Cos’era l’UFO di questa notte?
Nella notte tra il 24 e il 25 marzo decine di persone sul suolo italiano hanno assistito a uno spettacolo davvero insolito: una lunga scia luminosa nel cielo, simile a una stella cadente ma molto più lenta e luminosa. Ne hanno parlato, tra gli altri, La Nazione, InMeteo, InfoCilento, Il Corriere della Città e L’Occhio di Salerno, riportando numerose testimonianze e segnalazioni provenienti specialmente dall’Italia centrale e meridionale, da Lucca fino a Salerno (ma nei commenti alcune persone parlano di avvistamenti anche dal Ponente Ligure).
Diversi video sono comparsi tra questa notte e questa mattina in rete, tra cui segnaliamo quello di OndaNews, proveniente da Vallo di Diano (SA), quello girato da Mario Cribello a Pozzuoli (NA) e quello riportato dal sito H24Notizie ripreso a Fondi (LT). Amalfi News ha invece pubblicato una serie di fotografie.
In comune la descrizione del fenomeno (una lunga scia luminosa, durata circa 20 secondi) e l’orario (le 3:30 circa ora italiana del 25 marzo; considerando l’ora legale e la differenza di fuso orario, circa le 1:30 UTC).
Molti media hanno subito fatto il collegamento con la Tiangong-1, la stazione spaziale cinese sfuggita al controllo nel 2016 e che, secondo le stime dell’ESA, dovrebbe rientrare in atmosfera nei prossimi giorni, con qualche possibilità che capiti sull’Italia centro-meridionale (tranquilli, però: come spiegava due giorni fa Coelum Astronomia, le probabilità sono decisamente dalla nostra parte, e l’eventualità che qualche frammento raggiunga il nostro Paese davvero remota). Un collegamento improprio: la stazione spaziale cinese è ancora troppo alta in cielo, e il rientro deve ancora avvenire.
Il mistero è stato invece svelato dall’astrofilo Marco Langbroek, una delle voci più autorevoli nel campo delle osservazioni di “spazzatura spaziale”, che da anni si occupa di rientri di razzi e satelliti artificiali.
Quello osservato sui cieli dell’Italia era con tutta probabilità il terzo stadio del vettore Soyuz-FG partito dal cosmodromo di Baikonur, in Kazakistan, il 21 marzo scorso, con l’obiettivo di far arrivare alla stazione spaziale internazionale (ISS) la navetta Soyuz con gli astronauti Drew Feustel e Ricky Arnold (NASA) e il cosmonauta Oleg Artemyev (Roscosmos). L’operazione, che ha completato l’equipaggio della ISS prevista per l’Expedition 55, è stata portata a termine con successo.
Il rientro del terzo stadio della Soyuz, separatosi come previsto dalla navetta nel corso delle normali operazioni di lancio, era previsto proprio per la notte tra il 24 e il 25 marzo, e si è verificato all’1:25 UTC (cioè alle 3:25 ora italiana). Gli orari coincidono con le testimonianze italiane, quindi, e non lasciano dubbi sulla reale natura dell’oggetto avvistato.
E’ possibile per altro vedere la ricostruzione della traiettoria dello stadio Soyuz elaborata da Marco Langbroek (che, come si vede, passa per l’Italia).
(il tweet di @Marco_Langbroek)
I rientri di spazzatura spaziale visibili dall’Italia sono in effetti abbastanza rari, e non deve stupire se molte persone sono rimaste stupire e impressionate dallo spettacolo. Contrariamente a quanto in molti hanno temuto non si trattava però di oggetti “alieni”, ma di oggetti decisamente umani.
Si ringrazia per la collaborazione Guido Bertolino, Roberto Labanti, Pasquale Russo (CISU), Giuseppe Stilo (CISU)
Immagine in evidenza: frame del video di Vallo di Diano, credit: OndaNews.it
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