L'angolo dei misteri (svelati)

Ancora strani avvistamenti in cielo

di Andrea Berti

Alcuni mesi fa siamo stati contattati dal signor Massimiliano C. per un parere a proposito di un misterioso avvistamento. Nel tardo pomeriggio del 27 novembre 2020, mentre stava viaggiando con il proprio mezzo sull’autostrada A1, poco dopo l’uscita per Caianello (Caserta). in direzione di Roma, ha avvistato una striscia luminosa nel cielo: qualcosa che si spostava a gran velocità. Il fenomeno è durato solo pochi secondi, ma fortuna vuole che sull’auto di Massimiliano fosse in funzione una dashcam che ha registrato tutto. Per chi non lo sapesse, le dashcam (abbreviazione di dashboard camera) sono quelle piccole videocamere, generalmente posizionate sul cruscotto, che permettono di registrare cosa accade davanti alla vettura durante il viaggio; sono molto diffuse in Russia e negli Stati Uniti, ma stanno prendendo piede anche nel nostro Paese e possono essere molto utili per ricostruire le dinamiche di un eventuale incidente.

Come è facile immaginare, per il signor Massimiliano l’avvistamento è stato un evento molto emozionante. Ma cosa ha generato quella strisciata luminosa? Si è trattato probabilmente di un bolide, una meteora che, entrando in atmosfera, inizia a bruciare a causa dell’attrito; di solito questi bolidi hanno elevata luminosità e sono ben visibili a occhio nudo per alcuni secondi.

L’ipotesi appena descritta ci è poi stata confermata anche dall’amico e astrofisico Albino Carbognani: “Si tratta di un bolide, probabilmente lo stesso che è stato rilevato dalle camere PRISMA di Camerino, Perugia e Amelia alle 16:52:53 UT del 27/11”.

Ringraziamo il signor Massimiliano per averci condiviso la sua esperienza.

Di tutt’altra natura, invece, sono le misteriose luci nel cielo che vengono avvistate spesso sopra le grandi città: dei cerchi luminosi che, in alcuni casi, si muovono a gran velocità con traiettorie assolutamente impensabili per un velivolo terrestre. Le persone che osservano questo affascinante fenomeno sono facilmente portate a credere di star assistendo ad un sorvolo di una flotta di navicelle aliene o di una gigantesca “astronave madre” che ruota su se stessa emettendo questi lampi di luce.

Affiliamo il nostro immancabile “rasoio di Ockham” e proviamo ad analizzare tutto con razionalità. Esaminando questo genere di casi si evince subito un particolare comune: queste luci vengono sempre notate quando in cielo è presente una coltre di nubi piuttosto basse. L’effetto visivo è davvero impressionante, perché sembra proprio che le luci provengano da sopra lo strato nuvoloso, ma… non è così! Le luci provengono dal basso. Si tratta, infatti, di quei potenti faretti che vengono spesso utilizzati per pubblicizzare un evento (l’apertura di un nuovo locale, una serata speciale in discoteca, ecc.) e che vengono volutamente puntati verso l’alto per essere visibili anche a chilometri di distanza. Spesso questi faretti sono motorizzati e governati da un software che permette loro di muoversi creando giochi di luci ancor più attraenti. Se il cielo è coperto, il fascio di luce proiettato sulla parte inferiore delle nuvole crea dei dischi luminosi danzanti.

Rispetto alle posizioni di osservazione di chi ci ha contattato per segnalarci questo tipo di avvistamento, è sempre stato possibile risalire alla location che ha generato tali spettacoli luminosi.

In uno degli ultimi casi, non siamo riusciti a verificare l’effettivo utilizzo di tali tecnologie (era passato troppo tempo dall’evento) ma la probabilità che le cose siano andate anche qui allo stesso modo è davvero alta. Si è trattato di un avvistamento fatto da un appartamento del centro di Verona; il mittente ci ha inviato anche la foto dell’avvistamento (la vedete in evidenza, in testa all’articolo). Avendo a disposizione l’indirizzo esatto, siamo riusciti a verificare che tali luci erano esattamente nella direzione dell’Arena e che in quei giorni erano in allestimento  una serie di spettacoli. È quindi ipotizzabile che si possa essere trattato di una normale prova luci da parte dei tecnici di scena del teatro.

L’ultimo avvistamento UFO che vi segnaliamo è capitato in questo mese di marzo in Valle d’Aosta. La signora Lucia scatta una foto alle montagne e, ben presto, si accorge che in essa vi è uno strano oggetto di forma sferica sospeso in aria (ecco qui sotto a sinistra l’immagine

ingrandita). Che cosa può essere? Non sembra proprio essere un uccello in volo né, tantomeno, una mongolfiera. Si rivolge così all’Osservatorio Astronomico Regionale per segnalare la cosa. Fortuna vuole che tra gli astrofisici che lavorano in Osservatorio vi siano alcuni soci del CICAP! Il mistero è presto risolto, grazie anche alla foto originale inviata dalla donna, nella quale si vedono alcuni cavi dell’alta tensione (è quella sotto l’immagine dell'”UFO”): l’oggetto misterioso altro non è che una di quelle sfere d’avvertimento (per aerei, elicotteri, paracadutisti ecc.) costituite da due calotte colorate di rosso e bianco (o arancione e bianco), di materiale plastico, che vengono montate in linea su un cavo in cima al pilone più alto dell’elettrodotto. Le sfere solo normalmente ben visibili anche da lontano ma il cavo che le sostiene può diventare praticamente invisibile se lo si osserva da una certa distanza.

Andrea Berti

Coordinatore del Gruppo Indagini CICAP

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