni e se poi proprio a voi non vi interessano almeno rispettate chi le usa ed evitate questa stupida caccia alle streghe (scientifica).
    Io accetto solo delle considerazioni scientifiche da chi conosca ed operi nel settore e sappia di ciò di cui parla, i tuttologi come dimostra il vostro disastroso video sulla biodinamica sono semplicemente ridicoli e lo dimostrano le quattro persone che hanno partecipato alla conferenza del video; quindi, parlare del calendario biodinamico o dell’uso delle ceneri senza mai averle allestite e sperimentate è semplicemente ridicolo, supponente e segno di arroganza e poca scientificità e molta chiusura mentale e come tali le rifiuto e non le commenterò nemmeno perché si commenteranno da sole …
    Quindi ancora affermare che avere avuto circa 500.000,00 € di finanziamenti pubblici in 5 anni per fare formazione sull’agricoltura biologica e biodinamica ed assistenza tecnica sull’agricoltura biologica e biodinamica in otto province pimontesi non è assolutamente uno spreco di fondi pubblici, come affermate voi, ma una doverosa comunicazione di tecniche utili, a basso costo e non inquinati, ammesse dalla CE e che funzionano anche benissimo (naturalmente per chi le conosce e le pratica correttamente).
    Un ultimo saluto, in attesa delle vostre doverose scuse,

    Ivo Bertaina

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  • Gentile Bertaina, sui regolamenti europei ha ragione, l’agricoltura biodinamica è citata nei casi da lei indicati. Nessun problema a porgerle le nostre scuse su questo.

    Il problema resta però per noi quello delle prove che supportano le sue affermazioni.

    Lei scrive, per esempio, che la Luna esiste ed è “dimostrato dalla tradizione contadina che ha effetti sulla crescita delle piante, sulla raccolta, sulla conservazione etc.” A parte il fatto che le pratiche biodinamiche non derivano dalla tradizione contadina ma dalle convinzioni personali di Steiner, in ogni caso la tradizione non dimostra nulla: la storia è piena di credenze diffuse in tempi antichi, ma poi rivelatesi errate (per fare un solo esempio, per molti secoli si è creduto che i salassi fossero una cura efficace per molte malattie e oggi sappiamo che non lo sono).

    Le influenze della Luna su crescita, raccolta e conservazione delle piante non sono mai state dimostrate. Il movimento delle maree avviene per via della differenza di forza gravitazionale agente su punti della terra molto lontani tra loro, che determina il movimento della massa fluida. In una pianta questa differenza gravitazionale è talmente minima da non avere alcun effetto. Ancor peggio quando si passa a considerare le influenze zodiacali: le forze gravitazionali in gioco diminuiscono ancora, dal momento che sono inversamente proporzionali al quadrato delle distanze in gioco (che sono enormi).

    L’influenza diretta della Luna (o delle stelle) è da escludere. E’ invece presente un’influenza indiretta della Luna sul comportamento di alcuni animali (in particolare di organismi marini): si tratta di un adattamento evolutivo alle condizioni ambientali, maree in primis. Questo adattamento evolutivo, per quanto teoricamente possibile, non è mai stato individuato nelle piante coltivate. E per spiegare eventuali influenze di altri pianeti o delle costellazioni zodiacali (che sono, in fin dei conti, raggruppamenti di stelle assolutamente arbitrari) è inevitabile supporre un intervento “soprannaturale”, per quanto lei rifiuti il termine.

    Fino ad ora non ci sono prove di quanto lei afferma. Non ci sono prove, per esempio, del fatto che morbo di Parkinson e Alzheimer siano dovuti alla diminuzione di azoto dall’atmosfera, del fatto che le piante assorbano i nutrienti grazie a una “forza di levitazione” opposta alla gravità e non ci sono prove dell’esistenza degli gnomi e di molte altre cose del genere che lei sostiene.

    Ad ogni modo, le reciproche posizioni sono ormai chiare e chi ci legge si è potuto fare un’idea chiara della qualità degli argomenti di ciascuno. Per quanto ci riguarda, torneremo invece in futuro ad occuparci delle presunte prove scientifica dell’agricoltura biodinamica.

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  • Se gli Gnomi sono Esseri Elementari, i membri del CICAP sono Esseri Universitari?

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  • Il 24/02/2014 il TgLeonardo, il telegiornale scientifico di Rai3 (http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-e978b698-f505-4e2f-8e8e-39e7dc94600f-tgr.html#p=0) ha messo in onda un servizio sull’agricoltura biodinamica. Il tg ha menzionato il profeta Steiner, il ritorno radicale al passato, la relazione spirituale e fisica con la terra, i preparati a base di minerali e evegetali preparati in corno di bue e dinamizzati in acqua, il seguire i ritmi consigliati dal calendario astronomico, il marchio di qualità certificato da Demeter che appartiene agli stessi produttori, la difficoltà dei rapporti con i produttori biologici che li accusano di scarsa scientificità e di settarismo, etc.. Ha chiamato i coltivatori biodinamici con l’appellativo di adepti, esprimendo un velo di dubbio sul fatto che tali metodi possano nutrire gli otto miliardi di uomini tra dieci anni presenti sullla Terra e si è chiesto se non esprima solo un invito a ripensare l’agricoltura attuale. Peccato che il velocissimo servizio non abbia citato maggiormente la presunta influenza astrale, i riti propiziatori che accompagnano le pratiche e tutto il restante mondo magico che la circonda. Che avessero paura ad entrare nel dettaglio di argomenti così poco scientifici?

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