Approfondimenti

Creare un mostro: Il caso di “Eachy”

Articolo di Charles G. M. Paxton* (traduzione di Fara Di Maio). L’articolo originale è apparso su Skeptical Inquirer, vol. 46, n. 1, gennaio-febbraio 2022, pp. 46-48).

Nel 1971, la rivista Man, Myth and Magic riportò avvistamenti del fantasma di un vicario del XVIII secolo sui moli di Wapping, nella parte est di Londra (Smyth [anonimo] 1971). L’articolo citava diversi testimoni delle apparizioni di un sinistro vicario la cui natura spettrale era rivelata dalla sua tendenza a scomparire di colpo. Storicamente, c’era stato un vicario locale che gestiva una pensione dove gli sfortunati inquilini venivano assassinati.

Solo che in realtà… non c’era stato. Infatti, il vicario di Ratcliff Wharf era una bufala generata da Frank Smyth a titolo di esperimento, come lui stesso ebbe a rivelare nel Sunday Times di Londra (1) diversi anni dopo (fu anche riferito dalla BBC in un programma chiamato A Leap in the Dark il 18 febbraio 1977). Ma, a quel punto, la bufala era apparentemente diventata folklore locale, tanto da generare reali resoconti su di un fantasma a Wapping.

Incuriosito dall’esperimento di Smyth, ho voluto dargli una svolta criptozoologica da XXI secolo. Potrei generare avvistamenti di criptidi semplicemente dicendo che un luogo specifico era associato a un mostro?

Idealmente, un tale esperimento dovrebbe essere intrapreso in luoghi che non abbiano una tradizione di mostri, in modo che le risultanti segnalazioni di un mostro siano direttamente collegate alle nostre azioni. Ho inteso quindi creare una voce Wikipedia su un mostro per due località sulle quali non c’erano evidenze di alcun tipo di storia di mostri (o, almeno, per le quali pensavo che non ci fosse una storia di mostri): Bassenthwaite e Windermere, due laghi d’acqua dolce nel Lake District inglese. In entrambi i laghi, per decenni, sono stati effettuati regolari ed estesi campionamenti biologici di plancton, pesci, ecc., intrapresi dalla Freshwater Biological Association e dal Centre for Ecology and Hydrology del Regno Unito (come esempio: Paxton e Winfield 2000), quindi le possibilità che una specie gigante sconosciuta fosse realmente presente erano trascurabili. Volevo rendere il mostro del tutto peculiare, in modo che non fosse un generico mostro tipo serpente marino che avrebbe potuto essere generato dalle scie delle barche, ecc., ma invece un mostruoso umanoide acquatico.

Così, il 9 luglio 2006 inviai una richiesta anonima per creare una pagina Wikipedia su un mostro del “nord della Gran Bretagna” conosciuto come Eachy, un gioco di parole su Each-Nisge, il nome scozzese gaelico del kelpie (**) o cavallo d’acqua. Io lo pronuncio, erroneamente, come se avesse avuto una vera origine gaelica, cioè “Eekee”. Dopo una prevaricazione iniziale di un controllore di Wikipedia, l’articolo fu pubblicato il 12 luglio come segue, refuso compreso:

Eachy è un nome dato a una specie di mostri lacustri provenienti da una varietà di località nel nord dell’Inghilterra e Scozia. Un Eachy era tipicamente un grande essere umanoide dall’aspetto raccapricciante e viscido visto occasionalmente emergere dal lago. Un Eachy è stato segnalato nel Windermere (1873) e dal lago Bassenthwaite almeno fino al 1903. Fonti: Gould, M.J. (1980) Folklore della Gran Bretagna settentrionale . Nix. Kendal.

L’editore/editrice originale di Wikipedia aveva accettato un articolo anonimo, pur avendo notato che non c’era nessun’altra menzione di una cosa del genere su internet. Tuttavia, la presenza del riferimento bibliografico lo/la aveva convinto/a a procedere con la creazione dell’articolo. Dopo di che, l’aggiunta della falsa etimologia ha creato un’aura di erudizione all’articolo (ad essere onesti, le procedure per creare e aggiungere articoli a Wikipedia da allora sono state rafforzate, vedi a proposito: Skepticism One Wikipage at a Time: Talking with Wikiskeptic Susan Gerbic-Forsyth, in Skeptical Inquirer, marzo-aprile 2012). Il libro di Gould, invece, era interamente fittizio. Seguirono piccole modifiche (tag, ecc.) alla pagina, ma poi, il 28 luglio, aggiunsi una falsa etimologia:

Presumibilmente il nome deriva dall’inglese medio “iker”, che era un tipo di mostro marino o forse da Each-uisge, il cavallo d’acqua, anche se quest’ultimo non era antropoide.

Fonti: Gould, M.J. (1980) “Folklore della Gran Bretagna settentrionale”. Nix. Kendal; Lewis, R.E. (1954) Middle English Dictionary. University of Michigan Press.

Il racconto di Eachy fu rapidamente riprodotto dai mirror di Wikipedia. Non si diffuse a partire da lì, anche se circolò all’interno di Wikipedia.

Poi, qualcuno riferì di un vero mostro acquatico a Windermere. A febbraio, il fotografo professionista Linden Adams segnalò e fotografò una strana scia. In effetti, mi contattò al riguardo, e un articolo apparve sulla stampa locale (Duncan 2007). Ma l’Eachy, un umanoide raccapricciante, era completamente diverso dal mostro segnalato. Per quanto ne sapevo, Adams era sincero e completamente ignaro della falsa “tradizione” dell’Eachy. Di fattoi, coniò poi il termine Bownessie per il mostro della scia (un gioco di parole con Bowness, un villaggio sulla sponda del lago, e Nessie, il mostro di Loch Ness).

Fu tutta una sfortunata coincidenza. Il 26 marzo 2007 aggiunsi un link e una menzione di Eachy alla pagina Wikipedia di Bownessie che qualcuno aveva creato ma, ahimè, quella pagina non esiste più. I rapporti su “Bownessie” hanno continuato a comparire sporadicamente fino ad oggi (ad esempio: Proctor 2011).

Nel frattempo Eachy era arrivato sulle pagine dei libri. Il volume Further Cryptozoology di Ronan Coghlan fu pubblicato nel maggio 2007 : contiene un catalogo di entità criptozoologiche, tra cui l’Eachy, e lì viene descritto come un “umanoide delle leggende inglesi”. Fu il primo di diversi resoconti stampati. Ci sono poi state alcune strane modifiche alla pagina di Wikipedia. Nell’agosto 2007, per qualche ragione non specificata, la data del più recente incontro di Eachy a Bassenthwaite è stata cambiata dal 1903 al 1973. Per questa cosa potrebbe esserci una spiegazione (vedi più avanti).

In risposta all’annuncio sul mio piccolo esperimento, da me scioccamente fatto nel mese di agosto in occasione di una conferenza criptozoologica, un gentile e servizievole guastafeste ha aggiunto il seguente commento: “Durante il Weird Weekend tenutosi nel Devon (2007). è stato affermato che l’articolo di cui sopra non ha alcuna base nel vero folklore”. Fortunatamente, questo utile e verace commento è stato rimosso poco dopo da un altro redattore che non aveva alcun legame con me.

Non ho mai più menzionato l’Eachy in una conferenza.

Nel frattempo, il 27 agosto 2007, il racconto dell’ Eachy era stato aggiunto alla pagina Wikipedia di Bassenthwaite. La cosa funzionò come una specie di catalizzatore. Nel giro di due mesi, l’informazione sull’Eachy si diffuse su alcuni siti turistici del Bassenthwaite e del Windermere, per esempio su Lakelubbers.com (“Bassenthwaite Lake” 2007).

Il 17 gennaio 2008, ho scoperto che le magliette del mostro Eachy venivano vendute su Internet (si veda l’immagine in evidenza). Il 10 febbraio dello stesso anno, invece, scoprii un sito web, ora cancellato, che aiutava a classificare in categorie i mostri e gli esseri mitologici. Eachy era incluso nella sezione “Umanoidi giganti” (>3,00 m/9’10”); dunque, per la prima volta, il popolo di Internet gli dava esplicitamente dato una dimensione.

Avendo vissuto in Cumbria e non avendo mai sentito parlare di un mostro (eccetto per qualche grosso luccio) localizzato a Windermere o Bassenthwaite. Prima della mia creazione di Eachy, non mi era mai venuto in mente che qualcuno potesse davvero trovare dei racconti di mostri storicamente documentate.

Più tardi, una modifica alla pagina di Wikipedia effettuata il 16 marzo 2008, richiamandosi a un sito web intitolato “Folklore di Bassenthwaite” (Langstone 2008), aggiunse ancora altro alla storia: nel 1973 erano state scattate delle fotografie a Eachy!

L’autore del sito web, un sedicente “ricercatore esoterico,” diceva a proposito dell’avvistamento del 1973 che in quell’occasione erano state scattate due foto, e faceva il nome del testimone. Gli posi delle domande al riguardo, e mi disse che aveva preso la notizia da un altro sito web, ma che non riusciva a ricordare i dettagli. Dubito sull’esistenza dell’altro sito web: ne trassi l’idea che l’informazione solo in apparenza basata su fatti doveva essere stata inventata.

Il 14 settembre 2009, un altro redattore di Wikipedia, ceto Sigurd Dragon Slayer, aggiunse un ulteriore riferimento lessicale per l’etimologia che però, di fatto, non menzionava nessuna delle parole rilevanti.

Un po’ più avanti, Eachy fu elencato nella pagina di disambiguazione sul folklore del Northumberland. Quando un redattore chiese il perché dell’inclusione in questo argomento, lo stesso Sigurd Dragon Slayer fornì la seguente, sorprendentemente convinta, risposta (10 marzo 2010): “Perché non appartiene solo alla Cumbria ma anche alla contea di Lothian e a volte lo si ritrova sulla costa orientale inglese (principalmente dalle parti di Durham). Anche se bisogna dire che, di solito, è cumbriano”.

Con mio disappunto, nel 2010 emersero ancora altre informazioni storiche. Il 10 gennaio 2010 fu fatta una nuova modifica alla pagina Wikipedia. Qualcuno aveva scovato un articolo pubblicato nel settembre 1961 da un giornale chiamato The Age in cui si parla vadell’esplorazione subacquea effettuata da tre “scienziati atomici” per cercare un mostro a Bassenthwaite. Stavolta si trattava di un vero articolo di giornale (qui a destra). Non ho trovato nessun altro riferimento a questo evento in nessun altro giornale: l’articolo era presumibilmente un falso creato per ragioni sconosciute.

Poi è andata a finire che l’ “esploratore esoterico” di cui vi ho detto sopra è stato scagionato dalle sue colpe. Avevo finalmente trovato la sua fonte (Jacobsen 2008, in origine), e lì, effettivamente, c’era un rapporto sull’avvistamento di un mostro fatto a Bassenthwaite nel 1973. I turisti Gunnar Jacobsen e Rudolf Staveness avevano visto qualcosa. Tuttavia, i soggetti ripresi nelle loro foto somigliano molto a degli uccelli. C’è anche qualcosa di leggermente sospetto nelle date. Uno dei loro scatti sembra mostrare un furgone del Loch Ness Investigation Bureau, ma il Bureau aveva terminato le sue operazioni al Loch Ness nel 1972 (Williams 2016), anche se lo studioso del mostro di Loch Ness Adrian Shine mi ha spiegato che è possibile che alcuni furgoni fossero ancora in giro a quel tempo. Da quel momento in poi ho cominciato a interessarmi di meno a Eachy, ma la gente continuava e continua tuttora a produrre materiale artistico sul “mostro”, addirittura menzionandolo a volte su Twitter (e io provvedo con attenzione al retweet).

Tutto andò bene fino al 6 agosto 2019, quando un altro redattore di Wikipedia, Rich Flambrough, decise di indagare meglio sul background di Eachy. Fece correttamente notare che non si riusciva a trovare uno dei riferimenti e che un altro in realtà non menzionava l’Eachy. Inserì ldunque ’articolo tra quelli da cancellare.

Secondo le regole di Wikipedia, la questione sarebbe stata discussa per una settimana e poi, se la cosa fosse risultata necessaria, avrebbero cancellato l’articolo. Anche così, tuttavia, la nostra storia si colloca al secondo posto, per durata (tredici anni e un mese), tra le bufale smascherate di Wikipedia. Altri due mesi e l’ Eachy avrebbe potuto rivendicare il titolo, almeno temporaneo, di bufala più longeva su Wikipedia. Per conto mio Eachy doveva essere salvato. Un appello ai miei colleghi fortiani e agli scettici condusse quindi ad alcune modifiche alla pagina. Nel mio primo intervento sull’articolo dopo diversi anni sostenni che avrebbe dovuto essere conservato, perché ero riuscito a trovare un articolo che, curiosamente menzionava, sia pure di di sfuggita, resoconti vittoriani su un mostro in epoca vittoriana (Robinson 2017). Nonostante ciò, la maggioranza dei redattori che parteciparono al dibattito fu per la cancellazione dell’articolo, e la pagina di Wikipedia per l’Eachy fu poi definitivamente rimossa senza tante cerimonie.

Conclusioni

L’esperimento Eachy dimostra che la verità può essere più strana della fantasia intenzionale. Ho dato per scontato che non esistesse alcun resoconto storico su un mostro a Bassenthwaite, eppure ne sono emersi. Chi avrebbe mai immaginato che qualcuno avrebbe segnalato un mostro a Windermere in modo indipendente dal mio esperimento? Non credo proprio che gli avvistamenti di Bownessie siano stati dovuti a me, poiché nessuno degli avvistamenti di Bownessie rifletteva gli aspetti specificamente umanoidi che io avevo attribuito all’Eachy. Forse un mostro più plausibile avrebbe generato avvistamenti, ma allora non avrei potuto valutare il resoconto di avvistamento del fotografo Lindon Adams, di cui vi ho raccontato sopra, come indipendente dal mio esperimento. Il giornale locale The Westmoreland Gazette ha menzionato Bownessie diverse volte, ma l’Eachy mai.

Il mio esperimento è fallito perché non sono riuscito a generare testimonianze oculari degli avvistamenti dell’Eachy da Bassenthwaite o da Windermere; in questo senso i risultati di Smyth non sono stati replicati. Ho tuttavia creato un lungo racconto su di un mostro che è continuato online e che figura in libri anche recenti, dimostrando quante poche prove solide siano necessarie per creare la “tradizione” di una creatura mitica. Le località a cui sono collegati i mostri possono chiaramente avere tradizioni distinte e non correlate. Bownessie era, per quanto io ne so, del tutto e indipendente dall’Eachy. Il mio Eachy di Bassenthwaite era indipendente dall’avvistamento dei norvegesi del 1973 e dall’avvistamento fatto dagli “scienziati atomici” nel 1961. L’avvistamento di Jacobsen e Staveglass (se non è una bufala) è diventato parte della logica della storia dell’Eachy anche se non c’è nessuna connessione effettiva tra i vari fenomeni.

Allo stesso modo, a Loch Ness, il resoconto della scoperta di una bestia acquatica riferito da Adomnan in Life of Columba (Adomnan 1995), vecchio di millecinquecento anni, viene citato come il primo rapporto in assoluto sul mostro di Loch Ness, ignorando la moltitudine di mostri incontrati dai leggendari santi irlandesi e l’enorme divario di tempo tra Columba e il primo avvistamento moderno, quello egli anni ‘30. Cosa ancora più interessante, penso che la storia di Eachy ci indichi i pericoli a cui esposta Wikipedia e modi in cui può essere soggetta a manipolazione. Eachy è fuoriuscito da Wikipedia ed è entrato nel mondo reale nonostante non avesse alcun genere di base reale. Alcuni redattori aggiunsero informazioni spurie alla pagina, non per un motivo di “inganno onesto” come il mio, ma a quanto pare per un senso esagerato della propria erudizione!

In modo più subdolo, come è facile comprendere, se un ingenuo (o consapevole) redattore di Wikipedia volesse scrivere in futuro un articolo sull’ Eachy, potrebbe citare fonti ora del tutto “indipendenti” create dall’articolo originale – proprio come ho cercato di fare io nel dibattito sulla cancellazione della pagina, l’8 agosto 2019. Questo problema è stato riconosciuto da alcuni giornalisti (Harrison 2019), ed è stato persino presentato dal fumettista del web xkcd.com (Monroe n.d.), che ha definito questo feomeno citogenesi. È certo un problema grave. Persone molto più sinistre di me che agiscono su Wikipedia hanno senz’altro fatto propria questa tattica. Vuoi cambiare la storia o infangare la reputazione di qualcuno senza prove? Crea sciocchezze su Wikipedia, aspetta fino a quando qualcuno le usa, e poi utilizza quell’impiego per giustificare l’articolo su Wikipedia, con l’insieme dell’insidioso processo circolare ormai perso nei meandri della storia – anche se, come ho sottolineato, dopo il mio esperimento le regole sono diventate più severe.

Naturalmente potrei sostenere che, in virtù di questo articolo, l’Eachy è ora abbastanza signficativo da giustificare una propria voce, ma lascerò che sia il lettore a decidere. Sospetto che l’Eachy sia ormai scappato dalle pagine di Wikipedia e che non possa più rientrare nelle sue fittizie profondità. L’Eachy esiste adesso in varie liste online dedicate ai “criptidi” e su siti turistici, in opere d’arte, libri, e nei negozi di abbigliamento online. Se comprate una maglietta di Eachy, io non ricevo nessuna commissione.

Eachy è ora proprietà del mondo.

Ringraziamenti

I miei ringraziamenti a tutti coloro che hanno cercato di preservare Eachy nei suoi ultimi giorni di vita.

Nota

1. Purtroppo, a causa del COVID-19, non sono stato in grado di individuare l’articolo del Sunday Times che ha rivelato la bufala, e dunque mi sto affidando a fonti secondarie.

Bibliografia

* L’autore

Charles Paxton è un ecologo statistico presso il Centre for Research into Ecological and Environmental Modelling dell’Università di St. Andrew (Scozia), e si interessa alla storia e alla scienza attraverso gli avvistamenti di mostri acquatici (www.sea-monster.info). Twitter: @charlespaxton4

** Nota della traduttrice

Un kelpie è uno spirito acquatico mutaforma del leggendario scozzese. Il suo nome potrebbe derivare dalle parole gaeliche scozzesi “cailpeach” o “colpach”, che significano giovenca o puledro. Si dice che i kelpies infestino fiumi e torrenti, di solito sotto forma di cavallo (Fonte: https://www.historic-uk.com/CultureUK/The-Kelpie/).

2 pensieri riguardo “Creare un mostro: Il caso di “Eachy”

  • Credo che ci siano già abbastanza bufale in circolazione, non vedo la necessità di fare “esperimenti” per aggiungerne altri.

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  • Paxton, Scettico militante, ha in realtà lo scopo di dimostrare che TUTTE le creature strane e non esistenti in Natura possono essere inventate da mitomani e divenire un mito. Da Nessie agli Angeli alati. Significa forse questo che il Sasquatch sicuramente non esiste? No, ma per chi non crede in nulla che non ricada nella Materia e nelle Leggi della Fisica, della Chimica e della Biologia, è un potente ausilio. L’ articolo è comunque bello ed è più documentata, la “truffa scredita-mostri”, rispetto ai falsi paranormalisti introdotti da Randi nei centri universitari che studiavan psicocinesi. Ma quello che non si sottolinea mai abbastanza è che Wikipedia non è credibile quando pubblica schede su argomenti e persone soggette a controversie. Il che non autorizza a screditare tutta Wikipedia, strumento presioso cui sono grato per primo. Così come la beffa di Paxton non autorizza a… (ecc.ecc.)

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