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E tu, chiedi le prove?

Articolo di Costanza Motta pubblicato originariamente su Query 45

Chiedi le Prove è un’iniziativa promossa dal CICAP ed è guidata dalla massima: «un’affermazione scientifica senza prove non è scientifica». Il suo scopo è, quindi, quello di invitare ogni persona a chiedere le prove delle affermazioni non comuni nelle quali si può imbattere quotidianamente e di aiutarla a farlo nel modo più efficace.

Questo progetto prende spunto dal suo corrispettivo anglosassone Ask for evidence; al fine di sottolineare l’analogia e la continuità d’intenti con l’iniziativa d’oltremanica, si è deciso di utilizzare il termine inglese asker per indicare ogni persona che decide di chiedere le prove. È una parola che, anche in lingua inglese, non è di uso comune e questa è la ragione per la quale è sembrata particolarmente adatta a identificare in modo inequivocabile proprio questo ruolo.

Come funziona

Il meccanismo pratico di Chiedi le Prove è tanto semplice quanto efficace: prevede che, qualora una persona incontri un’affermazione scientifica priva di referenze o di prove che ne attestino la veridicità, si metta spontaneamente in contatto, tramite l’invio di una mail, con l’ente, l’azienda o il soggetto che ha pronunciato tale asserzione per chiedere che le vengano fornite delle valide prove a riguardo.

Il principale accorgimento pratico che ogni asker deve ricordare di attuare è, semplicemente, quello di inserire l’indirizzo di Chiedi le Prove ([email protected]) in Copia Conoscenza non nascosta (dunque Cc e non Ccn) tra i destinatari della mail.

In questo modo, chi scrive può essere certo del fatto che la propria domanda raggiunga il team di Chiedi le Prove, il quale lo aiuterà nella lettura dei documenti che riceverà e selezionerà periodicamente alcune delle vicende più esemplificative e articolate per pubblicarle sul suo sito internet (www.chiedileprove.it) nella sezione “Storie”. Anche per questo motivo, mettendo in Copia Conoscenza Chiedi le Prove, l’asker sceglie di porsi in modo trasparente e onesto nei confronti dei destinatari della sua richiesta, i quali sono correttamente informati del fatto che i membri di questa iniziativa sono stati coinvolti e stanno leggendo la corrispondenza tra i due soggetti.

È importante chiarire fin dal principio che un’affermazione scientifica, nel nostro contesto, è una qualunque asserzione che non abbia il carattere dell’opinione o della credenza personale. Ad esempio, dichiarare di preferire i cibi salati rispetto a quelli dolci o dichiarare di credere nell’esistenza degli alieni non significa fare delle affermazioni scientifiche, ma esprimere le proprie preferenze, nel primo caso, o delle convinzioni, nel secondo.

Tali affermazioni, però, diventano scientifiche qualora venga detto che il cibo salato è migliore di quello dolce o che gli alieni effettivamente esistono; in questi casi, è legittimo dubitare della veridicità di tali affermazioni fino al momento in cui chi le ha formulate non fornisce delle prove concrete che le supportino.

Per chiedere le prove non serve avere alcun particolare requisito, non serve essere degli scienziati e non è necessario aver effettuato degli studi specifici: chiedere le prove è un atto libero e universale, che può essere avviato da qualunque persona guidata dalla propria curiosità e dal desiderio di indagare con spirito critico la realtà che la circonda.

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