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I Segnalibri 59 – Buone notizie, miracoli, glutine e gnomi

A quanto pare, l’idea che gli italiani siano un popolo scarsamente interessato alle scienze e dunque impreparato in materia non è così fondata: per il 2014 l’Osservatorio Scienza Tecnologia e Società ha rilevato dati interessanti, in controtendenza rispetto all’opinione più diffusa.

Se vi interessano i presunti miracoli riguardanti icone che piangono lacrime o sangue, come la celebre statua di Civitavecchia, sappiate che uno dei primi resoconti di eventi del genere risale nientemeno che al 1697, ed è avvenuto il giorno di San Patrizio: un’occasione per Joe Nickell per fare il punto sulle possibili spiegazioni del fenomeno.

Un blogger francese ha preso di mira una delle nuove tendenze estremiste in materia di alimentazione, ovvero la demonizzazione del glutine, che ormai viene evitato anche da quanti non ne hanno necessità per motivi di salute: l’autore ha pertanto rielaborato immagini e quadri famosi di tutti i tempi eliminando gli elementi contenenti la pericolosa proteina.

Gnomi, elfi e poltergeist italiani sembrano preferire la zona compresa nell’Appenino tosco-romagnolo. Lo dice un fascicolo della Forestale aperto 15 anni fa e cui ha avuto accesso Adnkronos, in cui sono riportati segnalazioni ed evidenze fotografiche di questo tipo di avvistamenti.

2 pensieri riguardo “I Segnalibri 59 – Buone notizie, miracoli, glutine e gnomi

  • Per quello che riguarda le Foreste Casentinesi bisogna tenere presente che gli uomini di un qualunque comando forestale devono trascrivere le dichiarazioni di qualsiasi cittadino si presenti a fare una testimonianza su qualsiasi evento, anche uno sbarco di alieni (è capitato pure questo! sic!). Nascono così questi fascicoli… che potremmo definire ironicamente gli “X-files de noantri”!
    Per il caso particolare degli gnomi è vero, il primo ad avvistarne uno (o meglio a dichiarare di averne visto uno) fu proprio Pierluigi Ricci, che poi fece varie comparsate in varie trasmissioni tv a raccontare di questo evento… ma stranamente (;-P), ad ogni nuovo programma cui partecipava, il numero degli gnomi cresceva (una sera abbiamo guardato tutte le registrazioni: nella prima gli gnomi erano due, e più tardi, in un’altro programma erano diventati già cinque! Abbiamo riso come matti). Naturalmente i suoi compaesani inizialmente lo avevano preso, se non per pazzo, almeno da far vedere ad “uno bravo”. Poi, però, sono iniziati i turisti (Bagno di Romagna era già una località termale, ma questa volta i turisti venivano per cercare gli gnomi) e così sono nati i negozietti con souvenir a tema e il Sentiero degli Gnomi e tutta la locale popolazione era concorde sulla loro esistenza! Oggi si chiamerebbe marketing virale. 😀

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  • … e sta gente va anche a votare, ecco spiegato perchè non si riesce mai a venirne fuori ,-))))

    e pensare che uno dei ‘cercagnomo’ potrebbe essere un futuro chirurgo salvavita, quello dalla cui stabilità emotiva, dalla cui preparazione tecnico/scientifica, dalla cui capacità di problem solving potrebbe dipendere la prosecuzione della vita sulla terra del malcapitato che ha sotto i ferri, brrrrrrrr meglio non pensarci!

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