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Il CICAP controlla le previsioni astrologiche per il 2017

È ormai una tradizione consolidata, al pari di pandoro e lenticchie: anche quest’anno torna la verifica annuale del CICAP sulle previsioni astrologiche e le profezie che si sarebbero dovute avverare nel corso del 2017. Come ricorda Massimo Polidoro, Segretario nazionale del CICAP: «È un controllo che il Comitato porta avanti da oltre vent’anni, anche se nella maggior parte dei casi possiamo solo dire che le previsioni sono così vaghe e generiche che non si possono nemmeno smentire. Dire che nell’anno nuovo “morirà una persona famosa” o “ci sarà una catastrofe” non sono previsioni, ma ovvietà».

«Quest’anno abbiamo raccolto veramente pochissime previsioni verificabili da parte di veri astrologi, secondo una tendenza che prosegue da anni, mentre la fanno da padrone sensitivi, veggenti e profeti di altro genere», osserva Stefano Bagnasco, fisico dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare e coordinatore del Gruppo di Studio sull’Astrologia del CICAP, «Poi, naturalmente, i casi di profezie avverate non significano necessariamente che si posseggano doti paranormali, ma piuttosto che a forza di tirare a indovinare qualcosa si azzecca. Soprattutto se la previsione è sufficientemente oscura e aperta alle interpretazioni».

Cosa, quest’ultima, che capita immancabilmente quando si tira in ballo Nostradamus. Racconta Sonia Ciampoli, coordinatrice dell’ufficio stampa del CICAP e responsabile della raccolta delle previsioni: «In maniera che ci sembra arbitraria, alcune delle Quartine del profeta francese sono state lette come riferite al 2017, ma anche stavolta nessuna sembra essersi realizzata».

Le catastrofi previste da Nostradamus

Secondo Nostradamus, infatti, sugli Stati Uniti occidentali si sarebbe dovuto abbattere un terribile terremoto (quello che gli scienziati pensano arriverà dalla faglia di Sant’Andrea in California, forse?), mentre il Vesuvio sarebbe tornato a provocare morte e distruzione con una gigantesca eruzione. Per fortuna, nessuno dei due eventi si è verificato, così come non risulta che abbiamo iniziato a parlare con gli animali, né che i raggi del Sole arrivino più potenti sulla Terra: più plausibile, per chi guarda con preoccupazione alle dinamiche politiche internazionali, è la previsione di un incombente Terza Guerra Mondiale, che gli estimatori di Nostradamus legano indissolubilmente alla Quartina 40, che avrebbe previsto senza ombra di dubbio l’elezione di Trump. Recita infatti la Quartina nella sua traduzione inglese: «The false trumpet concealing madness will cause Byzantium to change its laws», dove, ovviamente, il “trumpet” sarebbe Trump e Bisanzio viene letta come Grecia e interpretata come paese centrale delle rotte di emigrazione.

«A posteriori possiamo leggere tutto dappertutto, se forziamo le interpretazioni per adattarle a ciò che è già successo, ma qui si esagera» continua Massimo Polidoro. «Perché mai Nostradamus nel ‘500 avrebbe dovuto parlare di Grecia chiamandola Bisanzio, visto che quello è l’antico nome di Costantinopoli – come era nota ai tempi di Nostradamus – poi diventata Istanbul? E perché la Grecia sarebbe importante nell’emigrazione verso l’America, che invece segue altri percorsi e proviene significativamente da altre zone? Senza contare che, andando a leggere l’originale della profezia di Nostradamus, si scopre che manca un pezzo: “La tromba falsa che finge follia farà Bisanzio un cambiamento delle leggi: uscirà d’Egitto chi vuole che ci si compiaccia editto che cambia monete e leghe metalliche”. Come sempre, con Nostradamus, qualcosa di completamente vago e interpretabile a piacere, ma che davvero non ha nessun collegamento con gli Stati Uniti o con Trump».

Trump e il mondo in guerra

Trump invece è centrale in molte delle previsioni raccolte dal CICAP, e questo è decisamente poco sorprendente, vista l’importanza della sua carica e la peculiarità del personaggio. In più, la situazione internazionale instabile ha ispirato un insolito numero di previsioni di disgrazie. La sensitiva Claudia Pinna prevedeva ad esempio che Trump avrebbe fatto scoppiare la Terza Guerra Mondiale, ma – quantomeno per quest’anno – non è andata così.

E su questo tema che crediamo preoccupi molti, qualcuno comincia già ad avanzare qualche ipotesi per il 2018, per esempio Craig Hamilton-Parker, celebre veggente inglese che avrebbe predetto tanto la Brexit (l’anno scorso c’è stato chi l’aveva prevista e chi no, come ci si poteva aspettare) quanto l’elezione di Trump stesso (ma in realtà quest’ultima no). Secondo Hamilton-Parker il dittatore nordcoreano Kim Jong-un verrà rovesciato da una sommossa interna e il suo cadavere non verrà mai ritrovato, facendo sospettare molti che si sia rifugiato in Cina. Di questo parliamo l’anno prossimo, però, come di un po’ tutte le fosche previsioni di guerre e disastri e terribili conflitti per il 2018.

Catastrofi, attentati e politica internazionale

Tornando al 2016, diverse previsioni catastrofiche non si sono avverate, come quella di Gennaro D’Auria, che profetizzava un eccidio in metropolitana, a Roma o Napoli, o ancora di Claudia Pinna, che si aspettava anche lei degli ostaggi in metropolitana, un attentato ISIS a Roma e «Caos e disordini al mercato del mercoledì di Chivasso», oltre a un terribile attentato a Trump, che avrebbe provocato morti e feriti.

Riguardo l’ISIS, è interessante la previsione dell’astrologa Grazia Mirti, che dichiarava: “Per Isis primavera agitata, poi dovrà calmarsi, in autunno, quando potrebbe perdere definitivamente la partita.” Ci sentiamo di attribuirle un punto perché in effetti, quantomeno in Siria, l’ISIS ha perso, e proprio a inizio autunno.

In politica, sia Grazia Mirti sia il Divino Otelma prevedevano elezioni anticipate nel 2017, ma come si è visto, invece, la legislatura viene portata a termine e si andrà alle urne solo l’anno prossimo.

Il premio per la profezia più vaga dell’anno lo vince Astra, che ha dichiarato “laddove ci sono squilibri e risse, queste potrebbero accentuarsi o dar modo alle potenze oscure e a nemici nell’ombra di mettere in atto i loro intenti, cercando di sopraffare la libertà altrui. Ma siccome questa eclissi si forma in trigono a Giove, è sperabile che le forze buone abbiano il sopravvento”. Vince invece la menzione speciale per tecnica profetica più improponibile Solange, che ha letto il piede alla candidata sindaca di Carrara, prevedendone la vittoria: Alessandra Caffaz ha invece ottenuto solo l’1,8% dei voti.

Juve vince, Juve perde

Il 2017 è stato più generoso del solito con quanti si sono avventurati nelle previsioni sportive: il mago Otelma ha ad esempio profetizzato con successo che la Juve non avrebbe potuto vincere la Champions League: in effetti i bianconeri sono stati sconfitti dal Real Madrid per 4 a 1, ma stiamo parlando di calcio: le probabilità di indovinare un risultato sono pari a quelle del lancio della monetina. Sempre Otelma, ma anche Grazia Mirti, avevano dato per certo il ritiro di Totti dal calcio, ma anche qui, che il capitano giallorosso avrebbe smesso di giocare era nell’aria da qualche tempo, un po’ per sopraggiunti limiti di età, un po’ per un lungo periodo di tensioni con la società sportiva.

Errore clamoroso invece in materia da parte dell’infallibile gatto Peo, famosissimo a Roma per i suoi pronostici sportivi, che assegnava la vittoria della Champions proprio alla sconfitta Juventus.

Fine del mondo (anche quest’anno)

Non sono mancate le consuete fini del mondo annuali: dopo avere clamorosamente bucato la propria stessa previsione dell’impatto fra la Terra e il solito pianeta X dato come certo al 23 settembre, David Meade ha ripiegato poi su un’apocalisse in differita che doveva iniziare il 15 ottobre e proseguire per ben 7 anni. Mentre secondo Terral Croft il 19 novembre si sarebbero dovute susseguire una lunga serie di catastrofi, fra terremoti, vulcani e faglie sotterranee.

Si potrebbero poi prendere in considerazione tutti gli eventi rilevanti che nessuno ha predetto, per esempio il tragico attentato a Manchester dopo il concerto di Ariana Grande o la terza gravidanza della duchessa di Cambridge Kate Middleton.

«Il problema è che affermare a posteriori che nessuno aveva previsto un qualche evento particolare presta sempre il fianco alle obiezioni del tipo “non è vero, io l’avevo detto qui e qui”, dove per qui e qui si intende qualche oscura e criptica riga su un sito web o qualche frase che nella migliore delle ipotesi lascia spazio alle interpretazioni» riprende Stefano Bagnasco. «Senza considerare che, per forza di cose, questo del CICAP è un esperimento a campione che non ha la pretesa di essere un rigoroso studio scientifico, per cui non possiamo escludere che davvero un veggente dell’Agro Pontino abbia previsto la vittoria di un cinepattone agli Oscar, magari una sera a cena con gli amici».

«Quello che però possiamo ribadire» conclude Massimo Polidoro «è che se davvero le stelle, o gli spiriti guida, o gli alieni fossero così prodighi di informazioni sul futuro forse le varie previsioni convergerebbero e sarebbero più uniformi, così come dovrebbe essere tutto sommato abbastanza semplice trovare quelle degli eventi più significativi. Invece, anche il 2017 si è rivelato per l’ennesima volta un fiasco».

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