Se il Senato sponsorizza la medicina antiscientifica
Articolo originariamente pubblicato su MicroMega.
Il Senatore Maurizio Romani, Vicepresidente della Commissione Sanità del Senato, ha organizzato per il prossimo 29 settembre un Convegno dal sintetico titolo “Le Medicine Tradizionali, Complementari e Non Convenzionali nel Servizio Sanitario Nazionale per l’uguaglianza dei diritti di salute oltre le esperienze regionalistiche”. Il Senatore, medico omeopata, intende infatti sensibilizzare i suoi colleghi riguardo la necessità di definire una legge univoca sulla gestione e la diffusione delle pratiche di medicina alternativa attraverso il Servizio Sanitario Nazionale.
Come già accaduto con la distribuzione di un libro a favore dell’omeopatia con l’introduzione a firma del Ministro della Salute Beatrice Lorenzin, il CICAP – Comitato Italiano per il controllo delle affermazioni sulle Pseudoscienze, fondato nel 1989 da Piero Angela, ha trovato l’iniziativa decisamente inopportuna e ha richiesto al presidente dell’Istituto Superiore di Sanità Walter Ricciardi di prendere posizione contro un’iniziativa antiscientifica all’interno di una sede istituzionale e al presidente del Senato Pietro Grasso di promuovere invece attività di informazione corretta sulla salute.
Il programma del simposio comprende infatti interventi a favore di omeopatia, ayurveda (pratica tradizionale indiana che è stata al centro di diverse cause per i metalli tossici usati nelle sue preparazioni), medicina antroposofica (la dottrina del filosofo Rudolf Steiner secondo cui l’organismo sarebbe composto da corpo fisico, corpo eterico, corpo astrale e spirito), accanto a pratiche meno controverse come la fitoterapia, che ha invece effetti clinici dimostrati. Tra i relatori del convegno è presente inoltre il medico omeopata Roberto Gava, molto attivo nel promuovere l’allarmismo sui pericoli delle vaccinazioni, in diretto contrasto con le indicazioni del ministero della Salute.
Secondo il CICAP, infatti, se da un lato la libertà di cura è un diritto inalienabile che nessuno si sognerebbe di mettere in discussione (quando ovviamente coincida con la piena consapevolezza e la capacità di intendere), dall’altro lato le istituzioni hanno il dovere di farsi garanti della tutela dei propri cittadini. Le risorse del SSN, cui ogni singolo membro della comunità contribuisce, devono essere concentrate su tutto ciò che al momento attuale ha dimostrato di offrire le maggiori possibilità di successo: nel frattempo la ricerca scientifica continuerà le sue indagini nelle sedi appropriate e, qualora vengano alla luce nuove informazioni, cure o terapie, allora quello sarà il momento di introdurle nel Servizio Sanitario Nazionale.
La posizione assunta dal senatore Romani suona all’incirca come “poiché esistono le medicine alternative è il caso di legiferare sul loro utilizzo”. Questo atteggiamento sembra indicare un vero e proprio cambio di strategia da parte della lobby delle medicine alternative. Mentre in passato il terreno di scontro era l’efficacia dei trattamenti, ora che gli studi clinici hanno confermato in maniera sempre più netta la mancanza di effetti clinici significativi (escluso il caso della fitoterapia), i sostenitori delle medicine alternative sembrano aver rinunciato alla discussione aperta sull’efficacia per passare direttamente alla loro regolamentazione, che funzionino o meno (come è successo con leggi regionali ad hoc in Toscana e in Piemonte, con la discutibile partecipazione degli ordini dei medici), in modo da mettere di fronte al fatto compiuto chi chiede che ogni trattamento dimostri la sua efficacia prima di essere adottato dal servizio sanitario.
A nostro avviso, invece, le istituzioni dovrebbero concentrarsi proprio sul promuovere le pratiche mediche che hanno dimostrato di funzionare, sottraendosi a ogni iniziativa di marketing, che provenga dal settore “ufficiale” o da quello “alternativo”, sensibilizzando medici e operatori sanitari a spiegare ai loro pazienti il corretto uso dei farmaci (scoraggiando per esempio il pericolosissimo abuso degli antibiotici), così come la differenza fra osteopatia e fisioterapia, o tra medicinali veri e propri e rimedi omeopatici privi di qualsiasi principio attivo. La salute è un campo delicato dove cattivi consigli possono anche costare la vita, come mostrano anche i casi di cronaca degli ultimi giorni. Servono obiettività e senso di responsabilità: tutto il contrario di chi concede un podio di prestigio a un omeopata protagonista di numerose campagne contro i vaccini per poi giustificarsi dicendo “Personalmente non sono contrario ai vaccini”.
Il presidente Ricciardi ha nel frattempo risposto al CICAP condividendo la richiesta di non procedere oltre con l’organizzazione del Convegno. Ci è molta piaciuta la sua affermazione “L’evidenza e l’efficacia dimostrate attraverso il metodo scientifico e l’interesse dei cittadini devono essere la stella polare che guida le azioni di promozione della salute e dell’offerta pubblica dei servizi sanitari”.
Ci auguriamo che anche il presidente del Senato Pietro Grasso raccolga l’appello a promuovere la medicina basata sulle prove, al di là degli interessi di parte e a tutela della salute di tutti i cittadini.
Foto di Hansjörg Keller da Unsplash
Davvero inquietante spendere tempo e denaro sul nulla.
“ayurveda (pratica tradizionale indiana che è stata al centro di diverse cause per i metalli tossici usati nelle sue preparazioni), ” pretendere di denigrare tutta la plurimillenaria Medicina Ayurvedica perché una volta sono stati commercializzati Farmaci Ayurvedici con parte delle materie prime raccolte su terreni simili a quelli di alcune zone della nostra Campania è , a livello scientifico, come attaccare tutta la Medicina Analgesica perché:
http://www.agenziafarmaco.gov.it/allegati/estratto_bif%203_2007.pdf
Aldo ,direi piuttosto chi non produce evidenze scientifiche fa parte del calderone pseudoscientifico .E non puo fare differenza se sono plurimillenari o decennali .
La tua classificazione, Luca, va bene per quella parte di ricercatori che sono iscritti al CICAP. Quanti sono? In Italia è meglio, per Voi, che non li contiate. In ogni caso non è onesto depistare: l’ articolista accusa la Medicina Ayurvedica INTERA di aver subito numerose cause per aver usato metalli tossici nelle sue preparazioni. E non linka alcuna causa (possibilmente con condanna definitiva). Messa così è una accusa gratuita, ancor più grave da parte di una Associazione che si erge a giudice della evidenza scientifica. Io, con la stessa Vostra metodologia, accuso allora con questo link la Medicina intera di avvelenare la gente con metalli pesanti:
http://www.report.rai.it/dl/Report/puntata/ContentItem-e6d4edc8-6136-41e9-94df-5dbc067ce0e5.html
Tipico caso di uso di armi di disinformazione di massa.
Il “raglio d’asino” stava salendo in senato ma la catena s’è interrotta. Bene! Ma non sempre è così.
Jeremy Rifkin ebbe modo ti tenere una lectio magistralis (alla camera, mi pare, convocato da Fini) e, in tempi di EXPO, tale Vandana Shiva venne addirittura nominata consulente. Un’oscurantista fanatica ma abusivamente accreditata ha potuto condizionare un evento tanto importante per i media e la politica quanto inutile per tutto il resto.
Dunque, si prenda uno strumento utile alla collettività, il vaccino, economico e largamente impiegato, magari da molto tempo, con un successo tale da renderlo scontato nella la vita di tutti giorni e si cerchi di distruggerlo. Quindi si cerchino e assemblino indizi e narrazioni di supporto al dubbio sull’effettiva utilità e sulle nocività nascoste di questo strumento da far circolare su media più o meno alternativi. Lo si accusi di essere al soldo di fantomatiche associazioni di multinazionali dedite alla negromanzia del profitto e al vampirismo sociale.
Se si raggiunge la “massa critica” la cosa galleggerà a lungo nel brodo culturale collettivo, sospinta su e giù dalle onde della popolarità sempre agitate dal venticello calunnioso della diffidenza ignorante dei media e dagli interessi della politica e della finanza.
Ora, sui vaccini è probabile (spero) che il tutto si fermi ai successi editoriali e a qualche sbocco politico per coloro che sapranno approfittare della “massa critica”, come è successo ad esempio per i Campi Elettromagnetici (telefonia mobile, linee AT, dove però sono state comunque varate norme di legge restrittive ma non proibitive).
Su altre narrazioni invece il successo di queste armi di disinformazione di massa è andato ben oltre, col risultato di mettere al bando o penalizzare, per legge e per necessità commerciale, anche su scala planetaria, strumenti di provata utilità, basso costo e con ridotti effetti negativi. Per fare qualche esempio: il DDT, i CFC e l’energia nucleare o da fonti fossili. E rischiamo in futuro di privarci di risorse primarie importanti perché rifiutiamo OGM e fertilizzanti di sintesi a favore di un’agricoltura inefficiente (biologica) o basata su riti magici (biodinamica). Rischiamo anche di avere un’energia più costosa e inaffidabile perché fondata sulla bolla speculativa sociale delle energie rinnovabili e non sulla diversificazione, ottimizzazione e risparmio energetico.
@Dr. Rovati: se Ti riferisci al film sui vaccini, in Senato non c’è arrivato. Ma il Convegno che volevate vietare, di Maurizio Romani, c’è arrivato e come, ieri, con tanto di Crediti ECM (5 punti, esattamente) per Medici, Farmacisti,Veterinari e Dottori in Scienze Infermieristiche che vi hanno partecipato.
@Dr.Cazzaro: nel leggere i Suoi 3 elzeviri mi punge vaghezza che Lei creda che l’ India e la Medicina Indiana siano rimasti freezzati ai tempi di Kammamuri e Tremal Naik. Si aggiorni:
http://www.omicsgroup.org/journals/evidence-based-ayurveda-practice-2167-1206.1000e108.php?aid=5780
[MOD] Non saranno tollerati nomi di account che contengano termini offensivi. Chiunque intervenga su questo sito è tenuto a comportarsi in modo civile. Grazie.
@ A. Grano.
Sì, mi riferisco al film su vaccini-autismo e infatti ho scritto che *Il “raglio d’asino” stava salendo in senato ma la catena s’è interrotta* alludendo al fatto che ne è stata bloccata, magno cum strepitu, la proiezione 😉
Non ricordavo invece quale Convegno volessi io vietare, perché e in combutta con quali sodali… dopo breve ricerca devo ammettere che delle pratiche in ordine al Convegno ho scarsa fiducia sul piano medico, mentre su quello sociologico e politico (la lobby delle medicine alternative) ancora meno.
Comunque no, non sono *del CICAP*.
Saluti.
Presidente del Consiglio si esprime chiaramente a favore delle vaccinazioni negli asili infamando “alchimisti e stregoni” e dal Veneto – finalmente! – arrivano ottimi sviluppi. Direi ottima risposta, chiara ed esemplare, che dire di piu’.
Oggi buone notizie.
Gli antivaccinisti sono costretti ad annullare le proiezioni del loro abominevole film per mancanza di pubblico,
Ah beh, se lo dice Matteo…
E’ così che lo ritirano, Luca, o sei rimasto alle notizie di sette (7) mesi fa? Comunque a Firenze lo fanno mercoledì. Non sarei mai andato a vederlo, se il CICAP non avesse fatto un campagnone contro. Ora mi avete incuriosito e lo vo’ a vedere. Vuoi vedere che Wakefield è un Nobel per la Medicina?
http://www.panorama.it/scienza/salute/vaccini-no-a-censure-codacons-proietta-il-film-vaxxed/
https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net/v/t1.0-9/14671255_2145151052376733_7182190434724763895_n.jpg?oh=50cdfc43af00171342c57ab145b3811a&oe=589F27F3
https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net/v/t1.0-9/14601117_2140034156221756_6462324802533044671_n.jpg?oh=a5b029065635bedb0ffd4246efe957a1&oe=586041DC
Scusa Luca, ma non sei più quello di una volta. I Tuoi ultimi due link c’ entrano con le Tue due precedenti espressioni di giubilo quanto questo articolo c’ entra coi vaccini! (parla di latte vaccino, quindi è, evidentemente, correlato ai vaccini).
http://www.eticamente.net/11486/la-verita-sul-latte-di-mucca-intervista-alla-dott-ssa-luciana-baroni.html
aldo????? no parla del dott. Gava indagato.
Secondo quanto pubblicava il Gazzettino del 07 ottobre scorso, ed. locale di Treviso, il locale Ordine dei Medici avrebbe avviato un procedimento disciplinare dei confronti del dr. Gava. Un procedimento ancora aperto e che comunque non costituisce un “indagine”, tanto che lo stesso quotidiano utilizzava le virgolette