Una luce sui cieli del Nord Italia
Lo scorso giovedì, verso le 22, diverse persone hanno segnalato un oggetto molto luminoso, descritto come “arancio al centro e verde sui bordi”, passare nei cieli di Italia centrosettentrionale, Francia e Svizzera. Che cos’era?
Come già spiegato in un articolo del 2011,
i cieli dell’Italia centro-settentrionale sono per buona parte coperti dalle videocamere di due diverse reti specializzate nell’osservazione delle meteore, la Sezione Meteore dell’Unione Astrofili Italiani e l’Italian Meteor and TLE Network (IMTN).
Altre reti estere come la francese Reforme e la Croatian Meteor Network, poi, coprono parte dei nostri cieli. Quindi, se un fenomeno celeste accade ad altezze e con comportamenti comparabili a quelli delle meteore, è probabile che sia registrato da una o più stazioni.
Il fenomeno del 13 marzo non ha fatto eccezione. L’oggetto (che era appunto un bolide, cioè una meteora molto luminosa) è stato ripreso da tre diverse stazioni IMTN: quella di Racconigi (CN), gestita da Mario Garberi, quella di Milano, gestita da Maurizio Morini e quella di Carmagnola (TO), gestita da Enrico Richetti (a cui appartiene l’immagine qui sopra).
Qui si può visionare il video ripreso da Racconigi:
Ulteriori immagini arrivano da Nizza (qui il video) e dalla Svizzera, dove il fenomeno è stato registrato dalle stazioni del Fachgruppe Meteorastronomie (FMA). Il bolide è stato captato anche da alcune stazioni radio dell’Italia nordorientale. Che un meteorite possa generare un’interferenza radio non deve stupire: il suo passaggio in atmosfera ionizza l’aria intorno a sè, riflettendo le onde incidenti e generando quindi una specie di “eco” che può essere rilevato dagli apparecchi radiofonici.
Albino Carbognani, dell’Osservatorio Astronomico della Val d’Aosta, stima che il meteoroide viaggiasse a una velocità di circa 15-20 km al secondo e che si sia dissolto a un’altezza di 30-50 chilometri dal suolo. Nel forum IMTN è stata anche effettuata una prima ricostruzione della traiettoria, a cura di Paolo Demaria dell’Associazione astrofili Bisalta:
La traiettoria si basa per ora unicamente sui dati registrati da Racconigi; i dati provenienti dalle altre postazioni potranno permettere una ricostruzione più precisa.
In generale, non si tratta di un fenomeno raro: bolidi luminosi come quello di giovedì capitano più o meno una volta al mese. Molti cadono però di giorno o in piena notte, quindi difficilmente vengono osservati. Il bolide del 13 marzo, invece, ha attraversato il cielo all’ora giusta per venire osservato da tantissime persone.
Qualcuno dei nostri lettori ha avuto occasione di assistere al fenomeno?
Scusate l’O.T.ieri sera a cesena Paolo Attivissimo AL MUSEO DELLE SCIENZE e’ stato a dir poco entusiasmante.Grazie Paolo della serata. Luca Neri.
E c’è stato spazio anche per un po’di dibattito