I negazionisti non sono scettici
Traduciamo e pubblichiamo questo appello del CSI, l’equivalente americano del CICAP.
La discussione pubblica su argomenti scientifici come il riscaldamento globale è confusa dall’uso improprio della parola “scettico”. L’articolo del New York Times del 10 novembre 2014 «I repubblicani promettono di combattere l’EPA [Agenzia di Protezione Ambientale statunitense, NdT] e approvare l’oleodotto Kingston» definiva il senatore James Inhofe come “uno scettico di spicco del riscaldamento globale.” Due giorni più tardi Scott Horsley di NPR’s Morning Edition [una trasmissione televisiva, NdT] lo ha chiamato “uno dei più importanti negazionisti del riscaldamento globale del Congresso.” Queste affermazioni non sono equivalenti.
Come soci del Committee for Skeptical Inquiry siamo preoccupati che i media mettano sullo stesso piano le parole “scettico” e”negazionista”. Il vero scetticismo promuove l’indagine scientifica, l’investigazione critica e l’uso della ragione nell’esaminare affermazioni controverse e straordinarie. È una delle basi del metodo scientifico. Il negazionismo, d’altra parte, è il rifiuto a priori di determinate idee senza considerarle obiettivamente.
Il vero scetticismo è riassunto da una citazione resa famosa da Carl Sagan, «Affermazioni straordinarie richiedono prove straordinarie». La convinzione di Imhof che il riscaldamento globale sia «la più grande truffa mai perpetrata ai danni del popolo americano» è indubbiamente un’affermazione straordinaria. Non è mai stato in grado di fornire prove per questa presunta vasta cospirazione. Basterebbe questo per squalificarlo dall’uso del titolo “scettico”.
Come scettici scientifici siamo consapevoli degli sforzi politici di screditare la climatologia da parte di coloro che negano la realtà ma non fanno ricerca scientifica, né considerano le prove secondo cui le loro convinzioni più radicate sono sbagliate. Non tutti coloro che si definiscono scettici del riscaldamento globale sono negazionisti. Ma virtualmente tutti i negazionisti si sono falsamente etichettati come scettici. Attraverso questa terminologia impropria i giornalisti hanno garantito credibilità immeritata a coloro che rifiutano la scienza e la ricerca scientifica.
Siamo scettici che hanno dedicato gran parte delle proprie carriere a promuovere lo scetticismo scientifico. Chiediamo che i giornalisti facciano più attenzione nel descrivere coloro che rifiutano la climatologia e si attengano ai principi della verità nella terminologia. Per favore smettete di chiamare “scettici” i negazionisti.
Mark Boslough, fisico
David Morrison, direttore del centro Carl Sagan Center per lo studio della vita nell’universo presso l’Istituto SETI
Bill Nye, amministratore delegato Planetary Society
Ann Druyan, scrittore-produttore; amministratore delegato, Cosmos Studios
Ken Frazier, direttore, Skeptical Inquirer
Barry Karr, direttore generale, Committee for Skeptical Inquiry
Amardeo Sarma, consigliere del Committee for Skeptical Inquiry, segretario GWUP (Germania)
Sir Harold Kroto, premio Nobel per la chimica
Ronald A. Lindsay, presidente e amministratore delegato Committee for Skeptical Inquiry and Center for Inquiry
Kenneth R. Miller, professore di biologia, Brown University
Christopher C. French, dipartimento di psicologia, Goldsmiths University of London
Daniel C. Dennett, centro per gli studi cognitivi, Tufts University
Massimo Pigliucci, professore di filosofia al CUNY-City College
Douglas Hofstadter, direttore, The Center for Research on Concepts and Cognition, Indiana University
Stephen Barrett, cofondatore del National Council Against Health Fraud (NCAHF) e webmaster di Quackwatch
Scott O. Lilienfeld, professore, dipartimento di psicologia, Emory University
Terence Hines, dipartimento di psicologia, Pace University
James Randi, presidente James Randi Educational Foundation
Seth Shostak, astronomo emerito e direttore del Center for SETI Research
Joe Nickell, Senior Research Fellow, Committee for Skeptical Inquiry
Henri Broch, fisico, professore emerito, University Nice Sophia Antipolis, France
Eugenie C. Scott, segretario, Advisory Council, National Center for Science Education
Edzard Ernst, professore di medicina, University of Exeter, UK
Indre Viskontas, neuroscienziato cognitivo, responsabile del podcast Inquiring Minds
David J. Helfand, professore di astronomia, Columbia University
Mario Mendez-Acosta, giornalista, science writer, Mexico City
Cornelis de Jager, astrofisico, presidente emerito, International Council for Science
Sanal Edamaruku, presidente, Rationalist International
Loren Pankratz, psicologo, Portland VA Medical Center
Sandra Blakeslee, science writer
Benjamin Radford, vicedirettore di Skeptical Inquirer
David Thomas, fisico e matematico
Stuart D. Jordan, astrofisico NASA
David H. Gorski, chirurgo, Wayne State University School of Medicine
Anthony R. Pratkanis, professore di psicologia, UC @Santa Cruz
Jan Willem Nienhuys, matematico, Waalre, Paesi Bassi
Susan Blackmore, psicologa, Visiting Professor at the University of Plymouth
Ken Feder, antropologo, Central Connecticut State University
Jill Tarter, Bernard M. Oliver Chair, SETI Institute
Richard Saunders, JREF Million Dollar Challenge Committee, produttore – podcast The Skeptic Zone
Jay Pasachoff, professore di astronomia, Williams College
Lawrence M. Krauss, direttore, The ASU Origins Project, Arizona State University
Barbara Forrest, filosofa, Southeastern Louisiana University
Kimball Atwood, medico, Newton, MA
James Alcock, psicologo, Glendon College, York University, Toronto, Canada
Massimo Polidoro, scrittore, segretario nazionale CICAP
E.C. Krupp, direttore, Osservatorio Griffith
Foto di Markus Spiske da Pexels
Spesso si fa davvero fatica a trovare le differenze tra scettici e negazionisti, purtroppo è così, e non è tutta colpa de giornali.
Caro Sirio, Tu confondi il Modo di impostare le critiche alle “prove” portate dai “Nemici” con l’ Anima. L’ Anima, la Quintessenza dello Scettico lo porta, semplicemente, a non accettare affermazioni e prove a suffragio delle affermazioni, senza verifica e studio. Comprese le affermazioni e le prove che a lui piacciono. L’ impostazione, invece, delle critiche alle prove che non ci piacciono accomuna Scettici e Creduloni, Negazionisti (anche quelli dell’ Olocausto) e Militanti del CICAP, membri della CIA e combattenti dell’ ISIS, Cattolici e Protestanti. E’ una pura tecnica di propaganda. Comunque mi diverte molto vederVi alle prese con le stesse armi che avete fornito ai Vostri nemici e che Vi feriscono. E’ per me una goduria pazzesca!
Aldo, non vedo cosa ci sia da godere, visto che siamo tutti sulla stessa barca (che sta affondando).
Beh..sinceramente do molto più credito ai negazionisti del Global warming.
È dai tempi di Al Gore che ho sempre ritenuto inaffidabili e ridicole le tesi catastrofiste.
Mi sono documentato da profano e ciò che oggi ritengo un briciolo più attendibile è il fatto che il clima subisce naturali variazioni cicliche certamente non determinate da fattori antropici.
Le temperature globali non sono cambiate n’ègli ultimi venti anni e le serie dati sono lì a dimostrarlo.
Ritengo veramente impossibile prevedere scenari futuri sulla base di semplici algoritmi lineari , con così poche variabili, in un settore come quello della climatologia ANCORA agli albori e del tutto sconosciuto.
@Luca T.
Prima di Al Gore ci sono secoli di studio sul CO2 e sulle sue proprietà come gas serra, v. ad es, qui:
http://www.skepticalscience.com/history-climate-science.html
Sempre sullo stesso sito potresti scoprire che le tue affermazioni hanno bisogno di qualche ulteriore correzione…
@ Luca T.
“……Mi sono documentato da profano e ciò che oggi ritengo un briciolo più attendibile è il fatto che il clima subisce naturali variazioni cicliche certamente non determinate da fattori antropici…………”
Io, sinceramente, non riuscirò mai a capire quelli che non han dimestichezza con argomenti tecnici e ci si infilano a piè pari (dici tu: da profano…..), direi che le opinioni si fondano prima di tutto su una ferrea consapevolezza dell’argomento su cui si discetta, poi vengono le opinioni, motivate!
Non bisogna per forza farsi un’idea su tutto, nessuno lo richiede e a nessuno risulta necessariamente utile.
Saluti
Se posso permettermi un’osservazione, non credo che in questo caso lo scetticismo sia a riguardo della causa naturale o meno dell’aumento di temperatura. E’ una questione tecnico-scientifica. Ipotizzare che la causa del global warming e’ naturale non e’ come fare un’affermazione paranormale, perche’ si tratta pur sempre di un’ipotesi razionale. Tuttavia, se il generale consenso della comunita’ scientifica e’ per la causa umana, ritengo che quest’ultima sia la spiegazione piu’ probabile. Naturalmente esiste sempre la possibilita’ che nuovi studi e nuove prove la smentiscono, ma per ora sembra almeno prudente prendere dei provvedimenti per ridurre le emissioni nell’atmosfera. Credo che lo scetticismo invece sia appropriato per l’ipotesi del complotto. Certamente la ‘lobby ecologica’ ha un notevole peso politico, ma affermare che possa coinvolgere la maggioranza degli scienziati mondiali nel ‘camuffare’ le prove sfiora l’assurdo. Chi ha invece grossi interessi a distorcere la realta’ e’ la grande industria e le corporazioni internazionali. Se un complotto esiste, mi sembra sia piu’ probabile che esista dalla parte dei ‘negazionisti’.
@Luca.T
“Ritengo veramente impossibile prevedere scenari futuri sulla base di semplici algoritmi lineari , con così poche variabili, in un settore come quello della climatologia ANCORA agli albori e del tutto sconosciuto”
Semplici algoritmi lineari, poche variabili… Queste cinque parole rivelano la sua profonda ignoranza sulla materia. Un consiglio: provi a documentarsi, prima di scrivere fesserie. Magari legga qualche libro sull’argomento. Se conosce l’inglese, di letteratura anche per i neofiti ce n’è in abbondanza. Ha mai visto un modello del clima? Anche soltanto la componente atmosferica? Conosce la differenza tra un algoritmo ed un modello? Su una cosa sola le do ragione, nella frase precedente. Che il settore della climatologia è ancora del tutto sconosciuto. A lei. Si vede.
“Le temperature globali non sono cambiate n’ègli ultimi venti anni”
Altra fesseria. E dire che basterebbe semplicemente saper leggere un grafico.
Pingback: Guida allo scetticismo per i media
Lo scetticismo scientifico è una cosa ridicola già solo dal nome. Fa solo male alla vera Scienza. E si, non siete altro che dei poveri negazionisti rinchiusi nel proprio recinto di idiozie scettico-scientiste.
È scientificamente provato!!! Siete un po’ come gli invasati religiosi, solo che al posto di dio c’è la
povera scienza usata come scudo NEGAZIONISTA e limitante!