L'angolo dei misteri (svelati)

Un UFO in spiaggia?

di Andrea Berti

Quella del 2020 è stata certamente un’estate diversa dalle solite. Dopo il lockdown nazionale, la gente ha cercato in tutti i modi di trovare un po’ ristoro godendosi almeno qualche giorno di relax in località di villeggiatura del nostro Paese.

Gli eventi misteriosi che andrò a descrivervi in questo articolo si verificano appunto nel tardo pomeriggio di una bella giornata della fine dell’agosto scorso, su una spiaggia della provincia di Lecce. Il signor Vincenzo si trova in riva al mare. quando capita un fatto che attira la sua attenzione; non riuscendo – da persona razionale quale è – a trovare una spiegazione plausibile dell’accaduto, decide di contattare il Gruppo Indagini del CICAP per chiedere un nostro parere.

Ecco cosa è accaduto. Il nostro Vincenzo si ritrova ad osservare sul display del suo dispositivo tre foto che ha appena scattato (quelle che vi mostriamo); la sua intenzione era di riprendere la torre che potete vedere in lontananza. Nelle immagini, però, c’è qualcosa di strano, qualcosa che non quadra. Nella prima e nella terza foto, infatti è ben visibile uno strano oggetto sferico di colore scuro; sembra essere di metallo e – come ci viene fatto notare – esso riflette la luce in modo coerente rispetto alla direzione di provenienza dei raggi solari. Quell’oggetto, che si è visibilmente spostato (si veda la prima e la terza foto), non sembra essere un riflesso o un granello di polvere sull’obiettivo della fotocamera. Deve essere davvero qualcosa sospeso a mezz’aria ma Vincenzo non lo ha proprio notato a occhio nudo; non c’era nulla di simile tra lui e la torre all’orizzonte, mentre stava scattando le foto. E poi, c’è un altro problema: perché nella seconda foto, quella di mezzo, l’oggetto volante non è più visibile? Possibile che si sia spostato con una traiettoria tale da portarlo fuori dall’inquadratura solo per ritornarvi nell’ultimo scatto?

Per scrupolo, precisiamo che le foto inviateci sono state analizzate: sono autentiche, non presentano alterazioni di sorta e sono state scattate davvero a pochi secondi una dall’altra.

È sorprendente come, a volte, il nostro cervello possa spingerci a formulare, in prima battuta, le ipotesi più improbabili: c’è un oggetto apparentemente di struttura metallica, sospeso a mezz’aria e che nessuno sembra aver notato? L’immaginazione porta a suppore che possa trattarsi di qualche futuristico mezzo alieno, magari visibile solo se fotografato e non a occhio nudo. Tecnologia super-avanzata, insomma, quella che possono avere soltanto loro!

Sta di fatto che si tratta davvero di un UFO, cioè di un oggetto del quale, per il momento, non è stata accertata l’effettiva natura. Basteranno ancora poche righe per fare chiarezza ma sarebbe un ottimo esercizio, per chi è arrivato a leggere fin qui, provare a formulare almeno un’ipotesi alternativa agli extraterrestri che vengono a fare le vacanze sulle nostre coste, prima di proseguire oltre nella lettura del testo.

Il rasoio di Ockham è sempre uno degli attrezzi più utili per aiutarci a far luce sui misteri dei quali ci occupiamo. Grazie a quello ci poniamo la domanda centrale. Questa: c’è una spiegazione più probabile alla presenza di un oggetto di quel tipo nelle foto?

Foto 1

Cominciamo a dire che dai dati EXIF https://it.wikipedia.org/wiki/Exchangeable_image_file_format delle tre foto si evince che il tempo di scatto utilizzato è molto rapido: 1/1000 di secondo. In queste condizioni si riescono a “congelare” movimenti anche molto rapidi. Ora, cosa mai ci potrebbe essere di sferico su una spiaggia? La soluzione è molto semplice: si tratta di una palla, anzi… di due! Due palloni di plastica, di quelli che vengono comunemente utilizzati da tutti per giocare in riva al mare. Nella prima foto (a destra), infatti, si vede con grande chiarezza che le due persone individuabili in basso a destra e a sinistra non sono semplici passanti, bensì una coppia che stava giocando: l’uomo a sinistra ha appena eseguito la battuta (si veda la posizione delle braccia), la donna sulla destra è in posizione di ricezione, quella tipica dei giocatori di pallavolo. Il signor Vincenzo ha scattato questa foto proprio nel momento in cui il pallone (adesso l’UFO è diventato un IFO, cioè un “oggetto volante identificato”) è transitato tra i due giocatori. Il mittente, però, non si è accorto di nulla, principalmente per due motivi: a) la velocità dell’azione; b) la sua attenzione era tutta rivolta al soggetto da riprendere (la torre) e non alle persone che stavano a pochi passi da lui.

Foto 3.

Nella terza foto (a sinistra e in evidenza in testa all’articolo), invece, il signor Vincenzo ha immortalato un altro pallone, quello utilizzato da un gruppetto di ragazzi che stavano giocando nell’acqua un po’ più distante; l’effetto prodotto è che la “sfera misteriosa” si sia spostata più lontano.

Ma se si osserva bene la terza foto si può facilmente ritrovare il primo pallone: è tra le mani dell’uomo in basso a sinistra (quello della coppia di pallavolisti).

Foto 2.

A questo punto è semplice spiegare anche la seconda immagine (qui sotto, sulla destra). Il primo pallone non lo si vede perché in questa inquadratura si vede solo la donna dal busto in su (il pallavolista maschio è addirittura fuori campo); il secondo pallone, invece, è ben visibile nelle mani di uno dei ragazzi che sono in acqua (in basso a sinistra, un po’ più in profondità rispetto alla silhouette in primo piano).

Anche questa volta, niente astronave aliena… Magari la prossima estate andrà meglio!

Andrea Berti

Coordinatore del Gruppo Indagini CICAP

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *