16 Settembre 2024
Dal mondo

Se l’oroscopo influenza le nostre vite non è colpa delle stelle

di Chiara Siracusa

Nel maggio di quest’anno, sulla rivista scientifica Kyklos (Wiley) è stato accettato e pubblicato un articolo dello psicologo della personalità Mohsen Joshanloo, professore associato alla Keimyiung University (Sud Corea). La sua ricerca, riassunta dal titolo “La posizione del sole alla nascita non è legata al benessere soggettivo: sfatare le pretese astrologiche”, punta a sfatare l’influenza dei segni zodiacali sulla vita delle persone. 

I segni zodiacali nascono dall’associazione tra la posizione relativa del Sole rispetto alle “stelle fisse” nel nostro cielo. Praticamente, da millenni, gli oroscopi si riferiscono a dodici costellazioni (da Ariete a Pesci) per predire azioni ed eventi in determinati periodi dell’anno. Sono ancora molte le persone che vi fanno affidamento per compiere scelte nel corso della propria giornata o anche nella gestione delle relazioni interpersonali, pensando che le stelle abbiano un effettivo potere su di noi. Anzi, stando alle ricerche di Joshanloo, il 30% degli Americani crede nell’astrologia e negli oroscopi. 

Altri studi, citati nell’articolo, avevano già smentito la connessione tra i segni astrologici e vari aspetti della vita, ma si era trattato di inchieste su campioni e parametri limitati. Joshanloo, invece, si è riferito a una raccolta periodica di dati su circa 13.000 statunitensi, la cosiddetta General Social Survey, da cui ha estratto una stima del benessere personale secondo otto criteri: felicità e salute generale, sintomi depressivi, stress psicologico, soddisfazione lavorativa e finanziaria, entusiasmo nei confronti della vita da singolo o di coppia. Servendosi di ANCOVA (un test statistico utilizzato per calcolare la significatività delle differenze tra una variabile e multiple covariate), ha dimostrato che la correlazione tra un determinato segno zodiacale e quegli otto criteri era in tutti i casi al di sotto della soglia di significatività statistica. Un valore simile di associazione risultava se, anziché i segni zodiacali, si associava ai soggetti campionati un numero da 1 a 12. 

La comunità degli astrologi ha reagito immediatamente tentando di confutare le conclusioni della ricerca in un articolo intitolato “Nonostante le affermazioni, lo studio di Mohsen Joshanloo non riesce a sfatare l’astrologia e pubblicato sul sito Wade Caves alla fine di maggio 2024. Secondo gli autori uno dei punti critici sarebbe la riduzione dell’astrologia al solo zodiaco. Si tratterebbe infatti della versione popolare e semplificata di una disciplina che deve considerare molte più variabili, non solo la data di nascita, per poter spiegare l’influenza degli astri nella nostra vita. Inoltre, per molto tempo si sono ignorate le coordinate temporali esatte della nascita degli individui, e la posizione degli astri era studiata anche per prevedere cicli agricoli o per prendere decisioni politiche e militari. Dunque Joshanloo, secondo l’articolo degli astrologi, sarebbe partito da premesse errate.

In ogni caso, come viene ricordato più volte dagli stessi astrologi, la percezione che le stelle o i pianeti possano dirigere la vita sulla Terra è un retaggio del sistema geocentrico tolemaico, adesso superato. Infatti la relatività della posizione degli astri ci fa capire quanto sia poco scientifico pensare agli oroscopi come indicazioni per la nostra vita quotidiana. Ma allora come possono avere una qualche influenza? Joshanloo suggerisce due meccanismi psicosociali, il primo personale: le persone credono agli oroscopi e agiscono in maniera più o meno cosciente per confermarli. Il secondo, potenzialmente complementare, riguarda il modo in cui il prossimo ci tratta in base a quale sappia essere il nostro segno. 

Joshanloo stesso dichiara quali siano i limiti del proprio studio, come il fatto di essersi basato su dei sondaggi, quindi dati non propriamente oggettivi. Si tratta, comunque, un tentativo legittimo nella diffusa confusione. Non soltanto terminologica, visto che sul web si trovano esempi di fusione tra informazioni astronomiche su stelle e pianeti e  considerazioni astrologiche. 

L’oroscopo ha sì potere sulle nostre vite, ma solo quanto gliene diamo noi stessi basandovi le nostre scelte. Tra l’altro, a causa della precessione degli equinozi, la posizione relativa del Sole e delle costellazioni è cambiata nel tempo, e la nascita di un Ariete sarebbe stata piuttosto osservata (più o meno benevolmente) dalla costellazione dei Pesci. Quindi, alla fine, sono le stelle a prendersi gioco di tutti noi, astrologi e non.  

Foto di u_bwnedbuxc1 da Pixabay