L’ultima spiaggia di Nevil Shute
Rubrica settimanale a cura di Fantascienza.com (qui l’articolo originale)
Nevil Shute
L’ultima spiaggia (On the beach, 1957), traduzione di Bruno Tasso,
Mondadori, Urania Collezione n. 147,
pag. 276, Euro 5,90 (eBook Euro 2,99)
L’espressione “essere all’ultima spiaggia” significa che si è arrivati in una situazione quasi senza speranza, con una sola, piccola, possibilità di cavarsela.
Urania Collezione ci offre l’opportunità di capire appieno come è nato questo modo di dire, pubblicando il romanzo L’ultima spiaggia dello scrittore inglese Nevil Shute.
Enorme l’influenza del romanzo sul filone narrativo dei romanzi post-atomici e sull’immaginario collettivo, grazie anche a un film di successo diretto da Stanley Kramer.
Nel 2000 venne anche girato un discreto remake per la televisione, con regista Russell Mulcahy, trasmesso in due puntate.
Il romanzo inizia dopo che una breve guerra atomica ha devastato il mondo, solo l’emisfero sud del mondo è ancora abitato ma le polveri radioattive stanno calando da settentrione.
La speranza di sopravvivenza per l’umanità è legata a una teoria scientifica da dimostrare e a un misterioso messaggio morse proveniente da Los Angeles, la missione dell’ultimo sottomarino americano, lo Scorpion, dovrà chiarire questi due misteri.
Un romanzo bello e malinconico, figlio di un’epoca lontana ma i cui temi di fondo sono ancora terribilmente attuali.
Il libro
La guerra atomica è durata solo trentasette giorni, ma sono bastati ad annientare tutto l’emisfero settentrionale e a condannare il resto del pianeta a un’inesorabile estinzione. Il sottomarino Scorpion corre silenzioso nelle profondità del mare, con al comando il capitano Dwight Towers, uomo tutto d’un pezzo che ha visto le sue certezze vacillare e sbriciolarsi assieme alla civiltà. Destinazione l’Australia, ultimo baluardo del genere umano. Insieme agli ultimi sopravvissuti il capitano Towers affronterà l’inevitabile in un romanzo corale dai toni foschi e disillusi: mentre la mortale nube radioattiva si fa sempre più vicina, l’autore orchestra un impeccabile ultimo requiem per l’umanità.
L’autore
Nevil Shute (1899-1960), ingegnere e romanziere inglese naturalizzato australiano, è autore di grandi successi del XX secolo come Scacco matto agli uomini (The Chequer Board, 1940), Viaggio indimenticabile (The Highway, 1948) e Una città come Alice (A Town Like Alice, 1950). Nel campo del fantastico-possibile è notissima la parabola raccontata in L’ultima spiaggia (On the Beach, 1957), due volte portata sullo schermo: la prima da Stanley Kramer nel 1959 con Ava Gardner, Gregory Peck e Anthony Perkins; la seconda, per la tv, da Russell Mulcahy con Armand Assante e Rachel Ward.
Giampaolo Rai