Storia e scetticismo: gli anniversari della settimana dal 5 al 11 settembre
Questa settimana ricorda l’annuncio, l’8 settembre 1943, dell’armistizio italiano (in realtà firmato cinque giorni prima) con le forze alleate della Seconda Guerra Mondiale, e le drammatiche vicende di Settembre Nero, che il 5 e il 6 settembre 1972 video la morte, alle olimpiadi di Monaco, di undici atleti israeliani per mano dell’omonimo gruppo terrorista palestinese. Non si può dimenticare anche il magnificente funerale di Lady D del 6 settembre 1997, seguito da 1 milione di persone lungo le strade di Londra e 2 miliardi e mezzo di telespettatori. Pur partendo da così tristi eventi, raccontiamo gli altri anniversari:
L’EVENTO DELLA SETTIMANA
Impossibile dimenticare l’11 settembre 2001, quando 4 aerei di linea vengono dirottati da terroristi affiliati ad al-Qāida. I voli American Airlines 11 e Union Airlines 175 impattano contro le due torri del World Trade Center di New York – indebolendone la struttura al punto di causarne il successivo crollo – mentre il volo American Airlines 77 raggiunge il Pentagono. Il volo United Airlines 93, infine, diretto sulla Casa Bianca o sul Campidoglio, si schianta sul suolo della Pennsylvania a seguito dell’insurrezione degli stessi passeggeri contro i terroristi.
Nell’attacco composito periranno quasi 3.000 persone, la maggior parte schiacciati dal crollo delle torri gemelle; nonostante le abbondanti analisi delle prove e dei fatti, saranno numerose le teorie del complotto scatenate dallo scioccante evento. Perlopiù vere e proprie bufale (quale, ad esempio, la teoria, completamente falsa, che le persone di origine o fede ebraica si siano tutte restate a casa il giorno dell’attentato), alcune teorie sono ancora oggi dure a morire; in particolare, quella per cui le torri gemelle non possono essere crollate per la fusione delle strutture portanti in acciaio, dato che questo metallo fonde a 1300°, e la temperatura raggiunta all’interno delle torri ha raggiunto solo gli 800°. Quello che tuttavia viene ignorato che l’acciaio diventa duttile già a 350°, e l’impatto degli aerei ha causato il cedimento di una parte delle colonne portanti, distribuendo il carico su un numero minore di esse.
COMPLOTTI E LEGGENDE: DALLA REALTÀ ALLA FANTASIA
La massoneria è citata, per lo più a sproposito, in molte teorie del complotto; in qualche caso, invece, le colpe sono ben chiare e conosciute. A Batavia, 500 chilometri a nordovest di New York, esattamente 175 anni prima dell’attacco alle Torri Gemelle – l’11 settembre 1826 – viene arrestato il capitano William Morgan, un ex massone che ha annunciato di voler pubblicare un libro per svelare i segreti della Massoneria. Le futili motivazioni dell’arresto (il mancato pagamento della rata di un prestito e il furto di una maglietta e una cravatta), guidate da poteri legati alla massoneria, sono pretestuose, e servono da minaccia per distoglierlo dall’intento di stampare il libro, una sicura fonte di scandalo: la legge locale richiede a quel tempo il saldo dei debiti per poter ottenere la scarcerazione.
Il suo editore, desideroso di proseguire con la pubblicazione, se ne occupa, e ne conquista il rilascio, trasferendolo immediatamente nella contea di Niagara. Di lì a poco, tuttavia, si perdono per sempre le tracce di Morgan; la conclusione più probabile – avvalorata anche dalle pene per il rapimento di Morgan successivamente comminate allo Sceriffo locale, Eli Bruce, massone, e ad altri membri dell’organizzazione – è che sia stato appunto rapito e poi assassinato da zeloti massoni (il cadavere non sarà mai ritrovato). La notizia della sua scomparsa scoppierà in uno scandalo persino più forte di quello che avrebbe potuto fare con il suo libro: l’11 settembre 1830, nel quarto anniversario del suo arresto, sarà tenuta la prima convention del Partito Anti-Massonico, che arriverà a candidarsi alle elezioni presidenziali nel 1832 contro il democratico (e massone) Andrew Jackson, pur non ottenendo un grande successo. Jackson conquisterà il (secondo) mandato con uno strepitoso successo elettorale.
Il 10 settembre 2008 viene inaugurato, invece, il Large Hadron Collider al CERN di Ginevra; probabilmente il più colossale esperimento scientifico della storia umana, non dovrebbe essere in nessun modo in questa sezione di Storia e Scetticismo, ma le strampalate teorie causate dal terrore che la struttura sperimentale possa causare la distruzione dell’intero pianeta si sono susseguite a più ondate.
DÉBÂCLE ED EPIC FAIL
Fra i tanti, ci sono almeno quattro eventi che non possono essere ignorati: prima di tutto la colossale scornata presa da Publio Quintilio Varo a Teutoburgo (nell’attuale Bassa Sassonia) il 9 settembre del 9 d.C., quando Arminio, ufficiale ausiliario romano – considerato un fedele alleato – tradisce l’impero e prende il comando di una immensa imboscata (oltre ventimila uomini) nella fitta foresta locale. Nell’arco di tre giorni, complice anche il clima infausto e piovoso, si compie un’ecatombe: oltre alla morte dello stesso Varo e a 5.000 ausiliari, saranno spazzate via le tre legioni presenti, la XVII, la XVIII e la XIX. Alcuni credono che la superstizione del numero 17 provenga proprio dal massacro dell’omonima legione, che non sarà mai più ripristinata (Superstiziosi, Però, Questi Romani!). Sempre sul campo di battaglia, ma in Scozia, l’11 settembre 1297 si combatte su un ponte a Stirling: William Wallace e Andrew Moray, con poco più di 2.000 soldati, sconfiggono sonoramente altrettanti cavalieri inglesi, accompagnati da oltre 8.000 fanti. Il rumore della batosta sarà così assordante che la pena di morte comminata a William Wallace, catturato 7 anni più tardi, sarà uno spettacolo infinito di brutalità.
Ben meno epica, ma sicuramente triste, è la morte – il 7 settembre 1936 – del peloso ma mordace Benjamin, l’ultimo tilacino (il “lupo marsupiale della Tasmania”) esistente. La disattenzione del personale dello zoo di Hobart in Tasmania lo ha lasciato chiuso fuori dal suo alloggio, esponendolo all’elevata escursione termica, che si rivela fatale. Altrettanto triste è la morte di Eugène Lefebvre il 7 settembre 1909, giorno in cui l’aviatore francese si schianta con un biplano Wright in un volo sperimentale nei pressi di Parigi: sarà la prima vittima al mondo di un incidente aereo.
Si può però considerare un epic (ma temporaneo) fail anche il piccolo incidente al computer Harvard Mark II – uno dei primi calcolatori elettromeccanici nella storia, e siamo al 9 settembre 1947: un tecnico di laboratorio trova una falena che si è infilata in un relè dell’enorme calcolatore, causando… un “bug” (“insetto” in inglese). La procedura per eliminarlo prenderà il nome di… “debug”, usata ancora oggi in gergo tecnico per indicare la rimozione di difetti dal software.
LE RICORRENZE DA NON DIMENTICARE
Una delle date più importanti della storia cade, l’8 settembre 1966, quando qualcuno inizia il cammino diretto dove nessun uomo è mai giunto prima. La prima puntata di Star Trek debutta negli USA sulla NBC, seguita poi da un totale di 3 serie. Ottiene inizialmente un mediocre successo, rischiando la cancellazione già alla seconda serie; sarà dopo l’acquisizione dei diritti da parte di Paramount che Kirk, Spock, Sulu, Uhura e la stessa USS Enterprise diventeranno uno dei più popolari cult al mondo. Per chi preferisce lo sport alla fantascienza, invece, è doveroso ricordare che il 7 settembre 1893 alcuni inglesi emigrati in Italia hanno fondato il Genoa Cricket & Athletic Club, un’associazione sportiva che, focalizzata sul noiosissimo cricket e sull’atletica, annoverava anche il “football” tra le discipline. È solo quattro anni dopo che questa disciplina, simile a uno sport medioevale fiorentino chiamato calcio in costume, diverrà quella primaria dell’associazione, vincendo nel maggio 1898 il primo campionato di Calcio d’Italia, giocato un solo giorno (5 squadre partecipanti, di cui 4 torinesi). Il Genoa è la squadra di calcio italiana più antica oggi ancora in attività, e la prima ad avere un documento originale che ne conferma la costituzione. Parlando di calcio, però, non si può che tornare alle piazze di Firenze, dove, nel rinascimento, era ancora in voga la già citata disciplina (che in realtà era più simile al rubgy); è proprio nella Piazza della Signoria, fulcro della vita fiorentina, che l’8 settembre 1504 viene mostrato al pubblico per la prima volta il David di Michelangelo, oggi sostituito da una copia per proteggerlo dalle intemperie (l’originale, maestoso, si trova oggi nella non lontana Galleria dell’Accademia). La commissione che ha decretato il luogo originario di esposizione è composta, fra gli altri, da Sandro Botticelli, Leonardo da Vinci, Pietro Perugino, Simone del Pollaiolo e Filippino Lippi, quest’ultimo propositore della posizione adiacente all’ingresso di Palazzo Vecchio.
CONTENUTO BONUS: UNA SETTIMANA DURA PER LEADER E DITTATORIQuesta settimana ha una curiosa concentrazione di attentati più o meno riusciti a capi di stato, dittatori e politici in generale; se l’11 settembre 1973 non rientra completamente in questa lista – giorno in cui il presidente cileno regolarmente eletto Salvador Allende, per non cadere nelle mani dei golpisti di Pinochet, si suicida sparandosi sotto al mento con un AK-47 (teoria confermata dall’autopsia, effettuata nuovamente nel 2011, per volere della figlia) – è proprio Pinochet, dittatore sostenuto sottobanco dagli Stati Uniti di Nixon, che il 7 settembre 1986 scampa a un attentato pianificato da Marcelo Barrios Andres, un ventunenne vicino al Partito Comunista Cileno. Lo stesso attentatore diverrà parte, tre anni dopo, degli oltre 3.000 desaparecidos attribuibili alla dittatura di Pinochet. E se l’imperatrice Elisabetta d’Austria è deceduta a Ginevra il 10 settembre 1898, colpita al cuore dal pugnale artigianale dell’anarchico italiano Luigi Lucheni (che, a dire il vero, scelse la sua vittima un po’ a casaccio – più per opportunità che pianificazione – tra quelle della nobiltà di allora). Solo tre anni dopo, il 6 settembre 1901, un altro anarchico – Leon Czolgosz – a Buffalo sparerà due colpi di rivoltella verso William McKinley, Presidente degli Stati Uniti d’America, ferendolo gravemente al ventre nel corso di un evento pubblico. KcKinley, veterano unionista della Guerra di Secessione e da poco al secondo mandato elettorale, morirà dopo otto giorni, per la cancrena sviluppatasi nello stomaco a seguito dell’attentato. E, lo stesso giorno di 65 anni più tardi, sarà la volta di Hendrik Verwoerd, Primo Ministro sudafricano, ben noto per essere l’ideatore del sistema dell’Apartheid; il 6 settembre 1966, varcata la soglia del parlamento e sedutosi sul proprio scranno, verrà raggiunto da un messo, Dimitri Tsafendas, che d’improvviso lo colpirà quattro volte, al collo e al petto, con un pugnale nascosto nella manica; per il famigerato presidente non ci sarà scampo, nonostante l’intervento dei colleghi medici. All’arresto, l’attentatore dichiarerà – fra le altre cose – di aver eseguito gli ordini impartitigli dalla sua “gigantesca tenia”; non sarà creduto, ma verrà prosciolto dall’accusa di omicidio perché schizofrenico. Ciò nonostante, per decisione della corte penale sarà tenuto prigioniero “a piacere del Presidente della Repubblica” e, come tale, morirà 33 anni dopo, dopo una vita carceraria spesa per lo più nel braccio della morte, accanto al patibolo. Il 10 settembre 2003 viene colpita a morte Anna Lindh, Ministro degli Esteri svedese, sempre per mano di un pugnale, condotto – si scoprirà poi – da Mijailo Mijailović, un altro attentatore che sarà giudicato incapace di intendere e di volere, e anche lui condannato al carcere a vita (in condizioni decisamente differenti rispetto a Tsafendas). E si può continuare: il 10 settembre 1419, Giovanni “Senza Paura”, Duca di Borgogna, viene trafitto a colpi di spada da avversari politici. E neanche agli avversari politici va benissimo: il 7 settembre 1978 il dissidente bulgaro Georgi Markov viene assassinato sul londinese Waterloo Bridge dalla polizia segreta bulgara, colpito da un piccolissimo proiettile speciale contenente ricina, una velenosissima tossina. Il 9 settembre 2001, infine, è la volta del “Leone del Panjshir” Ahmad Shah Massoud, veterano (di numerosi attentati e) della resistenza antisovietica afgana, leader dell’Alleanza del Nord contro i Talebani, ucciso in sostegno dei Talebani stessi da due attentatori di Al Qaida camuffati da giornalisti; l’anno successivo, Massoud sarà nominato eroe nazionale afghano, e candidato postumo al Nobel per la Pace (vinto poi da Jimmy Carter). |
(Immagine della copertina, credit: Photographs in the Carol M. Highsmith Archive, Library of Congress, Prints and Photographs Division, Pubblico Dominio)
Si ringrazia Dario Gaggero per la segnalazione sul Genoa Cricket & Athletic Club.