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Godzilla: in caso di attacco, New York ha un vero piano d’azione

Prima o poi doveva accadere: decenni di passeggiate in centro in varie città del mondo da parte di Godzilla, il rettilone troppo cresciuto, hanno letteralmente lasciato il segno. Per cui, chi vorrebbe farsi trovare impreparato? Da poco è uscito il nuovo e ancora più grande Godzilla. Mentre i fan si preparano a deliziarsi con le catastrofiche conseguenze del suo arrivo, nella realtà scopriamo che qualcuno ha fatto un passo avanti.

Joseph Bruno, il commissario dell’ufficio per la gestione delle emergenze della città di New York, ha dichiarato al New York Daily News che la città sarebbe in grado di gestire un evento di tale portata. In effetti, per una delle poche volte nella storia del cinema, Godzilla si aprirà la strada passando da Honolulu, San Francisco e i suoi dintorni, ma Bruno ha raccontato: “Guardando quelle scene ci siamo chiesti: Quali effetti causerebbe un vero attacco di Godzilla alla nostra città?”

La risposta è ovvia: “Chiaramente ci sarebbero incendi, esplosioni, vittime, detriti, ponti e tunnel collassati. Inoltre, strade fuori uso, le centrali elettriche fuori uso e tanta, tanta bava”. E aggiunge: “Questi sono scenari con cui noi abbiamo a che fare anche nella realtà, a parte la bava”.

Motivo per cui New York ha già preparato un piano d’azione in caso di lucertole gigantesche: “Nell’eventualità di un attacco da parte di Godzilla, realizzeremo aree di evacuazione. Lui è grande e grosso, ma non può mettere a soqquadro l’intera città, per cui determineremo quali aree evacuare per prime”.

Fatto questo, “abbiamo un piano chiamato Hub & Spoke: sposteremmo tutte le persone in un punto d’incontro preciso (l’Hub) per poi portarli, per esempio, nel Bronx, una zona che ha meno probabilità di essere coinvolta”. Ma non si limiterebbero alla sola fuga in un punto sicuro: i jet militari si alzerebbero in volo dalla base congiunta McGuire-Dix-Lakehurst in quel del New Jersey, a 75 miglia da Manhattan, mentre nel contempo verrebbe messa in azione la guardia nazionale.

Lo Smithsonian Institution ha postato un video (ecco il link), in cui il sergente maggiore capo Ramòn Colòn-Lòpez della base Kadena in quel di Okinawa descrive le tattiche e gli armamenti che verrebbero messi in campo, mentre il pilota riservista Mark Hermann, probabilmente grande fan del lucertolone, ritiene che né l’aviazione né l’esercito sarebbero in grado di abbattere Godzilla.

All’epoca di The Avengers venne pubblicata (anche da noi) una stima dei danni causati all’isola di Manhattan durante l’attacco dei Chitauri, per un totale di circa 160 miliardi di dollari. Secondo NY Daily News, la cifra salirebbe notevolmente con il passaggio del rettilone.

Probabilmente rimane valido il consiglio dato da uno degli sceneggiatori del film, Max Borenstein: “Scappate!”. Non vediamo l’ora di scoprire il preventivo per ricostuire Honolulu, San Francisco e dintorni, dopo la passeggiata in centro a opera di Godzilla.

Leo Lorusso

Foto di Thomas da Pixabay

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