Acqua magnetizzata al TGR Leonardo
“Acqua del rubinetto che, esposta a campi magnetici, si comporta come se contenesse rame, anche se non c’è. È un effetto strano che i fisici faticano a spiegare. Intanto qualcuno già usa quest’acqua condizionata”.
Così viene annunciato, dalla conduttrice Silvia Rosa Brusin, il servizio di Maurizio Menicucci, andato in onda nell’edizione del 2 giugno 2021 del TGR Leonardo su Rai3 (dal minuto 04.20):
Nel servizio viene intervistato Luciano Gastaldi che mostra una presunta soluzione che conterebbe, a suo dire, 2,35 mg/litro di rame. Alla domanda dell’intervistatore che, riferendosi al rame, chiede “Ma lei ce l’ha messo nell’acqua?”, Gastaldi risponde “No”. Aggiunge di aver sottoposto l’acqua a dei “pacchetti di onde elettromagnetiche con la lunghezza d’onda del rame”. L’intervistatore afferma che il fenomeno era noto e Gastaldi aggiunge “Adesso riusciamo a stabilizzarlo”, per un tempo minimo di sei mesi.
Maurizio Menicucci afferma quindi che la cosa ancora più sorprendente è che, se la soluzione viene diluita, la concentrazione del rame non diminuisce. Gastaldi conferma, aggiungendo che uno dei maggiori istituti di chimica fisica (il russo Arbusov) ha stabilito che diluendo fino a 350 litri (senza specificare il volume iniziale), la concentrazione del rame rimane fissa a 2,35 mg/litro. Viene poi ribadito che chiunque può verificare quanto affermato.
Menicucci specifica che in campo l’acqua magnetizzata agisce come il rame, ma senza inquinare i terreni con il metallo.
Viene quindi intervistato Corrado Giraudo, agricoltore di Busca (CN), che usa l’acqua magnetizzata da sei anni. Giraudo decanta le proprietà dell’acqua, sottolineandone le proprietà protettive nei confronti delle piante e il fatto che non lasci residui nel terreno, a differenza dei trattamenti chimici tradizionali. Viene aggiunto che a pensarla come lui in Italia sono pochi (una quarantina), mentre i russi ci credono. Gastaldi afferma che i russi sono partiti con 18.000 ettari sottoposti al trattamento con l’acqua magnetizzata per arrivare fino a 300.000. Infine commenta:
“I russi sono molto più aperti mentalmente, mentre qui c’è più negatività e più diffidenza”.
Menicucci spiega che il fenomeno dipenderebbe dalla capacità delle onde elettromagnetiche di “ri-orientare e far vibrare armonicamente le molecole di H2O che emettono, a loro volta, pacchetti di energia”. Interviene quindi Giuseppe Vitiello, fisico teorico dell’Università di Salerno, che fornisce la sua interpretazione in termini di risonanza delle molecole d’acqua con la sorgente esterna che determinerebbe la durata dell’effetto per “tempi non banali”. L’effetto della risonanza consentirebbe poi a piccole quantità di acqua condizionata di attivarne enormi volumi, con effetti talvolta negativi. Vitiello, a questo proposito, afferma che in fisica effetti deboli possono provocare un fenomeno di tipo catastrofico e come esempio cita gli tsunami.
Viene quindi affermato che “Gastaldi si prepara a estendere ad altri elementi le sue ricerche e rifiuta ogni collegamento a teorie contestate come la memoria dell’acqua”. Gastaldi sostiene infine di possedere certificati universitari che attestano che effettivamente l’effetto è reale.
In un servizio di 2 minuti e 45 secondi vengono concentrate affermazioni che, se fossero vere, rivoluzionerebbero tutte le nostre conoscenze di chimica e di fisica. Ma, si sa, “affermazioni straordinarie richiedono prove altrettanto straordinarie”. Purtroppo però nel servizio tali prove non vengono presentate e neppure si possono trovare in letteratura scientifica. Bisogna credere sulla parola a quanto affermato dagli intervistati.
Oltretutto, Giuseppe Vitiello è ben conosciuto a chi si occupi di pseudoscienze. Insieme a Giuliano Preparata ed Emilio del Giudice è stato infatti sostenitore in passato di una controversa teoria che avrebbe dovuto giustificare, tra l’altro, proprio il presunto fenomeno della memoria dell’acqua da cui, nel servizio, si prendono curiosamente le distanze. Vitiello compare anche come coautore, insieme al controverso Premio Nobel Luc Montagnier, in un articolo in cui si sostiene una bizzarra teoria in cui soluzioni ultra diluite di DNA conserverebbero anch’esse una memoria (ne avevamo parlato qui).
Le affermazioni sostenute nel servizio di TGR Leonardo appaiono totalmente prive di fondamento, in base alle conoscenze di base di chimica e fisica. In apertura del servizio si vede che il test sul campione d’acqua viene effettuato per via spettrofotometrica. È ben noto che l’assorbimento di luce da parte di una soluzione di ioni Cu++ avviene grazie alle transizioni elettroniche subite da questi ultimi. Ipotizzare quindi che un improbabile ri-orientamento delle molecole d’acqua o le loro vibrazioni possano simulare lo stesso assorbimento di luce non ha alcun senso.
Ulteriori affermazioni sull’autore dello studio si possono trovare in questa pagina dove, in un articolo dal titolo “Tesi di Luciano Gastaldi. L’acqua, le sue memorie, dove arriva la scienza, esperienza personale” sono raccolte numerose affermazioni del tutto prive di fondamento scientifico.
Quello che stupisce è che un TG scientifico come Leonardo, trasmesso su una rete RAI (quindi servizio pubblico), fornisca spazio a simili congetture, senza minimamente verificarne l’attendibilità e senza neppure farle commentare a qualche ricercatore super partes.
In tal modo infatti si offre un pessimo servizio ai telespettatori che possono pensare che certe scoperte siano reali (e che trovino già addirittura applicazioni), quando sono invece ben lungi dall’essere confermate e in palese contrasto con tutte le attuali conoscenze chimico-fisiche.
Si sa qualcosa delle sperimentazioni russe a riguardo?
“Le affermazioni sostenute nel servizio di TGR Leonardo appaiono totalmente prive di fondamento, in base alle conoscenze di base di chimica e fisica”. Questa Vostra affermazione è identica alle Vostre affermazioni sull’ Omeopatia (e su tanta altra robba). La Scienza che mi ricordo di aver studiato, di fronte a evidenze sperimentali che sembrano poter rimettere in discussione le “conoscenze di base della Fisica Galileiana e della Chimica Inorganica” non si pone più nel ruolo di Giudice, come ai tempi di Semmelweis. Semplicemente, dice: “Se ne varrà la pena, lo studieremo. Se costa troppo rispetto alle probabilità che ha di sviluppare novità utili nelle applicazioni scientifiche, noi non lo studieremo, lasciando comunque la libertà, a chi è interessato e trova i fondi, a proseguire la ricerca. Se son Rose, fioriranno, recita una nota formula algebrica. Seconda di poi: il TGR Leonardo fa, in sostanza, una Intervista. NON SOSTIENE LE AFFERMAZIONI DI GASTALDI così come, spero, non sosterrà mai quelle di Garlaschelli e della
Cattaneo quando farà un servizio su di loro, per quanto immensamente più aderenti ai dogmi scientifici essi siano rispetto a Gastaldi. Focus e Leonardo, Radio3Scienza e tutte le trasmissioni di divulgazione più o meno scientifica, mettono a disposizione del pubblico, semplicemente, delle informazioni. A differenza della Politica, dove le idee si affermano grazie ai soldi e alle armi, le verità Scientifiche si affermano grazie alle evidenze sperimentali e alla “giovibilità”, cioè la possibilità di utilizzarle nella pratica. Le affermazioni errate, anche se credute da chi detiene Ministeri e Cattedre, o, semplicemente, soldi, col tempo vengono giustiziate e gettate nel dimenticatoio, dove vi è “pianto e stridor di tritarifiuti”
Non c’entrano i dogmi, la prova sperimentale o c’è o non c’è. Se non c’è non è scienza. In questo caso non c’è alcuna evidenza sperimentale (pubblicata su riviste serie e riprodotta da altri laboratori). E’ il metodo scientifico. Tutto il resto è fumo negli occhi.
Su 7 commenti a una bufala propalata da una trasmissione in evidente stato di “sofferenza scientifica” solo 1 è un bla bla di un credulone mentre tutti i 6 rimanenti sono di analisi critica delle modalità con cui sono state presentate sciocchezze pseudo-scientifiche spacciate come “effetti strani che i fisici faticano a spiegare” (e questo la dice lunga sulla credibilità dell’intera questione…). Se questa proporzione fosse analoga a quella dell’intera popolazione saremmo il paese di gran lunga più razionale del mondo, ma temo invece che sia l’opposto: per averne (probabile) conferma o (sperabile) smentita sarebbe sufficiente mettere l’articolo di Fuso su un blog “generalista” e fare l’analisi dei commenti…
Si, è grave che un servizio pubblico come il TG Leonardo, di cui peraltro io sono un attento ed entusiasta spettatore da decenni, mandi in onda affermazioni non dimostrate spacciandole per vere e verificate.
Attenzione! RAI 3 ha riproposto il servizio oggi su Pixel. Sembra che RAI 3 ami le bufale!
Stesso servizio apparso purtroppo oggi su TG3 Pixel (la tecnologia sostenibile…).
Poveri noi!
Abbiamo davvero toccato il fondo, perché errare è umano ma perseverare è diabolico! Oggi TG3 pixel ha in effetti riproposto un servizio praticamente identico a quello del TG Leonardo di 10 giorni fa. E in 10 giorni qualunque giornalista serio avrebbe avuto, se lo avesse volesse, tutto il tempo di verificare le cose, trovare riscontri oppure smentite …. Poveri noi!!
Da perito chimico e medico, quando ho visto il servizio del Tg3 sono saltato sulla sedia e ho detto “Se fosse vero, sarebbe una rivoluzione”. Soperattutto per me che ho una vigna.
“Se” fosse vero: al momento non ho ancora ricevuto documentazione di approfondimento dalla RAI, ma perchè escluderlo a priori? Se laboratori delle università confermano la “presenza” del rame anche nelle diluizioni, significa che c’è qualcosa della chimica classica che ci è sfuggito. O loro hanno fatto un errore procedurale che deve essere smascherato. Non partirei con una corciata pro o contro. Piuttosto mi sono chiesto, fin da subito: se l’acqua si comporta da soluzione rameica, perchè non inquina? Quando faccio un trattamnto in vigna, poi il rame cade a terra e viene assorbito e, come metallo pesante, inquina il terreno. Perchè non dovrebbe fare altrettanto l’acqua magnetizzata che si comporta chimicamente da rame, pur non avendone?
“se l’acqua si comporta da soluzione rameica, perchè non inquina? ” Per lo stesso motivo per cui la Lidocaina iniettabile diluita omeopaticamente non ha gli effetti collaterali delle soluzioni di Lidocaina già usate in passato, poi abbandonate a causa di questi effetti.
https://www.my-personaltrainer.it/benessere/lidocaina.html
Il rame, per inquinare, deve essere presente come metallo in quantità ponderale. Quando è presente in forma immateriale, grazie a nostre migliori conoscenze sulle lunghezze d’ onda delle sue diluizioni, conserva la sua “anima” ovvero le sue proprietà, ma non gli effetti dannosi.
Mi ricorda la ricetta della pasta con le cozze a mare, tutti gli ingredienti tranne le cozze stesse di cui si sentiva proprio il sapore, specie se si aggiungevano due o tre sassi di mare nell’acqua di cottura. La differenza però sta nel fatto che lo scopo dell’ “inganno” era economico, i sassi andavi a prenderli sulla riva a costo zero, non dall’ erborista con la carta di credito. Ciò che voglio dire è che, con tutta l’apertura mentale possibile, abbiamo sul piatto della bilancia, da un lato, il metodo scientifico con tutti i suoi possibili condizionamenti “geopolitici”, ma dall’altro non solouna comunità di anime candide che vivono in contatto con l’ “anima” del mondo, ma anche soggetti che tirano e fare soldi facili sfruttando la disinformazione della gente.
Lo dimostreranno…come tante Verità che solo il tempo ne ha esaltato e saprà esaltarne la ragione.