The Signal, il segnale della fantascienza
Con la valanga di film che ci mostrano supereroi in tutte le salse, fogge, costumi, epoche e dimensioni, sta cominciando a diventare difficile trovare pellicole che provano a raccontare qualcos’altro. The Congress, annunciato pochi giorni fa, ci prova, e forse ci prova anche questo The Signal, piccolo film prodotto da Automatik Entertainment e Low Sparsk Film e uscito proprio in questi giorni oltreoceano, mentre debutterà in Europa il prossimo luglio. Dopo un primo trailer esteso, rilasciato un paio di mesi fa, in occasione dell’uscita sono stati rilasciati un tv trailer e una serie di brevi clip, che provano a illustrare la trama e che qui riportiamo.
Nic, Haley e Jonah, tre studenti universitari, sono in vacanza nel sud est degli USA quando ricevono il messaggio di un leggendario hacker, già autore della violazione dei sistemi di sicurezza del MIT, che li attira in una zona desertica. Qui i tre si trovano di colpo in una zona oscura e perdono i sensi; al risveglio Nic si trova prigioniero di una struttura controllata da uomini in tuta ermetica guidati dall’impassibile Damon, e lentamente scoprirà di essere il soggetto di un esperimento allucinante…
Presentato all’ultima edizione del Sundance Film Festival e paragonato nientemeno che a District 9, il film si basa su un’idea del giovane William Eubank, già autore nel 2011 del thriller spaziale Love (che ha un po’ anticipato il concept di Gravity). Eubank ha scritto la sceneggiatura di The Signal insieme al fratello Carlyle Eubank e a David Frigerio (l’horror The Wreckage), oltre a dirigere il film, che in certe sequenze ripropone atmosfere un po’ kubrickiane, con spazi chiusi immacolati che sembrano non avere fine.
Il cast dei giovani Brenton Thwaites (Maleficent, The Giver — Il mondo di Jonas), Olivia Cooke (Bates Motel) e Beau Knapp (Super 8) è impreziosito dalla presenza del sempre ottimo Laurence Fishburne (inutile elencare tutti i film sci-fi a cui ha partecipato) nel ruolo dell’enigmatico Damon, e da Lyn Shaye, protagonista negli anni Ottanta del curioso poliziesco fantascientifico L’Alieno. In un’intervista pubblicata dal sito collider.com, Thwaites ha detto: “È un film di fantascienza profondo, perché la domanda che viene posta alla fine è la stessa di molti altri film sci-fi: siamo soli nell’universo? Ma ha anche un significato più terreno”. Non resta che guardare le varie clip, più il trailer esteso, per capire se davvero The Signal ha qualcosa di nuovo e fantascientifico da proporre.
Maurizio Del Santo
Foto di intographics da Pixabay
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