Dal mondo

Declassificazione documenti UFO: dalla Spagna una (non) novità

Articolo di Giuseppe Stilo

Lo scorso 22 ottobre il quotidiano madrileno El Mundo ha pubblicato un dettagliato articolo nel quale presentava un certo numero di documenti relativi ad avvistamenti UFO prodotti da organismi del Ministero della Difesa spagnola fra il 1962 e il 1995. Come accaduto in altre occasioni, qualcuno ha pensato che ci si trovasse di fronte ad una nuova declassificazione, ma così non è.

Si tratta infatti di fascicoli concernenti casi complessi e interessanti, ma in realtà – come subito hanno fatto notare studiosi spagnoli come Ricardo Campo Pérez e Vicente-Juan Ballester Olmos – non di vere novità.

Infatti, questi documenti sono stati declassificati già molti anni fa (tra il 1992 ed il 1999) e da allora era possibile consultarli prima presso la Biblioteca Central del Ejército del Aire e poi  presso l’Archivo Histórico del Ejército del Aire, sempre a Madrid. La sola novità è che adesso sono stati digitalizzati e caricati sul sito della Biblioteca Virtual del Ministerio de Defensa rendendoli così più facilmente accessibili agli interessati di tutto il mondo.

Ballester Olmos, che di quella declassificazione era stato promotore e consulente, aveva dedicato a quel materiale un volume apparso nel 1995, Expedientes insolitos: El fenomeno OVNI y los Archivos de Defensa. In un’intervista a Paolo Toselli pubblicata sulla rivista del Centro Italiano Studi Ufologici (CISU) Ufo – Rivista di Informazione Ufologica nel gennaio del 1997 aveva poi presentato al lettore italiano il processo di rilascio di quella documentazione in maniera corretta e non sensazionalistica:

Considerando nel suo complesso il processo di declassificazione, posso garantirne la sua affidabilità. Avendo seguito sistematicamente fin dall’inizio questa attività attraverso i costanti contatti con le persone coinvolte, posso permettermi di garantire l’oggettività e la trasparenza del processo di declassificazione ufficiale. La mia indagine non ha rilevato alcuna manovra di occultamento o di inganno deliberato del tipo «la società non è preparata per conoscere la grande verità sugli UFO».

Oggi, apprendiamo in anteprima, sta realizzando un articolo al riguardo che sarà presto pubblicato sul sito web del Ministero della Difesa spagnolo [1].

Come è stato più volte raccontato sulle pagine di Query (si vedano gli articoli sui numeri 3162024) la declassificazione di documenti di rilevanza ufologica di varia origine – civile e militare – prodotti da enti pubblici dei più vari Paesi del mondo è un processo ormai ben consolidato da decenni e in alcuni casi (Stati Uniti, Gran Bretagna, Spagna) ormai realizzato in larga misura. Per l’Italia, dove questo processo è tuttora meno lineare la questione è specificatamente seguita dal Progetto OVNI / Forze Armate del CISU, coordinato dallo studioso Paolo Fiorino. Gli archivi di questa associazione dispongono di migliaia di pagine di copie di documenti di origine militare italiana relativi ad avvistamenti UFO e alla loro valutazione.

[1] l’articolo di Vicente-Juan Ballester Olmos è stato pubblicato qui e costituisce la necessaria fonte introduttiva per un inquadramento corretto di quelle fonti e per una spiegazione razionale delle loro peculiarità, caratteristiche e limiti (nota del 28 ottobre)

Una versione di questo articolo è stata pubblicata sul sito del Centro Italiano Studi Ufologici

Immagine in evidenza: un particolare di uno dei documenti (© Ministerio de Defensa de España)

Giuseppe Stilo

Giuseppe Stilo (Firenze, 1965) si occupa di pseudoscienze, in particolare di ufologia, privilegiando il metodo storiografico. Fra gli altri suoi lavori, "Alieni ma non troppo. Guida scettica all'ufologia" (Cicap, Padova, 2022). Insieme a Sofia Lincos è titolare delle rubriche "Misteri Vintage" (su Query Online), "Il Giandujotto scettico" (sul sito del Cicap Piemonte) e "Divergenti" (sul trimestrale Query).

Un pensiero su “Declassificazione documenti UFO: dalla Spagna una (non) novità

  • “Tra gli episodi emersi dagli archivi della Difesa spagnola e rimasti non identificati, si annovera il caso, accaduto il 1º gennaio 1975, che vede testimoni quattro soldati di stanza all’Accademia del genio militare di Burgos. Di rientro da Santander, dove avevano trascorso la licenza natalizia, il conducente dell’auto su cui stavano viaggiando notò, a 14 chilometri da Burgos, una intensa luce bianco-rossiccia discendere velocemente verso il suolo. Il militare fermò il mezzo e attirò l’attenzione degli altri commilitoni. Erano le 6.25 del mattino. Tutti quanti notarono, sulla loro sinistra, una forte luce simile a quella emessa dal «faro di un campo da football». Incuriositi, scesero dall’auto e, attraversata la strada, videro a circa 400 metri di distanza un corpo luminoso di forma tronco-conica che pareva stare sospeso ad un paio di metri dal terreno. Era alto due metri con un base di circa tre, ed emetteva una luminosità giallastra, più bianca nella parte superiore. Dal basso fuoriuscivano dei raggi luminosi rivolti verso il terreno. D’improvviso, il fenomeno scomparve, ma subito dopo fecero la loro apparizione altri quattro corpi identici tra di loro e disposti uno dietro l’altro. Dopo circa due minuti, i testimoni decisero di riprendere il viaggio continuando ad osservare le quattro luci attraverso i finestrini. Percorso circa un chilometro e raggiunta la città di Quintanaortuño, fecero un’ulteriore sosta durante la quale risultavano visibili solamente più due luci, dopodiché ripresero il viaggio verso Burgos. I militari non udirono nessun suono provenire dall’insolito fenomeno. Nei giorni seguenti, in un campo venne rinvenuta un’ampia zona in cui l’erba risultava schiacciata, ma pare che la correlazione con l’avvistamento sia casuale, in quanto le posizioni non coinciderebbero. Secondo Ballester, questo episodio è il più enigmatico tra quelli sinora declassificati, ed a tutti gli effetti deve essere considerato un «genuino caso UFO».”
    http://www.ufo.it/testi/balleste.htm

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