Approfondimenti

“Oggetti volanti non identificati” non vuol dire alieni, ma sicurezza aerea

articolo di Nicolò Bagnasco

Nel titolo di questo articolo c’è una chiave per comprendere al meglio la portata delle notizie riguardanti i clamorosi video UFO registrati (o rilasciati) dalle forze armate americane che in particolare dall’estate del 2020 compaiono sulle maggiori testate giornalistiche statunitensi e internazionali.

Facciamo un po’ di chiarezza.

Questa storia comincia nel 2015, quando due piloti dell’aviazione militari filmano con un avanzato sensore ad infrarossi un piccolo oggetto volante, seguendolo con la telecamera mentre si muoveva rapidamente controvento e commentando la scena con linguaggio colorito: “È un f*****o drone!”. La legittimità delle riprese e la titolarità di esse furono confermate dal Pentagono quattro anni dopo (nel 2019), suscitando grande scalpore mediatico. L’anno successivo, in agosto, il Dipartimento della Difesa annunciò con un comunicato ufficiale la creazione di una task force specializzata nello studio, nella classificazione e nell’identificazione dei fenomeni aerei non identificati, in sigla UAP (Unidentified Aerial Phenomena). Intanto, sin dalla fine del 2017, questo e altri due video fatti da personale della US Navy erano stati resi pubblici, non ultimo attraverso un personaggio controverso, Luis Elizondo, che fra il 2007 e il 2012 aveva coordinato un gruppo di studio sugli UAP nell’ambito del Dipartimento della Difesa, chiamato in sigla AATIP.

Qui iniziava il vero boom mediatico.

Che collegamento esiste tra i video fatti dai piloti e questa iniziativa intrapresa nel 2020 dal Dipartimento della Difesa?

Il punto è che il Congresso degli Stati Uniti ha da diversi anni espresso preoccupazioni per il discreto numero di avvistamenti di oggetti volanti non identificati nei pressi di basi militari americane, sia per concreto pericolo nelle operazioni di routine svolte in pista, sia per motivi di intelligence. Per questo, nel 2007 era stato istituito l’AATIP, il programma per l’identificazione di potenziali minacce ad alta tecnologia in campo aeronautico, dietro l’impulso del senatore democratico Harry Reid, rappresentante del Nevada.

Per quanto se ne sa, l’intervento del Senatore fu fortemente influenzato dall’attività di lobbying di Robert Bigelow, imprenditore nel campo immobiliare che ha finanziato per anni ricerche pseudoscientifiche su ufologia e parapsicologia. Questo programma, del costo di 66 milioni di dollari, tenuto classificato al massimo grado durante tutto il suo periodo di attività, fu sospeso nel 2017 per un taglio di fondi. Sembra tuttavia che le attività di ricerca siano continuate per qualche tempo ad opera del personale impegnato nel programma, che contemporaneamente era passato a nuovi compiti nell’ambito della Difesa.

Lo studio degli oggetti volanti non identificati intesi come UAP è quindi un’attività abbastanza frequente nella storia recente dei servizi di intelligence statunitensi: di questo però non bisogna affatto stupirsi.

È normale che la massime potenza militare al mondo si preoccupi di oggetti o di tecnologie che, almeno in un primo momento, appaiono sconosciute e potenzialmente pericolose per la sicurezza. In fondo, fu così fin dagli inizi della storia dei dischi volanti, poi chiamati UFO, iniziata nel 1947. Sia che si tratti di potenziale spionaggio nemico o che di nuove tecnologie in fase di sperimentazione da parte di forze armate di altri Paesi (alleati compresi), cercare di comprendere che cosa si è avvistato, fotografato, rilevato o ripreso in video con vari sistemi è del tutto scontato e ragionevole. Ciò non vuol dire in nessun modo assumere qualcosa sulla natura “misteriosa” di quanto rilevato. Altrettanto ragionevole è quindi la segretezza con cui il Pentagono e le fonti governative americane affrontano queste questioni, negando – in maniera più o meno discutibile per una democrazia – l’accesso al pubblico e ai suoi rappresentanti di una parte dei dettagli. Programmi classificati di questo genere sono all’ordine del giorno nei budget del Ministero della Difesa americano, ma essi sovente passano inosservati proprio perché segreti, sepolti nei bilanci sotto nomi anodini, poco chiari, insieme a progetti di sviluppo di tecnologie e velivoli avanzatissimi.

Ma, dunque, perché notizie di questo genere, già per conto loro interessanti, assumono periodicamente così grande rilevanza mediatica?

La causa è da ricercarsi nell’associazione quasi automatica che ognuno di noi fa tra oggetto volante non identificato e alieni. Sono infatti proprio la letteratura e i film fantascientifici, insieme allo sviluppo del mito delle visite extraterrestri, che raccontano di incontri ravvicinati con alieni di vario genere a equiparare giustamente astronavi provenienti da altri mondi e UFO: quello che però spesso si trascura è che, nonostante anche potenziali mezzi i trasporto alieni lo siano, qualunque oggetto volante di costruzione artificiale, prima di venire riconosciuto come drone, pallone, missile, aereo civile o militare o quant’altro è un oggetto volante non identificato. Nulla di più, e nulla di meno. Quanto alla spiegazione di ciò che nei video hanno ripreso i militari della US Navy, questa è altra questione. 

Quello in cui viviamo è un grande momento per l’esplorazione spaziale: presto torneremo sulla Luna e, forse, arriveremo su Marte. Probabilmente è proprio su questo che ci dobbiamo concentrare se speriamo di scoprire che non siamo i soli esseri viventi nell’Universo. Potrà sembrare deludente perché assai meno scenografico che le astronavi aliene sulla Terra, ma il punto più vicino a questa scoperta che finora possediamo è la ricerca di bio-indicatori nell’atmosfera dei pianeti intorno al nostro. Da quelle iniziative potrebbero venirci indicazioni e sorprese assai maggiori di quelle che, probabilmente, alla fine ci riserveranno gli ennesimi “avvistamenti UFO dei militari americani”. Le valutazioni scettiche sulla loro natura non mancano di certo. Qui, ad esempio, potete leggere qualcosa su quella dello studioso americano Mick West.

Immagine in evidenza: un frame del cosiddetto “video Tic-Tac”, ripreso con una camera a infrarossi da un aereo della US Navy al largo della California meridionale il 14 novembre 2004. (Fonte: US Navy)

7 pensieri riguardo ““Oggetti volanti non identificati” non vuol dire alieni, ma sicurezza aerea

  • Sì, ma in questo genere di articoli si elide sempre la questione principale: si guarda sempre il dito e non la luna. Ok, sappiamo che UFO non vuol dire “alieni” (alle conoscenze attuali), ma la questione di fondo non è cosa “non sono”, ma cosa sarebbero. Esistono. Non mi interessa sapere che siano o meno alieni, ma mi interessa sapere cosa potrebbero essere (e no, non vale dire che siano vetture umane supersegrete, o droni o sonde, perché se sono studiati dagli eserciti e classificati come un rischio per la sicurezza nazionale da decenni, è evidente che non siano sonde, droni o altri elementi prodotti da tecnologia umana: ovviamente mi riferisco ai casi “seri” e documentati dalle autorità).
    Ed è fresca l’affermazione di Obama, uno che penso la credibilità la abbia.
    https://tg24.sky.it/mondo/2021/05/19/obama-video-ufo-non-sappiamo-cosa-siano

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    • Sul commento di Obama. Ha dichiarato esattamente quel che si dice qui, ci sono osservazione di oggetti che non sappiamo cosa siano.
      E se non lo sappiamo non lo sappiamo. Possono essere cose “strane”, o essere mis-interpretazioni di cose su cui semplicemente non è stato possibile raccogliere le informazioni necessarie.

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      • Non mi pare di avere sostenuto altro: ho solo linkato quello che ha detto Obama. Non è questione di alieni o meno (per restare in tema dell’articolo), mi interessa poco sapere se sono o meno alieni: mi interessa sapere cosa possano essere. Dico solo che se sono avvistamenti che i militari (non degli ingenui, insomma) e un ex-presidente USA non sanno spiegare (e che, dunque, non sono evidentemente droni, palloni sonda, fulmini globulari, mezzi segreti di altre nazioni et similia: tutti fenomeni che persone preparate come i militari che sovrintendono alla sicurezza nazionale sono in grado di identificare).
        Sembra solo però che a buona parte delle persone interessi più che altro dire “non sono alieni”, e lì finisce la questione: mentre la questione proprio lì inizia, e chi ha curiosità scientifica e approccio scientifico dovrebbe chiedersi cosa siano i fenomeni non spiegabili con soluzioni classiche (ossia quelle di cui sopra).

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      • Non mi pare di avere sostenuto altro, ho solo linkato quello che ha detto Obama. Non è questione di alieni o meno, mi interessa poco sapere se sono o meno alieni: mi interessa sapere cosa possano essere. Dico solo che se sono avvistamenti che i militari (non degli ingenui, insomma) e un ex-presidente USA non sanno spiegare (e che, dunque, non sono evidentemente droni, palloni sonda, fulmini globulari, mezzi segreti di altre nazioni et similia: tutti fenomeni che persone preparate come i militari che sovrintendono alla sicurezza nazionale sono in grado di identificare).
        Sembra solo però che a buona parte delle persone interessi più che altro dire “non sono alieni”, e lì finisce la questione: mentre la questione proprio lì inizia, e chi ha curiosità scientifica e approccio scientifico dovrebbe chiedersi cosa siano i fenomeni non spiegabili con soluzioni classiche (ossia quelle di cui sopra).

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      • @Gianni Comoretto
        Non mi pare di avere sostenuto altro, ho solo linkato quello che ha detto Obama; è questo articolo che cita gli alieni, non Obama. Ma non è questione di alieni o meno, mi interessa poco sapere se sono o meno alieni: mi interessa sapere cosa possano essere. Dico solo che sono avvistamenti che i militari (non degli ingenui, insomma) e un ex-presidente USA non sanno spiegare (e che, dunque, non sono evidentemente droni, palloni sonda, fulmini globulari, mezzi segreti di altre nazioni et similia: tutti fenomeni che persone preparate come i militari che sovrintendono alla sicurezza nazionale sono in grado di identificare): non a caso, l’osservazione più interessante di Obama è la seguente: “ci sono filmati e registrazioni di oggetti nei cieli che non sappiamo esattamente cosa siano. Non possiamo spiegare le loro traiettorie. Non si muovono con uno schema facilmente spiegabile. ”
        Sembra solo però che a buona parte delle persone interessi più che altro dire “non sono alieni”, e lì finisce la questione: mentre la questione proprio lì inizia, e chi ha curiosità scientifica e approccio scientifico dovrebbe chiedersi cosa siano i fenomeni non spiegabili con soluzioni classiche (ossia quelle di cui sopra).

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    • Anch’io concordo con Attivissimo, ma a giudicare dai post che si leggono su Fb e altrove sembra che la maggioranza sia allineata su posizioni opposte. Siccome però come stiano le cose non si decide a maggioranza (non è una questione di decidere cosa fare, ma di capire la realtà) e quindi tirare in ballo il popolo, la democrazia e il diritto di parola sarebbe uno sproposito, sarei tentato di suggerire a Queryonline di ridurre il “rumore di fondo” filtrando i commenti più strampalati.

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